XI Commissione - Resoconto di mercoledì 19 settembre 2007


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INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Mercoledì 19 settembre 2007. - Presidenza del presidente Gianni PAGLIARINI. - Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e la solidarietà sociale, Antonio Montagnino.

La seduta comincia alle 14.10.

Gianni PAGLIARINI presidente, ricorda che ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento di interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Ricorda altresì che ciascuna interrogazione può essere illustrata dal presentatore per non più di un minuto. All'illustrazione segue la risposta del Governo, per non più di tre minuti, e la replica dell'interrogante, per no più di due minuti.


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5-01457 Motta: Benefici previdenziali per i lavoratori addetti ad attività di perforazione petrolifera.

Carmen MOTTA (Ulivo) rinuncia all'illustrazione dell'interrogazione di cui è firmataria.

Il sottosegretario Antonio MONTAGNINO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Carmen MOTTA (Ulivo), replicando, si dichiara soddisfatta per la risposta fornita dal sottosegretario che ha inserito la questione dei benefici previdenziali per i lavoratori addetti ad attività di perforazione petrolifera nel quadro generale delineato dal Protocollo in materia di welfare. Ricordando che tali lavoratori svolgono la propria attività in luoghi isolati e in condizioni difficili, come peraltro evidenziato nella precedente legislatura da alcuni rappresentanti degli stessi in sede di audizione presso la IX Commissione, raccomanda particolare attenzione sulla condizione di tali soggetti che rischiano di non essere sufficientemente presi in considerazione con riferimento ai profili previdenziali. Reputa opportuno tale raccomandazione soprattutto alla luce delle determinazioni affidate alla Commissione Governo-parti sociali in ordine ai lavori usuranti.

5-01458 Burgio: Diritto alla continuità contrattuale dei lavoratori dell'impianto di rifiuti di proprietà della Net s.p.a. di Udine.

Alberto BURGIO (RC-SE), illustrando l'interrogazione di cui è firmatario, sottolinea come l'impianto di trattamento dei rifiuti di proprietà della Net s.p.a, azienda municipale di Udine, sia stato affidato in gestione alla Daneco s.p.a. fino 31 maggio 2007. Dal 1o giugno 2007 la gestione dell'impianto è passata alla Ladurner s.p.a. che ha vinto la gara di appalto bandita dalla Net s.p.a. grazie alla presentazione di un minor costo di trattamento per tonnellata di rifiuti conferiti nell'impianto. Precisa che, dal punto di vista contrattuale, la società Ladurner non ha assicurato l'applicazione al personale dell'impianto di Udine del contratto collettivo nazionale applicato ai dipendenti delle imprese del settore di igiene ambientale, per cui, a seguito del passaggio di gestione sono passati alle dipendenze della società Ladurner 17 lavoratori ai quali è stato applicato il diverso contratto collettivo di lavoro «metalmeccanici CONFAPI». Ricorda che l'articolo 202 del codice dell'ambiente prevede, in caso di affidamento dei servizi comunali per la gestione dei rifiuti, il passaggio diretto dei dipendenti con la salvaguardia delle condizioni contrattuali, collettive ed individuali in atto. Ricorda poi che la ditta Daneco ha presentato ricorso presso il TAR, ritenendo di essere stata vittima in pratica di concorrenza sleale a seguito dell'applicazione del contratto collettivo nazionale del lavoro più vantaggioso da parte della società vincitrice dell'appalto. Chiede quindi come si intenda salvaguardare il diritto alla continuità contrattuale dei lavoratori dell'impianto dei rifiuti di Udine.

