I Commissione - Resoconto di marted́ 31 luglio 2007

TESTO AGGIORNATO AL 1o AGOSTO 2007


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INDAGINE CONOSCITIVA

Martedì 31 luglio 2007. - Presidenza del presidente Luciano VIOLANTE.

La seduta comincia alle 9.

Indagine conoscitiva sullo stato di attuazione e sulle prospettive di riforma del Titolo V della parte seconda della Costituzione e sulla definizione di sedi di raccordo e di coordinamento tra lo Stato, le Regioni e gli enti locali.
(Delibera di una proroga del termine).

Luciano VIOLANTE, presidente, ricorda che l'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti di gruppo, ha convenuto sull'opportunità di prorogare il termine per la conclusione dell'indagine conoscitiva sullo stato di attuazione e sulle prospettive di riforma del Titolo V della parte seconda della Costituzione e sulla definizione di sedi di raccordo e di coordinamento tra lo Stato, le Regioni e gli enti locali. Essendo stata acquisita la previa intesa con il Presidente della Camera, ai sensi dell'articolo 144, comma 1, del regolamento, propone quindi di deliberare la proroga al 30 novembre 2007 del termine di conclusione dell'indagine.

La Commissione delibera di prorogare al 30 novembre 2007 il termine di conclusione dell'indagine conoscitiva in titolo.

La seduta termina alle 9.05.

ATTI DEL GOVERNO

Martedì 31 luglio 2007. - Presidenza del presidente Luciano VIOLANTE.

La seduta comincia alle 9.05.

Schema di regolamento di modifica del decreto del Presidente della Repubblica 25 luglio 2001, n. 315, sull'organizzazione degli uffici di diretta collaborazione del Ministro della giustizia.
Atto n. 114.
(Esame e conclusione - Parere favorevole con condizione).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Maria Fortuna INCOSTANTE (Ulivo), relatore, illustra brevemente il provvedimento e formula una proposta di parere favorevole (vedi allegato 1).

Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

Schema di regolamento di organizzazione degli uffici di diretta collaborazione del Ministro del commercio internazionale.
Atto n. 115.
(Esame e conclusione - Parere favorevole con condizione e osservazione).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Maria Fortuna INCOSTANTE (Ulivo), relatore, illustra brevemente il provvedimento e formula una proposta di parere favorevole (vedi allegato 2).

Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

Schema di regolamento di organizzazione degli uffici di diretta collaborazione del Ministero dello sviluppo economico.
Atto n. 118.
(Rinvio dell'esame).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.


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Luciano VIOLANTE, presidente, non essendo ancora pervenuti i rilievi da parte della V Commissione Bilancio, rinvia l'esame ad altra seduta.

Schema di decreto ministeriale per la fissazione del numero massimo di visti di ingresso per l'accesso all'istruzione universitaria e di alta formazione artistica, musicale e coreutica degli studenti stranieri per l'anno accademico 2007-2008.
Atto n. 123.
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Maria Fortuna INCOSTANTE (Ulivo), relatore, illustra brevemente il provvedimento e formula una proposta di parere favorevole (vedi allegato 3).

Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

La seduta termina alle 9.15.

SEDE LEGISLATIVA

Martedì 31 luglio 2007. - Presidenza del presidente Luciano VIOLANTE. - Interviene il sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali Paolo Naccarato.

La seduta comincia alle 13.45.

Istituzione della Giornata nazionale del Braille.
C. 2345, approvata dalla 1a Commissione permanente del Senato e C. 1633 Piscitello.

(Discussione e conclusione - Approvazione).

La Commissione inizia la discussione

Luciano VIOLANTE, presidente, comunica che, nella seduta del 26 luglio 2007, l'Assemblea ha deliberato il trasferimento in sede legislativa della proposta di legge C. 2345, approvata dalla 1a Commissione permanente del Senato, cui è abbinata la proposta di legge C. 1633 Piscitello, recanti l'istituzione di una Giornata nazionale del Braille.
Ricorda che, ai sensi dell'articolo 65, comma 2, del regolamento, la pubblicità delle sedute per la discussione in sede legislativa è assicurata, oltre che con resoconto stenografico, anche tramite la trasmissione attraverso impianti audiovisivo a circuito chiuso.
Ricorda che la Commissione ha già esaminato le due proposte di legge in sede referente. In tale ambito, la Commissione ha adottato come testo base la proposta di legge approvata dal Senato (C. 2345), alla quale non ha poi apportato modificazioni in fase emendativa. Dopo l'acquisizione dei pareri delle Commissioni competenti in sede consultiva (V Bilancio, VII Cultura, XI Lavoro e XII Affari sociali), tutti favorevoli, la Commissione ha deliberato di conferire al relatore il mandato di riferire all'Assemblea in senso favorevole sul testo trasmesso dal Senato. Successivamente, essendo maturati i presupposti in tal senso, è stato chiesto il trasferimento dell'esame in sede legislativa.
Dichiara quindi aperta la discussione sulle linee generali. Prende atto che il relatore e il rappresentante del Governo rinunziano ad intervenire. Nessuno chiedendo di intervenire, dichiara chiusa la discussione sulle linee generali.
Propone di adottare come testo base per il seguito dell'esame la proposta di legge C. 2345, approvata dalla 1a Commissione permanente del Senato.

