VI Commissione - Resoconto di mercoledì 3 ottobre 2007


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SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 3 ottobre 2007. - Presidenza del presidente Paolo DEL MESE.

La seduta comincia alle 10.

Nota di aggiornamento al Documento di programmazione economico-finanziaria relativo alla manovra di finanza pubblica per gli anni 2008-2011.
Doc. LVII, n. 2-bis.
(Parere alla V Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).


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La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

Paolo DEL MESE, presidente, avverte che la Commissione Bilancio concluderà l'esame della Nota di aggiornamento entro le 11 della mattinata odierna, e che pertanto la Commissione dovrà esprimere il proprio parere sul proprio documento non più tardi della medesima ora.

Ermanno VICHI (Ulivo), relatore, rileva come la Commissione sia chiamata ad esprimere il parere alla Commissione Bilancio sulla Nota di aggiornamento al Documento di programmazione economico - finanziaria 2008-2011, la quale rivede le previsioni macroeconomiche di crescita, riformulando il quadro tendenziale e programmatico di finanza pubblica in relazione alle modifiche intervenute successivamente alla presentazione del DPEF.
Per quanto concerne la crescita, il DPEF presentato dal Governo nel giugno scorso stimava per l'anno in corso - in linea con la previsione fornita nel marzo scorso nella Relazione unificata sull'economia e la finanza pubblica (RUEF) - una crescita del PIL, in termini reali, pari al 2 per cento, a fronte dell'1,9 per cento registrato nel 2006.
La Nota di aggiornamento al DPEF 2008-2011, rivede lievemente al ribasso la stima di crescita del PIL reale per il 2007, indicandola all'1,9 per cento.
Analogamente, la Nota indica una revisione al ribasso anche delle stime di crescita del PIL per il 2008 e gli anni successivi.
In particolare, nel 2008 la crescita del PIL dovrebbe attestarsi al 1,5 per cento, rispetto ad una previsione del 1,9 per cento indicata nel DPEF di giugno, mentre negli anni successivi il PIL è previsto crescere mediamente attorno all'1,7 per centro e all'1,8 per cento a fine periodo, con una leggera flessione rispetto a quanto previsto nel DPEF di giugno.
Tali revisioni - sostanzialmente in linea con le previsioni formulate dai principali organismi internazionali - sono in gran parte ascrivibili alle persistenti incertezze in ordine all'ampiezza e alla durata degli effetti delle forti turbolenze sui mercati finanziari internazionali indotte dalla recente crisi dei mutui sub-prime statunitensi e, più in generale, alle conseguenze del rallentamento statunitense sull'economia mondiale e, di riflesso, su quella italiana.
La Nota di aggiornamento, nonché la Relazione previsionale e programmatica per il 2008, non recano, peraltro, alcun approfondimento in ordine ai possibili effetti sulla crescita che potrebbero derivare da un prolungato e sensibile apprezzamento dell'euro nei confronti del dollaro, quale quello registrato nell'ultimo periodo.
Con riferimento al quadro di finanza pubblica per il 2007, la Nota di aggiornamento rivede le stime dei saldi di finanza pubblica, tenendo conto sia della più recente evoluzione delle entrate e delle spese, sia degli effetti delle misure adottate con decretazione d'urgenza sull'andamento tendenziale dei conti pubblici.
In particolare, la stima dell'indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche per l'anno in corso viene rideterminata al 2,4 per cento del PIL, a fronte del 2,5 per cento indicato nel DPEF di giugno e contenuto nell'aggiornamento annuale del Programma di stabilità (dicembre 2006).
Tale stima incorpora anche gli effetti del decreto-legge recante disposizioni urgenti in materia finanziaria adottato contestualmente alla Nota di aggiornamento.
Alla luce degli andamenti di finanza pubblica, che si sono rivelati migliori rispetto alle previsioni, a causa sia favorevole andamento del gettito tributario, sia di una crescita più contenuta della spesa primaria corrente rispetto a quella stimata in precedenza, il Governo ha ritenuto di adottare, contestualmente alla presentazione della Nota di Aggiornamento, un manovra di carattere espansivo che comporta un incremento dell'indebitamento netto rispetto al valore tendenziale pari allo 0,5 per cento del PIL.
Il quadro a legislazione vigente indica, infatti, un indebitamento netto tendenziale