Il sottosegretario Antonio MONTAGNINO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Alberto BURGIO (RC-SE), replicando, prende atto della disponibilità della ditta subentrante ad assicurare un'equivalenza del trattamento salariale. Si dichiara comunque perplesso, considerato che nel capitolato speciale di appalto per la conduzione dell'impianto dei rifiuti urbani ed assimilati sito in via Gonas è previsto, all'articolo 28, che l'appaltatore dovrà garantire l'osservanza di tutte le condizioni stabilite dal contratto collettivo nazionale di lavoro per gli operai e gli impiegati nelle aziende del settore. Ritiene che in situazioni analoghe a quelle descritte nell'interrogazione in titolo, nelle quali le gare di appalto vengono vinte solo dalle aziende che adottano il contratto collettivo nazionale di lavoro meno oneroso, si rischia di


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dare adito a pratiche di concorrenza sleale. Pertanto, pur dichiarandosi soddisfatto nel merito invita il Governo ad una attenta riflessione sui profili giuridici correlati alla questione evidenziata nell'interrogazione.

5-01459 Baldelli: Tempi e modalità di attuazione del Protocollo in materia di welfare.

Simone BALDELLI (FI), illustrando l'interrogazione di cui è firmatario, ricorda di aver evidenziato, già prima della pausa estiva dei lavori parlamentari, l'opportunità di un confronto con il Governo in Parlamento sul Protocollo in materia di welfare. Evidenziando che, allo stato, tale confronto non è stato ancora svolto, fa presente l'opportunità di conoscere i tempi e le modalità che il Governo intende adottare per la trasformazione del Protocollo in iniziative legislative.

Il sottosegretario Antonio MONTAGNINO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Simone BALDELLI (FI), replicando, sottolinea come il sottosegretario abbia evidenziato la importanza delle misure contemplare dal Protocollo, il cui contenuto è stato appreso tramite gli organi di stampa, mentre sarebbe stata opportuna una presentazione dello stesso in Parlamento. Precisa che, ad oggi, non sono noti gli strumenti che il Governo intenda utilizzare per tradurre le misure previste dal Protocollo in disposizioni normative. Ritiene di particolare importanza conoscere tale profilo anche alla luce del termine del 1o gennaio 2008 che segna l'entrata in vigore della riforma Maroni.

5-01460 Compagnon: Erogazione del saldo dell'attività 2004 in favore dei patronati.

Luigi D'AGRÒ (UDC) illustra l'interrogazione di cui è cofirmatario, precisando che il Ministero del lavoro sembrerebbe non aver ancora provveduto al versamento delle somme spettanti in favore dei patronati come saldo dell'attività del 2004, nonostante esse siano da tempo completamente disponibili sull'apposito capitolo di spesa del Ministero del lavoro.

Il sottosegretario Antonio MONTAGNINO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

Luigi D'AGRÒ (UDC), replicando, si dichiara insoddisfatto della risposta fornita dal sottosegretario. Esprime perplessità sulla circostanza che, nelle more dell'emanazione del regolamento di cui all'articolo 13 della legge n. 152 del 2001, sono stati applicati i criteri di ripartizione del Fondo patronati individuati dal decreto del Ministro del lavoro del 13 dicembre 1964, la cui applicazione ha portato ad elaborare il saldo definitivo con il decreto interministeriale del 26 giugno 2007.

Gianni PAGLIARINI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 14.35.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 19 settembre 2007. - Presidenza del presidente Gianni PAGLIARINI. - Interviene il sottosegretario di Stato per la solidarietà sociale Franca Donaggio.

La seduta comincia alle 14.45.

Norme in materia previdenziale in favore di lavoratori con familiari gravemente disabili.
C. 71 Volontè, C. 1841 Grimoldi, C. 1902 Bellillo, C. 2208 Satta, C. 2444 Zanotti.
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 18 settembre 2007.


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Gianni PAGLIARINI, presidente e relatore, avverte che sono stati presentati emendamenti (vedi allegato 5). Invita quindi i presentatori a ritirare gli emendamenti 1.1, 1.2, gli identici emendamenti 1.3 e 1.4, nonché gli emendamenti 1.6, 1.9 e 2.2. Esprime quindi parere favorevole sugli emendamenti 1.5, 1.7, 1.8 e 2.1. Precisa infine, con riferimento all'emendamento 1.9, che esso appare superfluo, in quanto le disposizioni di cui al comma 2 dell'articolo 1 devono già interpretarsi nel senso indicato dall'emendamento citato.