La Commissione adotta come testo base la proposta di legge C. 2345, approvata dalla 1a Commissione permanente del Senato.

Luciano VIOLANTE, presidente, ricorda che il termine per la presentazione di emendamenti è scaduto alle ore 11 di oggi.


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Avverte che sono stati presentati emendamenti (vedi allegato 4).

Marco BOATO (Verdi), relatore, invita il deputato Poretti a ritirare i propri emendamenti.

Donatella PORETTI (RosanelPugno), dopo aver illustrato il senso dei propri emendamenti, volti ad estendere le iniziative previste dal progetto di legge in titolo anche ad altre categorie di persone affette da menomazioni gravi, li ritira.

La Commissione, con distinte votazioni, approva gli articoli 1, 2 e 3 della proposta di legge C. 2345.

Luciano VIOLANTE, presidente, avverte che è stato presentato l'ordine del giorno Poretti 0/2345/I/1 (vedi allegato 4).

Marco BOATO (Verdi), relatore, si dichiara favorevole all'ordine del giorno Poretti 0/2345/I/1.

Il sottosegretario Paolo NACCARATO accetta l'ordine del giorno Poretti 0/2345/I/1.

Giacomo STUCCHI (LNP) sottoscrive l'ordine del giorno Poretti 0/2345/I/1.

Donatella PORETTI (RosanelPugno) non insiste per la votazione del proprio ordine del giorno.

Luciano VIOLANTE, presidente, dà conto delle sostituzioni comunicate alla presidenza.

La Commissione approva, con votazione nominale finale, la proposta di legge C. 2345, approvata dalla 1a Commissione permanente del Senato, autorizzando inoltre la presidenza al coordinamento formale del testo approvato.

Luciano VIOLANTE, presidente, avverte che risulta così assorbita la proposta di legge C. 1633.

Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica e nuova disciplina del segreto.
C. 445-982-1401-1566-1822-1974-1976-1991-1996-2016-2038-2039-2040-2070-2087-2105-2124-2125-B, approvata, in un testo unificato, dalla Camera e modificata dal Senato.
(Discussione e conclusione - Approvazione).

La Commissione inizia la discussione del provvedimento.

Luciano VIOLANTE (Ulivo), presidente e relatore, avverte che l'ordine del giorno reca la discussione in sede legislativa della proposta di legge C. 445 e abb.-B, approvata, in un testo unificato, dalla Camera e modificata dal Senato, recante «Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica e nuova disciplina del segreto di Stato».
Ricorda che, ai sensi dell'articolo 65, comma 2, del regolamento, la pubblicità delle sedute per la discussione in sede legislativa è assicurata, oltre che con resoconto stenografico, anche tramite la trasmissione attraverso impianti audiovisivo a circuito chiuso.
Ricorda che la Commissione ha iniziato l'esame del testo trasmesso dal Senato nella seduta di ieri, in sede referente, e che tra ieri e oggi sono maturati i presupposti per la richiesta di trasferimento dell'esame in sede legislativa, deliberato poi dall'Assemblea nella odierna seduta antimeridiana, in deroga all'obbligo di preannunzio. Comunica che, sul testo approvato dal Senato, sono pervenuti i seguenti pareri delle Commissioni competenti in sede consultiva: favorevole della II Commissione Giustizia; favorevole con una condizione della III Commissione Esteri; favorevole con osservazioni della IV Commissione Difesa; parere di nulla osta della V Commissione Bilancio; e parere favorevole della XI Commissione Lavoro.
Dichiara quindi aperta la discussione sulle linee generali, rinviando, per la relazione introduttiva, a quella da lui svolta nella seduta di ieri. Si sofferma poi sul parere espresso dalla III Commissione, alla luce del quale presenta l'ordine del giorno


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0/445 e abb.-B/1 (vedi allegato 5). Quindi, nessuno chiedendo di intervenire, dichiara chiusa la discussione sulle linee generali.
Ricorda che il termine per la presentazione di emendamenti è scaduto alle ore 11 di oggi e avverte che sono stati presentati emendamenti (vedi allegato 5). Precisa che, in qualità di relatore, ha presentato l'emendamento 30.1, volto a stabilire in dieci il numero dei componenti del Comitato parlamentare di controllo per la sicurezza della Repubblica, in modo da garantire una più adeguata rappresentanza delle diverse forze politiche di maggioranza e opposizione all'interno dell'organo. Raccomanda l'approvazione del suo emendamento e invita il presentatore al ritiro degli emendamenti Boato 1.1, 2.1, 6.1, 7.1, 11.1, 12.1, 14.1, 30.2, 30.3, 42.1 e 45.1.

