III Commissione - Giovedì 27 settembre 2007


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ALLEGATO 1

Interrogazione n. 5-01510 Mantovani: Sul finanziamento del Fondo per lo sminamento umanitario.

TESTO DELLA RISPOSTA

Nel corso del 2006, la disponibilità del capitolo destinato al Fondo per lo Sminamento Umanitario è stata pari a 2,175 milioni di euro, il che ha consentito di finanziare interventi in molteplici Paesi (quali Angola, Bosnia, Cile, Sudan, Mozambico, Yemen) nonché di sostenere le attività di Organizzazioni Internazionali impegnate nell'azione contro le mine.
A titolo di esempio, abbiamo finanziato direttamente, per un ammontare complessivo di 1.169.000, attività di sminamento in Angola, Bosnia e Mozambico e indirettamente, per ammontari compreso fra i 100.000 e i 344.000 euro, attività in Sudan, Yemen, Cile, eccetera. Lascia ad ogni buon fine agli atti della Commissione una tabella riepilogativa della ripartizione dei fondi.
La dotazione del Fondo, inizialmente fissata, per il 2007, in 2.236 milioni di euro, è stata effettivamente ridotta nella misura indicata dall'interrogante, attestandosi così ad un ammontare pari a 1.952 milioni di euro. È in fase di ultimazione la definizione delle attività che saranno finanziate con tali fondi.
Il Ministero degli esteri condivide pienamente quanto sottolineato dall'interrogante relativamente all'importanza dell'attività del Fondo e si adopererà per garantire un congruo finanziamento del fondo in sede di finanziaria.
A tal proposito, tengo comunque a ricordare l'impegno profuso dal Governo nel campo della cooperazione allo sviluppo e la precisa volontà di mantenere gli impegni presi nelle diverse sedi internazionali. Opereremo affinché, in questo contesto di rinnovato interesse si tenga adeguatamente conto anche delle esigenze alla base del Fondo per lo Sminamento Umanitario.

TABELLA RIEPILOGATIVA
Ripartizione del fondo per lo sminamento umanitario

PAESE BILATERALE OSA UNDP GICHD UNMAS
Angola
534.500,00----
Bosnia
434.500,00----
Cile
-100.000,00---
Sudan
----344.000,00
Mozambico
200.000,00----


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PAESE BILATERALE OSA UNDP GICHD UNMAS
Yemen
--150.000,00--
Gichd
---112.000,00-
OSA Appel de
Genève
- -100.000,00 -- -- -- 100.000,00
Campagna
italiana
----100.000,00
1.169.000,00200.000,00150.000,00112.000,00544.000,00


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ALLEGATO 2

Interrogazione n. 5-01509 Zacchera: Sulla comunità italiana in Germania dopo i fatti di Duisburg.

TESTO DELLA RISPOSTA

Il Governo ha seguito sin dal primo momento con la massima attenzione le vicende connesse con i fatti criminosi di Duisburg, anche sotto il profilo evocato dall'onorevole interrogante.
Sotto questo profilo, è stato immediatamente chiesto al Consolato Generale di Colonia, nella cui circoscrizione rientra la città di Duisburg, di mantenere un elevato livello di operatività, anche per assicurare ogni necessaria assistenza ai parenti delle vittime.
Analogo comportamento ha adottato tutta la rete consolare in Germania che svolge abitualmente con estrema attenzione e competenza sia l'attività di assistenza legale in favore dei connazionali indigenti che di quelli che si trovano temporaneamente sul territorio tedesco.
L'impatto, anche emotivo, dei fatti di Duisburg sulla nostra collettività in Germania è stato forte.
Tuttavia, non sono stati segnalati in quel Paese episodi che possano suscitare timori di ricadute negative sia sull'immagine della nostra collettività sia sulle attività di ristorazione gestite da nostri connazionali.
Per contro, nel condannare l'evento di Duisburg, le Autorità tedesche hanno avuto espressioni di solidarietà e cordoglio per le famiglie delle vittime, indicando chiaramente che esso non si ripercuoteva in nessun modo sulla nostra comunità.
Sul piano politico, si ricorda la visita effettuata nella Renania Settentrionale dall'8 al 10 settembre dal viceministro con delega per gli italiani nel mondo, senatore Franco Danieli, proprio per testimoniare, anche con approfonditi interventi sui mezzi di comunicazione locali, alle Autorità tedesche di Colonia e Duisburg l'impegno delle autorità italiane nel perseguire gli autori del gravissimo gesto criminoso e rassicurare i membri della comunità italiana sulla tutela loro offerta dal Governo italiano.