I Commissione - Resoconto di mercoledì 24 ottobre 2007


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SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 24 ottobre 2007. - Presidenza del presidente Luciano VIOLANTE. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'interno Francesco Bonato.

La seduta comincia alle 9.30.

Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2006.
C. 3169 Governo, approvato dal Senato.

Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2007.
C. 3170 Governo, approvato dal Senato.

Tabella n. 2: stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno finanziario 2007 (limitatamente alle parti di competenza).

Tabella n. 8: stato di previsione del Ministero dell'interno per l'anno finanziario 2007.
(Relazioni alla V Commissione).
(Esame congiunto e rinvio)

La Commissione inizia l'esame congiunto.

Luciano VIOLANTE, presidente, ricorda che la Commissione inizia oggi l'esame


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congiunto, limitatamente alle parti di propria competenza, dei disegni di legge del Governo C. 3169 e C. 3179, già approvati dal Senato, recanti, rispettivamente, il rendiconto generale dell'amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2006 e disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2007. L'esame si concluderà con la votazione di una relazione su ciascuno dei due provvedimenti, riferita agli stati di previsione di competenza della Commissione (Tabella n. 2, Stato di previsione della spesa del Ministero dell'economia e delle finanze, limitatamente alle parti di competenza; e Tabella n. 8, Stato di previsione del Ministero dell'interno). Alla relazione sul disegno di legge di assestamento saranno allegati gli emendamenti eventualmente approvati dalla Commissione. Per quanto attiene all'organizzazione dei lavori, ricorda che la Commissione dovrà concludere l'esame dei due citati provvedimenti entro oggi.

Francesco ADENTI (Pop-Udeur), relatore, ricorda innanzitutto che il rendiconto generale dello Stato è lo strumento attraverso il quale il Governo, alla chiusura dell'anno finanziario, adempie all'obbligo costituzionale di rendere conto al Parlamento dei risultati della gestione finanziaria. Il rendiconto è costituito da due parti: il conto del bilancio, che espone l'entità effettiva delle entrate e delle uscite del bilancio dello Stato rispetto alle previsioni approvate dal Parlamento, ed il conto del patrimonio, che espone le variazioni intervenute nella consistenza delle attività e passività che costituiscono il patrimonio dello Stato. L'esposizione dettagliata delle risultanze della gestione è fornita dal conto del bilancio, che risulta costituito dal conto consuntivo dell'entrata e, per la parte di spesa, dal conto consuntivo relativo a ciascun Ministero.
Ciò premesso, illustrando il disegno di legge di rendiconto 2006 (C. 3169), ricorda che l'articolo 1 dispone l'approvazione del rendiconto in esame. Gli articoli da 2 a 5 espongono i risultati complessivi relativi alle amministrazioni dello Stato per l'esercizio finanziario 2006. L'articolo 3 espone i risultati delle spese. L'articolo 4 espone il risultato della gestione di competenza, pari a un avanzo di 31.456 milioni di euro, derivante dalla differenza tra il totale di tutte le entrate accertate, vale a dire somme versate, somme rimaste da versare e somme rimaste da riscuotere, e il totale di tutte le spese impegnate, vale a dire somme pagate e somme rimaste da pagare. L'articolo 5 espone la situazione finanziaria del conto del Tesoro, che evidenzia, al 31 dicembre 2006, un disavanzo di 318.673 milioni di euro, derivante dall'avanzo della gestione di competenza relativo all'esercizio 2006, sommato al disavanzo del conto del Tesoro al 31 dicembre 2005. Quest'ultimo dato viene calcolato in base alla rideterminazione, nel corso della gestione 2006, dei residui attivi e dei residui passivi lasciati dall'esercizio 2005. L'articolo 6 reca l'approvazione dell'allegato contenente l'elenco dei decreti del Presidente della Repubblica, adottati su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze, con i quali sono stati effettuati, nel corso dell'esercizio 2006, i prelevamenti dal Fondo di riserva per le spese impreviste. L'allegato indica altresì, per ciascun decreto di prelevamento, le spese per le quali sono state utilizzate le somme prelevate, specificando l'amministrazione e l'unità previsionale di base destinataria del prelievo. Nel complesso il totale dei prelevamenti effettuati dal Fondo risulta pari a 259 milioni di euro in competenza e in cassa. L'articolo 7 sottopone al Parlamento la sanatoria per le eccedenze di impegni e di pagamenti risultate in sede di consuntivo, rispettivamente sui conti della competenza, dei residui e della cassa, e rilevate dalla Corte dei conti nella decisione sul rendiconto generale dello Stato. Le eccedenze di spesa sono state complessivamente pari a 4.040 milioni di euro in conto competenza, a 85 milioni di euro in conto residui e a 3.447 milioni di euro in conto cassa. In particolare, per quanto riguarda le parti di competenza della Commissione, fa presente che risulta una eccedenza di 36,4 milioni di euro in conto


