V Commissione - Resoconto di mercoledì 7 novembre 2007


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ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 7 novembre 2007. - Presidenza del presidente Lino DUILIO. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Antonangelo Casula.

La seduta comincia alle 10.20.

Schema di decreto legislativo concernente revisione del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 191, recante attuazione della direttiva 2002/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 gennaio 2003, che stabilisce norme di qualità e di sicurezza per la raccolta, il controllo, la lavorazione, la conservazione e la distribuzione del sangue umano e dei suoi componenti.
Atto n. 173.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione - Parere favorevole con condizione).


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La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 6 novembre 2007.

Salvatore IACOMINO (RC-SE), relatore, ricorda che nella seduta di ieri sono stati richiesti alcuni chiarimenti in ordine alle eventuali conseguenze finanziarie derivanti da alcune disposizioni del provvedimento. In particolare, chiarimenti sono stati richiesti con riferimento alle attività ispettive di cui all'articolo 5, ai requisiti per l'individuazione dei responsabili dei servizi trasfusionali di cui all'articolo 6, alle attività di formazione di cui all'articolo 21 ovvero di adeguamento tecnico di cui all'articolo 25. Rileva peraltro, con riferimento al merito del provvedimento, che la previsione di cui all'articolo 6 in base alla quale il responsabile dell'unità di raccolta deve avere unicamente la laurea in medicina e chirurgia e due anni di esperienza post-laurea potrebbe avere conseguenze sull'efficienza del servizio.

Il sottosegretario Antonangelo CASULA rileva che le attività ispettive di cui all'articolo 5 rappresentano attività istituzionali per Regioni e province che sono fronteggiate con le risorse previste a legislazione vigente. Con riferimento all'articolo 6, premettendo che tutti i medici del Servizio sanitario nazionale, sono dirigenti, ribadisce che la disposizione richiede, per l'attribuzione dell'incarico di responsabile del servizio trasfusionale, l'idoneità a dirigente di struttura complessa che, di per sé, non comporta che il soggetto sia effettivamente stipendiato come direttore di struttura complessa, bensì solo che abbia la capacità a dirigerla. Ribadisce pertanto che la disposizione non crea in alcun modo dei nuovi posti nelle dotazioni organiche né modifica quelle esistenti. Per quanto concerne l'obiezione di merito sollevata sul comma 5 dell'articolo 6, segnala che, pur condividendo la perplessità del relatore, la soluzione individuata corrisponde alla situazione di fatto presente in molte strutture, laddove non sia possibile individuare un medico con i requisiti formali necessari. Con riferimento all'articolo 21, conferma in sede di applicazione l'obbligo di attenersi all'invarianza delle spese, conformemente alla clausola di neutralità finanziaria che risulta, tra l'altro, correttamente formulata. Segnala che l'articolo 25 non comporta oneri in quanto si tratta di meri adeguamenti tecnici di natura normativa non sostanziale, come si evince, altresì, dalla modalità con cui il Ministro provvede ai sensi della disciplina vigente, che non può mai comportare oneri a carico della finanza pubblica.

Salvatore IACOMINO (RC-SE), relatore, ribadisce il rischio che a capo delle unità di raccolta vengano preposti soggetti non in possesso dei necessari requisiti.

Lino DUILIO, presidente, rileva che la preoccupazione che persone prive di requisiti ricoprano l'incarico di responsabili delle unità di raccolta attiene più al merito del provvedimento che ai profili di competenza della Commissione.

Salvatore IACOMINO (RC-SE), relatore, rileva che, per quel che attiene i profili di interesse della Commissione, si deve evitare il rischio che la disposizione del comma 5 dell'articolo 6 determini modifiche nelle dotazioni organiche. Formula quindi la seguente proposta di parere:

«La V Commissione bilancio, tesoro e programmazione,
esaminato lo schema di decreto legislativo concernente revisione del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 191, recante attuazione della direttiva 2002/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 gennaio 2003, che stabilisce norme di qualità e di sicurezza per la raccolta, il controllo, la lavorazione, la conservazione e la distribuzione del sangue umano e dei suoi componenti (atto n. 173),
preso atto dei chiarimenti forniti dal Governo per cui:
le attività ispettive di cui all'articolo 5 costituiscono compiti istituzionali di regioni e province autonome che potranno essere fronteggiati con le risorse previste a legislazione vigente;


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dalla previsione di cui all'articolo 6 in ordine ai requisiti per la nomina a responsabile dei servizi trasfusionali non deriverà l'istituzione di nuove posizioni dirigenziali nelle dotazioni organiche né la modifica di quelle esistenti;
la clausola di invarianza finanziaria di cui all'articolo 21 risulta idonea a far fronte alle attività previste da tale articolo;
dagli adeguamenti tecnici di cui all'articolo 25, che hanno natura normativa e non sostanziale, non deriveranno nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica;
esprime

PARERE FAVOREVOLE

con la seguente condizione:
all'articolo 21, comma 1, sostituire le parole: "senza maggiori oneri per la finanza pubblica" con le seguenti: "senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica"».

