VIII Commissione - Mercoledì 3 ottobre 2007


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ALLEGATO

Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante ripartizione del Fondo per l'edilizia a canone speciale per l'anno 2007 (Atto n. 159).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La VIII Commissione,
esaminato lo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante ripartizione del Fondo per l'edilizia a canone speciale per l'anno 2007;
considerato che l'articolo 1 provvede, per l'anno 2007, a ripartire tra le regioni e le province autonome la disponibilità del Fondo, determinata dalla tabella C della legge finanziaria 2007 nella somma complessiva di euro 9.921.000, rinviando alla tabella allegata, che costituisce parte integrante del provvedimento e che riporta le somme spettanti ad ogni singola regione, secondo i criteri dettati dal richiamato articolo 3, comma 109, della legge n. 350 del 2003 (in base al principio della ripartizione proporzionale alla popolazione complessiva dei comuni ad alta tensione abitativa insistenti nella regione stessa);
rilevato che il provvedimento è vincolato, in sostanza, all'applicazione di un meccanismo di carattere «automatico», dettato proprio dalle disposizioni di legge sopra richiamate, le quali consentono, in ogni caso, di mettere a disposizione dei comuni interessati una significativa quota di stanziamenti destinati a programmi di sostegno delle politiche abitative;
osservato, peraltro, che le disposizioni legislative non prevedono un ordine di priorità tra programmi finalizzati alla nuova costruzione e programmi destinati al recupero di unità immobiliari nei comuni ad alta tensione abitativa,
esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti osservazioni:
a) valuti il Governo - prendendo spunto anche dalle interessanti indicazioni emerse nel corso della recente audizione informale di rappresentanti dell'ANCI svolta presso la VIII Commissione - l'opportunità di attivare, per il futuro, un meccanismo di monitoraggio dell'utilizzo del Fondo, che sia in grado, per un verso, di fornire al Ministero e alle Camere uno strumento di valutazione della capacità e dell'efficacia della spesa da parte delle istituzioni competenti e, per altro verso, di verificare possibili modifiche alla disciplina legislativa del Fondo medesimo, che mirino ad introdurre - accanto agli «automatismi» di carattere proporzionale nel riparto delle risorse - anche eventuali meccanismi premiali, diretti a privilegiare, nell'erogazione degli stanziamenti, gli enti territoriali che abbiano effettivamente approvato o definito specifici progetti di edilizia a canone speciale, e che diano priorità al recupero degli immobili rispetto alle nuove costruzioni;
b) si precisi che il canone speciale di cui in premessa fa riferimento alle procedure previste per la definizione del canone concordato di cui alla legge n. 431 del 1998.