VIII Commissione - Resoconto di mercoledì 2 aprile 2008


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ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 2 aprile 2008. - Presidenza del presidente Ermete REALACCI. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare, Laura Marchetti.

La seduta comincia alle 10.25.

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2006/21/CE, relativa alla gestione dei rifiuti delle industrie estrattive.
Atto n. 225.
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione inizia l'esame.

Ermete REALACCI, presidente, comunica preliminarmente che è stato trasmesso il parere espresso, lo scorso 26 marzo, in sede di Conferenza Stato-regioni sullo schema di decreto legislativo in titolo. Avverte, inoltre, che la V Commissione ha appena formulato i rilievi sulle conseguenze finanziarie recate dal provvedimento in esame.

Raffaella MARIANI (PD-U), relatore, illustra lo schema di decreto legislativo in esame - adottato nell'esercizio della delega recata dall'articolo 1, comma 1, della legge 6 febbraio 2007, n. 13 (legge comunitaria 2006) - che è diretto al recepimento della direttiva 2006/21/CE del 15 marzo 2006, relativa alla gestione dei rifiuti delle industrie estrattive. Fa presente, quindi, che il provvedimento, che costituisce la trasposizione pressoché integrale della direttiva comunitaria, definisce un sistema di regole per la gestione dei rifiuti prodotti dalle industrie estrattive, con particolare attenzione agli aspetti relativi alla sicurezza ed ai controlli, al fine di prevenire o di ridurre gli effetti negativi sull'ambiente e sulla salute umana di tali rifiuti.
Osserva che lo schema di decreto introduce, quindi, una serie di obblighi a carico degli operatori dell'industria estrattiva, che riguardano la progettazione, la gestione e la chiusura delle strutture di gestione dei rifiuti minerari, nonché la


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fase successiva alla chiusura stessa. In particolare, lo schema di decreto prevede: il divieto di abbandono, di scarico, di deposito e di smaltimento incontrollato di tali tipologie di rifiuti e la realizzazione di strutture attrezzate ed adeguate per lo stoccaggio per evitare danni all'ambiente e pericolo per la salute umana; l'elaborazione di adeguati piani di gestione dei rifiuti finalizzati a garantire una corretta pianificazione delle varie soluzioni di gestione dei rifiuti da estrazione per ridurne al minimo la produzione e la pericolosità e per incentivarne il recupero; l'adozione e l'attuazione, da parte degli operatori, di una struttura di deposito dei rifiuti di categoria A, di una politica di prevenzione degli incidenti rilevanti connessi a tali rifiuti, attraverso una serie di azioni coordinate quali la messa in atto di un sistema di gestione della sicurezza, l'elaborazione di piani di emergenza e una adeguata divulgazione delle informazioni in materia di sicurezza alle persone che possono essere colpite da un incidente rilevante; un'autorizzazione speciale per le strutture di deposito cui vengono conferiti tali rifiuti, nonché specifici requisiti relativi alla loro ubicazione, costruzione e gestione e alle procedure per la chiusura e per la fase successiva alla chiusura stessa. Segnala, inoltre, che il provvedimento detta le condizioni in base alle quali è possibile utilizzare i rifiuti di estrazione per il riempimento dei vuoti e delle volumetrie derivanti dall'attività estrattiva superficiale o sotterranea, garantendo un'ampia partecipazione del pubblico ai processi decisionali, attraverso l'informazione sulle domande di autorizzazione per la gestione dei rifiuti e la consultazione prima del rilascio dell'autorizzazione per la gestione dei rifiuti stessi.
Richiama, peraltro, il parere espresso in sede di Conferenza Stato-regioni, nel quale si rileva, tra l'altro, come la direttiva da attuare nell'ordinamento interno non sembra essere pienamente calibrata sulla realtà italiana, e in particolare su quella regionale, che presenta - rispetto a quella europea - significative differenze qualitative e quantitative delle attività estrattive. Al riguardo, ritiene che vadano riconosciuti gli elementi di originalità della peculiare situazione dell'industria estrattiva italiana, che andranno adeguatamente considerati a livello di normativa tecnica di settore, senza per questo ignorare l'esigenza di rispettare la disciplina della direttiva di riferimento, della quale l'ordinamento italiano non può che tenere conto, considerato anche che essa si pone opportunamente l'obiettivo di prevenire o ridurre gli effetti negativi sull'ambiente e sulla salute umana dei rifiuti prodotti dalle industrie estrattive.
Ricorda, infine, che su taluni di questi specifici argomenti la VIII Commissione era intervenuta anche in sede di esame parlamentare dello schema di decreto correttivo del cosiddetto «codice ambientale», segnalando nel suo parere, tra l'altro, l'esigenza di disciplinare in modo coerente la gestione dei materiali di risulta dalla lavorazione del marmo. Al riguardo, dunque, auspica che si possano individuare, in sede di normativa tecnica, tutte le possibili soluzioni per favorire - nel pieno rispetto della normativa europea - il recupero e il riciclo dei materiali delle citate industrie estrattive.
Presenta, in conclusione, una proposta di parere favorevole (vedi allegato), di cui raccomanda l'approvazione da parte della Commissione.

Camillo PIAZZA (Verdi) dichiara di condividere la proposta di parere del relatore, soprattutto con riferimento all'esigenza di valorizzare il recupero e il riciclo dei materiali di risulta.

Il sottosegretario Laura MARCHETTI dichiara di condividere la proposta di parere del relatore, che ringrazia per il lavoro svolto.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole formulata dal relatore.


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Sull'ordine dei lavori.

Raffaella MARIANI (PD-U) intende rivolgere un appello al Governo, affinché provveda a sollecitare le regioni, prima dell'inizio dell'imminente stagione estiva, a rendere operativo il cosiddetto «catasto degli incendi», in modo da evitare il ripetersi dei gravi e drammatici episodi che hanno regolarmente caratterizzato le ultime estati sul territorio italiano.

Ermete REALACCI, presidente, dichiara di condividere le problematiche testé espresse dal deputato Mariani, invitando il Governo a farsi responsabilmente carico della questione.

Salvatore MARGIOTTA (PD-U) si associa alle considerazioni svolte dal deputato Mariani.

Camillo PIAZZA (Verdi) dichiara di condividere la richiesta di impegno formulata dal deputato Mariani.

Il sottosegretario Laura MARCHETTI assicura che il Governo porrà in essere ogni possibile sforzo, per quanto di competenza, per affrontare la questione testé sollevata.

La seduta termina alle 10.40.