La seduta termina alle 10.30.

DELIBERAZIONE DI RILIEVI SU
ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 7 novembre 2007. - Presidenza del presidente Lino DUILIO. - Intervengono i sottosegretari di Stato per l'economia e le finanze Antonangelo Casula e per la pubblica istruzione Gaetano Pascarella.

La seduta comincia alle 10.30.

Schema di regolamento di organizzazione degli uffici di diretta collaborazione del Ministro della pubblica istruzione.
Atto n. 177.
(Rilievi alla I Commissione).
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del regolamento, e conclusione - Rilievi).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 6 novembre 2007.

Il sottosegretario Gaetano PASCARELLA rileva che la previsione contenuta nello schema di regolamento circa i responsabili degli uffici di diretta collaborazione trova giustificazione nelle disposizioni contenute all'articolo 3 del DPCM 14 luglio 2006 che ha previsto espressamente per entrambi i Ministeri dell'istruzione e dell'università e della ricerca le figure del capo di gabinetto e relativo ufficio, dell'ufficio legislativo, della segreteria del Ministro e segretario particolare, dell'ufficio stampa, del servizio di controllo interno, delle segreterie particolare dei sottosegretari di stato e del consigliere diplomatico. L'invarianza di spesa per tali figure dei responsabili degli uffici di diretta collaborazione, per l'anno 2006, risulta assicurata per effetto della gestione unificata dei capitoli di bilancio relativi al funzionamento degli uffici di diretta collaborazione del Ministero della pubblica istruzione e del Ministero dell'università e della ricerca, quale prevista dall'articolo 4 del già citato DPCM del 14 luglio 2006. Osserva inoltre che, a seguito dell'emanazione di tale DPCM, con decreto del Ministero dell'economia e delle finanze è stata predisposta una variazione di bilancio dei capitoli già attribuiti al centro di responsabilità 1 del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca nei capitoli del centro di responsabilità 1 del Ministero dell'università e della ricerca e del centro di responsabilità 1 del Ministero della pubblica istruzione. Gli oneri relativi ai compensi per i responsabili degli uffici di diretta collaborazione sono posti a carico dei capitoli di bilancio, centro di responsabilità n. 1, gabinetto, del Ministero della pubblica istruzione, rideterminati secondo quanto sopra indicato e pertanto ad invarianza della spesa complessiva. In proposito, specifica inoltre che gli stanziamenti previsti nei suddetti capitoli di spesa per il funzionamento degli uffici di diretta collaborazione dei ministeri per l'anno 2007 risultano complessivamente invariati


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rispetto ai medesimi stanziamenti dell'anno 2006. Per quanto riguarda l'istituzione di un posto di livello dirigenziale generale nell'ambito degli uffici di diretta collaborazione, rileva, come chiarito nelle relazioni tecniche di accompagnamento degli schemi di regolamento, che tale istituzione viene compensata con la soppressione di tre posti effettivamente ricoperti di funzione dirigenziale non generale, le quali due nell'ambito degli uffici di diretta collaborazione e uno nell'ambito della struttura organizzativa del Ministero stesso. Per quanto concerne la figura del responsabile della segreteria tecnica, osserva che l'invarianza della spesa risulta assicurata dalla contemporanea indisponibilità di un posto di funzione dirigenziale non generale nell'ambito della dotazione organica complessiva del Ministero. In proposito chiarisce che tale previsione di indisponibilità di un posto di funzione dirigenziale non generale opera solo con riferimento all'ipotesi in cui la figura di responsabile della segreteria tecnica sia individuata tra estranei all'amministrazione del Ministero. Concorda infine con l'opportunità di riformulare la clausola di invarianza di cui all'articolo 12, comma 1 della spesa precisando che dall'attuazione del regolamento non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio dello stato.

Maino MARCHI (Ulivo), relatore, alla luce dell'intervento del rappresentante del Governo, formula la seguente proposta di rilievi:

«La V Commissione Bilancio, tesoro e programmazione,
esaminato, per quanto di competenza, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del Regolamento, lo schema di regolamento in oggetto,
preso atto dei chiarimenti forniti dal Governo per cui:
l'invarianza della spesa per le figure dei responsabili degli uffici di diretta collaborazione risulta assicurata per effetto della gestione unificata dei capitoli di bilancio relativi al funzionamento degli uffici di diretta collaborazione del Ministero della pubblica istruzione e del Ministero dell'università e della ricerca, i cui stanziamenti per l'anno 2007 risultano complessivamente invariati rispetto a quelli dell'anno 2006;
l'istituzione di un posto di livello dirigenziale generale nell'ambito degli uffici di diretta collaborazione è compensata dalla soppressione di tre posti effettivamente ricoperti di funzione dirigenziale non generale, dei quali due nell'ambito degli uffici di diretta collaborazione e uno nell'ambito della struttura organizzativa del Ministero;
dalla previsione di un responsabile della segreteria tecnica non deriveranno nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica in quanto verrà contemporaneamente reso indisponibile un posto di funzione dirigenziale non generale nell'ambito della dotazione organica complessiva del Ministero;

VALUTA FAVOREVOLMENTE

lo schema di regolamento e formula i seguenti rilievi sulle sue conseguenze di carattere finanziario:
all'articolo 12, sostituire il comma 1 con il seguente: "1. Dall'attuazione del presente regolamento non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato".».