Il sottosegretario Paolo NACCARATO esprime parere conforme a quello del relatore.

Marco BOATO (Verdi), dopo aver brevemente illustrato i propri emendamenti, li ritira.

Luciano VIOLANTE, presidente e relatore, avverte che la Commissione passa ora alla votazione degli articoli, ricordando che non saranno posti in votazione quelli già approvati nel medesimo testo da entrambe le Camere.

La Commissione, con distinte votazioni, approva gli articoli 1, 2, 4, 5, 6, 7 ,8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 17, 18, 19, 20, 21, 23, 24, 25, 26, 27, 28 e 29; approva l'emendamento 30.1 del relatore e quindi l'articolo 30 come risultante dall'emendamento approvato; approva gli articoli 31, 32, 33, 37, 39, 40, 41, 42, 44; approva, infine, l'articolo 45, nel testo risultante dall'approvazione dell'emendamento 30.1.

Luciano VIOLANTE, presidente e relatore, avverte che la Commissione passa ora alla votazione degli ordini del giorno.

Gianclaudio BRESSA (Ulivo) dichiara il proprio voto favorevole sull'ordine del giorno 0/445 e abb.-B/I/1.

Il sottosegretario Paolo NACCARATO esprime una valutazione favorevole sull'ordine del giorno 0/445 e abb.-B/I/1.

La Commissione approva l'ordine del giorno 0/445 e abb.-B/I/1.

Luciano VIOLANTE, presidente e relatore, fa notare che l'articolo 21, comma 2, lettera f) del provvedimento prevede che il regolamento per la disciplina del contingente speciale del personale addetto al DIS determini, tra l'altro, le ipotesi di incompatibilità collegate alla presenza di rapporti di parentela con dipendenti dei Servizi di informazione per la sicurezza o del DIS. Esprime al riguardo l'avviso che si tratti di una previsione condivisibile, ma che non dovrebbe essere applicata ai parenti delle vittime del terrorismo e della mafia. Propone pertanto che la Commissione presenti un ordine del giorno di istruzione al Governo per impegnarlo ad escludere dall'ambito di applicazione della citata disposizione i parenti delle vittime del terrorismo e della mafia.

Roberto ZACCARIA (Ulivo) condivide la proposta del presidente, ritenendo da una parte corretto limitare l'assunzione dei parenti nei Servizi di informazione, ma dall'altra opportuno evitare di colpire i parenti delle vittime del terrorismo e della mafia.

Donato BRUNO (FI) ritiene che debbano essere fatte salve tutte le assunzioni già fatte alla data di entrata in vigore della legge, e non solo quelle dei parenti delle vittime del terrorismo, anche perché già oggi il direttore del Servizio può disporre l'allontanamento del personale che non ritiene adeguato.

Roberto COTA (LNP) esprime, a nome del gruppo, una valutazione favorevole sull'ipotesi di ordine del giorno prospettata dal presidente.


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Maurizio TURCO (RosanelPugno) ritiene che i parenti dei dipendenti dei servizi possano trovare altra collocazione nella pubblica amministrazione.

Roberto ZACCARIA (Ulivo) presenta l'ordine del giorno 0/445 e abb.-B/I/2 (vedi allegato 5).

Giacomo STUCCHI (LNP) e Roberto COTA (LNP) sottoscrivono l'ordine del giorno Zaccaria 0/445 e abb.-B/I/2.

Il sottosegretario Paolo NACCARATO esprime una valutazione favorevole sull'ordine del giorno 0/445 e abb.-B/I/2.

La Commissione approva l'ordine del giorno Zaccaria 0/445 e abb.-B/I/2.

Marco BOATO (Verdi), Roberto COTA (LNP), Italo BOCCHINO (AN), Gabriele BOSCETTO (FI), Franco RUSSO (RC-SE), Francesco ADENTI (Pop-Udeur), Olga D'ANTONA (SDpSE), Maurizio RONCONI (UDC) e Orazio Antonio LICANDRO (Com.It) dichiarano il voto favorevole dei rispettivi gruppi.

Il sottosegretario Paolo NACCARATO esprime soddisfazione per il risultato ottenuto.

Luciano VIOLANTE, presidente e relatore, dà conto delle sostituzioni comunicate alla presidenza.

