Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi - Resoconto di mercoledì 17 ottobre 2007


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Mercoledì 17 ottobre 2007. - Presidenza del presidente Mario LANDOLFI.

La seduta comincia alle 14.20.

Sulla pubblicità dei lavori.

Il deputato Mario LANDOLFI, presidente, avverte che, ai sensi dell'articolo 13, comma 4, del regolamento della Commissione, la pubblicità della seduta sarà assicurata anche per mezzo della trasmissione con il sistema audiovisivo a circuito chiuso.

Seguito dell'esame di risoluzioni relative al Consiglio d'amministrazione della RAI.
(Seguito dell'esame e rinvio).

Il deputato Mario LANDOLFI, presidente, ricorda che nella seduta di martedì 25 settembre scorso è iniziato l'esame di risoluzioni relative al Consiglio di amministrazione della RAI, proseguito nella seduta del 16 ottobre 2007.
Ricorda che nella seduta di ieri è stato deciso di fissare alle ore 11 di oggi il termine per la presentazione di eventuali proposte di riformulazione dei testi delle risoluzioni presentate.
A tale riguardo, comunica che il collega Beltrandi ha fatto pervenire alla Commissione una riformulazione della risoluzione da lui presentata e che nella giornata odierna è stata presentata una nuova risoluzione a firma di Morri ed altri. In data 1o ottobre era pervenuta una riformulazione della risoluzione a firma Bordon (vedi allegato).
Ai fini del successivo esame dei documenti presentati, propone di affidare ai colleghi Beltrandi, Morri e De Laurentiis il compito di individuare eventuali punti comuni nei sei documenti pervenuti e di esplorare la possibilità di pervenire a tre distinti testi di risoluzioni omogenei per argomenti.

Il senatore Francesco STORACE (Misto-LD), manifesta le proprie perplessità sulla proposta del Presidente, in considerazione, soprattutto, delle radicali differenze di contenuto delle risoluzioni presentate. In alternativa, propone di adottare un testo base su cui incardinare la discussione. Se ciò non fosse possibile riterrebbe preferibile presentare proposte di riformulazione delle risoluzioni già presentate.


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Ritiene quindi auspicabile definire prioritariamente il metodo di lavoro. Ciò eviterebbe che i gruppi parlamentari pongano in atto comportamenti dilatori ricorrendo, ad esempio, a richieste di verifica del numero legale. Se invece c'è consenso sulla proposta del Presidente, chiede che tutti si impegnino a non far mancare il numero legale. Sottolinea, tuttavia, la difficoltà di pervenire ad una riduzione del numero delle risoluzioni, anche perché quelle presentate dall'onorevole Beltrandi e dal senatore Bordon chiedono le dimissioni dell'intero Consiglio di amministrazione della RAI, mentre, ad esempio, quelle a firma dell'onorevole De Laurentiis e dell'onorevole Lion auspicano che il Consiglio di amministrazione non faccia nomine e che si dimetta il solo Presidente della RAI. Se le si accorpa, se ne riduce forse il numero, ma non è detto che la Commissione possa pervenire ad una deliberazione.

Il deputato Marco BELTRANDI (RosanelPugno), pur comprendendo le ragioni del senatore Storace, resta convinto del fatto che i documenti in esame presentano almeno tre indirizzi distinti. Di qui la ragionevolezza della nomina dei tre relatori, anche perché in relazione alla risoluzione di cui è firmatario ha già provato a fare un testo di sintesi con altre due risoluzioni. Non ritiene, invece, proponibile la strada della scelta di un testo base. Condivide, comunque, la preoccupazione manifestata dal senatore Storace che non si provochi la mancanza del numero legale per fini dilatori.

Il deputato Fabrizio MORRI (Ulivo), pur accogliendo e apprezzando l'invito formulato dal senatore Storace, crede che la discussione sul merito delle risoluzioni presentate non ne favorisca l'esame. Crede, invece, che l'accorpamento delle risoluzioni che presentano parti comuni possa attuarsi solo se condiviso dai firmatari delle risoluzioni.