La Commissione approva la proposta.

Schema di regolamento di organizzazione del Ministero della pubblica istruzione.
Atto n. 178.
(Rilievi alla I Commissione).
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del regolamento, e conclusione - Rilievi).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 6 novembre 2007.


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Il sottosegretario Gaetano PASCARELLA, nel confermare le considerazioni formulate dal sottosegretario Casula nella seduta di ieri, rileva che, per quanto riguarda il mancato recepimento nello schema di regolamento, fa presente che tali osservazioni saranno recepite in sede di approvazione definitiva del regolamento da parte del Consiglio dei ministri, tenendo conto delle eventuali richieste di modifica che potranno essere eventualmente avanzate dalle Commissioni parlamentari, alle quali lo schema di regolamento è stato inviato per il parere.

Maino MARCHI (Ulivo), relatore, alla luce dell'intervento del rappresentante del Governo, formula la seguente proposta di parere:

«La V Commissione Bilancio, tesoro e programmazione,
esaminato, per quanto di competenza, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del Regolamento, lo schema di regolamento in oggetto;
preso atto dei chiarimenti forniti dal Governo per cui, in particolare, la riduzione degli uffici dirigenziali di vertice, anche nel caso di posizioni apicali allo stato vacanti, determina comunque il venir meno delle somme occorrenti per la corresponsione dei trattamenti economici ai dirigenti generali, comportando un effettivo risparmio di spesa;

VALUTA FAVOREVOLMENTE

lo schema di regolamento».

La Commissione approva la proposta del relatore.

Schema di regolamento di organizzazione del Ministero degli affari esteri.
Atto n. 180.
(Rilievi alla I Commissione).
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del regolamento, e conclusione - Rilievi).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 6 novembre 2007.

Il sottosegretario Antonangelo CASULA, con riferimento alle richieste di chiarimento avanzate nella precedente seduta, concorda con la proposta di riformulazione della clausola di invarianza di cui all'articolo 10. Per quanto concerne gli elementi richiesti in ordine ai risparmi di spesa ipotizzati dall'articolo 12, fa presente che i medesimi non sono iscritti nel disegno di legge di bilancio per l'anno 2008 in quanto, riferendosi a misure di razionalizzazione, sono da accertare in sede di consuntivo per ciascuno degli anni interessati dalla norma; pertanto tali somme una volta accertate, costituiscono economie di gestione nell'ambito dei capitoli di rispettiva pertinenza ed, in quanto tali, risultano indisponibili.
Inoltre in riferimento ai chiarimenti richiesti in ordine alla circostanza che lo schema di regolamento espliciti i soli risparmi derivanti dalla ristrutturazione della rete diplomatica, consoloare e degli istituti di cultura, prevista dall'articolo 1, comma 404, lettera g) della legge n. 296 del 2006, e non anche quelli derivanti dalle misure previste dagli articoli 1, 2 e 8, ritiene opportuno evidenziare che la lettera g) delinea un intervento di carattere molto ampio consistente nell'avvio della ristrutturazione della rete diplomatica, consolare e degli istituti di cultura, senza indicare i singoli interventi da effettuare, ma demandando allo strumento regolamentare l'individuazione del percorso attuativo più idoneo ad ottenere riduzioni di spesa. Al contrario, le lettere da a) a d) del comma 404, di cui gli articoli 1, 2 e 8 del provvedimento costituiscono attuazione, già individuano specifiche misure di riduzione, lasciando la sola fase attuativa, con la necessità di dimostrare in relazione tecnica l'entità dei relativi risparmi di spesa. In questa ottica, per l'attuazione della lettera g), il regolamento in esame prevede che il processo di razionalizzazione debba conseguire specifici obiettivi di riduzione dei livelli di spesa attualmente


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sostenuta per la rete diplomatica e consolare, garantendo, in ogni caso, ampi margini di flessibilità nell'individuazione, di volta in volta, degli specifici interventi di ristrutturazione della rete degli uffici all'estero, al fine di non pregiudicare il corretto svolgimento dell'attività diplomatica del Ministero. In ogni caso, trattandosi di un intervento di razionalizzazione, i relativi risparmi di spesa potranno essere accertati soltanto a consuntivo ed, essendo scontati esclusivamente in termini di indebitamento e di fabbisogno, non sono suscettibili di determinare effetti peggiorativi sui saldi di finanza pubblica.