La Commissione approva, con votazione nominale finale, la proposta di legge C. 445 e abb.-B, come risultante dagli emendamenti approvati, autorizzando inoltre la presidenza al coordinamento formale del testo approvato.

La seduta termina alle 14.20.

N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

SEDE REFERENTE

La seduta comincia alle 17.10.

Sulla pubblicità dei lavori.

Luciano VIOLANTE, presidente, avverte che è stato richiesto che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante l'impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

Modificazione di articoli della parte seconda della Costituzione, concernenti forma del Governo, composizione e funzioni del Parlamento nonché limiti di età per l'elettorato attivo e passivo per le elezioni della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica.
Testo unificato C. 553 cost. Scotto, C. 1524 cost. Bianchi, C. 2335 cost. Boato, C. 2382 cost. Bianco, C. 2479 cost. Zaccaria, C. 2572 cost. Franco Russo, C. 2574 cost. Lenzi, C. 2576 cost. Franco Russo, C. 2578 cost. D'Alia, C. 2586 cost. Boato e C. 2715 cost. Boato e C. 2865 cost. Casini.
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 30 luglio 2007.

Luciano VIOLANTE, presidente, chiede se vi sia stato il chiarimento interno ai gruppi dell'opposizione auspicato dal deputato Bruno nella seduta di ieri.

Donato BRUNO (FI) prende atto che all'interno della minoranza si registrano posizioni divergenti sulla revisione dell'articolo 70 della Costituzione, pur nella condivisione del superamento del bicameralismo perfetto. Allo stato, la sua parte politica concorda sulla riduzione del numero dei parlamentari, sull'abbassamento dell'età per eleggere ed essere eletti e sul superamento del bicameralismo perfetto, pur con differenziazioni riguardo alla questione della competenza legislativa bicamerale;


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in relazione, invece, al procedimento legislativo, che è parte essenziale della riforma, non ha ancora raggiunto un accordo. Auspica pertanto il rinvio del seguito dell'esame del provvedimento, al fine di consentire alla minoranza di stabilire ad una posizione condivisa.

Roberto COTA (LNP) si dichiara d'accordo con il deputato Bruno, ritenendo che non sussistano le condizioni per approvare un testo prima della sospensione estiva dei lavori parlamentari e che la cosa migliore sarebbe quindi sia la riapertura dei termini di presentazione degli emendamenti, così da favorire la formulazione di proposte emendative organiche e condivise. Nel merito, coglie l'occasione per sottolineare che il suo gruppo ritiene importanti e condivide, in particolare, la riduzione del numero dei parlamentari e il superamento del bicameralismo perfetto, da impostare, quest'ultimo, sull'attribuzione del voto di fiducia alla sola Camera dei deputati.

Gianpiero D'ALIA (UDC) evidenzia che l'azione riformatrice della Carta costituzionale, e segnatamente la riforma del procedimento legislativo, deve principalmente rispondere all'esigenza di salvaguardare, e possibilmente potenziare, l'efficienza ed il rendimento dell'istituzione parlamentare, nel quadro di una più elevata modernizzazione degli organismi rappresentativi titolari della funzione legislativa. Ritiene quindi utile promuovere, con la presente riforma costituzionale, un maggiore e più sistematico impiego della funzione redigente delle commissioni permanenti. Richiama poi l'indifferibile esigenza di superare l'attuale sistema del bicameralismo perfetto. Esprime talune riserve in ordine alla prospettiva che il Senato federale si occupi in via esclusiva della disciplina di principio dell'articolo 117, terzo comma, della Costituzione. Fa notare, al riguardo, che, sui provvedimenti di indirizzo politico, occorrerebbe necessariamente garantire il pieno coinvolgimento di entrambe le Camere. Ravvisa l'opportunità di riservare un ulteriore approfondimento alle specifiche problematiche relative al tema della sfiducia costruttiva. Conclude rilevando che il presupposto per proseguire l'esame del provvedimento in un clima costruttivo e sereno è rappresentato dalla chiara individuazione di questioni puntuali su cui effettuare una più ampia riflessione in vista di proficue intese tra i gruppi.

