I Commissione - Resoconto di marted́ 23 ottobre 2007


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UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Martedì 23 ottobre 2007.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 10 alle 10.15.

COMITATO DEI NOVE

Martedì 23 ottobre 2007.

Modificazione di articoli della parte seconda della Costituzione, concernenti forma del Governo, composizione e funzioni del Parlamento nonché limiti di età per l'elettorato attivo e passivo per le elezioni della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica.
C. 553-1524-2335-2382-2479-2572-2574-2576-2578-2586-2715-2865-3139-3151-A.

Il Comitato si è riunito dalle 10.15 alle 10.50.

SEDE REFERENTE

Martedì 23 ottobre 2007. - Presidenza del presidente Luciano VIOLANTE. - Interviene il sottosegretario di Stato per la solidarietà sociale Cristina De Luca.

La seduta comincia alle 10.50.


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Statuto speciale della Regione Friuli Venezia Giulia.
C. 519 cost. Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, C. 840 cost. Zeller, C. 1166 cost. Lenna e C. 1816 cost. Stucchi.
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 2 ottobre 2007.

Luciano VIOLANTE, presidente e relatore, presenta una proposta di testo unificato (vedi allegato), che illustra. Al riguardo fa presente che la materia in discussione si caratterizza per l'elevata delicatezza politico-istituzionale in quanto alcune opzioni che saranno assunte relativamente allo Statuto della regione Friuli Venezia-Giulia dovranno essere necessariamente tenute presenti anche per la definizione degli Statuti della altre regioni ad ordinamento speciale. Si tratta, in sostanza, di trovare un punto di equilibrio tra la disciplina proposta dai Consigli regionali e le relative disposizioni già presenti nel testo della Costituzione, evitando duplicazioni di norme.
Per quanto concerne la proposta di testo unificato da lui presentata, osserva che, rispetto al testo della proposta di legge C. 519, di iniziativa del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, è stato espunto il preambolo che, essendo privo di autonomo contenuto normativo, non fa parte dell'articolato.
Si sofferma quindi sull'attribuzione delle competenze legislative alla regione Friuli Venezia-Giulia, disciplinata dagli articoli 53 e seguenti della proposta di testo unificato. Si tratta di una questione che assume significativa rilevanza politico-istituzionale e rispetto alla quale ritiene opportuno acquisire l'orientamento del Governo. In proposito fa presente che si deve decidere se sia più opportuno prevedere che gli Statuti elenchino dettagliatamente le materie oggetto delle competenze legislative regionali o se, invece, non sia meglio prevedere un espresso rinvio all'articolo 117 della Costituzione, anche in considerazione del fatto che è imminente l'avvio dell'esame dei progetti di legge costituzionale di riforma dello stesso articolo 117.
Ricorda, infine, che il prossimo 31 gennaio 2008 ricorre il quarantacinquesimo anniversario dello Statuto della regione Friuli Venezia-Giulia, che fu adottato con la legge costituzionale n. 1 del 31 gennaio 1963, e che i rappresentanti regionali hanno pertanto espresso l'auspicio che entro tale data intervenga la prima deliberazione della Camera sulla riforma statutaria.
Invita quindi i deputati a pronunciarsi in ordine alla opportunità o meno di adottare in questa sede la proposta di testo unificato da lui presentata quale testo base per il seguito dell'esame.

Marco BOATO (Verdi), dopo aver ringraziato il presidente Violante per il lavoro svolto in qualità di relatore, dichiara che, in considerazione della delicatezza della materia recata dal provvedimento in esame, sarebbe a suo avviso opportuno rinviare alla prossima settimana l'adozione della proposta di testo unificato quale testo base.

I deputati Gianclaudio BRESSA (Ulivo) e Franco RUSSO (RC-SE) concordano con il deputato Boato.

Luciano VIOLANTE, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Delega al Governo per la modifica della disciplina dell'immigrazione e delle norme sulla condizione dello straniero.
C. 776 Zacchera, C. 1102 Campa, C. 1263 Mascia, C. 1779 Boato, C. 1804 Sgobio, C. 1850 Bordo, C. 1852 Bucchino, C. 2122 Capotosti, C. 2547 Migliore e C. 2976 Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 17 ottobre 2007.


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Luciano VIOLANTE, presidente, ricorda che, nella seduta del 17 ottobre scorso era stato convenuto che la discussione di carattere generale sui provvedimenti in oggetto avesse luogo nella seduta odierna e in quelle di mercoledì 24 e giovedì 25 ottobre prossimi.