Il sottosegretario Franca DONAGGIO esprime parere conforme a quello del relatore.

Antonio SATTA (Pop-Udeur) illustra il suo emendamento 1.1, evidenziando che esso, al pari di altri emendamenti da lui presentati, è volto a risolvere, o almeno a ridurre, i problemi connessi all'attestazione dell'effettivo svolgimento di una prolungata opera di assistenza a favore di un soggetto disabile da parte di un lavoratore. Sottolinea altresì che non può parlarsi, per il beneficio in esame, di un privilegio, poiché è lo stesso lavoratore a ritrovarsi nella condizione di non poter revocare la propria scelta, quando, successivamente al collocamento in quiescenza, venga a cessare l'assistenza da lui prestata. Dichiara infine di apporre la propria firma all'emendamento 1.9.

Gianni PAGLIARINI, presidente e relatore, rileva che le difficoltà segnalate dal collega Satta derivano dal problematico intreccio tra la materia previdenziale e il tema dell'assistenza. Quanto al problema specifico dell'attestazione dell'assistenza prestata dal lavoratore, ricorda che tutti i progetti di legge in esame rinviano al dato della mera convivenza tra il lavoratore e il soggetto disabile e che tale impostazione è stata mantenuta nel testo unificato adottato come testo base.

Emilio DELBONO (Ulivo), pur essendo consapevole del fatto che il provvedimento in esame è stato inserito nel calendario dei lavori dell'Assemblea a partire dal prossimo 24 settembre, ritiene che sarebbe forse opportuna una valutazione più ponderata dello stesso da parte della Commissione. Il Comitato ristretto ha infatti elaborato una proposta di testo unificato che tiene conto, in modo estremamente corretto, dei diversi progetti di legge presentati, ma che non risolve un rilevante problema applicativo, connesso all'attestazione dell'assistenza prestata dal lavoratore al soggetto disabile. Tale mancanza rischia di dar adito ad abusi assai gravi. Analoghe considerazioni potrebbero peraltro estendersi alla definizione giuridica della convivenza more uxorio. Tali problemi applicativi rischiano di sollevare un contenzioso particolarmente ampio e complesso, senza contare che essi potrebbero impedire o ritardare l'approvazione definitiva del provvedimento. Precisa infine che il suo gruppo non ha presentato emendamenti al fine di sottolineare la condivisione delle finalità di fondo del provvedimento in esame.

Antonino LO PRESTI (AN) concorda con le considerazioni svolte dal collega Delbono. Rileva altresì la genericità del riferimento al rapporto di lavoro autonomo all'interno del provvedimento in esame.

Gianni PAGLIARINI, presidente e relatore, fa presente che, attesa la complessità del provvedimento in titolo, ritiene opportuno consentire un confronto particolarmente ampio sull'ordine dei lavori. Invita comunque i colleghi a tener conto dell'esigenza di proseguire nell'esame degli emendamenti.

Antonino LO PRESTI (AN), nel dare atto al presidente della sensibilità dimostrata, ritiene che debba essere precisato se i benefici in discorso siano estesi realmente a tutti i lavoratori, compresi quelli iscritti presso casse previdenziali private. Quanto al problema della convivenza more uxorio, sollevato dal collega Delbono, ricorda che l'ordinamento consente l'iscrizione nello stato di famiglia di soggetti


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diversi dal coniuge e dai parenti di primo grado e ritiene che la specificazione «more uxorio» possa essere eliminata, estendendo il beneficio a qualsiasi convivente, che effettivamente presti assistenza ad un soggetto disabile. Condivide le osservazioni del presidente sull'emendamento 1.9, ma ritiene utile che rimanga agli atti che le disposizioni di cui al comma 2 dell'articolo 1 devono interpretarsi nel senso indicato da detto emendamento. Conclusivamente, osserva che sarebbe utile un rinvio dell'inizio dell'esame da parte dell'Assemblea, per dar modo alla Commissione di approfondire gli aspetti problematici sin qui emersi.