Marco BOATO (Verdi) osserva che la proposta di riservare una fase di ulteriore approfondimento del testo, funzionale peraltro ad una ricognizione attenta delle problematiche che assumono maggiore rilievo rispetto alle posizioni politiche espresse dai gruppi, rappresenta il presupposto per addivenire ad una più proficua attività della Commissione alla ripresa dei lavori dopo la pausa estiva. Rileva peraltro che non viene cancellato l'articolato e complesso lavoro istruttorio finora svolto. Apprezza l'intento emerso nel corso del dibattito di riprendere un metodo di lavoro basato sulla distinzione dei due distinti ambiti di materia afferenti, rispettivamente, alla forma di Governo e al superamento del bicameralismo perfetto da una parte, e alla forma di Stato, cui accede la parziale modifica del Titolo V della Costituzione, dall'altro. Reputa opportuno che i lavori della Commissione siano concentrati sul primo ambito, relativo alla forma di Governo, nel cui ambito occorre pervenire alla definizione dei punti di interesse su cui i gruppi possano trovare intese specifiche. Richiama al riguardo i temi della riduzione del numero dei parlamentari di entrambe le Camere, da cui derivano implicazioni relativamente all'assetto del futuro Senato federale; gli interventi sulla forma di governo che contemplano le ipotesi di rafforzamento dei poteri del Primo ministro, con l'attribuzione dei poteri di nomina e revoca dei ministri; l'introduzione, nella Carta costituzionale, di un meccanismo di sfiducia costruttiva. In ordine alla composizione del Parlamento, sostiene l'esigenza che si proceda ad una equilibrata e responsabile valutazione sulla questione degli eletti nella circoscrizione Estero. Fa poi notare che la


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questione più ostica da affrontare, come emerso anche nel corso del dibattito sulla riforma costituzionale nella scorsa legislatura, attiene alla formulazione del nuovo articolo 70 della Costituzione, su cui si incardina la specifica questione della competenza differenziata delle due Camere. Esorta quindi i gruppi ad un costruttivo impegno in ordine alla ricerca dei punti dirimenti su cui possa delinearsi una convergenza bilaterale delle forze politiche. Auspica che i due relatori sappiano assumere un ruolo di mediazione e raccordo rispetto agli schieramenti di provenienza. Apprezza inoltre la proposta del presidente di consentire la riapertura del termine per la presentazione degli emendamenti al testo in esame. In relazione alle considerazioni espresse dal deputato D'Alia sul potenziamento della funzione redigente delle commissione parlamentari, fa notare che si tratta di materia rimessa alla competenza regolamentare.

Aldo BRANCHER (FI) condivide la proposta di rinviare l'esame del provvedimento al fine di poter ulteriormente approfondire specifiche questioni quali i poteri del Primo ministro, il superamento del bicameralismo perfetto e la riduzione del numero dei parlamentari. In merito ai profili relativi alla riforma dell'articolo 57 e dell'articolo 70 della Costituzione, osserva che occorre prioritariamente qualificare il Senato in senso federale, attribuendogli funzioni di rango non marginale rispetto a quelle riconosciute alla Camera. Sostiene che occorre pervenire ad un punto di equilibrio tra due esigenze primarie: la rappresentanza nazionale e la governabilità da una parte e la rappresentanza delle autonomie territoriali dall'altra. Evidenzia l'importanza di stabilire meccanismi certi e chiari attraverso cui attivare, in relazione all'esame di specifiche materie, il procedimento bicamerale o la procedura monocamerale, ai sensi dei commi 2 e 3 dell'articolo 70 della Costituzione come prospettato nel testo in esame. Auspica quindi che non si determini un depotenziamento delle funzioni del Senato, che dovrà assumere un ruolo di sintesi rispetto alle istanze espresse dalle autonomie territoriali.

Roberto ZACCARIA (Ulivo) valuta favorevolmente la ripresa di un metodo di lavoro costruttivo tra gli schieramenti; apprezza al riguardo l'intervento svolto dal deputato Bruno. Ritiene necessario distinguere i due capitoli del bicameralismo differenziato e della forma di Governo. In relazione alla composizione del Parlamento, reputa opportuno pervenire diciotto anni. Per quanto riguarda le funzioni differenziate delle Camere, sottolinea l'esigenza di rendere più breve l'iter legislativo e di prevedere casi limitati di doppia lettura. Aggiunge quindi che la funzione legislativa monocamerale si dovrebbe delineare relativamente alle ipotesi di cui al comma 3 dell'articolo 117 della Costituzione. Osserva infine che qualora il Senato si prefigurasse come una sede di raccordo con le autonomie territoriali, la fissazione di principi generali non potrebbe esulare dalle competenze del Senato.

Gianpiero D'ALIA (UDC) osserva che sarebbe difficile approvare una legge finanziaria qualora non si definisse con rigorosa chiarezza l'attribuzione delle competenze alle due Camere.