Lino DUILIO, presidente, alla luce dell'intervento del rappresentante del Governo, formula, in sostituzione del relatore, la seguente proposta di rilievi:

«La V Commissione Bilancio, tesoro e programmazione,
esaminato, per quanto di competenza, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del Regolamento, lo schema di regolamento in oggetto,
preso atto dei chiarimenti forniti dal Governo per cui i risparmi di spesa derivanti dall'articolo 12 del provvedimento non risultano iscritti nel disegno di legge di bilancio per l'anno 2008 in quanto gli stessi potranno essere accertati solamente a consuntivo;

VALUTA FAVOREVOLMENTE

lo schema di regolamento e formula i seguenti rilievi sulle sue conseguenze di carattere finanziario:
all'articolo 10, comma 1, sostituire le parole: "Entro i limiti delle risorse disponibili a legislazione vigente" con le seguenti: "Entro i limiti delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente e senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica"».

La seduta termina alle 10.45.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 7 novembre 2007. - Presidenza del presidente Lino DUILIO. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Antonangelo Casula.

La seduta comincia alle 10.50.

Assegno sostitutivo dell'accompagnatore militare.
Nuovo testo unificato C. 1558 e abb.
(Parere alla XI Commissione).
(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

Lino DUILIO, presidente e relatore, avverte che l'XI Commissione lavoro ha trasmesso una nuova formulazione del testo unificato delle proposte di legge n. 1558 e abbinate in materia di assegno sostitutivo dell'accompagnatore militare. In proposito, ricorda che nella seduta del 27 giugno 2007 la Commissione ha espresso sul testo precedente del provvedimento, un parere favorevole con condizioni ai sensi dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione e con un'osservazione. Le condizioni erano volte a rideterminare gli oneri del provvedimento in 1.150.000 euro per l'anno 2007 e in 24.500.000 euro per l'anno 2008 ed a riformulare la clausola di copertura nel senso di utilizzare a fini di copertura, per euro 1.150.000 euro per l'anno 2007 e per euro 7.746.853 per l'anno 2008, il fondo per la concessione di un assegno sostitutivo ai grandi invalidi di guerra o per servizio che non possano più fruire dell'accompagnatore militare istituito dall'articolo 2 della legge n. 288 del 2002 e, per euro 16.753.147 euro per l'anno 2008, mediante utilizzo dell'accantonamento del fondo speciale di parte corrente relativo al Ministero della solidarietà sociale. Si richiedeva inoltre la soppressione dell'ultimo periodo del comma 2 dell'articolo 1 il quale prevedeva che i soggetti che beneficiano


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dell'assegno sostitutivo dell'accompagnatore militare di cui alla legge n. 44 del 2006 percepissero l'assegno nell'importo stabilito nel provvedimento per il periodo dal 1o gennaio 2006 e l'entrata in vigore del provvedimento, prefigurando così un'applicazione retroattiva del provvedimento con conseguente aumento degli oneri. Le ulteriori condizioni presenti nel parere erano volte a coordinare la disciplina proposta dal provvedimento con quella attualmente vigente in materia di assegno sostitutivo dell'accompagnatore militare. Ricorda pure che l'osservazione contenuta nel parere era volta a sopprimere l'articolo 3, comma 2, il quale richiedeva la soppressione delle disposizioni contenute nella legge n. 288 del 2002 in materia di assegno sostitutivo dell'accompagnatore militare. Segnala che il nuovo testo inviato dalla Commissione lavoro recepisce le condizioni e l'osservazione contenuta nel parere reso dalla Commissione bilancio, senza apportare ulteriori modifiche al testo. In proposito, segnala che l'accantonamento del fondo speciale di parte corrente relativo al Ministero della solidarietà sociale presenta le necessarie disponibilità. Segnalo inoltre che, in base all'interrogazione effettuata alla banca dati RGS in data 6 novembre 2007, anche il fondo di cui all'articolo 2 della legge n. 288 del 2002 presenta la disponibilità necessaria a far fronte all'onere previsto. Con riferimento all'anno 2008, il medesimo fondo presenta nel disegno di legge di bilancio per tale anno, una disponibilità pari a 7.746.853 euro e quindi corrispondente all'onere previsto dal provvedimento.
Al riguardo, al fine di poter procedere all'espressione di un parere favorevole sul provvedimento, chiedo al rappresentante del Governo di confermare la congruità della quantificazione recata dal provvedimento e l'effettiva disponibilità delle risorse utilizzate a fini di copertura.

Il sottosegretario Antonangelo CASULA rileva, che, in sede di verifica della quantificazione degli oneri, è stato rilevato che gli oneri per l'anno 2007 appaiono superiori di circa 50.000 euro e per l'anno 2008 di circa 200.000 euro. Consegna, in proposito, una dettagliata nota scritta (vedi allegato 1).

Lino DUILIO, presidente, constata la necessità di procedere ad un approfondimento prima di esprimere il parere. Rinvia quindi il seguito dell'esame alla seduta di domani.