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competenza per la unità previsionale di base 3.1.1.1, «Spese generali di funzionamento», del Ministero dell'interno. L'articolo 8 espone la situazione, al 31 dicembre 2006, del patrimonio dello Stato (conto generale del patrimonio), da cui risultano attività per un totale di 566.935 milioni di euro e passività per un totale di 1.985.816 milioni di euro. Gli articoli da 9 a 18 espongono i dati relativi ai conti consuntivi delle aziende e amministrazioni autonome (Istituto agronomico per l'Oltremare, Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato, Archivi notarili, Fondo edifici di culto), indicando per ciascuna il totale delle entrate e il totale delle spese.
Per quanto riguarda poi, in particolare, la spesa del Ministero dell'interno, ricorda che l'incidenza percentuale delle risorse per il Ministero dell'interno sul bilancio dello Stato è stata nel 2006 pari al 6 per cento, leggermente superiore rispetto a quella registrata nel precedente esercizio finanziario.
Passa quindi ad illustrare il disegno di legge di assestamento 2007 (C. 3170), ricordando innanzitutto che l'articolo 17 della legge n. 468 del 1978 prevede l'istituto dell'assestamento per consentire un aggiornamento a metà esercizio degli stanziamenti del bilancio dello Stato, anche sulla scorta della consistenza dei residui attivi e passivi accertata in sede di rendiconto dell'esercizio scaduto al 31 dicembre precedente. Più in generale, con il disegno di legge di assestamento le previsioni di bilancio sono adeguate in relazione: per quanto riguarda le entrate, all'eventuale revisione delle stime del gettito; per quanto riguarda le spese aventi carattere discrezionale, ad esigenze sopravvenute; per quanto riguarda la determinazione delle autorizzazioni di pagamento, in termini di cassa, alla consistenza dei residui accertati in sede di rendiconto dell'esercizio precedente. Per quanto riguarda le previsioni di entrata, poiché esse sono il frutto di una valutazione di carattere tecnico, eventuali modifiche possono essere determinate dall'evoluzione della base imponibile e dagli effetti derivanti dall'applicazione della normativa vigente. In riferimento alle variazioni di spesa, la legge di assestamento presenta il medesimo vincolo che sussiste per il bilancio di previsione, cioè il rispetto della legislazione sostanziale vigente. Non possono pertanto essere modificati, in sede di assestamento, gli stanziamenti di spesa direttamente determinati da norme vigenti.
Ricorda quindi che l'articolo 1 del provvedimento dispone l'approvazione delle variazioni alle previsioni del bilancio dello Stato per il 2007, approvato con la legge n. 298 del 2006, indicate nelle annesse tabelle, le quali si riferiscono allo stato di previsione dell'entrata, agli stati di previsione della spesa dei singoli Ministeri e ai bilanci delle Amministrazioni autonome. Il disegno di legge di assestamento, infatti, contiene, sia per lo stato di previsione dell'entrata che per ciascuno degli stati di previsione dei Ministeri di spesa, le proposte di variazione degli stanziamenti di bilancio in termini di competenza e di cassa, che vengono effettuate tramite il disegno di legge medesimo e che costituiscono oggetto di approvazione da parte del Parlamento.
L'articolo 2 si riferisce allo stato di previsione del Ministero dell'interno. In particolare, viene introdotto nella legge di bilancio per il 2007, all'articolo 8, un comma 4-bis, con il quale si autorizza il Ministero dell'economia a riassegnare con propri decreti, nello stato di previsione del Ministero dell'interno, le somme versate all'entrata del bilancio dello Stato derivanti dall'incremento - avvenuto in applicazione dell'articolo 1, comma 1328, della legge finanziaria 2007 (legge n. 296 del 2006) - di cinquanta centesimi di euro a passeggero dell'addizionale sui diritti d'imbarco sugli aeromobili. Tale comma, al fine di ridurre il costo a carico dello Stato del servizio antincendi negli aeroporti, prevede il suddetto incremento di cinquanta centesimi a passeggero dell'addizionale sui diritti d'imbarco e l'istituzione di un apposito fondo con dotazione di trenta milioni di euro, alimentato dalle società aeroportuali in proporzione al traffico generato.


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Il suddetto comma prevede altresì la ripartizione del fondo tra le unità previsionali di base del centro di responsabilità Dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile dello stato di previsione del Ministero dell'interno, sulla base di decreti del Ministero dell'interno, da comunicare al Ministero dell'economia, anche con evidenze informatiche, nonché alle commissioni parlamentari competenti e alla Corte dei conti. L'articolo 3 dispone l'approvazione degli allegati 1 e 2 del disegno di legge, nei quali sono contenute le modifiche all'elenco delle unità previsionali di base e all'elenco delle funzioni-obiettivo individuate nel bilancio di previsione per il 2007.
Quanto ai saldi del bilancio dello Stato risultanti dal disegno di legge di assestamento, ricorda che la relazione introduttiva al provvedimento evidenzia, sulla base delle previsioni assestate poste a confronto con le previsioni iniziali, un miglioramento del saldo netto da finanziare e degli altri saldi del bilancio. In termini di competenza, le previsioni assestate per il 2007, risultanti delle variazioni apportate per atto amministrativo fino al 31 maggio scorso e da quelle proposte con il disegno di legge di assestamento presentato al Senato, determinano, rispetto alle previsioni iniziali di bilancio, una riduzione del saldo netto da finanziare, al netto delle regolazioni debitorie e contabili, da 22.972 milioni di euro a 18.806 milioni di euro, con un miglioramento di circa 4.166 milioni di euro. Tale dato non tiene peraltro conto degli effetti recati dal citato decreto legge n. 81 del 2007, i cui oneri, per un importo pari a 4.131 milioni di euro per l'anno 2007, sono stati coperti utilizzando quota parte delle maggiori entrate tributarie registrate in corso d'anno ed iscritte nel disegno di legge in esame. Occorre inoltre rilevare che, tenendo conto della variazioni apportate nel corso dell'esame presso il Senato - che hanno comportato una revisione delle previsioni in conto competenza relative sia alle entrate che alle spese - il saldo netto da finanziare registra, rispetto alle previsioni contenute nell'iniziale testo del disegno di legge di assestamento, un ulteriore miglioramento di 8.010 milioni di euro, anche se tale miglioramento risulta in gran parte ridimensionato a seguito delle misure adottate dal Governo con il decreto legge n. 159 del 2007, collegato alla manovra di finanza pubblica. Il valore del saldo netto da finanziare che si determina sulla base delle previsioni contenute nel disegno di legge di assestamento risulta quindi inferiore al limite massimo stabilito dalla legge finanziaria per il 2007, che lo ha fissato in 29.000 milioni di euro. In corrispondenza con l'evoluzione del saldo netto da finanziare, le previsioni assestate evidenziano anche un miglioramento, rispetto alle previsioni iniziali, del saldo corrente (risparmio pubblico) e del saldo primario (differenza tra entrate finali e spese finali al netto della spesa per interessi). Il ricorso al mercato, che risulta dalla differenza tra le entrate finali e il totale delle spese, incluse quelle relative al rimborso di prestiti, evidenzia parimenti un miglioramento ed è pertanto inferiore al limite massimo stabilito dalla legge finanziaria per il 2007.
Per quanto riguarda le variazioni di competenza, limitandosi a quelle proposte con il disegno di legge di assestamento e lasciando quindi da parte quelle disposte nel corso dell'anno con atti amministrativi, ricorda che, per quanto riguarda le entrate, il provvedimento registra un incremento di 7.403 milioni di euro delle entrate tributarie e di 33 milioni di euro di quelle extratributarie. Le modifiche approvate al disegno di legge nel corso dell'esame presso il Senato hanno introdotto variazioni in aumento delle previsioni di entrata, adeguandole all'andamento particolarmente positivo del gettito tributario derivante dall'autoliquidazione delle imposte sui redditi. Per quanto concerne le variazioni proposte nel disegno di legge di assestamento relativamente alle spese finali, esse comportano un incremento complessivo di 3.219 milioni di euro. Tale variazione risulta da un aumento delle spese correnti al netto degli interessi per 1.683 milioni di euro, della spesa per interessi per 1.365 milioni di euro e della