Il senatore Esterino MONTINO (Ulivo) esprime dubbi sulla proposta formulata dal Presidente, giacché non vede grande differenza se a riferire alla Commissione siano tre o, ad esempio, sei relatori. Propone, invece, di convocare l'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, per verificare se si riesca a trovare una sintesi generale su un unico testo. Se non si dovesse trovare una sintesi, occorre che si discutano tutte e sei le risoluzioni.

Il deputato Giorgio LAINATI (FI), ripercorrendo l'esame delle risoluzioni presentate, non ritiene che si possa fare oggi quello che non è stato possibile fare in passato. Concorda, quindi, con la proposta del Presidente, non ritenendo percorribile la strada indicata dal collega Montino.

Il senatore Willer BORDON (Ulivo) ritiene opportuno entrare subito nel merito della questione, andando al voto sulle sei risoluzioni. Crede che il collega Beltrandi abbia già fatto un buon lavoro di sintesi. Per quanto lo riguarda, auspica che nel corso del dibattito si pervenga a modifiche del testo da lui presentato che lo soddisfino.

Il deputato Antonio SATTA (Pop-Udeur) crede che sia opportuno seguire l'indirizzo del Presidente, stabilendo tempi certi per pronunciarsi sulle risoluzioni presentate.

Il deputato Giorgio MERLO (Ulivo) condivide la proposta del collega Montino, che privilegia il lavoro istruttorio. Se, tuttavia, questa proposta non è condivisa, crede che sia opportuno iniziare la discussione e, solo in esito a questa, nominare in un secondo momento il relatore o i relatori.

Il deputato Marco BELTRANDI (RosanelPugno), pur non essendoci dei termini cogenti per votare sulle risoluzioni, chiede che siano comunque stabiliti tempi definiti entro cui esaminarle nel merito, fissandoli, ad esempio, entro la prossima settimana.

Il deputato Rodolfo DE LAURENTIIS (UDC) esprime perplessità sulla possibilità


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di arrivare ad un unico testo. Ognuna delle risoluzioni presentate prospetta, infatti, una soluzione diversa. Ritiene, comunque, che nel corso del dibattito possano emergere elementi che permettano di pervenire a punti d'intesa. Condivide l'auspicio che il dibattito su questi temi sia approfondito e articolato, anche se definito entro tempi certi.

Il senatore Francesco STORACE (Misto-LD), intervenendo per un richiamo al regolamento, esprime le proprie perplessità sull'ammissibilità delle risoluzioni in esame, giacchè ritiene che, anche qualora la Commissione approvasse le risoluzioni contenenti la richiesta di dimissioni del Consiglio di amministrazione, questa non potrebbe avere effetto diretto. Si chiede, infatti, quanto possano essere cogenti tali risoluzioni. Invita, pertanto, la Presidenza a verificare prioritariamente il contenuto delle risoluzioni.

Il deputato Mario LANDOLFI, presidente, fa presente che le risoluzioni devono ritenersi ammissibili, giacché non chiedono le dimissioni del Consiglio di amministrazione - potere che, peraltro, la legge non riconosce più in capo alla Commissione -, bensì ne auspicano le dimissioni. Si tratta, cioè, di un invito di tipo politico. Pertanto, se la Commissione, che è fonte di efficacia della nomina del Presidente del Consiglio di amministrazione, approva un auspicio di dimissioni, è chiaro che qualcosa sul piano politico è cambiato.
Circa le cinque risoluzioni fino a ieri presentate ricorda che: la n. 1) Beltrandi ed altri auspica che tutto il Consiglio di amministrazione si dimetta; la n. 2) De Laurentiis ed altri auspica che tutte le nuove nomine si facciano dopo il piano industriale, che il Consiglio di amministrazione faccia tutto il possibile per garantire le minoranze e che il Presidente del Consiglio di amministrazione si dimetta; la n. 3) Tranfaglia ed altri auspica che si faccia un nuovo piano industriale entro dicembre, che si facciano nuove nomine dopo il piano industriale, che si rivedano le posizioni delle consociate dopo il piano industriale e che, in assenza del piano industriale, si rinnovi il Consiglio di amministrazione e, comunque, che non lo si proroghi; la n. 4) (nuova formulazione) Bordon auspica che il Parlamento approvi una nuova legge sul vertice della RAI e, ove occorra, che il Governo emani un decreto-legge. Auspica, inoltre, che tutto il Consiglio di amministrazione si dimetta; la n. 5) Lion ed altri auspica che tutto il Consiglio di amministrazione si dimetta e che, in particolare, si dimetta il Presidente.
Ritiene, pertanto, evidente il fatto che tra i diversi documenti presentati ci siano elementi in comune.

