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DICHIARAZIONE DI VOTO FINALE DEL DEPUTATO PASQUALINO GIUDITTA SULLA PROPOSTA DI LEGGE N. 17-D
PASQUALINO GIUDITTA. Signor Presidente, onorevoli colleghi, i Popolari Udeur già hanno espresso la propria condivisione sulla necessità dell'istituzione della Commissione parlamentare di inchiesta sull'emergenza rifiuti, dando così continuità al lavoro svolto dalle precedenti Commissioni istituite nella XIII e nella XIV legislatura.
Oggi, con l'approvazione dell'istituzione della Commissione, mi auguro che, al più presto possibile, si possa dare finalmente inizio all'attività, che si rende indispensabile e necessaria anche alla luce della grave crisi nel settore dei rifiuti, che stanno attraversando alcune regioni d'Italia.
Dobbiamo registrare, purtroppo, un forte ritardo rispetto ai parametri minimi europei in riferimento al sistema dei rifiuti, ricordando che metà dell'Italia - e specialmente la Puglia, la Sicilia, la Calabria e la Campania - da anni vive in un stato di emergenza con una gestione commissariale.
In particolare in Campania, 60mila tonnellate di rifiuti giacciono a terra, causando una delle emergenze sanitarie più pericolose degli ultimi tempi.
Alla Commissione, quindi, è affidato un compito estremamente importante, perché tramite la sua azione di indagine, ricerche e soprattutto verifiche, essa dovrà tentare di rimuovere le cause ostative e tutti gli elementi frenanti che, a tutt'oggi, hanno rallentato, in tutto il paese, la realizzazione di sistemi moderni ed adeguati ai migliori standard comunitari per la gestione del ciclo integrato dei rifiuti.
È inconcepibile che nel 2006, nel nostro paese, non esista ancora un sistema razionale unico di gestione del ciclo dei rifiuti.
I cittadini pretendono risposte adeguate, che noi non possiamo far mancare.
La lettura della relazione conclusiva sul lavoro svolto nella precedente legislatura lascia aperti troppi interrogativi, ai quali dobbiamo dare assolutamente risposte.
Onorevoli colleghi, l'aspetto sul quale dovremmo riflettere maggiormente è quello degli obiettivi che questa volta ci prefissiamo.
Dobbiamo assolutamente invertire la rotta ed essere in grado di dare risposte più incisive e concrete.
È vero che la Commissione d'inchiesta deve occuparsi delle illegalità e delle irregolarità e non del ciclo dei rifiuti, ma è anche vero che la nostra azione è fondamentale per le amministrazioni, che debbono giungere alla definitiva soluzione del problema.
La strategia della Commissione deve essere, quindi, quella di dare sostegno e supporto alle amministrazioni locali, affinché possano giungere, in tempi rapidi,Pag. 69alla realizzazione della gestione ordinaria, che finalmente permetta di concludere le fasi di emergenza in cui si trovano molte regioni del sud Italia.
Vi è la necessità di costruire soluzioni praticabili in tempi brevi, uscendo dalla fase straordinaria e attivando un sistema gestito in via ordinaria, con l'applicazione di regole certe, senza margini di incertezze e confusione: siamo sicuri che questi saranno gli elementi che contribuiranno ad arginare ed isolare una cultura del malaffare e della corruzione.
L'introduzione di norme certe nel sistema penale che individuino con sicurezza la natura del delitto ambientale e che quindi permettano di non sfuggire più alla pena, è oramai una condizione non più rinviabile, e deve essere necessariamente affrontata nel corso di questa legislatura.
Si consideri inoltre che gli illeciti in materia ambientale sono impressionanti: nel 2005 sono state interessate dal fenomeno quasi tutte le regioni d'Italia e sono tantissime le aziende coinvolte.
C'è bisogno di una assunzione di responsabilità, che si traduca in una strategia concertata tra Parlamento, Governo ed enti locali. Essa è assolutamente indispensabile, visto che in questi anni gli enti locali da soli non sono stati in grado di farcela.
Onorevoli colleghi, sono certo che l'ampia condivisione del Parlamento sulla istituzione di questa Commissione rappresenti una forte sensibilità verso i temi dell'ambiente e mi auguro che il lavoro non sia fine a se stesso, ma venga tradotto in leggi, atti ed azioni di governo, che sono fondamentali per lo sviluppo economico e sociale del nostro paese.
Signor Presidente, onorevoli colleghi, annuncio il voto favorevole del gruppo dei Popolari-Udeur.