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spesa in conto capitale per 171 milioni di euro. L'aumento delle spese correnti interessa, in particolare, le dotazioni relative a trasferimenti correnti alle autonomie territoriali; trasferimenti per redditi da lavoro dipendente consistenti principalmente nell'incremento dei capitoli delle retribuzioni del comparto scuola; consumi intermedi; trasferimenti correnti a famiglie, imprese ed estero, consistenti principalmente in maggiori risorse assegnate agli istituti di patronato, alle scuole private e agli enti e associazioni fruitici dei finanziamenti derivanti dal fondo del 5 per mille; trasferimenti correnti a imprese. Nell'ambito della spesa in conto capitale si registra, invece, un aumento di 171 milioni di euro, ascrivibile per la gran parte all'aumento degli investimenti fissi dei Ministeri e dei crediti di imposta alle imprese e solo in piccola parte ai contributi ad investimenti all'estero, mentre diminuiscono contemporaneamente i contributi agli investimenti ad amministrazioni locali.
Ricorda poi che in sede di esame presso il Senato sono stati approvati due emendamenti del Governo che complessivamente hanno comportato una revisione al rialzo delle previsioni in conto competenza relative alle entrate ed una riduzione delle previsioni relative alle spese. A seguito di tali modifiche, il saldo netto da finanziare registra, rispetto alle previsioni contenute nel testo iniziale del disegno di legge di assestamento un ulteriore miglioramento di 8.010 milioni di euro.
Per quanto riguarda la spesa, segnala, tra le variazioni apportate nel corso dell'esame al Senato allo stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, l'incremento di 10 milioni del Fondo di solidarietà per i reati di tipo mafioso.
Per quanto riguarda invece lo stato di previsione del Ministero dell'interno, segnala innanzitutto che le modiche proposte dal Senato hanno apportato variazioni di natura compensativa fra settori di spesa (pari a circa 10 milioni di euro) al fine di attenuare le criticità di ambiti, quali il funzionamento dei presidi dell'arma dei carabinieri dislocati sul territorio. Le modifiche del Senato hanno altresì determinato il trasferimento di una quota parte delle risorse allocate presso il Ministero dell'Interno, Dipartimento della pubblica sicurezza, a favore del Dipartimento dei Vigili del fuoco, Soccorso pubblico e difesa civile del medesimo stato di previsione, oltre che a favore del Centro di responsabilità «Segretario generale del Ministero della difesa», in modo tale da assicurare una pertinente gestione dei fondi per la successiva erogazione degli stessi ai familiari superstiti delle vittime del dovere. Infine, le modifiche del Senato hanno destinato, a favore delle vittime dei reati di tipo mafioso, proventi derivanti dai beni confiscati alla criminalità organizzata.
Per quanto riguarda le altre variazioni proposte dal provvedimento, esse riguardano numerose unità previsionali di base, sia di parte corrente sia in conto capitale. Limitandosi a quelle per le quali si propone una variazione significativa che non discenda da variazioni già derivanti da atti amministrativi, richiama innanzitutto l'unità previsionale di base 2.1.2.6 (Finanziamento enti locali): alle spese di parte corrente per il finanziamento degli enti locali si propone un incremento pari a 41,03 milioni in termini di competenza ed a 341,03 milioni in termini di cassa, prevalentemente ascrivibile al fondo ordinario per il finanziamento dei bilanci degli enti locali. L'incremento attiene al trasferimento di risorse agli enti locali per il rimborso IVA sui servizi esternalizzati e per maggiori oneri derivanti da contratti per servizio di pubblico trasporto. Nell'unità previsionale di base 2.2.3.5 (Finanziamento enti locali), alle spese in conto capitale per il finanziamento degli enti locali si propone un incremento pari a 100 milioni in soli termini di cassa, afferenti al fondo per lo sviluppo degli investimenti dei comuni e delle province (cap. 7232) e al fondo per il federalismo amministrativo (cap.7237). L'unità previsionale di base 4.1.2.8 (Fondo di solidarietà per i reati di tipo mafioso), come già detto, in esito alle modifiche apportate dal Senato, si incrementa


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di 10 milioni per competenza e cassa. Nell'unità previsionale di base 3.1.1.1 (Spese generali e di funzionamento), che rientra nel centro di responsabilità 3 (Dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile), si propone un incremento pari a 13,49 milioni per competenza e a 15,02 milioni per cassa. Nell'unità previsionale di base 5.1.1.1 (Spese generali di funzionamento), facente capo al centro di responsabilità 5 (Dipartimento della pubblica sicurezza), si propone un incremento in termini di competenza di 50,64 milioni, e in termini di cassa, di 83,59 milioni. L'unità previsionale di base 5.1.1.3 (Mezzi operativi e strumentali), anch'essa facente capo al centro di responsabilità 5 (Dipartimento della pubblica sicurezza), è incrementata di 37,04 milioni in termini di competenza e di cassa. Nell'unità previsionale di base 5.2.3.2 (Potenziamento servizi e strutture) si prevede un incremento pari a 50 milioni in soli termini di cassa. Nell'unità previsionale di base 6.1.1.0 (Funzionamento), facente capo al centro di responsabilità 6 (Dipartimento per le politiche del personale dell'amministrazione civile e per le risorse strumentali e finanziarie), si prevede un incremento pari a 13,26 milioni per competenza e a 18,35 milioni per cassa.
Per quanto riguarda le altre parti di competenza della Commissione, segnala le previsioni di spesa riguardanti la Presidenza del Consiglio, che sono oggi iscritte nello stato di previsione della spesa del Ministero dell'economia e delle finanze, nell'ambito del centro di responsabilità 3 (Dipartimento del Tesoro), organizzate in diverse unità previsionali di base, ed in particolare le seguenti: 3.1.5.2 (Presidenza del Consiglio dei Ministri); 3.1.5.14 (Presidenza del Consiglio dei Ministri - Editoria); 3.2.10.2 (Presidenza del Consiglio dei Ministri - Editoria); 3.1.5.15 (Presidenza del Consiglio dei Ministri - Protezione civile); 3.2.10.3 (Presidenza del Consiglio dei Ministri - Protezione civile); 3.1.5.16 (Presidenza del Consiglio dei Ministri - Servizio civile nazionale). Al riguardo rileva che nessuna di tali unità previsionali di base è stata interessata dagli emendamenti apportati nel corso dell'esame al Senato del disegno di legge di assestamento.
In conclusione, si riserva di formulare le proprie proposte di relazione sui due atti in esame al termine del dibattito.