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del 1,9 per cento, inferiore di 0,2 punti percentuali rispetto alle previsioni del DPEF di giugno.
Al netto degli effetti delle nuove misure adottate con decretazione d'urgenza, l'indebitamento netto per il 2007 avrebbe pertanto registrato un miglioramento di 0,6 punti percentuali di PIL rispetto alla originaria previsione contenuta nel DPEF, che peraltro già incorporava gli effetti del decreto-legge n. 81 del 2007; al netto delle due manovre espansive adottate in corso d'anno con decretazione d'urgenza, l'indebitamento netto si sarebbe attestato all'1, 5 per cento del PIL.
Analogamente, la previsione del saldo primario per il 2007 si sarebbe attestata ad un valore del 2,9 per cento del PIL, a fronte del 2,5 per cento indicato nella Nota di aggiornamento incorporando gli effetti del decreto legge di settembre.
L'adozione di nuovi ulteriori interventi di spesa a valere sull'esercizio in corso ad opera del citato decreto-legge è stato reso possibile dall'andamento particolarmente virtuoso delle entrate tributarie erariali, che hanno manifestato anche nella seconda parte del 2007 una accentuazione del trend positivo superiore a quanto già registrato nella stima delle entrate formulata in sede di predisposizione del DPEF di giugno. L'ulteriore rafforzamento della dinamica positiva delle entrate ha portato a valutare un maggior gettito tributario, in termini di contabilità nazionale, di circa 6 miliardi di euro rispetto a quanto previsto nel DPEF di giugno.
In presenza di un ritocco verso il baso delle aspettative di crescita del PIL, il miglioramento della dinamica delle entrate conferma la tendenza emersa già lo scorso anno di un allargamento della base imponibile, imputabile anche all'efficacia degli interventi adottati in tema di recupero dell'evasione fiscale.
L'utilizzo delle maggiori disponibilità emerse ha comportato una ricomposizione del conto delle Amministrazioni pubbliche, mediante una revisione delle previsioni tendenziali delle entrate e delle spese, che tuttavia non ha determinato un rallentamento nel conseguimento degli obiettivi di risanamento della finanza pubblica concordati in sede comunitaria per il biennio 2006-2007.
Il saldo strutturale, corretto per il ciclo e al netto delle misure una tantum viene a collocarsi a -2,3 per cento del PIL.
Per ciò che attiene al rapporto debito pubblico/PIL, la previsione per il 2007 passa dal 105,1 per cento del DPEF di giugno, al 105,0 per cento, mentre la stima della spesa per interessi rimane invariata.
Per quanto attiene al quadro di finanza pubblica per gli anni 2008-2011, esso, registrando la favorevole dinamica dei conti pubblici, prospetta, per il 2008, un indebitamento netto pari all'1,8 per cento del PIL, con un miglioramento rispetto alla previsione indicata nel DPEF di 0,4 punti percentuali di PIL.
Sulla base degli andamenti tendenziali delle entrate e delle spese, l'indebitamento netto continuerebbe a diminuire negli anni successivi al 2008 (di 0,2 punti percentuali nel 2009, di 0,4 punti nel 2010 e di 0,2 punti nel 2011), fino a giungere all'1 per cento nel 2011 (contro l'1,3 per cento indicato dal DPEF).
A fronte del miglioramento degli andamenti tendenziali, la Nota di aggiornamento conferma sostanzialmente il quadro programmatico di finanza pubblica per gli anni 2008 e seguenti indicato nel DPEF di giugno.
Per il 2008, la Nota di aggiornamento mantiene l'obiettivo di indebitamento netto del conto economico delle amministrazioni pubbliche fissato al 2,2 per cento dal DPEF, indicando in circa 10,9 miliardi di euro l'entità delle risorse necessarie a fronteggiare gli impegni già sottoscritti, le prassi consolidate e le eventuali nuove iniziative indicate nel DPEF.
La manovra finanziaria per il 2008 comporterà pertanto un peggioramento dei saldi di finanza pubblica rispetto al loro andamento tendenziale.
Il saldo di bilancio registra, infatti, un incremento rispetto al valore tendenziale di quattro decimi di punto nel 2008, di tre decimi in ciascuno degli anni 2009 e 2010, e di due decimi nel 2011.