Roberto ZACCARIA (Ulivo), in merito alla composizione del Senato, ritiene che questo si debba delineare quale sede di rappresentanza mista, nazionale e regionale diretta o indiretta. Ritiene ancora da definire l'esatta collocazione degli eletti nella circoscrizione Estero; aggiunge che, qualora fossero presenti in entrambi i rami del Parlamento, sarebbe necessario raccordare il sistema elettorale dei due rami del Parlamento. In merito alla forma di Governo ritiene utile approfondire i profili relativi ad un limitato rafforzamento dei poteri dei Primo ministro, prevedendo eventualmente l'istituto della fiducia al Presidente, della nomina e revoca dei ministri e della sfiducia costruttiva. In ordine al ruolo dei due relatori, ritiene necessario superare la contrapposizione


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degli schieramenti e considerare i due relatori alla stregua di portavoce delle rispettive posizioni. Auspica in conclusione che possano formarsi intese all'interno della Commissione e tra tutti i suoi componenti al fine di pervenire ad un testo condiviso e frutto di una concertazione tra i gruppi e i componenti medesimi della Commissione.

Franco RUSSO (RC-SE) manifesta preliminarmente apprezzamento per gli interventi dell'opposizione, che ha manifestato una significativa disponibilità a discutere in modo collaborativo delle riforme costituzionali da attuare con il testo all'esame della Commissione. A nome del suo gruppo sottolinea il carattere positivo di questa evoluzione, che ritiene essenziale per giungere all'elaborazione di un testo condiviso. Il suo gruppo è infatti favorevole ad apportare modifiche della Costituzione che siano di tipo chiaro e puntuale, atte con ciò a facilitare anche l'eventuale intervento di un referendum costituzionale. Sottolineando come sia particolarmente importante operare nel segno della condivisione quando si modifica la Costituzione, fa presente che il suo gruppo non sarebbe disponibile ad appoggiare riforme che fossero promosse da una sola parte politica e non fossero appoggiate anche dalle altre forze politiche presenti in Parlamento. Condivide poi le osservazioni equilibrate del deputato Zaccaria, riconoscendo che la Commissione costituisce per eccellenza il luogo migliore di mediazione e riflessione delle diverse posizioni sui singoli punti in discussione. Riconoscendo altresì che i attualmente i rapporti di forza in Parlamento risultano alquanto bloccati, osserva che nonostante ciò la classe parlamentare deve essere all'altezza delle aspettative dell'opinione pubblica, la quale si attende significative riforme costituzionali, volte a rendere il sistema concretarmente funzionante.

Gabriele BOSCETTO (FI) considera anzitutto importanti alcuni spunti problematici, evidenziati anche dal deputato Brancher, a proposito dell'articolo 70: in particolare si riferisce alla prevalenza della Camera, al diritto di interpello del Senato, che considera molto limitativo, infine, al problema della composizione del Parlamento. A tale riguardo, quale che sia la via scelta dalla Commissione, è a suo giudizio necessario che il Senato, in una eventuale ridefinizione delle sue competenze, non si trasformi in un organo che procede per conto proprio, esercitando un ruolo problematico qualora vi sia alla Camera una maggioranza diversa, per non influire negativamente sulla governabilità del Paese. La composizione di cui all'articolo 57 del testo unificato non sembra pertanto congrua ad evitare questo rischio, cioè che la governabilità si blocchi nell'esercizio della legislazione collettiva. Ricorda che all'epoca della prima redazione della Costituzione si prospettava un collegamento più forte del Senato con la rappresentanza regionale, ma questa strada fu poi abbandonata. Furono altresì abbandonate altre strade che potevano mettere in pericolo l'esigenza di governabilità complessiva e di adeguato collegamento del Senato all'altra Camera. Concorda infine con il deputato Zaccaria sul fatto che al Senato debbano essere riservati i principi fondamentali.

Khaled Fouad ALLAM (Ulivo), intervenendo sulla complessa questione degli eletti all'estero, ritiene che il loro collegamento al Senato, anziché ad entrambe le Camere, come previsto dal testo in esame, risponderebbe meglio all'originalità e specificità del loro ruolo. Essendo inoltre, a suo giudizio, molto forte il legame che unisce i Paesi di emigrazione alle regioni, piuttosto che allo Stato centrale, sarebbe forse opportuno che, anche nell'ambito regionale, si prevedesse un consigliere eletto all'estero: tale figura potrebbe svolgere un ruolo fortemente innovativo, anche se andrebbe costruita e formulata giuridicamente ex novo. In ogni caso, concorda con l'opportunità, rilevata in numerosi interventi, che si pervenga quanto prima al superamento dell'attuale bicameralismo perfetto.