Franco RUSSO (RC-SE), premesso un apprezzamento per lo sforzo compiuto dal Governo per riorganizzare la struttura del bilancio in modo da renderla più comprensibile e funzionale alle esigenze della pubblica amministrazione, dichiara di non condividere le affermazioni del ministro dell'economia e delle finanze, più volte ripetute ed affermate da ultimo nel Libro verde sulla spesa pubblica di settore, secondo cui la spesa per la pubblica amministrazione dovrebbe essere ridotta. A suo avviso, tali affermazioni presuppongono un'idea sbagliata della pubblica amministrazione, vale a dire quella di una struttura costosa e inutile, laddove essa è lo strumento di cui la società si dota per porre rimedio alle inefficienze del mercato e attraverso il quale le istituzioni assicurano alla comunità l'erogazione delle prestazioni, comprese quelle che rientrano nei livelli essenziali previsti dall'articolo 117, secondo comma, lettera m) della Costituzione. Proprio per questo il suo gruppo condivide e sostiene invece la battaglia per affermare l'idea che pagare i tributi è un dovere civile di ciascuno, in quanto le entrate tributarie garantiscono al sistema pubblico le risorse per garantire i servizi ai cittadini.
Nel merito dei provvedimenti in esame, rileva che l'incremento delle dotazioni di bilancio per il Corpo nazionale dei vigili del fuoco previsto dalla manovra di assestamento, pur rappresentando un segno di ripresa di attenzione, è da ritenersi comunque insufficiente. Ricorda che i vigili del fuoco rappresentano un elemento essenziale del sistema della protezione civile e sono fondamentali, anche nelle grandi emergenze, per la protezione della popolazione e del territorio, come si vede ogni estate al ricorrere della calamità degli incendi estivi. Quanto alle poste stanziate


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in bilancio per il contrasto all'immigrazione, osserva che sono, a suo avviso, risorse mal impiegate, ma su questo il suo gruppo si riserva di diffondersi in sede di discussione sul disegno di legge di riforma della disciplina sull'immigrazione (C. 2976 e abbinate).
Riferendosi, infine, alle considerazioni critiche svolte dalla Corte dei conti nella sua relazione sul rendiconto, afferma di non condividerle del tutto, pur ritenendo che l'aver elevato il numero dei ministeri sia stato in effetti un errore.
Conclude invitando il relatore, deputato Adenti, a tenere conto delle sue osservazioni nella proposta di relazioni per la V Commissione bilancio.

Luciano VIOLANTE, presidente, rilevato che non vi sono altre richieste di intervento, avverte che l'esame congiunto dei due atti in titolo riprenderà in altra seduta, che sarà convocata per oggi pomeriggio, al termine della prevista audizione del sottosegretario di Stato per l'interno Ettore Rosato. Comunica quindi che il termine per la presentazione di eventuali emendamenti al disegno di legge di assestamento è fissato alle ore 15. Rinvia quindi il seguito dell'esame.

La seduta termina alle 10.

COMITATO DEI NOVE

Mercoledì 24 ottobre 2007.

Modificazione di articoli della parte seconda della Costituzione, concernenti forma del Governo, composizione e funzioni del Parlamento nonché limiti di età per l'elettorato attivo e passivo per le elezioni della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica.
C. 553-1524-2335-2382-2479-2572-2574-2576-2578-2586-2715-2865-3139-3151-A.

Il Comitato si è riunito dalle 10 alle 10.05.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 24 ottobre 2007. - Presidenza del presidente Luciano VIOLANTE. - Intervengono il sottosegretario di Stato per l'interno Marcella Lucidi e il sottosegretario di Stato per la solidarietà sociale Cristina De Luca.

La seduta comincia alle 10.05.

Delega al Governo per la modifica della disciplina dell'immigrazione e delle norme sulla condizione dello straniero.
C. 776 Zacchera, C. 1102 Campa, C. 1263 Mascia, C. 1779 Boato, C. 1804 Sgobio, C. 1850 Bordo, C. 1852 Bucchino, C. 2122 Capotosti, C. 2547 Migliore e C. 2976 Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 23 ottobre 2007.

Jole SANTELLI (FI) ritiene che un serio dibattito sulla materia dell'immigrazione debba muovere dalla domanda se la legge Bossi-Fini debba essere radicalmente stravolta o non debba essere soltanto rivista nelle parti che, alla luce dell'esperienza intercorsa, hanno dimostrato di non funzionare ottimamente. Ricorda poi che la legge Bossi-Fini non è soltanto rimasta in buona misura inattuata, ma è stata anche fortemente alterata dall'intervento della Corte costituzionale, che ha ricondotto all'autorità giudiziaria il provvedimento di espulsione, che nella legge era concepito come atto amministrativo. Al riguardo, occorre, a suo parere, valutare attentamente le opposte esigenze che ispirano la decisione al riguardo: vale a dire se privilegiare l'esigenza della sicurezza ovvero quella della garanzia dei diritti. Ritiene, sotto questo profilo, che il disegno di legge del Governo aggravi ulteriormente la situazione prodotta dall'intervento della Corte costituzionale, dal momento che non solo mantiene all'autorità giudiziaria la competenza in materia di espulsioni, ma la trasferisce al giudice ordinario. A suo