Il senatore Esterino MONTINO (Ulivo) rileva che, pur essendoci delle parti comuni, nella sostanza i documenti sono differenti. La risoluzione Morri ed altri, ad esempio, si distingue dalle altre, perché ha un dispositivo diverso, a sé stante, che potrebbe avvicinarla ai contenuti di quella presentata dall'onorevole Tranfaglia, che fa discendere il non rinnovo del Consiglio di amministrazione dalla mancata approvazione di un piano industriale.

Il deputato Mario LANDOLFI, presidente, ritiene che i tre relatori da lui designati possano riferire alla Commissione entro la prossima settimana, esprimendo in quella sede le proprie valutazioni. È comunque necessario che i firmatari diano il proprio assenso ove occorra pervenire all'accorpamento di alcune risoluzioni.

Il senatore Francesco STORACE (Misto-LD) chiede se possono essere presentate proposte di riformulazione in relazione ai tre testi di risoluzioni che saranno eventualmente presentati dai relatori.

Il deputato Mario LANDOLFI, presidente, fa presente che è possibile presentare riformulazioni dei testi elaborati dai relatori.

Il deputato Gennaro MIGLIORE (RC-SE) crede che siano fondate le obiezioni avanzate dal collega Storace.


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Il deputato Fabrizio MORRI (Ulivo) propone che entro martedì 23 ottobre i relatori presentino i tre testi di risoluzioni, su cui aprire successivamente la discussione.

Il deputato Mario LANDOLFI, presidente, condivide la proposta del collega Morri. Infatti, sui tre testi di risoluzioni che saranno presentate dai relatori, potranno essere riferite proposte di riformulazione, che saranno poi poste in votazione

Il deputato Giorgio LAINATI (FI), condividendo la proposta del Presidente, chiede che nella seduta di martedì prossimo i tre relatori presentino il proprio testo illustrandolo alla Commissione.

Il senatore Willer BORDON (Ulivo) crede che si stia andando nell'unica direzione possibile: i relatori entro martedì prossimo presenteranno le loro proposte, in relazione alle quali potranno essere presentate proposte emendative. Precisa, inoltre, che il lavoro del collega Beltrandi è un buon punto di partenza. Nel ricordare il contenuto della risoluzione di cui è firmatario, ritiene che essa abbia elementi in comune con le altre risoluzioni, anche perché è contrario a rinnovare il Consiglio di amministrazione secondo la normativa in vigore. Ricorda, d'altra parte, che se il Parlamento volesse, la legge attuale potrebbe essere modificata in tempi rapidi. Se ciò non fosse possibile, ci sarebbe comunque la strada del decreto-legge, che è stata già utilizzata una volta in passato.

Il deputato Mario LANDOLFI, presidente, comunica che martedì 23 ottobre la Commissione è convocata per il seguito dell'esame delle risoluzioni presentate. In particolare, in tale seduta i relatori illustreranno il testo e sarà, quindi, fissato il termine per eventuali proposte di modifica.

Sui lavori della Commissione.