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Sono confermate le stime per la spesa per interessi (4, 9 per cento) e dell'indebitamento netto corretto per il ciclo (2,1 per cento).
È prevista invece una lieve flessione del percorso di crescita dell'avanzo primario, che nel 2008 dovrebbe attestarsi al 2,6 per cento del PIL (a fronte del 2,7 indicato nel DPEF di giugno), nonché della discesa del rapporto debito PIL, che dovrebbe attestarsi al 103,5 per cento, a fronte del 103,2 previsto dal DPEF.
Sempre per il 2008, le stime provvisorie fornite dalla Nota prevedono il mantenimento al medesimo livello raggiunto nell'anno in corso della pressione fiscale (43 per cento del PIL), mentre la spesa corrente primaria si dovrebbe attestare al 40 per cento del PIL, con un aumento di due decimi di punto percentuale rispetto al 2007 (39,8 per cento del PIL).
Per gli anni successivi al 2008, la Nota di aggiornamento conferma per il 2009 un indebitamento netto programmatico dell'1,5 per cento del PIL e per il 2010 dello 0,7 per cento del PIL, fino ad arrivare al pareggio di bilancio nel 2011 (a fronte dello 0,1 per cento di accreditamento netto indicato nel DPEF). Sono inoltre confermate le previsioni del DPEF in ordine all'avanzo primario, che dovrebbe aumentare progressivamente fino a raggiungere il 4,9 per cento nel 2011.
Una lieve flessione si registra invece nel percorso di discesa del rapporto debito PIL, che risulterebbe pari al 101, 5 per cento nel 2009 (a fronte del 101,2 per cento indicato nel DPEF), al 98,5 per cento nel 2010, (a fronte del 98,3 per cento indicato nel DPEF) e al 95,1 per cento nel 2011 (a fronte del 95 per cento indicato nel DPEF).
Ai fini del conseguimento degli obiettivi di finanza pubblica negli anni 2009-2011 occorrerà pertanto una manovra correttiva annua di almeno lo 0,4 per cento del PIL.
Tali risorse dovranno essere reperite senza aggravi della pressione fiscale, ma agendo sul fronte della spesa, in continuità con le azioni intraprese nell'anno in corso ai fini dell'attuazione di un programma di riqualificazione della spesa pubblica.
Coerentemente a tale impostazione, è previsto che la pressione fiscale diminuisca dal 42,8 per cento del PIL nel 2009 al 42,5 per cento nel 2011; analogamente, la spesa corrente primaria dovrebbe passare dal 39, 3 per cento del PIL nel 2009 al 38,6 per cento nel 2011.
Per quanto concerne gli strumenti con i quali sarà realizzata la manovra di finanza pubblica, la Nota di aggiornamento richiama la nuova cornice generale della decisione di bilancio, che si caratterizzerà quest'anno dalla nuova articolazione in missioni (34) e programmi (169) del bilancio dello Stato, con riflessi anche nel disegno di legge finanziaria.
Oltre agli strumenti ordinari del disegno di legge di bilancio a legislazione vigente e del disegno di legge finanziaria, la Nota richiama il decreto-legge in materia finanziaria adottato contestualmente alla Nota, che inciderà peraltro esclusivamente sui saldi di finanza pubblica dell'anno 2007.
Il decreto-legge e il disegno di legge finanziaria comportano, rispettivamente, aumenti di spese e riduzioni fiscali per circa 7,5 miliardi l'uno e 11 miliardi l'altro.
Le maggiori entrate fiscali garantiranno la copertura per circa 6 miliardi (con riferimento al 2007) nel caso del decreto- legge e per circa 6,350 miliardi (con riferimento al 2008) per la legge finanziaria, la quale prevede altresì minori spese per circa 4,6 miliardi.
La Nota di aggiornamento quantifica in 10,9 miliardi di euro l'entità delle risorse necessarie a fronteggiare gli impegni già sottoscritti, le prassi consolidate e le eventuali nuove iniziative indicate nel DPEF. Si osserva, al riguardo, che nel DPEF di giugno le risorse da reperire con la manovra di finanza pubblica per il 2008 per attuare l'insieme di tali misure erano risultate complessivamente pari a circa 21,3 miliardi di euro per il 2008 e a 19,4 miliardi per il 2009 ed il 2010, a cui