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avviso, è sbagliato il presupposto stesso sul quale poggia il provvedimento del Governo, ossia che non vi sia in Italia un problema di sicurezza legato all'immigrazione. Ritiene ideologicamente condizionata la tesi secondo la quale sarebbe l'eccessiva severità della legge Bossi-Fini a spingere molti stranieri alla clandestinità e conseguentemente, spesso, alla delinquenza. È un presupposto ideologicamente condizionato in quanto basato sull'idea sbagliata e irrealistica che gli immigrati possano essere integrati nella società italiani in numero illimitato. Tale errore deriva, a suo parere, dal fatto che la riflessione sulle questioni dell'immigrazione è troppo sbilanciata sui problemi relativi all'ingresso degli stranieri e perde invece di vista i problemi relativi al successivo inserimento. Fa presente che mancano, al di là delle dichiarazioni di intenti, concrete politiche dell'integrazione, che affrontino problemi quali l'inserimento lavorativo ed abitativo degli immigrati. Ricorda che la disoccupazione e la mancanza di alloggio sono un problema ancora per una buona parte della popolazione italiana. C'è quindi concretamente il rischio di acuire i disagi endemici del Paese, innescando un processo di disgregazione sociale. Il punto più delicato, a suo avviso, del disegno di legge del Governo consiste nell'eliminazione del contratto di lavoro quale presupposto per l'accesso in Italia. Altro, infatti, è ammettere l'ingresso di stranieri che abbiano già un lavoro; altro ammettere l'ingresso di quelli che il lavoro devono cercarlo. Una scelta del genere presuppone un sistema economico consolidato e flessibile, quale non è quello italiano.
Invita poi a tenere conto del dibattito che si svolge in quei Paesi europei che sono meta di immigrazione da più anni dell'Italia, i quali stanno di fatto invertendo la rotta sulle politiche dell'immigrazione, alla luce dell'esperienza acquisita. Fa presente che Olanda, Francia e Germania stanno valutando se collocare all'estero la fase delle verifiche sul possesso dei requisiti per l'immigrazione. C'è quindi il rischio che una politica di segno contrario da parte dell'Italia attiri le critiche dei partner europei, i quali giustamente diranno che l'Italia è la principale porta d'ingresso dell'Europa: lo è soltanto per la sua conformazione geografica, ma lo sarà anche, se viene approvato il provvedimento in esame, per la sua legislazione permissiva. Fa altresì presente che in Francia si pensa di adottare l'analisi genetica come mezzo per accertare la parentela ai fini del ricongiungimento familiare. Nel ricordare, infine, che in Italia l'immigrazione è in larga misura controllata dalla criminalità organizzata, esprime il timore che l'affievolimento della vigilanza sugli accessi finisca con l'avvantaggiare quest'ultima.
In conclusione, nel preannunziare una propria proposta di legge in materia, della quale auspica l'abbinamento, invita la maggioranza ad impostare il dibattito sull'immigrazione su basi il più possibile pragmatiche, lasciando da parte ogni demagogia.

Mercedes Lourdes FRIAS (RC-SE), a nome del gruppo di appartenenza, esprime innanzitutto soddisfazione per il fatto che giunge finalmente all'esame del Parlamento il disegno di legge del Governo in materia di immigrazione, del quale auspica la rapida approvazione, in modo da superare al più presto la legge Bossi-Fini, che, a suo avviso, è ispirata a mera propaganda politica e si basa su presupposti del tutto privi di riscontro nella realtà dei fatti. Nota che la legge Bossi-Fini è del 2002 e che quindi il tempo per verificarne gli effetti c'è stato: la prova dell'esperienza è stata ampiamente negativa. Si tratta di una legge che ha ostacolato in ogni modo l'immigrazione ed ha lasciato lo straniero privo di tutela giurisdizionale.
Ciò premesso, esprime un giudizio ampiamente favorevole sul disegno di legge del Governo, che riveste, ai suoi occhi, notevoli meriti: struttura il flusso migratorio in modo da evitare di provocare clandestinità; stabilisce la flessibilità dei flussi, evitando la necessità di ricorrere a provvedimenti di sanatoria; riconosce il


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carattere «a catena» dell'immigrazione. Giudica inoltre positivamente la semplificazione del procedimento di rilascio dei visti e dei contratti di lavoro, l'eliminazione del controllo del permesso di soggiorno e l'attribuzione del diritto di voto nelle elezioni amministrative. Altri elementi importanti del provvedimento sono la riconduzione della delinquenza degli immigrati all'ordinario trattamento penale previsto per i cittadini, nonché l'insieme delle misure che riguardano i minori e la lotta contro la tratta di esseri umani e la riduzione in schiavitù.
Ritiene peraltro che sussistano anche alcune criticità. Innanzitutto, permane l'impostazione di fondo secondo cui l'immigrato è visto solo come lavoratore, con la conseguenza che, se perde il lavoro, va incontro a conseguenze sfavorevoli; non viene poi risolto il problema della detenzione amministrativa, che ha, a suo avviso, profili di incostituzionalità; né si affronta il problema dei centri di permanenza temporanea. Trova poi difficilmente praticabile, oltre che poco chiaramente delineata, l'ipotesi di affidare ai consolati all'estero la gestione delle liste di collocamento. Ritiene inoltre che non sia ancora soddisfacente il sistema previsto per la tutela dei minori non accompagnati, sul quale occorrerà lavorare ancora. Infine, ritiene che si dovrebbe prevedere il riconoscimento dei titoli di studio conseguiti all'estero e l'accesso all'impiego pubblico.
Quanto ai fondi stanziati, osserva che spesso le risorse sono assorbite dalle strutture amministrative e di fatto non giungono a portare un reale beneficio agli stranieri, per cui occorrerebbe studiare un sistema di migliore impiego delle risorse.
Conclude osservando che si potrebbe stralciare dal disegno di legge, al fine di trattarli in distinti provvedimenti di iniziativa parlamentare, la materia dell'attribuzione agli stranieri del diritto di voto nelle elezioni amministrative e quella del trasferimento di competenze agli enti territoriali.

Luciano VIOLANTE, presidente, considerato che deve ancora svolgersi la seduta prevista per l'elezione di un nuovo segretario di presidenza della Commissione, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 10.30.

ELEZIONE DI UN SEGRETARIO

Mercoledì 24 ottobre 2007. - Presidenza del presidente Luciano VIOLANTE.

La seduta comincia alle 10.30.

