V Commissione - Resoconto di marted́ 5 febbraio 2008


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ATTI DEL GOVERNO

Martedì 5 febbraio 2008. - Presidenza del presidente Lino DUILIO. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Mario Lettieri.

La seduta comincia alle 14.40.

Schema di decreto legislativo recante modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 4 aprile 2006, n. 216, recante attuazione delle direttive 2003/87/CE e 2004/101/CE in materia di scambio di quote di emissione dei gas a effetto serra nella Comunità, con riferimento ai meccanismi di progetto del Protocollo di Kyoto.
Atto n. 201.
(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione - Parere favorevole con condizione).

La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto legislativo.

Lino DUILIO, presidente, in sostituzione del relatore, con riferimento ai profili finanziari del provvedimento, ritiene opportuno che, per quanto concerne l'articolo 1, commi 15 e 19, al fine di consentire la verifica dell'idoneità del meccanismo tariffario ad assicurare l'integrale compensazione degli oneri, il Governo fornisca elementi circa gli oneri derivanti dalle misure di riorganizzazione e di potenziamento del Comitato e circa il gettito atteso dalle tariffe. In proposito ricorda che, trattandosi di costi obbligatori, gli importi delle tariffe sostenute dagli operatori privati risultano deducibili dal reddito imponibile, con conseguente possibilità di riflessi negativi in termini di gettito tributario. In particolare ritiene necessario acquisire l'avviso del Governo circa l'opportunità di stabilire tariffe in misura eccedente rispetto agli oneri connessi all'attività del Comitato, che quindi andrebbero quantificati in modo dettagliato, al fine di destinare la quota eccedente al riversamento all'entrata del bilancio dello Stato e compensare gli effetti negativi in


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termini di gettito tributario. Con riferimento poi all'articolo 2, ritiene opportuno che il Governo fornisca una stima dei proventi derivanti dalla cessione a titolo oneroso dei crediti, nonché un'indicazione circa la natura (permanente o meno) degli stessi. Andrebbe inoltre chiarito se tali maggiori entrate siano destinate a contribuire all'invarianza finanziaria delle modifiche recate dal provvedimento nel suo complesso.

Il sottosegretario Mario LETTIERI, per quanto concerne i chiarimenti richiesti sull'entità degli oneri per il potenziamento del Comitato, da fronteggiare con il previsto meccanismo tariffario, rileva che tali oneri saranno puntualmente quantificati in sede di determinazione delle tariffe, nel rispetto del criterio della copertura integrale dei costi, fissato dall'articolo 26 del decreto legislativo n. 216 del 2006. Relativamente poi agli effetti delle tariffe stabilite a carico degli operatori, in termini di minore gettito derivante dalla loro deducibilità dal reddito imponibile, fa presente che il pagamento di tali tariffe non dovrebbe determinare variazioni significative in termini tributari, in quanto tali effetti possono considerarsi ricompresi nell'ambito delle attività complessive degli operatori. Ritiene peraltro non possibile stabilire tariffe in misure eccedente rispetto ai costi connessi all'attività del Comitato in quanto una simile previsione non risulterebbe compatibile con il principio comunitario vigente in materia, fondato esclusivamente sul ristoro, per lo Stato, dei costi effettivi del servizio prestato.

Lino DUILIO, presidente, in sostituzione del relatore, formula la seguente proposta di parere:

«La V Commissione bilancio, tesoro e programmazione,
esaminato lo schema di decreto legislativo recante modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 4 aprile 2006, n. 216, recante attuazione delle direttive 2003/87/CE e 2004/101/CE in materia di scambio di quote di emissione dei gas a effetto serra nella Comunità, con riferimento ai meccanismi di progetto del Protocollo di Kyoto (atto n. 201);
preso atto dei chiarimenti forniti dal Governo per cui:
gli oneri per il potenziamento del Comitato di cui all'articolo 8 del decreto legislativo n. 216 del 2006 - come modificato dal provvedimento in esame - da fronteggiare con il meccanismo tariffario, saranno puntualmente quantificati in sede di determinazione delle tariffe, nel rispetto del criterio della copertura integrale dei costi, fissato nella norma di cui all'articolo 26 del predetto decreto;
dalla deducibilità ai fini fiscali degli importi delle tariffe, come definite in conseguenza delle innovazioni alla disciplina vigente introdotte dal provvedimento in esame, non deriveranno variazioni significative in termini di gettito tributario, in quanto gli effetti delle eventuali variazioni delle tariffe possono considerarsi ricompresi nell'ambito delle attività complessive degli operatori;
rilevata l'opportunità di precisare che anche ai componenti dei gruppi di lavoro eventualmente istituiti ai sensi dell'articolo 1, comma 5, lettera e), capoverso 5-quater non devono essere corrisposti compensi, emolumenti e rimborsi spese;

esprime

PARERE FAVOREVOLE

con la seguente condizione:
All'articolo 1, comma 5, lettera e), capoverso 5-sexies, sostituire il secondo periodo con il seguente: «Ai componenti del Comitato e dei gruppi di lavoro di cui al comma 5-quater non spetta alcun emolumento, compenso né rimborso spese a qualsiasi titolo dovuto».


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La Commissione approva la proposta di parere.

La seduta termina alle 14.50.

DELIBERAZIONE DI RILIEVI SU
ATTI DEL GOVERNO

Martedì 5 febbraio 2008 - Presidenza del presidente Lino DUILIO. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Mario Lettieri.

La seduta comincia alle 14.50.

Schema di regolamento di organizzazione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
Atto n. 207.
(Rilievi alla I Commissione).
(Esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del regolamento, e conclusione).

La Commissione inizia l'esame dello schema di regolamento.

Gaspare GIUDICE (FI), intervenendo sull'ordine dei lavori, rileva l'inopportunità per la Commissione di procedere all'esame del provvedimento. Infatti mentre lo schema di decreto legislativo su cui la Commissione ha testé espresso il parere risulta finalizzato ad impedire l'apertura di procedure di infrazione comunitaria nei confronti dell'Italia e quindi risulta giustificata l'urgenza nell'espressione del parere, nel caso del provvedimento in esame ritiene assolutamente inopportuno procedere in quanto risulta singolare che un Governo in carica solo per il disbrigo degli affari correnti con Camere che verranno probabilmente sciolte nella giornata odierna possa procedere, una volta acquisito il parere dei competenti organi parlamentari, all'emanazione di un decreto che disciplina l'organizzazione di un importante Ministero.

Lino DUILIO, presidente, pur ritenendo non infondate le considerazioni dell'onorevole Giudice, segnala che la Commissione è chiamata ad esprimere sul provvedimento in esame le proprie valutazioni alla Commissione affari costituzionali, ai fini della formulazione di eventuali rilievi in ordine alle conseguenze di carattere finanziario del provvedimento, e che sarà tale Commissione ad esprimere il parere al Governo. Rileva che, conseguentemente, l'obiezione sollevata dall'onorevole Giudice dovrebbe più propriamente emergere nel corso dei lavori della Commissione affari costituzionali, e che, essendo invece allo stato confermata la volontà della Commissione affari costituzionali di procedere, la Commissione bilancio non può che svolgere il proprio compito sottoponendo alla Commissione affari costituzionali una compiuta istruttoria sui profili finanziari del provvedimento.

Il sottosegretario Mario LETTIERI ricorda che il Governo ha predisposto lo schema di regolamento precedentemente alla sfiducia del Senato che ha determinato le sue dimissioni.

