X Commissione - Mercoledì 10 ottobre 2007


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ALLEGATO 1

Ratifica Accordo di stabilizzazione e di associazione (ASA) tra le Comunità europee ed i loro Stati membri e l'Albania. (C. 3043 Governo).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La X Commissione (Attività produttive, commercio e turismo);
esaminato il disegno di legge C. 3043 recante Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di stabilizzazione e di associazione tra le Comunità europee ed i loro Stati membri, da una parte, e la Repubblica di Albania, dall'altra, con allegati, protocolli, dichiarazioni e atto finale;
considerato che l'Accordo di stabilizzazione e associazione (ASA), concluso il 12 aprile 2006 tra la Comunità europea e i suoi Stati membri da un lato, e l'Albania, dall'altro, rientra nella categoria degli accordi cosiddetti «misti», in quanto contengono disposizioni che interessano anche gli aspetti più propriamente politici, e quindi anche gli ordinamenti dei singoli Stati membri, dei quali è necessaria la ratifica;
rilevato che l'Accordo di stabilizzazione e di associazione tra le Comunità europee e i loro Stati membri, da una parte, e l'Albania, dall'altra, oggetto del disegno di legge di ratifica in esame, è finalizzato ad integrare l'Albania nel contesto politico ed economico europeo, anche nella prospettiva di una futura candidatura all'ingresso nell'Unione europea;
sottolineato altresì che l'Accordo è parte del processo di stabilizzazione e di associazione (PSA) previsto dalla comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo del 26 maggio 1999, che contribuisce alla definizione della strategia comune dell'Unione nei confronti di cinque paesi dell'Europa sudorientale (Bosnia-Erzegovina, Croazia, Repubblica federale di Jugoslavia - ridottasi nel frattempo alla Serbia -, ex Repubblica jugoslava di Macedonia e Albania);
esprime

PARERE FAVOREVOLE


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ALLEGATO 2

Schema di decreto legislativo recante recepimento della direttiva 2005/32/CE, relativa all'istituzione di un quadro per l'elaborazione di specifiche per la progettazione ecocompatibile dei prodotti che consumano energia (Atto n. 140).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La X Commissione (Attività produttive, commercio e turismo),
esaminato lo schema di decreto legislativo recante recepimento della direttiva 2005/32/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, relativa all'istituzione di un quadro per l'elaborazione di specifiche per la progettazione ecocompatibile dei prodotti che consumano energia;
considerato che finalità della direttiva che si recepisce è quella di garantire nel mercato interno la libera circolazione di prodotti che accrescano l'efficienza energetica e la protezione ambientale;
rilevato che la direttiva si configura come una direttiva-quadro che stabilisce un quadro di riferimento per l'emanazione di misure specifiche (denominate misure di esecuzione) per i diversi prodotti salvo che per tre categorie di prodotti, dei quali sono già definiti i requisiti, e che sono già disciplinati dalla normativa interna;
sottolineato la sostanziale conformità del decreto legislativo alla direttiva,
esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti osservazioni:
a) all'articolo 10 appare opportuno, in relazione all'applicazione del divieto temporaneo di commercializzazione, modificare la dizione «fondati sospetti» utilizzata dal decreto con quella, più stringente, di «prove sufficienti» che un prodotto di energia potrebbe essere non conforme, utilizzata dalla direttiva;
b) all'articolo 17, comma 3, appare inesatta la dizione «il Ministero dello sviluppo economico è delegato», poiché non si tratta di assegnazione al Governo di una delega legislativa; sembra opportuno quindi prevedere l'attribuzione al Ministro del potere regolamentare di adottare i decreti di recepimento cui ci si riferisce.


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ALLEGATO 3

Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee. Legge comunitaria 2007 (C. 3062 Governo, approvato dal Senato).

RELAZIONE APPROVATA

La X Commissione attività produttive, commercio e turismo,
esaminato il disegno di legge C. 3062, approvato dal Senato, recante disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dalla partecipazione dell'Italia alle Comunità europee (Legge comunitaria per il 2007);
rilevato che la legge comunitaria si è dimostrata in questi anni valido strumento per il recepimento della normativa comunitaria nell'ordinamento nazionale, con margini di nuova e più puntuale interpretazione;
osservato che il disegno di legge comunitaria per il 2007 nel suo insieme coinvolge in maniera limitata materie di competenza e di interesse della X Commissione;

DELIBERA DI RIFERIRE FAVOREVOLMENTE


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ALLEGATO 4

Parere sulla relazione sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nel 2006 (Doc. LXXXVII, n. 2).