La seduta termina alle 11.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 7 novembre 2007. - Presidenza del presidente Lino DUILIO. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Antonangelo Casula.

La seduta comincia alle 11.

DL 159/2007: Interventi urgenti in materia economico-finanziaria, per lo sviluppo e l'equità sociale.
C. 3194 Governo, approvato dal Senato.
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 6 novembre 2007.

Lino DUILIO, presidente, chiede al rappresentante del Governo se siano stati predisposti gli elementi di risposta alle richieste di chiarimento avanzate dal relatore e nella documentazione predisposta dagli uffici.

Il sottosegretario Mario LETTIERI, nel ringraziare il relatore per l'ampia illustrazione del provvedimento, rileva che sta per essere ultimata la predisposizione degli elementi di risposta, che sottoporrà alla Commissione nella seduta pomeridiana.

Lino DUILIO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame alla seduta pomeridiana.

La seduta termina alle 11.05.


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SEDE REFERENTE

Mercoledì 7 novembre 2007. - Presidenza del presidente Lino DUILIO. - Interviene il sottosegretario per l'economia e le finanze Mario Lettieri.

La seduta comincia alle 15.10.

Sull'ordine dei lavori.

Lino DUILIO, presidente, in primo luogo ricorda che, accogliendo una richiesta avanzata da alcuni componenti della Commissione rappresentanti dei gruppi di opposizione nella seduta di ieri, ha ritenuto di differire il termine per la presentazione degli emendamenti al disegno di legge n. 3194, di conversione del decreto-legge n. 159 del 2007, alla giornata di domani, giovedì 8 novembre 2007, alle ore 10. Precisa peraltro che tale differimento non può pregiudicare un'ordinata prosecuzione dell'esame del provvedimento di cui, secondo le determinazioni assunte nella sede della Conferenza dei Presidenti dei gruppi, dal pomeriggio di mercoledì 14 novembre si avvierà la discussione in Assemblea.
Conseguentemente, la Commissione dovrà procedere, nella giornata di lunedì prossimo, a partire dalle ore 12, all'esame degli emendamenti in primo luogo ai fini della comunicazione della relativa ammissibilità. A questo riguardo ricorda che il provvedimento è collegato alla manovra di finanza pubblica, secondo le determinazioni adottate in sede di Nota di aggiornamento del DPEF e nella relativa risoluzione di approvazione.
Ciò comporta che i criteri che verranno adottati ai fini della valutazione dell'ammissibilità delle proposte emendative saranno più stringenti rispetto a quelli ordinariamente previsti per i disegni di legge. Le proposte emendative dovranno, infatti, essere corredate di congrua ed esplicita clausola di copertura.
Peraltro, trattandosi di un decreto-legge, per il quale si applica il regime speciale di cui al comma 7 dell'articolo 96-bis del Regolamento, non potranno ritenersi ammissibili le proposte emendative che rechino, anche nella parte compensativa, disposizioni che risultino chiaramente non riconducibili alle materie oggetto del provvedimento, nel testo risultante dalle modifiche apportate nel corso dell'esame in prima lettura al Senato.
In altri termini, i criteri di omogeneità di materia varranno anche per le clausole di copertura. Queste risulteranno ammissibili se accessorie e strumentali, vale a dire se rispondenti alla funzione propria delle clausole di copertura di garantire la disponibilità finanziaria necessaria a far fronte agli oneri derivanti dalle medesime proposte emendative.
Ne deduce che disposizioni di copertura che rechino una disciplina che ecceda la mera funzione di compensazione non potranno considerarsi ammissibili. Fa riferimento a disposizioni che modifichino parzialmente o integralmente istituti o tributi o comunque rechino norme di carattere procedurale o ordinamentale non strettamente funzionali alla finalità di copertura.
Da ultimo, ricorda che nella seduta della Commissione del 30 ottobre scorso, per l'esame ai sensi dell'articolo 123-bis del Regolamento del disegno di legge n. 3178, recante norme di attuazione del Protocollo del 23 luglio 2007 su previdenza, lavoro e competitività per favorire l'equità e la crescita sostenibili, e successivamente anche nell'ambito della Conferenza dei Presidenti dei gruppi, è stata sollevata la questione relativa alle competenze della Commissione bilancio con riferimento al disegno di legge stesso.
Già in occasione della seduta richiamata aveva precisato di ritenere che non vi fossero i presupposti per rivendicare la competenza primaria della Commissione bilancio, trattandosi di un provvedimento che risulta sostanzialmente omogeneo per materia in quanto relativo al comparto previdenziale. Pur comportando conseguenze di carattere finanziario, puntualmente evidenziate nella relazione tecnica che correda il provvedimento, lo stesso


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sembra infatti corrispondere pienamente alla fattispecie del collegato di settore il cui esame, secondo la prassi consolidata, deve svolgersi nella sede propria della Commissione di merito. Ciò ovviamente non comporta alcun pregiudizio per le competenze proprie della Commissione bilancio in ordine ai profili finanziari del provvedimento, che possono trovare integrale tutela nello svolgimento dell'esame in sede consultiva.
In considerazione del fatto che non è stata avanzata, ai sensi dell'articolo 72 del Regolamento, alcuna richiesta formale di assegnazione alla Commissione bilancio in sede primaria, ritiene quindi che la questione possa considerarsi conclusa alla luce dell'assegnazione disposta dalla Presidenza della Camera del provvedimento in sede referente alla Commissione lavoro con il parere della Commissione bilancio.

