Doc. LVII, n. 2-bis/A





PARERE DELLA VI COMMISSIONE PERMANENTE
(Finanze)

La VI Commissione,
esaminata la Nota di aggiornamento al Documento di programmazione economico-finanziaria relativo alla manovra di finanza pubblica per gli anni 2008-2011 (Doc. LVII, n. 2-bis);
rilevato come, anche a causa delle turbolenze determinatesi sui mercati internazionali a seguito della crisi dei mutui immobiliari negli Stati Uniti, il Governo ha preferito prudenzialmente rivedere le previsioni di crescita del PIL, per l'anno in corso, nonché per il 2008 e gli anni considerati dal DPEF, che sono state pertanto abbassate all'1,5 per cento nel 2008, all'1,7 per cento nel 2009 ed all'1,8 per cento negli anni 2010-2011;
sottolineato, con riferimento agli ambiti di specifica competenza della Commissione Finanze, come le entrate tributarie abbiano registrato, nel periodo giugno-ottobre 2007, un risultato sensibilmente migliore di quanto ipotizzato nel DPEF, con un maggior gettito quantificato in circa 6 miliardi di curo, proseguendo ulteriormente nel miglioramento delle prospettive di entrata registratesi nella seconda parte del 2006 e nella prima metà dell'anno in corso;
rilevato come il miglioramento del gettito sia riconducibile in misura significativa agli interventi per l'allargamento delle basi imponibili ed il contrasto all'evasione fiscale posti in essere nel corso di questa legislatura, e testimoni pertanto della lungimiranza ed efficacia dell'azione dì politica economica realizzata dal Governo;
sottolineato come il Governo confermi la scelta, già operata in precedenza con il decreto-legge n. 81 del 2007, di destinare una quota significativa delle maggiori risorse disponibili a finanziare interventi di sostegno sociale, in particolare per quanto riguarda le famiglie, nonché per rafforzare lo sviluppo economico, attraverso misure concrete volte a ridurre la pressione fiscale per i cittadini e per le imprese, ed a semplificare gli adempimenti di natura fiscale;
rilevato al tempo stesso come la Nota di aggiornamento confermi la volontà del Governo di rispettare gli obblighi derivanti dal Patto di stabilità europeo, al fine di proseguire nel processo di risanamento della finanza pubblica, operando una correzione complessiva del saldo, al netto della correzioni cicliche e delle misure una tantum, che risulta superiore a quanto richiesto dagli organismi comunitari;
evidenziato, in particolare, come le scelte di finanza pubblica prospettate dal Governo consentiranno comunque di ridurre dal 2,5 per cento al 2,4 per cento il rapporto tra indebitamento e PIL nel 2007, confermando inoltre nel 2,2 per cento il livello dell'indebitamento nel 2008, nel corso del quale circa 11 miliardi di euro saranno destinati al finanziamento delle misure per il rispetto degli impegni già sottoscritti, la conferma delle prassi consolidate e la realizzazione di nuove iniziative;
considerato che 1a manovra di finanza pubblica si articolerà, per quanto riguarda gli ambiti di competenza della Commissione Finanze, anche nel decreto-legge recante misure di semplificazione fiscale e di sostegno alla spesa per investimenti, il quale inciderà esclusivamente sui saldi di finanza pubblica per il 2007;
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