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sarebbero dovute aggiungersi le risorse per i prossimi rinnovi contrattuali del pubblico impiego.
La Nota di aggiornamento reca, inoltre, l'elenco dei provvedimenti normativi, in corso di preparazione, che il Governo dichiara collegati alla manovra.
Da ultimo, la Nota di aggiornamento reca una sensibile rideterminazione del livello del saldo netto da finanziare per l'anno 2008, elevandolo a 34 miliardi di euro a fronte dei 24 miliardi di euro indicati dal DPEF di giugno.
Tale rideterminazione, effettuata sulla base dei dati del bilancio a legislazione vigente 2008 e degli effetti di ricomposizione quantitativa e qualitativa della spesa recati dalla manovra di finanza pubblica per il 2008, non comporta, secondo quanto affermato dalla Nota, una modifica degli obiettivi in termini di indebitamento netto del conto della pubblica amministrazione.
La correzione degli obiettivi di saldo netto da finanziare si è resa necessaria per far fronte a nuove esigenze. Da un parte, ridurre gli oneri per interessi passivi delle Regioni, prevedendo l'assegnazione di liquidità a carico del Bilancio dello Stato a favore delle stesse per l'estinzione di rapporti debitori con il sistema bancario e di debiti commerciali, per un importo pari a 9,1 miliardi di euro; dall'altra, adeguare alcuni stanziamenti connessi ad impegni internazionali già sottoscritti per un importo di circa 4 miliardi di euro.
Formula quindi una proposta di parere favorevole sulla Nota di aggiornamento in esame (vedi allegato 1).

Maurizio FUGATTI (LNP) rileva come la Nota di aggiornamento in esame consenta di iniziare a comprendere le reali caratteristiche della manovra finanziaria varata dal Governo. Infatti, nonostante la preannunciata intenzione dell'Esecutivo di ridurre la pressione fiscale sulle imprese, attraverso la riduzione dell'aliquota IRAP e dell'aliquota IRES, le ulteriori modifiche alla disciplina delle imposte sui redditi, relative alla revisione delle basi imponibili, da realizzarsi attraverso l'abbattimento degli ammortamenti e la riduzione della deducibilità degli interessi passivi, nonché la riduzione delle compensazioni, comporteranno, in realtà, un ulteriore aggravio di imposizione per le stesse imprese. Tale conseguenza risulterà ancora più grave per il tessuto produttivo italiano, laddove si consideri che, per ammissione dello stesso Governo, le prospettive macroeconomiche del Paese sembrano destinate ad un peggioramento nei prossimi anni.
Esprime quindi il voto contrario del proprio gruppo sulla Nota di aggiornamento in esame e sulla proposta di parere formulata dal relatore.

La Commissione approva la proposta di parere favorevole del relatore.

La seduta termina alle 10.25.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Mercoledì 3 ottobre 2007. - Presidenza del vicepresidente Francesco TOLOTTI. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Pier Paolo Cento.

La seduta comincia alle 15.

Francesco TOLOTTI, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

5-01527 Fluvi ed altri: Modifiche al regime di deducibilità delle erogazioni liberali in favore di università ed altre istituzioni universitarie.

Alberto FLUVI (Ulivo) rinuncia ad illustrare la propria interrogazione.

Il sottosegretario Pier Paolo CENTO risponde all'interrogazione in oggetto, nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).


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Alberto FLUVI (Ulivo) si dichiara soddisfatto della risposta.

5-01528 Reina ed altri: Controlli sulle partite IVA effettuati nella Provincia autonoma di Bolzano.

Karl ZELLER (Misto-Min.ling) rinuncia ad illustrare l'interrogazione, di cui è cofirmatario.