DL 159/2007: Interventi urgenti in materia economico-finanziaria, per lo sviluppo e l'equità sociale.
C. 3194 Governo, approvato dal Senato.
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta antimeridiana.

Alberto GIORGETTI (AN) ringrazia il Presidente per le precisazioni che ha voluto fornire nel proprio intervento sull'ordine dei lavori. Osserva peraltro che la scelta operata in ordine all'assegnazione del disegno di legge collegato in materia previdenziale non risulta adeguata a tutelare il ruolo della Commissione bilancio ed esprime pertanto il proprio rammarico al riguardo. Richiede quindi chiarimenti in merito alle modalità di applicazione del criterio per il quale non possono considerarsi ammissibili gli emendamenti che non presentino una stretta attinenza alle materie già contenute nel decreto legge. In particolare, ritiene che debba essere considerata l'ammissibilità di emendamenti che estendano l'ambito territoriale di applicazione di interventi previsti dal decreto. Più in generale auspica da parte del Presidente una valutazione dell'ammissibilità degli emendamenti ispirata a principi di equilibrio e ragionevolezza.

Gaspare GIUDICE (FI) condivide il rammarico espresso dal collega Alberto Giorgetti per l'assegnazione in sede referente del disegno di legge collegato in materia previdenziale esclusivamente alla Commissione lavoro. Per quanto concerne il provvedimento in esame, dichiara di attendersi dal Presidente una valutazione equilibrata dell'ammissibilità degli emendamenti che saranno presentati, in modo che non risulti penalizzato il ruolo della Camera, in considerazione del gran numero di interventi che sono stati introdotti nel corso dell'esame presso il Senato. Preannuncia in proposito la presentazione di emendamenti identici ad altri già presentati al Senato, che ritiene non debbano essere considerati inammissibili. La valutazione della Presidenza della Commissione in merito all'ammissibilità, pur nel doveroso rispetto delle regole previste, non può a suo parere essere tale da privare la Commissione della possibilità di affrontare questioni che già sono state discusse dal Senato. Altrimenti si rischia di suscitare differenziazioni ingiustificate che pregiudicano la pari dignità dei due rami del Parlamento.

Lino DUILIO, presidente ribadisce che la scelta in merito all'assegnazione del disegno di legge collegato in materia previdenziale risponde a regole già stabilite, che trovano costante riscontro in numerosi precedenti, per cui le ragioni da lui addotte quando per la prima volta la questione è stata sollevata in Commissione sono state autorevolmente confermate dalle dichiarazioni del Presidente della Camera in Assemblea. In ogni caso confida che in sede consultiva la Commissione possa in ogni caso svolgere il proprio compito in modo rigoroso ed efficace.
Per quanto concerne le problematiche attinenti all'esame del decreto legge, assicura il proprio impegno ad effettuare una valutazione dell'ammissibilità degli emendamenti


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presentati ispirata a criteri di equilibrio. Riconosce la fondatezza e la rilevanza della questione relativa all'esigenza di uniformità nei criteri di valutazione adottati da Camera e Senato, per cui auspica che i due rami del Parlamento, nella propria autonomia, pervengano ad adottare regole analoghe in materia. Allo stato, pur esprimendo il proprio rammarico per le disparità sussistenti, non ritiene peraltro che la valutazione non possa conformarsi in modo pedissequo alle decisioni assunte presso il Senato. Ricorda in proposito che analoghi problemi già si erano presentati nel corso dell'esame del decreto-legge n. 262 del 2006. In conclusione ribadisce l'esigenza di assicurare il rispetto dei criteri di valutazione di ammissibilità previsti dal regolamento della Camera e, al tempo stesso, si impegna ad applicare tali criteri in modo equilibrato e ragionevole.

Il sottosegretario Mario LETTIERI consegna alla Commissione un'ampia nota scritta recante i chiarimenti in risposta alle richieste formulate dal relatore (vedi allegato 2).

Gaspare GIUDICE (FI) evidenzia che la dettagliata e accurata documentazione predisposta dagli uffici della Camera ha evidenziato numerosi profili delle disposizioni contenute nel decreto-legge per i quali sono stati richiesti chiarimenti al Governo. Segnala pertanto al Presidente l'opportunità di sospendere la seduta della Commissione per permettere di valutare gli elementi di risposta predisposti dal Governo.