Augusto ROCCHI (RC-SE), pur esprimendo alcune perplessità sul merito del provvedimento in esame, ritiene che la Commissione debba proseguire nell'esame degli emendamenti. Osserva infatti che il testo unificato in esame, operando una sintesi corretta dei progetti di legge presentati, rappresenta comunque un intervento positivo a favore dei soggetti disabili e dei loro familiari. Ritiene infine che il problema della convivenza more uxorio trovi già soluzione all'interno dell'ordinamento.

Katia ZANOTTI (SDpSE) dichiara di comprendere le perplessità espresse da alcuni colleghi, ma ritiene che il provvedimento in esame costituisca comunque un utile intervento a favore dei soggetti disabili e dei loro familiari. Esprime quindi sconcerto per alcune delle preoccupazioni espresse dal collega Delbono, le quali, a suo avviso, possono agevolmente risolversi alla luce della legge n. 104 del 1992. Inoltre, per quanto concerne il problema relativo alla convivenza, ritiene che sarebbe sufficiente fare riferimento allo stato di famiglia anagrafico. Sottolinea, in conclusione, l'esigenza che la Commissione proceda speditamente nell'esame del provvedimento in titolo.

Luigi FABBRI (FI) rileva che le difficoltà sollevate dai colleghi sono di natura prevalentemente tecnica e possono senz'altro essere risolte. Esprime invece forti perplessità sulla norma di copertura finanziaria e dichiara di condividere le considerazioni del collega Lo Presti circa le casse previdenziali private: è evidente, infatti, che per i lavoratori iscritti a tali casse si pone il problema degli oneri derivanti dall'applicazione del provvedimento in esame.

Emilio DELBONO (Ulivo) ritiene che il problema politico più rilevante consista nell'esigenza di assicurare l'applicabilità del provvedimento in esame. In particolare, evidenzia le difficoltà connesse alla valutazione dell'assistenza prestata negli anni precedenti l'applicazione del beneficio. Osserva quindi che tali difficoltà rischiano di impedire che il provvedimento giunga all'approvazione definitiva e preannuncia che, se non sarà possibile approfondire in Commissione i problemi emersi, il suo gruppo si vedrà costretto a presentare emendamenti nel corso dell'esame in Assemblea.

Antonio SATTA (Pop-Udeur) reputa fondate le considerazioni svolte dal collega Delbono e sottolinea che i problemi applicativi sin qui evidenziati derivano in massima parte dall'aver inserito, nel testo unificato adottato come testo base, il requisito secondo cui il lavoratore deve aver prestato assistenza al soggetto disabile negli anni precedenti l'applicazione del beneficio.

Donata LENZI (Ulivo) ritiene che sia essenziale chiarire se il provvedimento in esame abbia prevalentemente carattere risarcitorio nei confronti dei lavoratori che abbiano prestato assistenza a soggetti disabili, oppure sia volto a consentire tale assistenza nel periodo successivo all'applicazione del beneficio e, dunque, al pensionamento. Personalmente, crede che questo secondo aspetto debba prevalere, poiché la possibilità di assistere un familiare disabile in costanza del rapporto lavorativo è già tutelata da alcuni degli istituti previsti dalla legge n. 104 del 1992.


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Gianni PAGLIARINI, presidente e relatore, rileva che, in effetti, il provvedimento in esame contempera i due aspetti evidenziati dalla collega Lenzi, non limitandosi a perseguire uno soltanto di questi.

Augusto ROCCHI (RC-SE), dopo aver rilevato che, in generale, l'istituto dell'aspettativa retribuita sarebbe stato più adeguato alle finalità del provvedimento in titolo, osserva che, allo stato, non appare opportuna la presentazione in Assemblea di emendamenti tali da sconvolgere l'impianto di fondo del provvedimento medesimo.