Luciano VIOLANTE, presidente, avverte che la Commissione deve procedere alla votazione per l'elezione di un Segretario e che risulterà eletto Segretario il deputato che avrà ottenuto il maggior numero di voti. Indìce quindi la votazione per l'elezione di un Segretario della Commissione.
Comunica il risultato della votazione:
Presenti e votanti: 26

Hanno riportato voti:
Dato 18
Angelo Piazza 2
Schede nulle 1
Schede bianche 5

Proclama quindi eletto segretario il deputato Cinzia Dato.
Hanno preso parte alla votazione per l'elezione di un segretario i deputati: Adenti, Amici, Benedetti Valentini, Bertolini, Bressa, Conte Giorgio, Costantini, Cota, D'Antona, Dato, Ferrari, Frias, Gozi, Incostante, La Forgia, Licandro, Marone, Mascia, Naccarato, Nicchi, Ronconi, Russo Franco, Santelli, Stucchi, Zaccaria e Zeller.

La seduta termina alle 10.45.


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COMITATO PERMANENTE PER I PARERI

Mercoledì 24 ottobre 2007. - Presidenza del presidente Riccardo MARONE.

La seduta comincia alle 10.45.

Norme in materia previdenziale in favore di lavoratori con familiari gravemente disabili.
Nuovo testo unificato C. 71 Volontè ed abb.
(Parere alla XI Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

Riccardo MARONE, presidente, sostituendo il relatore, illustra brevemente il provvedimento in esame, formulando una proposta di parere favorevole (vedi allegato 1).

Nessuno chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere del relatore.

Partecipazione italiana alla ricostituzione delle risorse di Fondi e Banche internazionali.
Nuovo testo C. 2936 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

Mercedes Lourdes FRIAS (RC-SE) relatore, illustra brevemente il provvedimento in esame, formulando una proposta di parere favorevole (vedi allegato 2).

Nessuno chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere del relatore.

Ratifica ed esecuzione della Convenzione internazionale contro il doping nello sport, con Allegati, adottata a Parigi dalla XXXIII Conferenza generale UNESCO il 19 ottobre 2005.
C. 3082 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

Mercedes Lourdes FRIAS (RC-SE) relatore, illustra brevemente il provvedimento in esame, formulando una proposta di parere favorevole (vedi allegato 3).

Marco BOATO (Verdi) annuncia il proprio voto favorevole sulla proposta di parere del relatore.

Nessun altro chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere del relatore.

Ratifica ed esecuzione della Carta europea delle lingue regionali o minoritarie, fatta a Strasburgo il 5 novembre 1992.
Nuovo testo C. 2705 Governo ed abb.
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

Mercedes Lourdes FRIAS (RC-SE) relatore, illustra brevemente il provvedimento in esame, formulando una proposta di parere favorevole (vedi allegato 4).

Marco BOATO (Verdi), nel dichiarare il proprio voto favorevole sulla proposta di parere del relatore, ricorda di aver presentato lui stesso una proposta di legge per l'autorizzazione alla ratifica della Carta europea delle lingue regionali o minoritarie, esprimendo rammarico per il ritardo con il quale l'Italia recepirà l'atto in questione, che risale ormai al 1992. Sottolineata quindi la delicatezza e l'importanza del tema delle lingue regionali e minoritarie, esprime l'auspicio che la ratifica della Carta apra la strada ad una integrazione della legge quadro per la tutela delle minoranze linguistiche, n. 482 del 1999, nella quale non è stato inserito il riconoscimento, quali lingue minoritarie, delle lingue rom e sinti.

Nessun altro chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere del relatore.

La seduta termina alle 10.55.


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INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Mercoledì 24 ottobre 2007. - Presidenza del presidente Luciano VIOLANTE. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'interno Ettore Rosato.

La seduta comincia alle 15.

Sulla pubblicità dei lavori.

Luciano VIOLANTE, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata oltre che attraverso l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso, anche mediante la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

5-01619 Cota e Fava: Sul nuovo Statuto del comune di Casalmaggiore.

Giovanni FAVA (LNP) rinunzia ad illustrare l'interrogazione in titolo.

Il sottosegretario Ettore ROSATO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

Giovanni FAVA (LNP), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta fornita dal rappresentante del Governo. In proposito sottolinea come, contestualmente alla divulgazione sugli organi di stampa della notizia della presentazione dell'interrogazione, i rappresentanti del comune hanno emanato un comunicato nel quale si afferma che si è volutamente agito in modo illegittimo, al solo fine di svolgere un'azione di provocazione nei confronti della «politica», in vista di un intervento legislativo in materia. Censura pertanto tale comportamento, che non reputa consono alle istituzioni.

5-01544 Zeller ed altri: Sulla campagna informativa per il referendum per il distacco-aggregazione di alcuni comuni dal Veneto al Trentino-Alto Adige.

Karl ZELLER (Misto-Min.ling) rinunzia ad illustrare l'interrogazione in titolo.

Il sottosegretario Ettore ROSATO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6).

Karl ZELLER (Misto-Min.ling), replicando, si dichiara non pienamente soddisfatto della risposta fornita dal rappresentante del Governo. In proposito osserva come l'attività svolta dai carabinieri in occasione della campagna elettorale referendaria, nel corso della quale si sono registrati numerosi sequestri, sia stata interpretata dalla popolazione locale alla stregua di un'azione intimidatoria.

5-01616 Adenti: Sull'ordinamento del personale del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco.

Francesco ADENTI (Pop-Udeur), illustra l'interrogazione in titolo.

Il sottosegretario Ettore ROSATO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 7).

Francesco ADENTI (Pop-Udeur), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta fornita dal rappresentante del Governo, auspicando che l'Esecutivo continui ad impegnarsi sulle problematiche in questione.

5-01618 Boscetto ed altri: Sulle elezioni per le province di Bari, Foggia e Barletta-Andria-Trani.

Raffaele FITTO (FI) illustra l'interrogazione in titolo.

Il sottosegretario Ettore ROSATO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 8).