Lino DUILIO, presidente, accogliendo la richiesta del deputato Giudice, sospende la seduta fino alle ore 16.15.

La seduta, sospesa alle 15.35, riprende alle 16.15.

Maino MARCHI (Ulivo) con riferimento alla documentazione consegnata dal Governo prima della sospensione dei lavori, rileva che di non condividere quanto affermato con riferimento all'articolo 42-bis, laddove si descrive come trascurabile la perdita di gettito derivante dalla disposizione. Rileva infatti che la previsione di cui alla lettera i) del capoverso 3-bis in base alla quale a fini fiscali sono riconosciuti i caratteri di ruralità alle costruzioni strumentali effettuate da cooperative e da loro consorzi appare suscettibile di determinare un effetto considerevole in termini di minore gettito ICI per i comuni.

Il sottosegretario Mario LETTIERI, nel replicare all'ampia illustrazione del provvedimento compiuta dal relatore, che ringrazia ancora una volta, condivide le osservazioni che sono state svolte con riferimento al quadro macroeconomico internazionale ed italiano. Rinvia quindi alla documentazione depositata per quel che concerne gli elementi di risposta alle richieste di chiarimento avanzate dal relatore e dagli uffici. Avverte che la documentazione depositata non fa alcun riferimento alle richieste di chiarimento avanzate con riferimento all'articolo 44, che reca le disposizioni in materia di sostegno ai soggetti incapienti in quanto su tale aspetto sono ancora in corso approfondimenti, che condurranno alla presentazione di un'apposita proposta emendativa del Governo, volta a superare i profili problematici che l'attuale copertura della disposizione contiene. In particolare, si sta cercando di definire meglio la platea dei soggetti interessati: infatti se la relazione tecnica originaria quantificava tale platea in 12.500.000 soggetti, mentre un'ultima valutazione dell'ISTAT la individua in 7.500.000 soggetti. Segnala pure l'esigenza di apportare alcune modifiche in materia di biodiesel al fine di garantire la certezza della copertura. Si riserva infine di compiere alcuni approfondimenti sulla problematica sollevata dall'onorevole Marchi per quel che concerne l'individuazione come rurali a fini fiscali di alcune tipologie di fabbricati.
Richiama infine l'importanza delle disposizioni contenute nel provvedimento con riferimento alla dotazione infrastrutturale


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del paese, che si vanno ad affiancare agli interventi di sostegno alle fasce più deboli della popolazione.

Gaspare GIUDICE (FI) lamenta il fatto che le risposte del Governo eludano le questioni più importanti, dal momento che si riferiscono pressoché esclusivamente alle norme già contenute nel testo iniziale del decreto-legge. Rispetto alle richieste di chiarimento formulate nella approfondita documentazione predisposta dagli uffici della Camera, il Governo non ha risposto o ha fornito risposte di carattere soltanto formale, che non chiariscono i problemi evidenziati e che risultano pertanto assolutamente insoddisfacenti. Evidenzia, a titolo di esempio, che la risposta del Governo non contiene alcune indicazioni con riferimento alle questioni più rilevanti, come l'agevolazione per gli incapienti, le disponibilità effettivamente sussistenti sui conti dormienti e la copertura dell'intervento relativo ai residenti del comune di Campione d'Italia. Ritiene pertanto che il Governo debba chiarire quale atteggiamento intenda assumere rispetto ai punti di maggiore rilevanza del decreto-legge, per i quali peraltro si presentano problemi non di carattere politico, quanto piuttosto attinenti ad una attendibile verifica e quantificazione degli effetti finanziari e all'individuazione di adeguate coperture. Osserva che in alcuni casi la nota presentata dal Governo contiene chiare indicazioni, come ad esempio per quanto concerne l'istituzione degli enti parco, per i quali si prospetta una soppressione. Per quanto riguarda invece le questioni principali, il Governo non fornisce alcuna valutazione. Osserva che l'assenza di una presa di posizione da parte del Governo su tali temi rende altresì per i gruppi politici, in particolare quelli di opposizione, definire il proprio atteggiamento e limitare il numero di emendamenti presentati. In conclusione, ribadisce l'assoluta insoddisfazione di fronte alla documentazione predisposta dal Governo, anche in considerazione del fatto che dal dibattito in Commissione era emersa con chiarezza la richiesta di una relazione tecnica aggiornata e intergrata, mentre la nota del Governo non può in alcun modo considerarsi tale.

Ettore PERETTI (UDC) si associa alle considerazioni del collega Giudice in ordine alla necessità di predisporre una formale relazione tecnica sul provvedimento. Ricorda che la Commissione è sempre stata ferma, al di là della distinzione tra maggioranza ed opposizione, nel considerare una compiuta istruttoria sui profili di copertura finanziaria dei provvedimenti preliminare ad ogni valutazione del merito. Chiede quindi che vengano acquisite le necessarie valutazioni della Ragioneria generale dello Stato.

