VI Commissione - Mercoledì 7 novembre 2007


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ALLEGATO

Schema di regolamento di organizzazione del Ministero dell'economia e delle finanze.
Atto n. 179.

RILIEVI DELIBERATI DALLA COMMISSIONE

La VI Commissione Finanze,
esaminato, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 4, del regolamento, lo schema di regolamento di organizzazione del Ministero dell'economia e delle finanze (Atto n. 179);
rilevato come lo schema di regolamento in esame completi il processo di riorganizzazione del Ministero dell'economia avviato con il decreto legislativo n. 300 del 1999;
sottolineato positivamente come il riassetto organizzativo realizzato dallo schema di regolamento comporti una razionalizzazione dell'amministrazione ministeriale che consentirà di realizzare significativi risparmi di spesa, senza peraltro pregiudicare l'efficienza dell'amministrazione finanziaria e la sua capacità di rispondere con efficacia e tempestività alle esigenze dei cittadini e delle imprese;
evidenziato come lo schema di regolamento precisi gli ambiti di competenza dei Dipartimenti del Ministero, eliminando alcune duplicazioni organizzative e funzionali rilevate nell'attuale assetto;
rilevato come gli interventi di riforma dell'Amministrazione finanziaria realizzato nel corso dell'ultimo decennio abbiano consentito di innovare radicalmente il volto dell'Amministrazione, introducendo moduli organizzativi più articolati e flessibili, determinando una massiccia informatizzazione dei processi di lavoro, favorendo una più elevata professionalizzazione del personale, ed incrementando i meccanismi di collaborazione con gli intermediari tributari;
evidenziato come tale evoluzione dell'Amministrazione finanziaria abbia consentito di migliorare notevolmente i rapporti tra il Fisco ed i contribuenti, migliorando la capacità degli uffici finanziari di rispondere alle esigenze dei cittadini e delle imprese, nonché di esercitare in modo più incisivo e rapido le funzioni di verifica e di accertamento loro affidate;
considerata l'esigenza di proseguire tale processo di ammodernamento, tenendo ferma l'esigenza che, nella molteplicità dei soggetti operanti nel settore della fiscalità, caratterizzati ormai da diversa qualificazione giuridica e strutturazione organizzativa, sia comunque garantita, da un lato, l'unitarietà di indirizzo e, dall'altro, la trasparenza, correttezza ed imparzialità nell'esercizio delle funzioni pubbliche svolte in tale ambito;

VALUTA FAVOREVOLMENTE

lo schema di decreto legislativo e formula i seguenti rilievi:
1) con riferimento all'articolo 6, comma 8, dello schema di regolamento, si segnala la necessità di assicurare la coerenza tra le competenze attribuite alla Direzione VIII del Dipartimento del Tesoro, relative alla valorizzazione dell'attivo e del patrimonio pubblico, con le funzioni in materia di gestione e valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico attribuite dalla normativa ad altre amministrazioni