Il sottosegretario Pier Paolo CENTO risponde all'interrogazione in oggetto, nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Karl ZELLER (Misto-Min.ling) si riserva di approfondire i dati forniti dal Sottosegretario, rilevando, peraltro, come la risposta eluda, in parte, il quesito posto dall'interrogazione. Sottolinea, infatti, come il numero degli appartenenti alla Guardia di Finanza di stanza nella Provincia Autonoma di Bolzano risulti doppio rispetto a quelli svolti nelle zone limitrofe, e come non appaia razionale occupare tale personale in un numero esorbitante di controlli sulle partite IVA, che risultano tripli rispetto a quelli condotti nelle regioni vicine. Sarebbe invece auspicabile che l'amministrazione finanziaria stabilisse che l'ammontare dei controlli operati dalla Guardia di Finanza debba essere proporzionale rispetto al numero di partite IVA esistenti in ciascun territorio.

5-01529 Leo: Attestazione delle ritenute operate a titolo di acconto dal sostituto d'imposta.

Maurizio LEO (AN) illustra la propria interrogazione, la quale affronta la questione relativa alla mancata trasmissione, da parte dei sostituti di imposta, delle certificazioni relative alle ritenute alla fonte a titolo di acconto da questi operate anteriormente alla presentazione della dichiarazione dei redditi. In tali casi, infatti, gli uffici dell'Amministrazione finanziaria non consentono lo scomputo delle ritenute d'acconto per le quali non sussiste tale certificazione, obbligando pertanto i contribuenti interessati a corrispondere nuovamente un ammontare di imposta che in realtà è già stato loro trattenuto. In tale contesto l'atto di sindacato ispettivo intende sollecitare il Governo ad intervenire in materia, consentendo ai contribuenti di utilizzare un diverso strumento per attestare le ritenute d'acconto operate nei loro confronti.

Il sottosegretario Pier Paolo CENTO risponde all'interrogazione in oggetto, nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

Maurizio LEO (AN) si dichiara insoddisfatto della risposta, ribadendo come, in mancanza della certificazione, da parte dei sostituti di imposta, delle ritenute operate, i contribuenti interessati sono costretti a subire una doppia imposizione, che si pone ovviamente in contrasto con i più elementari principi del diritto tributario. Auspica pertanto che il Governo intervenga tempestivamente in materia, al fine di eliminare le gravi difficoltà nelle quali incorrono numerosi contribuenti.

5-01530 Galletti e D'Agrò: Modalità di esenzione dall'IRAP dei professionisti privi di autonoma organizzazione.

Luigi D'AGRÒ (UDC) illustra l'interrogazione, di cui è cofirmatario, la quale affronta la questione relativa alla difficoltà di individuare con precisione le conseguenze dell'esenzione dall'IRAP dei professionisti privi di strutture organizzative. Rileva, a tale proposito, come, a fronte delle sentenze della Corte di Cassazione che hanno sancito l'esclusione da tale imposta di quei professionisti che operano con beni strumentali minimali, è mancata, da parte dell'Amministrazione finanziaria, un'azione di chiarificazione nei confronti dei contribuenti interessati, che sono stati lasciati nella più totale incertezza rispetto alle modalità di tale esenzione, ad esempio per quanto riguarda la sussistenza o meno dell'obbligo di presentazione della dichiarazione IRAP e per quanto attiene ai


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rimborsi dell'imposta pagata per gli anni precedenti al 2006.

Il sottosegretario Pier Paolo CENTO risponde all'interrogazione in oggetto, nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

Luigi D'AGRÒ (UDC) sottolinea come il Governo debba chiarire come intenda procedere al rimborso dei versamenti effettuati dai professionisti privi di strutture organizzative anteriormente al 2006; rileva, infatti, come, nell'attuale situazione di assoluta incertezza, potrebbe considerarsi legittimo che i singoli contribuenti orientino autonomamente il proprio comportamento alla luce del dettato delle sentenze emesse in materia dalla Corte di Cassazione.
Ritiene quindi che l'Esecutivo debba assumersi pienamente le proprie responsabilità, evitando di scaricare su altri organismi oneri che gli sono propri.

5-01531 Fugatti e Filippi: Regime di ammortamento dei fabbricati strumentali.

