Larticolo 1, commi da 337 a 340, della legge 23 dicembre 2005, n. 266
(legge finanziaria per il 2006) ha istituito un apposito
Fondo in cui far confluire una quota
pari al 5 per mille dell'imposta sul reddito delle persone
fisiche, da destinare al perseguimento delle seguenti finalitā:
§
sostegno del volontariato e delle altre
organizzazioni non lucrative di utilitā sociale (ONLUS), delle associazioni di
promozione sociale iscritte nei registri nazionale, regionale e provinciale,
delle associazioni e fondazioni riconosciute che operano in determinati settori[1];
§
finanziamento della ricerca scientifica e dell'universitā;
§
finanziamento della ricerca sanitaria;
§
attivitā sociali svolte
dal comune di residenza del
contribuente.
In base al testo della legge finanziaria, la
destinazione dell5 per mille č limitata
allanno 2006[2] ed č a titolo iniziale e sperimentale.
La destinazione del 5 per mille č aggiuntiva
rispetto alla destinazione dell'8
per mille a scopi di interesse sociale o di
carattere umanitario, a diretta gestione statale, e di carattere religioso, a
diretta gestione della Chiesa cattolica, prevista dallarticolo 47 della legge 20 maggio
1985, n. 222[3].
[1] I settori nei quali devono operare le sopra
indicate associazioni e fondazioni riconosciute sono: assistenza sociale e
socio-sanitaria; assistenza sanitaria; beneficenza; istruzione; formazione; sport dilettantistico; tutela,
promozione e valorizzazione delle cose d'interesse artistico e storico; tutela
e valorizzazione della natura e dell'ambiente, con esclusione dell'attivitā;
esercitata abitualmente, di raccolta e riciclaggio dei rifiuti urbani, speciali
e pericolosi; promozione della cultura e dell'arte;
tutela dei diritti civili; ricerca scientifica di particolare interesse sociale
svolta direttamente da fondazioni ovvero da esse affidata ad universitā, enti
di ricerca e altre fondazioni.
[2] Larticolo 31, comma 2, del D.L. 30
dicembre 2005, n. 273, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 febbraio
2006, n. 51, ha specificato che la disposizione illustrata, riferita all'anno finanziario 2006, si applica al periodo dimposta
2005.
[3] Rispetto alla disciplina della quota relativa all8 per mille, la disposizione in esame non
contempla il caso di scelta non espressa. Ne consegue che soltanto la quota
di reddito specificamente destinata da ciascun contribuente sarā assegnata ad
una delle quattro tipologie sopra indicate. Invece, a norma dellarticolo 47
della legge n. 222 del 1985, la quota dell8 per mille viene
ripartita complessivamente sulla base delle percentuali risultanti dalle scelte
espresse.