Sesa AMICI (Ulivo) relatore, prende anzitutto che nel corso del lavoro sinora


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svolto è emersa una convergenza significativa su alcuni punti che considera la base di partenza per il prosieguo dell'esame alla ripresa dei lavori dopo la pausa estiva. Fra tali punti rientrano sicuramente la riduzione del numero dei parlamentari, l'abbandono del sistema del bicameralismo perfetto e la ridefinizione del ruolo della Camera e, in particolare, del Senato, nel nuovo assetto costituzionale da costruire. Ritiene perciò che alla ripresa dei lavori della Commissione a settembre non si debba riaprire il dibattito senza tenere conto degli elementi acquisiti: è infatti importante, a suo giudizio, che in quella fase non si passi a formulare emendamenti in ordine sparso, ma secondo un disegno complessivo, che risponda all'esigenza di elaborare una sintesi felice, basata sugli obiettivi condivisi da raggiungere, in uno spirito di collaborazione fra le forze politiche coinvolte. È opportuno perciò che risulti chiaro il quadro di riferimento del dibattito, per non riprendere riflessioni e confronti già svolti e procedere invece concretamente all'elaborazione di un testo migliore. Fa presente che i due relatori, nel corso del lavoro sinora svolto, hanno compiuto l'apprezzabile sforzo di tenere distanti le proprie posizioni personali dal dibattito in corso, allo scopo di favorire la costruzione di una sintesi di principio, utile anche a facilitare l'operato di un futuro governo, quale che esso sia.

Italo BOCCHINO (AN), relatore, osserva che il riconoscimento, emerso da più parti nel dibattito in corso, della necessità di superare l'attuale sistema di bicameralismo perfetto ha evidenziato una positiva convergenza fra le varie forze politiche. Auspica pertanto che, alla ripresa dei lavori della Commissione, dopo la pausa estiva, si possa procedere nell'ambito di questi confini ben delineati, con l'obiettivo di raggiungere il risultato che tutti desiderano, cioè una riforma costituzionale quanto più condivisa possibile. Evidenzia come ad oggi sia emersa in Commissione una volontà politica pressoché unanime su alcune proposte di modifica costituzionale, che concernono principalmente la riduzione del numero dei parlamentari, l'abbassamento dell'età dell'elettorato attivo e passivo alla Camera e solo passivo al Senato, la rimodulazione della circoscrizione estero e il superamento del bicameralismo perfetto. Soffermandosi in particolare su quest'ultimo punto, esprime l'avviso che bisogni evitare tuttavia di dar vita, con le eventuali modifiche costituzionali, ad un nuovo bicameralismo che rischi di vanificare il lavoro sinora svolto dalla Commissione, riproponendo difficoltà e criticità già insiti nell'attuale. In conclusione, pur essendovi ancora molti punti da definire nel quadro delle modifiche costituzionali prospettate dal testo in esame, i paletti per procedere su questa strada sono stati fissati. Nel ribadire la volontà e l'impegno dei relatori nel raggiungimento degli obiettivi prefissati, auspica che l'interruzione dei lavori per il periodo estivo possa costituire una proficua pausa di riflessione per la Commissione.

Luciano VIOLANTE, presidente, osserva che quella in corso di svolgimento è la più proficua e utile tra le sedute fin qui svolte, in quanto consente di intravedere la possibilità di mettere ordine tra le proposte sin qui emerse. Passa quindi a elencare i punti su cui, a suo avviso, si sono registrate possibili convergenze, numerandole per esigenze di chiarezza: 1) riduzione a cinquecento del numero dei deputati; 2) riduzione orientativa, in relazione alla composizione, a duecentocinquanta del numero dei senatori; 3) per gli eletti all'estero, valutare la loro appartenenza ad una o ad entrambe le Camere, in relazione alle funzioni attribuite a ciascuna di esse, e alla legge elettorale; 4) elettorato attivo e passivo al Senato e alla Camera a diciotto anni di età; 5) differenziazione delle funzioni delle Camere con attribuzione alla sola Camera del potere di dare e togliere la fiducia; 6) le funzioni legislative devono essere semplificate, di modo che il superamento del bicameralismo paritario non comporti aggravamenti del procedimento legislativo; 7) potenziamento della sede redigente; 8) il Senato federale


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deve essere rappresentativo delle realtà regionali e locali e non deve essere pregiudicata la sua autorevolezza istituzionale; 9) impegno per l'esatta ed inequivoca definizione delle materie per le quali è previsto un procedimento legislativo bicamerale; 10) potere del Presidente della Repubblica di nomina e revoca dei ministri su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri; 11) il Senato deve essere sempre in grado di richiamare i provvedimenti di competenza della Camera, che mantiene il voto finale secondo le modalità previste dalla Costituzione; 12) è disciplinato il ricorso ai decreti-legge; 13) il Governo può chiedere, secondo le modalità indicate dai regolamenti parlamentari, che un disegno di legge sia votato entro un termine determinato; 14) si dovrà discutere dell'ammissibilità della sfiducia costruttiva; 15) la riforma dell'articolo 117 della Costituzione faccia parte di una distinta proposta di legge.
Propone quindi che siano ritirati tutti gli emendamenti sinora presentati, che il termine per la presentazione di nuovi emendamenti sia fissato al 19 settembre 2007 e che la settimana dal 25 al 28 settembre 2007 sia interamente dedicata all'esame del provvedimento in titolo. Propone altresì che i punti testé elencati costituiscano il punto di orientamento per il prosieguo dell'esame.