Alessandro NACCARATO (Ulivo) esprime un giudizio complessivamente favorevole sul disegno di legge del Governo, che ha il pregio di un'impostazione equilibrata e non ispirata da pregiudizi ideologici e che si limita a introdurre modifiche della normativa vigente motivate dall'esigenza di superare oggettivi difetti di quest'ultima. Fa presente che i limiti dell'attuale normativa sono essenzialmente tre: non trova una soluzione adeguata al problema dell'aumento della clandestinità, non prevedendosi oggi un efficace sistema di espulsione e rimpatrio, come dimostra il fatto che negli ultimi anni è cresciuto il numero dei decreti di espulsione ma sono diminuiti i rimpatri; lo scarso raccordo tra domanda ed offerta di lavoro; l'eccessivo peso burocratico nel rilascio dei permessi di soggiorno.
Considerato poi che nei prossimi anni aumenterà certamente il flusso di immigrazione e che gli immigrati di prima generazione hanno figli che nascono sul territorio italiano, sottolinea come l'immigrazione non possa più essere affrontata, oggi, con logiche emergenziali, ma debba divenire un tema ordinario dell'agenda politica, da affrontare con interventi strutturali.
Rileva quindi che i principi direttivi della delega - promuovere l'immigrazione regolare; favorire l'integrazione degli immigrati, in particolare dei minorenni; rendere effettivo il sistema delle espulsioni e dei rimpatri - rispondono appunto all'esigenza di porre rimedio ai limiti normativi anzidetti. Si tratta di introdurre modifiche concrete alla normativa vigente, con l'obiettivo di tenere insieme ed integrare, nella condivisione e nel rispetto dei principi istituzionali, le diverse appartenenze etniche, linguistiche, culturali e religiose presenti in Italia, in quanto solo così è possibile costruire un Paese più unito e sicuro. In particolare, il Governo propone, opportunamente, di dare cadenza triennale alla programmazione dei flussi formativi di lavoro, coinvolgendo anche le organizzazioni sindacali e dei datori di lavoro. Propone altresì di generalizzare il sistema delle liste di collocamento e di prevedere che la conoscenza della lingua italiana e il possesso di una qualifica professionale costituiscano un titolo di preferenza nella formazione della graduatoria nelle liste di collocamento, il che è molto opportuno, atteso che diverse regioni investono in corsi di formazione e di istruzione da svolgere nei principali Paesi di emigrazione verso l'Italia. Il Governo propone poi di semplificare le procedure per il rilascio del nulla osta, del permesso di soggiorno e del suo rinnovo e di trasferire ai comuni la competenza per le domande di rilascio e rinnovo del permesso di soggiorno, per il suo ritiro e per il rinnovo, il che consentirebbe di alleggerire il lavoro delle questure, liberando uomini e risorse per altri compiti. È proposto inoltre di introdurre anche in Italia il rimpatrio volontario assistito, sul modello di altri Paesi europei, nonché di individuare procedure amministrative che permettano di identificare gli stranieri durante l'esecuzione di misure cautelari, essendo quello dell'identificazione degli stranieri un serio problema che impedisce l'efficienza del meccanismo di rimpatri ed espulsioni. Il Governo propone poi di estendere l'elettorato attivo e passivo per le elezioni amministrative ai soggiornanti di lungo periodo, come del resto previsto dalla Convenzione europea sulla partecipazione degli stranieri alla vita pubblica a livello locale del 1992, e di rafforzare i diritti e le forme di assistenza per i minori stranieri con l'obiettivo di integrarli e prevenire i diffusi fenomeni di marginalizzazione ed esclusione. Dimostra, a suo parere, l'impianto pragmatico e concreto del provvedimento la previsione di istituire un Fondo nazionale di accoglienza e tutela a favore dei minori stranieri non accompagnati per sostenere progetti di inserimento lavorativo nel momento in cui il


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minore diventa maggiorenne: fa presente che oggi, di fatto, l'assistenza per i minori non accompagnati è sostenuta dagli enti locali, con costi enormi.
In definitiva, evidenzia come occorra una politica nazionale dell'immigrazione, con norme più adeguate alla realtà e ispirate all'esperienza degli altri Paesi europei di più antica immigrazione, e come sia necessario potenziare le politiche di accoglienza e integrazione per coinvolgere e responsabilizzare i cittadini stranieri.

Luciano VIOLANTE, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Sull'ordine dei lavori.

Luciano VIOLANTE, presidente, fa presente che nel corso della riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti di gruppo, svoltasi questa mattina, è stato convenuto di avviare fin dalla prossima settimana l'esame delle proposte di legge costituzionale di modifica dell'articolo 117 della Costituzione. A tale riguardo rende nota alla Commissione la sua intenzione di assegnare l'incarico di relatore sui provvedimenti ai deputati Angelo Piazza, del gruppo La Rosa nel Pugno, e Giacomo Stucchi, del gruppo Lega Nord Padania.
Fa inoltre presente di aver comunicato all'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, nel corso della medesima riunione, di aver ricevuto una lettera da parte del Presidente della Camera con la quale questi lo informa della richiesta, rivoltagli dai presidenti dei gruppi parlamentari di opposizione, di avviare la procedura delle intese di cui agli articoli 78 del Regolamento del Senato e 51, comma 3, del Regolamento della Camera, al fine di trasferire alla Camera dei deputati l'esame delle proposte di legge in materia elettorale, attualmente incardinate presso la 1a Commissione del Senato. In relazione a tale richiesta, il Presidente della Camera chiede di valutare l'orientamento della Commissione al riguardo.
In proposito fa presente che la 1a Commissione del Senato riprenderà l'esame delle proposte di legge in materia elettorale nella giornata di domani, mercoledì 24 ottobre.