Maurizio FUGATTI (LNP) illustra la propria interrogazione, la quale affronta il problema relativo al regime tributario applicabile agli ammortamenti dei fabbricati strumentali, per quanto riguarda la quota parte del valore dei medesimi riferibili al valore del terreno. Ricorda infatti, che su tale materia il Governo è intervenuto, a breve distanza di tempo, con numerosi interventi normativi, l'ultimo dei quali è contenuto nel decreto-legge n. 118 del 2007, il quale ha stabilito, in via interpretativa, che le quote di ammortamento dedotte nei periodi di imposta precedenti al 2006 sono riferite proporzionalmente al costo dell'area ed al costo del fabbricato. Tale decreto-legge non è stato tuttavia convertito entro il termine costituzionale, lasciando pertanto i contribuenti interessati nella più completa incertezza circa il regime effettivamente applicabile in materia.

Il sottosegretario Pier Paolo CENTO risponde all'interrogazione in oggetto, nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6).

Maurizio FUGATTI (LNP) sottolinea come i provvedimenti adottati dal Governo durante la legislatura in corso abbiano causato numerosi disfunzioni del sistema tributario, che appare urgente eliminare, fornendo ai contribuenti un quadro normativo più chiaro.
In tale contesto ritiene che il Governo debba indicare al più presto come intenda eliminare le incongruenze relative al regime di ammortamento dei fabbricati strumentali, considerando in tale contesto incomprensibile il fatto che non si sia voluto inserire una norma in tal senso nell'ambito del decreto-legge collegato alla manovra.

Francesco TOLOTTI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata.

La seduta termina alle 15.30.

ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 3 ottobre 2007. - Presidenza del vicepresidente Francesco TOLOTTI. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Massimo Tononi.

La seduta comincia alle 15.30.

Schema di decreto legislativo concernente attuazione della direttiva 2004/109/CE, sull'armonizzazione degli obblighi di trasparenza riguardanti le informazioni sugli emittenti.
Atto n. 128.
(Seguito esame e conclusione - Parere favorevole con osservazioni).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 26 settembre 2007.


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Antonio BORGHESI (IdV), relatore, formula una proposta di parere favorevole con osservazioni, che raccoglie taluni dei rilievi pervenuti dai soggetti interessati dalla disciplina in esame (vedi allegato 7).

La Commissione approva la proposta di parere formulata dal relatore.

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2005/19/CE, relativa al regime fiscale da applicare alle fusioni, alle scissioni ai conferimenti d'attivo ed agli scambi di azioni concernenti società di Stati membri diversi.
Atto n. 138.
(Seguito esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 26 settembre 2007.

Franco CECCUZZI (Ulivo), relatore, ricorda di aver svolto, nella precedente seduta di esame del provvedimento, l'illustrazione dello schema di decreto; si riserva quindi di formulare, nella seduta di domani, una proposta di parere.

Francesco TOLOTTI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia alla seduta già convocata per la giornata di domani l'esame dello schema di decreto.

La seduta termina alle 15.45.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 3 ottobre 2007. - Presidenza del vicepresidente Francesco TOLOTTI. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Massimo Tononi.

La seduta comincia alle 15.45.

Agevolazioni fiscali e contributive per il sostegno del settore cinematografico e dell'audiovisivo.
C. 2303 Carlucci.
(Seguito esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 17 maggio 2007.

Gianfranco CONTE (FI), relatore, rileva come le audizioni informali svolte sul provvedimento abbiano evidenziato l'ampia condivisione di tutte le categorie professionali del settore cinematografico e d audiovisivo rispetto ai contenuti della proposta di legge; in tale contesto occorre peraltro segnalare come anche il Governo abbia inteso farsi carico delle esigenze di sostegno del settore, inserendo, nell'articolo 7 del disegno di legge finanziaria presentato al Senato, alcune agevolazioni tributarie in materia, sia pure di carattere solo sperimentale. Ritiene che tale iniziativa del Governo debba essere salutata senz'altro con favore, ma che occorra al contempo proporre ulteriori integrazioni a tali misure, e che pertanto l'esame della proposta di legge debba comunque proseguire, e possa costituire l'occasione per individuare ulteriori proposte in tal senso.
Propone pertanto di fissare fin d'ora il termine per la presentazione degli emendamenti.

Paolo DEL MESE, presidente, alla luce delle considerazioni espresse dal relatore, propone, concorde la Commissione, di fissare il termine per la presentazione degli emendamenti alle ore 14 di giovedì 11 ottobre prossimo.
Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi ad altra seduta il seguito dell'esame.

La seduta termina alle 15.50.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.50 alle 16.