Lino DUILIO, presidente, prende atto dell'impegno assunto dal rappresentante del Governo in ordine alla presentazione di una proposta emendativa riferita all'articolo 44 e all'esigenza di procedere ad un ulteriore approfondimento per quel che concerne l'articolo 42-bis. Rileva poi che un approfondimento è pure necessario sull'idoneità della copertura disposta dall'articolo 33 a valere dell'incremento dell'aliquota dell'accisa sui tabacchi. In proposito, infatti, in considerazione dell'elasticità della domanda del prodotto in questione, un ulteriore aumento dell'aliquota potrebbe comportare una diminuzione delle vendite e quindi non si produrrebbe l'effetto di maggior gettito previsto. Ricorda che in tal senso si è espresso anche il presidente della Commissione bilancio del Senato nel corso dell'esame del decreto-legge in quel ramo del Parlamento.

Il sottosegretario Mario LETTIERI, in risposta alle considerazioni svolte dal deputato Giudice, ribadisce l'intenzione del Governo di presentare un emendamento sulla questione degli incapienti, il quale ne definisca in modo appropriato i profili finanziari, e che, in proposito, il numero dei destinatari della disposizione, sulla base di ulteriori verifiche in corso di svolgimento, sembra considerevolmente inferiore a quello che era stato prospettato al momento dell'adozione del decreto-legge.


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Dichiara altresì di mettere a disposizione della Commissione, insieme alle risposte alle richieste di chiarimento, anche un prospetto che indica gli effetti finanziari degli interventi contenuti nel decreto-legge sia nel testo iniziale, sia nel testo risultante dalle modifiche apportato dal Senato (vedi allegato 2).

Alberto GIORGETTI (AN) osserva che il prospetto contenente l'indicazione degli effetti finanziari è sicuramente importante, tuttavia non è idoneo a sostituire l'aggiornamento e l'integrazione della relazione tecnica richiesti dalla Commissione, dal momento che soltanto attraverso la relazione tecnica risulta possibile verificare l'attendibilità della quantificazione degli oneri e della relativa copertura finanziaria. Si sofferma quindi sugli articoli 27 e 43 i quali prevedono una spesa limitata all'anno 2007 per la stabilizzazione dei lavoratori LSU di Calabria e Campania, a fronte di oneri che si prefigurano come permanenti in quanto il combinato disposto tra le due disposizioni le assunzioni ope legis dei lavoratori LSU anche in soprannumero.

Lello DI GIOIA (RosanelPugno) ricorda di aver già rilevato la situazione di difficoltà determinata dal fatto che molti degli emendamenti approvati dal Senato risultavano privi di relazione tecnica. Rileva che comunque la documentazione presentata dal Governo appare idonea a superare le difficoltà verificatisi nel corso dell'esame in considerazione di tale circostanza. Più in generale si dichiara soddisfatto della documentazione depositata dal Governo.

Ettore PERETTI (UDC) ribadisce la richiesta di una relazione tecnica aggiornata e integrata rispetto al testo approvato dal Senato.

Laura RAVETTO (FI) segnala l'opportunità di un supplemento di istruttoria da parte del Governo.

Massimo GARAVAGLIA (LNP) evidenzia le disposizioni recate dall'articolo 24 in materia di sostegno ai comuni in dissesto. Rivela che in questo, come in altri casi, le risposte consegnate dal Governo segnalano che non risulta possibile determinare l'entità degli effetti finanziari. Chiede pertanto se, nei casi in cui sussistono dubbi, il Governo intenda procedere a sopprimere i relativi interventi contenuti nel decreto-legge.

Il sottosegretario Mario LETTIERI, nel tornare a ribadire la volontà del Governo di presentare un emendamento per quanto riguarda la questione degli incapienti, rileva altresì che vi sia l'esigenza di un intervento in relazione alla copertura mediante aumento delle accise sui tabacchi, degli interventi a favore dei soggetti danneggiati da trasfusioni, di cui all'articolo 33.

Lino DUILIO, presidente, rileva, in relazione al complesso delle questioni sollevate nel corso del dibattito, che il disegno di legge in esame era corredato da relazione tecnica, secondo quanto previsto dalla disciplina contabile, e che il Governo ha presentato una documentazione integrativa a seguito delle richiesta avanzate nella seduta di ieri. Ritiene pertanto che la Commissione debba procedere all'esame del provvedimento secondo i tempi stabiliti dall'Ufficio di presidenza. Ricorda in particolare che, nella seduta già prevista per domani, dovrà concludersi la discussione preliminare e che lunedì alle ore 12 saranno comunicate le valutazioni di ammissibilità sugli emendamenti presentati. Osserva altresì che l'esame degli emendamenti permetterà di approfondire ulteriormente le singole questioni, in relazione alle quali il Governo potrà fornire ulteriori chiarimenti. Rinvia quindi il seguito dell'esame del provvedimento alla seduta già prevista per domani.

La seduta termina alle 17.