VIII Commissione - Mercoledì 2 aprile 2008


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ALLEGATO

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2006/21/CE, relativa alla gestione dei rifiuti delle industrie estrattive (Atto n. 225).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La VIII Commissione,

esaminato lo schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2006/21/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 marzo 2006, relativa alla gestione dei rifiuti delle industrie estrattive e che modifica la direttiva 2004/35/CE (atto n. 225);

preso atto del parere espresso in sede di Conferenza Stato-regioni, nel quale si rileva, tra l'altro, come la direttiva da attuare nell'ordinamento interno non sembra essere pienamente calibrata sulla realtà italiana, e in particolare su quella regionale, che presenta - rispetto a quella europea - significative differenze qualitative e quantitative delle attività estrattive;

riconosciuti, in tal senso, gli elementi di originalità della peculiare situazione dell'industria estrattiva italiana, che andranno adeguatamente considerati a livello di normativa tecnica di settore;

osservato, peraltro, che lo schema di decreto legislativo in esame, limitandosi - di fatto - a recepire in forma quasi testuale le norme comunitarie, risulta redatto in modo da rispecchiare fedelmente la disciplina della direttiva di riferimento, della quale l'ordinamento italiano non può che tenere conto;

segnalato, al contempo, che lo schema di decreto in esame si pone opportunamente l'obiettivo di prevenire o ridurre gli effetti negativi sull'ambiente e sulla salute umana dei rifiuti prodotti dalle industrie estrattive, prestando particolare attenzione agli aspetti relativi alla sicurezza, alla prevenzione degli incidenti e al sistema dei controlli;

rilevato che le disposizioni del provvedimento in esame risultano, altresì, pienamente coerenti con la disciplina legislativa di carattere generale vigente in materia di rifiuti, tanto che anche in sede di Conferenza Stato-regioni è stato espresso un parere favorevole, sia pur condizionato a specifiche modifiche di natura strettamente tecnica;

auspicato, pertanto, che in fase di concreta attuazione della normativa comunitaria il Governo sappia adottare ogni possibile misura diretta a tenere in adeguata considerazione la richiamata specificità delle attività estrattive poste in essere sul territorio italiano, mantenendo - al contempo - il massimo livello di attenzione verso la corretta esecuzione degli obblighi comunitari di smaltimento e gestione dei relativi rifiuti;

ricordato, peraltro, che su taluni di questi specifici argomenti la VIII Commissione era intervenuta anche in sede di esame parlamentare dello schema di de creto correttivo del cosiddetto «codice ambientale», segnalando nel suo parere, tra l'altro, «l'esigenza di disciplinare in


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modo coerente la gestione dei materiali di risulta dalla lavorazione del marmo, che non vanno assoggettati alla nozione di rifiuto quando possono, di norma, essere recuperati o riciclati»;

preso atto, infine, che la V Commissione ha valutato favorevolmente le conseguenze di carattere finanziario recate dal provvedimento,

esprime

PARERE FAVOREVOLE.