V Commissione - Mercoledì 3 ottobre 2007


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ALLEGATO

Schema di regolamento di organizzazione del Ministero del commercio internazionale (Atto n. 156).

DOCUMENTAZIONE DEL MINISTERO DEL COMMERCIO INTERNAZIONALE

1. Istituzione della Direzione generale degli affari generali.

Come già illustrato ampiamente nella Relazione illustrativa e nella Relazione tecnica al Ministero del commercio internazionale sono state trasferite le risorse umane, strumentali e finanziarie a seguito dello spacchettamento dei Ministeri realizzato nel maggio 2006, ai sensi del decreto-legge n. 181 del 2006.
Si è provveduto con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 12 gennaio 2007 al trasferimento delle tre direzioni generali (con il relativo personale) facenti capo alla cosiddetta «area internazionalizzazione» (ex decreto legislativo n. 300 del 1999, come modificato dal decreto legislativo n. 34 del 2004).
Alle tre Direzioni generali «operative» devono essere aggiunte le unità di personale dirigenziale e non dirigenziale che nella organizzazione precedente erano incardinate nella direzione generale dei servizi interni del Ministero delle attività produttive, le quali svolgevano tutte le attività necessarie «serventi» all'area internazionalizzazione in materia di personale (trattamento giuridico ed economico, di quiescenza, rilevazione delle presenze, eccetera).
In via generale, si rammenta che tali attività (stabilite da normativa primaria) devono essere obbligatoriamente svolte da ciascuna amministrazione; esse riguardano, tra le altre: la gestione unitaria del personale ed alla cura degli affari generali, l'adozione di procedure centralizzate per l'acquisizione di beni e servizi, la gestione unificata sul piano contabile-finanziario delle spese a carattere strumentale, comuni e più centri di responsabilità amministrativa, eccetera.
Si ritiene, pertanto, che non può darsi compiuta attuazione a tali obblighi di legge se non mediante la costituzione necessaria di una Direzione generale degli affari generali e per le risorse umane.
Ciò comporta l'accentramento nella predetta Direzione di tutte le attività di carattere gestionale, serventi l'intera struttura, escludendo in tal modo oltre alla duplicazione di uffici che le medesime funzioni siano svolte presso le strutture di line, razionalizzando così strutture e risorse.
In ordine agli effetti sul rispetto dell'invarianza della spesa della costituzione della Direzione generale in questione, si fa notare che sostanzialmente la nuova struttura nasce con le risorse già di fatto esistenti (derivanti dal trasferimento operato dal citato decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 12 gennaio 2007) per quanto attiene il personale dirigenziale e non (che originano, peraltro, dalla vecchia struttura del Ministero del commercio estero). Pertanto, l'unico maggiore nuovo onere è afferente all'affidamento dell'incarico di direttore generale della Direzione generale.


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Su quest'ultimo punto, si segnala che con il predetto decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 12 gennaio 2007 di «spacchettamento» dal Ministero delle attività produttive sono state trasferite oltre al numero delle unità (quattro) di dirigenti di 1a fascia (riducendo corrispondentemente la dotazione organica del Ministero delle attività produttive, ora dello sviluppo economico) anche le risorse finanziarie adeguate alla copertura di tale posto di funzione dirigenziale generale (come precisato a pagina 4 della relazione tecnica). Infatti, lo stato di previsione del Ministero del commercio internazionale del 2007, approvato con la legge di bilancio n. 298 del 2006, contempla gli stanziamenti relativi alle voci stipendiali necessarie alla copertura di una ulteriore posizione dirigenziale di livello generale. Vale la pena segnalare che il bilancio di questo Ministero era stato così definito già nelle fasi di quantificazione delle risorse (nel rispetto dell'invarianza della spesa) all'atto dello «spacchettamento» tra i Ministeri del commercio internazionale e dello sviluppo economico nell'estate del 2006, compensando le poste finanziarie tra i due Dicasteri.

2. Dotazione organica del Ministero del commercio internazionale.

Con l'emanazione del decreto del Presidente della Repubblica di organizzazione del Ministero si è ritenuto di procedere alla rideterminazione della dotazione organica del personale appartenente alle aree funzionali.
Nella tabella sono indicati i dati dimostrativi che l'operazione di rideterminazione della dotazione organica è stata realizzata ad invarianza della spesa, anzi con un lieve risparmio partendo dall'organico di personale trasferito con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri (pari a 479 unità) e fissando in 472 le unità di personale dell'area funzionale.

Posizione economica
Dotazione DPCM 12-01-2007
Totale unitario
Totale
Unità in riduzione/ aumento
Dotazione organica a invarianza di spesa
Costo dotazione nuovo Ministero
Differenziali
C360€40.361,94€2.019.097,00-1
49€1.978.710,06-€40.361,94
C245€36.603,66€1.847.173,7012
57€2.086.420,02-€439.246,32
C169€33.440,10€2.307.366,9020
89€2.876.168,90-€668.802,00
B3140€30.495,73€4.268.402,20-14
126€3.842.461,86-€428.940,22
B2110€28.789,84€3.164.662,40-5
104€2.882.063,36-€172.619,04
B149€27.216,59€1.393.612,91-4
46€1.224.746,55-€106.566,36
A116€25.771,52€412.344,32-14
2€51.543,04-€360.601,28
Totali479 €16.153.579
-7
472€15.152,119-€1.661,00


Per quanto riguarda, poi, la considerazione se il personale effettivamente in servizio sia sufficiente allo svolgimento dei compiti istituzionali, si fa presente che questa amministrazione, al pari delle altre, ha subito una continua fuoriuscita di personale nel corso dell'ultimo decennio senza poter operare un ricambio a causa del vigente blocco delle assunzioni stabilito dalle leggi finanziarie. Ciò, tuttavia, non ha impedito l'espletamento dei compiti istituzionali.
Nell'ultimo anno, il reclutamento di una ventina di funzionari, assunti a tempo determinato ai sensi della legge n. 56 del 2005 che ne ha stanziato i fondi, ha reso possibile tamponare parzialmente la cronica carenza di personale.


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A causa di tale depauperamento di personale, più volte è stata richiesta la deroga al blocco delle assunzioni per il Ministero.
Relativamente al rischio che l'ampliamento dell'area C possa provocare un'innalzamento della spesa derivante dai processi di riqualificazione professionale, si precisa che le eventuali progressioni verticali dovranno essere sottoposte ad autorizzazione, oltre che del Dipartimento della funzione pubblica, del Ministero dell'economia e delle finanze, che procederà alla valutazione dell'impatto sulla finanza pubblica di tali operazioni.
Nulla da osservare in ordine alla richiesta di riformulare la clausola dell'invarianza della spesa.