Il deputato Gennaro MIGLIORE (RC-SE), nel ricordare il contenuto di una sua lettera aperta trasmessa al Presidente con cui chiedeva la copertura televisiva per la manifestazione del prossimo 20 ottobre, esprime la necessità che questo tipo di copertura sia sempre prevista per tutte le manifestazioni rilevanti.

Il deputato Mario LANDOLFI, presidente, ricorda che la vecchia formula della diretta televisiva per eventi politici non è più possibile in base ad un indirizzo dato dalla Commissione nella scorsa legislatura. È, perciò, possibile richiedere solo un'adeguata copertura informativa.

Il deputato Marco BELTRANDI (RosanelPugno) è favorevole alla richiesta del collega Migliore e ribadisce che il suo gruppo chiede sempre di coprire eventi simili.

Il deputato Mario LANDOLFI, presidente, ricorda che nelle scorse settimane si è persa l'occasione di approvare sul tema un atto di indirizzo presentato dal deputato Beltrandi (pubblicato in allegato al resoconto della seduta di giovedì 4 ottobre 2007). Tale atto non è stato approvato per mancanza del numero legale ed è stato sostanzialmente riprodotto in un atto di indirizzo dell'Autorità garante per le comunicazioni. Ringrazia comunque il collega Migliore per aver posto la questione, sulla quale auspica che la Commissione provveda nei prossimi mesi.

Il deputato Giorgio LAINATI (FI) concorda con la richiesta del collega Migliore e constata con stupore come la manifestazione di Alleanza Nazionale non abbia avuto un'adeguata copertura informativa. Ritiene significativo che l'onorevole Migliore abbia chiesto che ogni manifestazione analoga di forze politiche abbia adeguata copertura informativa. Si rammarica per l'occasione persa con la mancata approvazione del documento presentato dal collega Beltrandi.

Il deputato Fabrizio MORRI (Ulivo) si associa alla richiesta del collega Migliore ed è disponibile ad approvare un documento scritto. Ritiene che i media debbano,


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infatti, dare adeguata copertura informativa a tutti gli eventi rilevanti, a prescindere dal fatto che siano organizzati da grandi o da piccole forze politiche.
Peraltro non si riconosce poi nella ricostruzione della vicenda del documento Beltrandi fatta dal Presidente, giacché ritiene che i media debbano in automatico dare adeguata informazione su grandi eventi socio-politici; non era così in quel caso specifico, dal momento che il dispositivo, a suo parere, offendeva la Commissione, attesa la intrinseca rilevanza di quell'evento.

Il deputato Rodolfo DE LAURENTIIS (UDC) si associa alla richiesta del collega Migliore, condividendo il fatto che non sia stata colta in quella circostanza l'opportunità offerta dalla vicenda contingente. Allora come oggi ritiene che fosse opportuno un atto di indirizzo della Commissione.
Crede che anche in ciò la Commissione debba rivendicare il proprio ruolo, stabilendo per tali eventi regole più chiare che valgano per tutti. Nega poi che lo scopo di quella risoluzione fosse quello di oscurare la nascita del Partito Democratico. L'evento si «illuminava» di per sé anche se i media gli hanno poi concesso uno spazio ancora maggiore di quello che meritava.

Il deputato Mario LANDOLFI, presidente, crede che le questioni poste dai colleghi debbano essere affrontate dalla Commissione. La stessa indagine conoscitiva deliberata dalla Commissione sui criteri e sulle metodologie informative delle trasmissioni della RAI che trattano argomenti di rilievo politico ed istituzionale è utile per ridefinire gli indirizzi della Commissione sul pluralismo, senza privilegiare le forze politiche maggiormente rappresentative come da me già rilevato all'atto di insediamento della Commissione.

Il deputato Gennaro MIGLIORE (RC-SE) ringrazia il Presidente ed i colleghi per l'attenzione posta alla questione da lui sollevata.

La seduta termina alle 15.40.