Gianni PAGLIARINI, presidente e relatore, alla luce delle considerazioni svolte dai colleghi, si riserva di presentare ulteriori emendamenti, relativi anche agli aspetti problematici emersi.

Emilio DELBONO (Ulivo), nell'esprimere apprezzamento per l'iniziativa del presidente, chiarisce, rivolto al collega Rocchi, che gli emendamenti preannunciati non sarebbero comunque volti a sconvolgere l'impianto del provvedimento in titolo, che ha già dichiarato di condividere nelle sue linee essenziali.

Angelo COMPAGNON (UDC), alla luce delle perplessità espresse dai colleghi, invita il presidente a valutare l'opportunità di chiedere un rinvio dell'inizio dell'esame del provvedimento in titolo da parte dell'Assemblea.

Antonio SATTA (Pop-Udeur), dopo aver auspicato che il provvedimento in esame giunga rapidamente ad approvazione, suggerisce che il presidente, nel formulare i suoi ulteriori emendamenti, tenga conto delle difficoltà connesse all'attestazione dell'assistenza prestata precedentemente alla concessione del beneficio.

Carmelo PORCU (AN) sottolinea che la problematica su cui verte il provvedimento in esame è particolarmente sentita. Giudica pertanto comprensibile l'accelerazione impressa dalla Conferenza dei presidenti di Gruppo all'esame del provvedimento medesimo. Ritiene peraltro che i problemi emersi nella seduta odierna siano particolarmente rilevanti e non possano essere risolti nel poco tempo a disposizione. Suggerisce pertanto al presidente di valutare l'opportunità di chiedere un rinvio dell'inizio dell'esame del provvedimento in titolo da parte dell'Assemblea.

Gianni PAGLIARINI, presidente e relatore, si riserva di convocare l'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, per definire le modalità del seguito dell'esame. Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.50.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 20.05 alle 20.45.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 19 settembre 2007. - Presidenza del presidente Gianni PAGLIARINI. - Interviene il sottosegretario di Stato per la solidarietà sociale Franca Donaggio.

La seduta comincia alle 20.45.

Norme in materia previdenziale in favore di lavoratori con familiari gravemente disabili.
C. 71 Volontè, C. 1841 Grimoldi, C. 1902 Bellillo, C. 2208 Satta, C. 2444 Zanotti.
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella precedente seduta odierna.

Gianni PAGLIARINI, presidente e relatore, avverte di aver presentato il nuovo


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emendamento 1.10 (vedi allegato 6), che illustra.

Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva l'emendamento 1.10 del relatore.

Antonio SATTA (Pop-Udeur) ritira i suoi emendamenti 1.1 e 1.2.

Gianni PAGLIARINI, presidente e relatore, constata l'assenza dei presentatori degli identici emendamenti Buffo 1.3 e Prestigiacomo 1.4: s'intende vi abbiano rinunciato.

La Commissione approva quindi l'emendamento 1.5 del relatore.

Antonio SATTA (Pop-Udeur) ritira il suo emendamento 1.6.

La Commissione approva quindi gli emendamenti 1.7 e 1.8 del relatore.

Antonio SATTA (Pop-Udeur) ritira l'emendamento Compagnon 1.9, a cui ha aggiunto la sua firma.

La Commissione approva quindi l'emendamento 2.1 del relatore.

Gianni PAGLIARINI, presidente e relatore, dichiara precluso l'emendamento Buffo 2.2 a seguito dell'approvazione del suo emendamento 2.1.
Avverte quindi che il testo risultante dall'approvazione degli emendamenti sarà trasmesso alle Commissioni competenti per l'espressione del parere.
Rinvia poi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 20.50.

AVVERTENZA

Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

SEDE REFERENTE

Assicurazione obbligatoria contro gli infortuni domestici.
C. 73 Volontè, C. 118 Cordoni e C. 1697 Rossi Gasparrini.