Maino MARCHI (PD-U), relatore, con riferimento ai profili finanziari del provvedimento, osserva preliminarmente che la legge finanziaria 2007 (articolo 1, comma 416) e l'allegata relazione tecnica hanno previsto - con riguardo specifico all'articolo 1, comma 404, lettera a), della medesima legge (riduzione del 10 per cento degli uffici dirigenziali generali) - il conseguimento di risparmi di spesa pari a 2 milioni di euro per il 2007, 4 milioni per il 2008 e 5 milioni per il 2009: tali risparmi netti a regime (5 milioni di euro) sono stati stimati ipotizzando la cessazione dal servizio, senza avvicendamento, di 40 dirigenti generali per tutti i Ministeri. Considerato che non è stato possibile procedere ad un esame contestuale delle misure di attuazione di tale disposizione contenuta nella legge finanziaria 2007 (lo schema di regolamento in esame riguarda esclusivamente l'Amministrazione dell'ambiente), chiede un chiarimento da parte


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del Governo circa l'effettiva possibilità che i risparmi previsti dalla legge finanziaria siano conseguiti integralmente. Nell'ambito del predetto chiarimento, tenuto conto che le minori spese conseguenti alla riduzione delle dotazioni organiche dei dirigenti prevista dallo schema di regolamento in esame dovrebbero presumibilmente essere scontate a decorrere dal 2008, ritiene opportuno acquisire dati relativamente all'effettivo conseguimento dei risparmi già previsti dalla legge finanziaria per il 2007 riferiti al primo esercizio del triennio (ossia per il 2007).

Il sottosegretario Mario LETTIERI, ricorda che l'allegato 7 alla legge finanziaria per il 2007 evidenzia un'incidenza positiva sul fabbisogno e sull'indebitamento netto delle disposizioni dell'articolo 1, comma 416, della legge n. 296 del 2006 in materia di riordino dei Ministeri pari a due milioni di euro per l'anno 2007, quattro milioni di euro per l'anno 2008 e cinque milioni di euro a decorrere dall'anno 2009. In proposito segnala preliminarmente che il processo di riorganizzazione dei Ministeri, come delineato dalla legge finanziaria per il 2007, risulta tutt'ora in corso e pertanto un accertamento definitivo dei risparmi di spesa conseguiti potrà essere realizzato a consuntivo, a seguito della completa attuazione delle misure previste attraverso l'emanazione dei regolamenti di riorganizzazione. Rileva che in ogni caso, alla luce dei provvedimenti esaminati, ritiene ragionevole che la prevista riduzione degli uffici di livello dirigenziale generale in misura non inferiore al dieci per cento consentirà di conseguire i risparmi di spesa attesi. In particolare, con riferimento all'effettività dei risparmi derivanti dalla riduzione delle posizioni apicali, fa presente che tali uffici, in ragione degli specifici poteri di organizzazione loro attribuiti, devono essere necessariamente ricoperti, pena la possibile compromissione della funzionalità dell'amministrazione, a tal fine utilizzando le relative risorse appostate in bilancio. Ne consegue che il taglio dei predetti uffici e dei relativi posti di organico, anche nel caso di posti apicali in atto vacanti, determina il venire meno delle somme occorrenti per la corresponsione dei trattamenti economici ai dirigenti generali, comportando un effettivo risparmio di spesa. Evidenzia inoltre che il richiamato articolo 1, comma 404, prevede ulteriori interventi di razionalizzazione e contenimento della spesa degli apparati pubblici centrali e periferici i cui effetti, sebbene non scontati, per motivi prudenziali sui saldi di finanza pubblica relativamente al triennio 2007-2009, si ritiene determinino sulla base dell'attuale stato del processo di riorganizzazione dei ministeri, ulteriori risparmi di spesa.

Maino MARCHI (PD-U), relatore, alla luce delle dichiarazioni del rappresentante del Governo, formula la seguente proposta:

«La V Commissione Bilancio, tesoro e programmazione,
esaminato, per quanto di competenza, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del Regolamento, lo schema di regolamento in oggetto;
preso atto dei chiarimenti forniti dal Governo,

VALUTA FAVOREVOLMENTE

lo schema di regolamento».

La Commissione approva la proposta del relatore.

La seduta termina alle 15.