PARERE APPROVATO

La X Commissione attività produttive, commercio e turismo,
esaminata la relazione sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nel 2006 (DOC. LXXXVII, n. 2);
valutato positivamente il rinnovato slancio che nell'ambito dell'Unione si è inteso profondere nella strategia di Lisbona, focalizzata su crescita e innovazione, e tenuto conto del parere favorevole espresso dalla Commissione europea sul rapporto sullo stato di attuazione degli obiettivi di Lisbona presentato dal Governo italiano;
apprezzata la politica delineata in relazione al mercato interno dalla cosiddetta «direttiva servizi» (2006/123/CE) che impegna gli Stati membri ad attuare ogni iniziativa utile e necessaria per consentire nell'unione la libera circolazione dei servizi, e in particolare a operare ogni sforzo possibile negli adempimenti relativi alla semplificazione amministrativa;
preso atto dell'impegno italiano nel settore delle politiche industriali e della coesione economica e sociale, con la partecipazione a specifiche iniziative comunitarie tese, fra l'altro, a consolidare il tessuto imprenditoriale del Mezzogiorno d'Italia;
considerata di estremo interesse l'evoluzione sostanziale della politica energetica europea, culminata nell'elaborazione del cosiddetto «pacchetto energia», documento strategico generale che affronta con approccio olistico il problema della sicurezza dell'approvvigionamento, la promozione della crescita e dell'occupazione, la salvaguardia dell'ambiente, focalizzando la propria attenzione su una politica energetica europea integrata ed applicata dagli Stati membri non solo nella lettera, ma anche nello spirito, nella direzione della più ampia possibile liberalizzazione del settore;
apprezzato infine l'impegno profuso dall'Unione nelle politiche di investimento nella conoscenza e nell'innovazione, con l'elaborazione di un programma destinato a promuovere l'innovazione come punto di forza dell'economia dell'Unione, e valutati positivamente i risultati conseguiti nel corso dell'anno trascorso in relazione al settimo programma quadro di ricerca e sviluppo tecnologico, al programma quadro per la competitività e l'innovazione, al Progetto ITER (Impresa, tecnologia, ricerca), alla presidenza italiana del programma EUREKA;
esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti osservazioni:
a) valuti il Governo, in relazione alla prossima applicazione della «direttiva servizi» che renderà improcrastinabile la semplificazione amministrativa, con la previsione dell'istituzione di sportelli unici, la possibilità di assegnare priorità al


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l'obiettivo dell'approvazione, presso l'altro ramo del Parlamento, di un provvedimento sullo sportello unico, licenziato da questa Commissione e poi dalla Camera dei deputati sin dallo scorso aprile, che si muove esattamente nella direzione indicata dalla direttiva europea;
b) valuti il Governo, in relazione allo sviluppo della politica energetica a livello europeo, l'opportunità di riformulare complessivamente una politica del settore che, oltre ad attuare le direttive europee (ai sensi delle disposizioni del disegno di legge del Governo A.S. 691, da troppo tempo ormai all'esame del Senato della Repubblica), miri alla elaborazione di un Piano energetico nazionale che programmi complessivamente lo sviluppo della politica in tale settore con la prospettiva del miglioramento del livello di autosufficienza energetica del Paese, e di una ridefinizione del mix energetico di base;
c) anche in considerazione della priorità assegnata dal Consiglio europeo al «maggiore investimento nella conoscenza e nell'innovazione» valuti il Governo come compiere ogni sforzo utile a colmare il gap italiano nel settore della ricerca rispetto agli altri Paesi avanzati dell'Unione;
d) in relazione alla tutela della proprietà intellettuale e all'imminente istituzione del brevetto comunitario, consideri il Governo come garantire rapidamente un sistema di protezione dei brevetti ottenibile a costi ragionevoli e che tuteli la competitività delle imprese italiane ed europee rispetto alla concorrenza americana e giapponese.