Gianpiero D'ALIA (UDC) dichiara di concordare con la proposta del presidente, ma esprime perplessità sul punto 15), ritenendo che la riforma del procedimento legislativo sia suscettibile di riverberarsi sul riparto di competenze di cui all'articolo 117 della Costituzione.

Luciano VIOLANTE, presidente, sulla base delle considerazioni svolte dal collega D'Alia, riformula il punto 15) nel modo seguente: 15) si dovrà discutere dell'opportunità che la riforma dell'articolo 117 della Costituzione faccia parte di una distinta proposta di legge.

Gabriele BOSCETTO (FI) esprime perplessità circa l'opportunità di ridurre a diciotto anni l'età per l'elettorato passivo al Senato.

Roberto COTA (LNP) osserva che, ove fosse approvata l'istituzione del Senato federale, sarebbe singolare che non potessero farne parte cittadini che, avendo diciotto anni, possono essere eletti presidenti di regione.

Donato BRUNO (FI) concorda con l'organizzazione dei lavori prospettata dal presidente. Quanto ai punti da lui elencati, esprime perplessità su quelli da 7) a 11), mentre ritiene che maggioranza e opposizione potrebbero raggiungere un'intesa su quelli da 1) a 6) e su quelli da 12) a 15). Chiarisce peraltro, in termini generali, che non si tratta di punti fermi, da considerare acquisiti, ma di punti su cui ricercare possibili convergenze.

Roberto COTA (LNP) concorda con l'ultima considerazione svolta dal deputato Bruno, ritenendo che i punti elencati dal presidente debbano essere considerati come una base di partenza.

Marco BOATO (Verdi) osserva che la questione di cui al punto 7) sembra attenere più ai regolamenti parlamentari che alla Costituzione e sottolinea che, comunque, su tale questione non si è sviluppata una discussione adeguata né si è verificata la possibilità di un'ampia condivisione. Ritiene pertanto che essa possa essere espunta dall'elenco proposto del presidente.

Luciano VIOLANTE, presidente, comprende le ragioni del collega Boato, ma ritiene che la questione possa comunque essere approfondita.

Franco RUSSO (RC-SE) dichiara, anche a nome del suo gruppo, la disponibilità al ritiro degli emendamenti sin qui presentati, al fine di verificare la possibilità di concordare con gli altri gruppi l'eventuale presentazione di emendamenti comuni. Osserva peraltro che alcuni degli emendamenti presentati dai deputati del


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suo gruppo saranno comunque ripresentati, vertendo su questioni che considera irrinunciabili. Osserva altresì, rivolto al collega D'Alia, che le funzioni di Camera e Senato nel procedimento legislativo dovrebbero essere definite prima di valutare possibili modifiche dell'articolo 117 della Costituzione. Esprime quindi alcune perplessità sul punto 7) e dichiara di ritenere eccessivamente prudente la formulazione del punto 14). Nel complesso, dichiara comunque di accogliere positivamente i suggerimenti formulati dal presidente.

Roberto ZACCARIA (Ulivo) dichiara di concordare, nella sostanza, con le indicazioni fornite dal presidente. Con riferimento al punto 7), ritiene che potrebbe essere utile riformularlo nel senso di dare fondamento costituzionale alla sede redigente. Esprime quindi, anche a nome del suo gruppo, la disponibilità al ritiro degli emendamenti sin qui presentati.

Il sottosegretario Paolo NACCARATO esprime soddisfazione per il clima costruttivo del confronto in Commissione e, in modo particolare, per la seduta odierna, che, a suo avviso, rappresenta l'avvio di una fase improntata a maggiore concretezza. Dichiara altresì di apprezzare le indicazioni fornite dal presidente e di aver chiesto l'inserimento del punto 10), in coerenza con quanto più volte dichiarato dal Ministro Chiti. Auspica infine che dal prossimo mese di settembre il confronto sulle riforme costituzionali entri in una fase più costruttiva.

Luciano VIOLANTE, presidente, considerato l'orientamento favorevole dei gruppi sulla sua proposta di organizzazione dei lavori sulle riforme costituzionali, avverte che si intendono a questo punto ritirati tutti gli emendamenti e articoli aggiuntivi fin qui presentati al testo base e che il nuovo termine per la presentazione di emendamenti sarà fissato a mercoledì 19 settembre prossimo. Rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 18.35.