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Raffaele FITTO (FI), replicando, si dichiara non soddisfatto della risposta resa dal rappresentante del Governo. Fa presente che, anche se vi è una base normativa per la scelta di procedere nel senso prospettato dal Governo, la situazione che si viene a determinare risulta paradossale, in quanto è inconcepibile che uno stesso corpo elettorale, quello formato dai tre comuni della provincia di Bari che passeranno alla provincia di Barletta-Andria-Terni, possa partecipare prima all'elezione del consiglio provinciale della prima provincia e poi, mentre quel consiglio è ancora insediato, all'elezione del consiglio provinciale della seconda provincia: in questo modo, anche se soltanto per un anno, gli elettori dei tre comuni sarebbero rappresentati sia nel consiglio provinciale di Bari, sia in quello di Barletta-Andria-Terni. Invita pertanto il Governo ad una applicazione più ragionevole della norma di cui alla legge n. 148 del 2004.

5-01652 Frias, Mascia, Franco Russo: Sulle procedure per il rilascio del permesso di soggiorno tramite una convenzione con le Poste.

Graziella MASCIA (RC-SE) illustra l'interrogazione in titolo.

Il sottosegretario Ettore ROSATO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 9).

Graziella MASCIA (RC-SE), replicando, si dichiara soddisfatta per la parte della risposta relativa allo snellimento delle procedure per il rilascio ed il rinnovo dei permessi di soggiorno. Si dichiara invece non soddisfatta per quanto attiene alla parte della risposta relativa alla spesa di trenta euro che i cittadini immigrati devono affrontare per la presentazione della domanda di rilascio o di rinnovo del permesso di soggiorno. Tale cifra, che giudica eccessiva, assume tanto maggiore rilevanza quanto più si consideri che, fino a quando la riduzione dei tempi per il rilascio del permesso di soggiorno non andrà a regime, ne trarranno benefici e profitti soprattutto le agenzie specializzate.

5-01540 D'Alia: Sulla gestione amministrativa del comune di Naso.

Gianpiero D'ALIA (UDC), illustra l'interrogazione in titolo. In proposito fa presente che, nonostante l'Assessorato regionale competente della Regione siciliana abbia accertato la commissione di reiterate gravi violazioni di legge da parte del sindaco del comune di Naso, da parte del Prefetto competente si sia ritenuto che non sussistano neppure i presupposti per dare corso all'attività di accertamento della presenza di infiltrazioni mafiose condizionanti l'azione dell'amministrazione comunale.

Il sottosegretario Ettore ROSATO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 10).

Gianpiero D'ALIA (UDC), replicando, si dichiara insoddisfatto della risposta fornita dal rappresentante del Governo, ancorché essa aggiunga ulteriori elementi a conforto dell'opportunità di avviare la procedura di accesso nell'amministrazione locale di Naso. Ritiene infatti che altri Consigli comunali della Regione siciliana sono stati sciolti in presenza di elementi assai meno rilevanti rispetto a quelli accertati nel comune di Naso, per il quale il Prefetto competente non ha invece ritenuto di ravvedere neppure in via preliminare la sussistenza dei presupposti per dare corso all'attività di accesso, che invece ritiene giustificata ed opportuna.

Luciano VIOLANTE, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 15.40.


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AUDIZIONI

Mercoledì 24 ottobre 2007. - Presidenza del presidente Luciano VIOLANTE. - Interviene il sottosegretario per l'interno Ettore Rosato.

La seduta comincia alle 15.40.

Audizione del sottosegretario per l'interno Ettore Rosato sulle problematiche legate al Corpo nazionale dei vigili del fuoco.
(Svolgimento, ai sensi dell'articolo 143, comma 2, del regolamento, e conclusione).

Luciano VIOLANTE, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata, oltre che mediante l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso, anche attraverso la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati. Introduce quindi l'audizione.

Il sottosegretario Ettore ROSATO svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione.

Intervengono, quindi, per formulare osservazioni e porre quesiti, i deputati Luciano VIOLANTE, presidente, Graziella MASCIA (RC-SE), Francesco ADENTI (Pop-Udeur), Gianpiero D'ALIA (UDC), e Sesa AMICI (Ulivo).

Il sottosegretario Ettore ROSATO risponde ai quesiti posti, riservandosi di fornire ulteriori elementi di informazione per iscritto.

Luciano VIOLANTE, presidente, dopo avere ringraziato il sottosegretario Rosato, dichiara conclusa l'audizione.

La seduta termina alle 16.35.

N.B.: Il resoconto stenografico dell'audizione è pubblicato in un fascicolo a parte.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 24 ottobre 2007. - Presidenza del presidente Luciano VIOLANTE.

La seduta comincia alle 16.35.

Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2006
C. 3169 Governo, approvato dal Senato.

Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2007.
C. 3170 Governo, approvato dal Senato.

Tabella n. 2: stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno finanziario 2007 (limitatamente alle parti di competenza).

Tabella n. 8: stato di previsione del Ministero dell'interno per l'anno finanziario 2007.
(Relazioni alla V Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione - Relazioni favorevoli con osservazioni).

La Commissione prosegue l'esame congiunto dei due provvedimenti, rinviato nell'odierna seduta antimeridiana.

Luciano VIOLANTE, presidente, rilevato che non vi sono richieste di intervento sul disegno di legge di approvazione del rendiconto generale dell'amministrazione dello Stato per il 2006, invita il relatore a formulare la sua proposta di relazione.

Francesco ADENTI (Pop-Udeur), relatore, formula una proposta di relazione favorevole con una osservazione (vedi allegato 11), intesa a sensibilizzare il Governo sull'esigenza di prevedere in bilancio dotazioni congrue ed adeguate, in modo da evitare per il futuro il fenomeno degli oneri sommersi e l'accumulazione della massa debitoria delle amministrazioni pubbliche.


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Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di relazione del relatore.

Luciano VIOLANTE, presidente, avverte che non sono stati presentati emendamenti al disegno di legge di assestamento. Quindi, rilevato che non vi sono richieste di intervento, invita il relatore a formulare la sua proposta di relazione.

Francesco ADENTI (Pop-Udeur), relatore, formula una proposta di relazione favorevole con una osservazione (vedi allegato 11), intesa a sensibilizzare il Governo sull'opportunità di elevare ulteriormente gli stanziamenti per il comparto della sicurezza, in modo di assicurare, per il futuro, la piena funzionalità ed efficienza del sistema della sicurezza in Italia, del sistema di protezione civile e del Dipartimento dei Vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile.

Marco BOATO (Verdi) dichiara il proprio voto favorevole sulla proposta di relazione del relatore.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di relazione del relatore.

La seduta termina alle 16.40.

ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 24 ottobre 2007. - Presidenza del presidente Luciano VIOLANTE.

La seduta comincia alle 16.40.

Schema di regolamento di organizzazione del Ministero dei trasporti.
Atto n. 167.
(Esame e conclusione - Parere favorevole con condizioni e osservazioni).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

Maria Fortuna INCOSTANTE (Ulivo), relatore, illustra lo schema di regolamento in esame, che è stato predisposto in attuazione di quanto disposto dal decreto-legge n. 181 del 2006, che, nel modificare l'organizzazione del Governo, ha istituito il Ministero dei trasporti, rinviando ad un successivo regolamento la definizione degli assetti organizzativi e del numero massimo di uffici di livello dirigenziale. Lo schema dà altresì attuazione alla legge n. 296 del 2006 (legge finanziaria 2007), che, all'articolo 1, commi 404 e seguenti, ha previsto la razionalizzazione e l'ottimizzazione delle spese e dei costi dei Ministeri, attraverso l'emanazione di specifici regolamenti.
In particolare, l'articolo 1 descrive le funzioni e i compiti spettanti al Ministero dei trasporti. L'articolo 2 reca l'organizzazione del Ministero prevedendo che esso sia articolato a livello centrale in dodici direzioni generali incardinate in due dipartimenti; ad uno dei due dipartimenti fanno capo cinque direzioni territoriali. All'interno del Ministero sono inoltre conferiti quattro incarichi di livello generale, di cui uno anche con funzione di responsabile dell'Ufficio per la regolazione dei servizi ferroviari. Dal Ministero dipende il Corpo delle capitanerie di porto che ne esercita i compiti seguendone direttive ed indirizzi.
L'articolo 3 attribuisce le competenze ai due dipartimenti del Ministero. L'articolo 4 attribuisce le funzioni agli altri organismi e istituzioni che operano all'interno del Ministero dei trasporti, ossia del Nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici, della struttura tecnica di missione per il piano generale della mobilità e dell'Ufficio per la regolazione dei servizi ferroviari. L'articolo 5 disciplina l'articolazione in sei direzioni generali del Dipartimento per i trasporti aereo, marittimo, intermodale e per gli affari generali e il personale, attribuendo a ciascuna direzione le funzioni di competenza. L'articolo 6 disciplina l'articolazione in sei direzioni generali del Dipartimento per i trasporti terrestri e i servizi informativi, attribuendo a ciascuna direzione le funzioni


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di competenza. L'articolo 7 individua le attribuzioni del Ministero esercitate a livello centrale dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto. Il Corpo delle Capitanerie di porto svolge invece funzioni a livello periferico. L'articolo 8 definisce la nuova articolazione periferica del Ministero. Si tratta di cinque direzioni generali territoriali. L'articolo 9 individua puntualmente le funzioni svolte dalle direzioni generali territoriali. L'articolo 10 prevede che l'organizzazione delle direzioni generali territoriali sia ispirata al duplice criterio di capillarità degli uffici e razionalizzazione delle strutture. Inoltre demanda ad un successivo decreto ministeriale l'individuazione degli Uffici dirigenziali di livello non generale delle direzioni generali territoriali, i compiti loro affidati e le misure organizzative necessarie. L'articolo istituisce inoltre la Conferenza permanente dei direttori delle direzioni generali territoriali, con funzioni di natura consultiva, propositiva e di coordinamento. L'articolo 11 rinvia alla tabella A per l'individuazione della dotazione organica del Ministero. Istituisce inoltre il ruolo unico del personale non dirigenziale del Ministero e il ruolo del personale dirigenziale.
Osserva, infine, alla luce del parere del Consiglio di Stato, che l'attribuzione, in capo al Dipartimento per i trasporti terrestri e i servizi informativi, di competenze in materia di formazione del personale, operata dall'articolo 3, comma 1, lettera b), potrebbe determinare una duplicazione di funzioni in rapporto alle analoghe competenze attribuite dall'articolo 5, comma 6, lettera b), alla Direzione generale per gli affari generali e il personale del Dipartimento per i trasporti aereo, marittimo, intermodale e per gli affari generali e il personale. Analogamente, esprime il dubbio che i compiti attribuiti alla Direzione generale del trasporto aereo ai sensi dell'articolo 5, comma 4, possano determinare sovrapposizioni con le funzioni spettanti all'Ente Nazionale dell'Aviazione Civile (ENAC) ai sensi del decreto legislativo 25 luglio 1997, n. 250.
Formula quindi una proposta di parere favorevole con condizioni e osservazioni (vedi allegato 12), chiarendo che le condizioni recepiscono i rilievi espressi dalla V Commissione bilancio, mentre le osservazioni tengono conto delle considerazioni da lei in ultimo formulate.

Marco BOATO (Verdi), premesso di essere d'accordo a recepire le condizioni poste dalla V Commissione bilancio, chiede al relatore un chiarimento in ordine alla prima delle due osservazioni apposte al parere, rilevando che, pur essendo condivisibile la finalità di evitare duplicazione di funzioni, non è evidente la ragione per la quale l'attribuzione al Dipartimento per i trasporti terrestri e i servizi informativi di competenze in materia di formazione del personale potrebbe determinare una duplicazione di funzioni in rapporto alle competenze attribuite alla Direzione generale per gli affari generali e il personale del Dipartimento per i trasporti aereo, marittimo, intermodale e per gli affari generali e il personale.

Maria Fortuna INCOSTANTE (Ulivo), relatore, fa presente che il rischio di duplicazione di funzioni deriva dal sovrapporsi di competenze soprattutto in relazione alla materia del personale, che sarebbe attribuita ad entrambe le Direzioni generali.

Marco BOATO (Verdi) ritiene che il rilievo non costituisca in ogni caso un problema, trattandosi non di una condizione, ma di un'osservazione, che il Governo potrà quindi valutare liberamente. Ritiene peraltro che si sarebbe potuta formulare come condizione la seconda osservazione.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

La seduta termina alle 16.50.


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AVVERTENZA

I seguenti punti all'ordine del giorno non è sono stati trattati:


ATTI DEL GOVERNO

Schema di regolamento di organizzazione degli uffici di diretta collaborazione del Ministro della pubblica istruzione.
Atto n. 177.
Schema di regolamento di organizzazione del Ministero della pubblica istruzione.
Atto n. 178.