Roberto ZACCARIA (Ulivo) osserva che il Senato è attualmente impegnato nell'esame della manovra di bilancio, che dovrebbe concludersi entro il prossimo 16 novembre, quando passerà all'esame della Camera. In considerazione della complessità delle proposte di legge in materia elettorale, ritiene opportuno, al fine di assumere un orientamento nel merito della richiesta illustrata dal presidente Violante, tenere presente i tempi di esame della manovra di bilancio presso i due rami del Parlamento.

Giacomo STUCCHI (LNP) ritiene che, ferma restando l'autonomia decisionale del Senato, si potrebbe giungere ad una valutazione sull'opportunità di avviare la procedura delle intese una volta trascorso un ragionevole lasso di tempo.

Marco BOATO (Verdi) condivide l'opportunità di verificare l'esistenza delle condizioni per svolgere presso questo ramo del Parlamento l'esame delle proposte di legge in materia elettorale. Nel merito della questione, tuttavia, ritiene che l'avvio della procedura delle intese dovrebbe prevedere in ogni caso la conclusione dell'esame dei provvedimenti di riforma costituzionale, attualmente in discussione presso l'Assemblea della Camera. In ogni caso non ritiene che si possano assegnare al Senato termini espressi da cui far decorrere l'avvio della procedura delle intese. La Commissione potrà invece, decorso un certo periodo di tempo, confrontarsi al fine di maturare un più compiuto orientamento sulla questione.

Elias VACCA (Com.It) dichiara di condividere le osservazioni del deputato Boato.


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Franco RUSSO (RC-SE), premesso di ritenere che l'impostazione dell'interlocuzione con il Senato in ordine alla priorità di esame delle proposte di legge in materia elettorale possa essere rimessa al prudente apprezzamento del presidente Violante, ritiene che la discussione sui provvedimenti di riforma costituzionale, attualmente all'esame dell'Assemblea della Camera, dovrebbe comunque tenere presente quanto meno l'opzione di fondo relativa alla scelta della formula elettorale. Per questo motivo fa presente di ritenere utile trasferire presso questo ramo del Parlamento l'esame delle proposte di legge in materia elettorale.

Roberto COTA (LNP) fa presente che la lettera inviata dai presidenti dei gruppi di opposizione al Presidente della Camera evidenzia la univoca posizione della stessa opposizione sul punto. Ritiene che la I Commissione, ove si dovesse riscontrare una diffusa disponibilità ad esaminare le proposte di legge in materia elettorale, dovrebbe stabilire in modo compiuto i relativi tempi di esame, tenendo presente che la manovra di bilancio non investe in modo diretto la Commissione stessa, che potrebbe pertanto dare corso all'esame, portandolo a conclusione rapidamente.

Luciano VIOLANTE, presidente, prende atto dell'auspicio formulato da più parti affinché possa essere la Camera dei deputati ad esaminare quanto prima le proposte di riforma elettorale, soprattutto in considerazione dello stretto nesso che le lega alle proposte di riforma costituzionale che l'Assemblea della Camera sta discutendo in questi giorni. Peraltro, alla luce del dibattito svoltosi, ritiene opportuno non attivare immediatamente le procedure per un'eventuale intesa, al fine di verificare se nell'altro ramo del Parlamento si formeranno le condizioni politiche per una rapida conclusione dell'iter del provvedimento. Fa presente, quindi, che rappresenterà tale orientamento al Presidente della Camera, evidenziando che la Commissione si riserva di tornare sulla questione, alla luce degli sviluppi che matureranno dal confronto in Senato sulla materia elettorale, a partire dalla prossima seduta della Commissione Affari costituzionali di quel ramo del Parlamento.

La seduta termina alle 11.05.

AUDIZIONI INFORMALI

Martedì 23 ottobre 2007.

Audizione informale di rappresentanti dell'Arcidonna-Onlus nell'ambito dell'esame della proposta di legge C. 2946 D'Alia, recante «Interpretazione autentica dell'articolo 56, comma 2, del codice di cui al decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198, in materia di pari opportunità nell'accesso alla carica di membro del Parlamento europeo».

L'audizione informale è stata svolta dalle 12.05 alle 12.20.

AVVERTENZA

Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

SEDE CONSULTIVA

Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2006.
C. 3169 Governo, approvato dal Senato.

Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2007.
C. 3170 Governo, approvato dal Senato.

Tabella n. 2: stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno finanziario 2007 (limitatamente alle parti di competenza).
Tabella n. 8: stato di previsione del Ministero dell'interno per l'anno finanziario 2007.