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ed enti pubblici, tra i quali, in particolare, l'Agenzia del demanio, nonché la società Patrimonio dello Stato Spa, al fine di eliminare ogni duplicazione di strutture e compiti;
2) con riferimento all'articolo 15 dello schema di regolamento, relativo alla competenza generale del Dipartimento delle finanze, si sottolinea l'opportunità di specificare che tra le funzioni attribuite al Dipartimento è compresa anche l'emanazione di direttive interpretative della legislazione tributaria, al fine di assicurare la coerenza nell'applicazione delle norme da parte degli uffici rispetto alle esigenze di equità, semplicità e omogeneità di trattamento, con particolare riguardo ai principi fissati dallo Statuto dei diritti del contribuenti;
3) si valuti l'opportunità di individuare esplicitamente, tra le funzioni attribuite al Dipartimento nel suo complesso, anche l'attività di vigilanza e controllo su tutti gli enti del sistema fiscale statale diversi dalle Agenzie fiscali, nonché le relazioni con gli altri Stati e con gli organismi comunitari ed internazionali;
4) con riferimento alle competenze in materia di comunicazione istituzionale della fiscalità, di cui all'articolo 15, comma 1, lettera h), dello schema di regolamento, si segnala l'esigenza di comprendere in tale ambito anche le iniziative volte ad agevolare l'orientamento dei contribuenti nella corretta interpretazione delle norme fiscali, attraverso strumenti volti a facilitare la conoscenza dei principali aspetti della normativa in vigore e delle modifiche legislative ed interpretative intervenute nel settore tributario, anche attraverso forme di coordinamento delle funzioni svolte in materia dalle singole Agenzie fiscali;
5) con riferimento all'articolo 15, comma 4, ed all'articolo 16, comma 8, si rileva l'opportunità di qualificare l'Ufficio centrale del contenzioso tributario come Direzione;
6) con riferimento all'articolo 15, comma 4, si rileva l'opportunità di specificare le attribuzioni di entrambi i dirigenti generali assegnati al Dipartimento ai sensi della predetta disposizione;
7) con riferimento alle competenze relative al sistema informativo della fiscalità, si segnala l'esigenza di specificare che, tra le competenze generali del Dipartimento delle finanze, è compresa anche la definizione di regole e criteri per l'utilizzo dei dati e delle informazioni che costituiscono il sistema informativo della fiscalità, chiarendo, inoltre, che l'unitarietà di tale sistema deve essere finalizzata alla realizzazione del Sistema integrato delle banche dati in materia tributaria e finanziaria, previsto dall'articolo 1, comma 56, della legge n. 296 del 2006;
8) con riferimento all'articolo 16, comma 8, relativo alle competenze dell'Ufficio centrale del contenzioso tributario, si rileva l'opportunità di attribuire esplicitamente a tale struttura il compito di favorire la conoscenza degli esiti del contenzioso tributario, attraverso l'analisi e la comparazione delle pronunce giurisdizionali, al fine di favorire maggiore omogeneità di orientamenti tra l'interpretazione delle norme data dagli uffici e quella adottata dagli organi della giurisprudenza tributaria;
9) si valuti l'opportunità di prevedere anche per il Dipartimento delle finanze, analogamente a quanto disposto per il Dipartimento del tesoro e per il Dipartimento della ragioneria generale dello Stato, l'istituzione di un comitato di consulenza, in considerazione del fatto che tale organismo potrebbe risultare particolarmente utile, in ragione della notevole tecnicità e specialità della materia tributaria;
10) si rileva l'opportunità di incrementare l'utilizzo degli strumenti telematici per favorire la conoscenza del sistema fiscale e la semplificazione degli adempimenti a carico dei contribuenti e degli operatori, in particolare attraverso l'unificazione in un unico portale internet di tutte le informazioni necessarie al corretto adempimento degli obblighi tributari;
11) con riferimento all'articolo 20 dello schema di regolamento, recante disposizioni


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in materia di personale del Servizio consultivo ed ispettivo tributario, si segnala l'opportunità di ridurre ad un anno la durata delle assegnazioni a tale Servizio del personale di supporto, prevedendo che tale termine annuale si applichi anche alle assegnazioni in corso, con decorrenza dalla data di entrata in vigore del medesimo regolamento;
12) con riferimento all'articolo 24 dello schema di regolamento, relativo alla soppressione delle sedi territoriali del Ministero dell'economia e delle finanze, si sottolinea l'esigenza che l'individuazione di tali sedi avvenga tenendo conto delle interazioni esistenti anche con le strutture ospedaliere ed universitarie, prevedendo inoltre che il relativo decreto ministeriale sia sottoposto al parere delle competenti Commissioni parlamentari, modificando conseguentemente il termine di emanazione del predetto decreto;
13) sempre con riferimento all'articolo 24, si rileva l'opportunità che il personale impiegato presso le sedi territoriali da chiudere sia assorbito da parte di altre amministrazioni, prevedendosi, nei casi in cui tale riassorbimento non sia praticabile, o sia possibile solo in modo limitato, che la soppressione riguardi, alternativamente, la Ragioneria provinciale dello Stato, ovvero la Direzione provinciale dei servizi vari;
14) si segnala l'opportunità di tenere conto del fatto che l'Amministrazione del Monopoli di Stato, richiamata dagli articoli 12 e 20 dello schema di regolamento, sarà coinvolta dal processo di trasformazione in Agenzia fiscale previsto dall'articolo 40, commi da 2 a 6, del decreto - legge n. 159 del 2007, il cui disegno di legge di conversione è attualmente all'esame delle Camere;
15) con riferimento all'articolo 28, si segnala l'opportunità di inserire, tra le disposizioni espressamente abrogate dallo schema di regolamento, l'articolo 28 del decreto del Presidente della Repubblica 27 marzo 1992, n. 287.