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Si riprende la discussione del disegno di legge di conversione A.C. 1922 (ore 15,12).
(Esame degli ordini del giorno - A.C. 1922)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame degli ordini del giorno presentati (Vedi l'allegato A - A.C. 1922 sezione 4).
Qual è il parere del Governo?
GIAMPAOLO VITTORIO D'ANDREA, Sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. Il Governo accetta gli ordini del giorno Turco n. 9/1922/1, Margiotta n. 9/1922/2 e Caruso n. 9/1922/3
(Nuova formulazione).
L'ordine del giorno Stucchi n. 9/1922/4 è accettato a condizione che il dispositivo sia riformulato in questi termini: «a verificare la possibilità di adottare le opportune iniziative, anche normative, al fine di attribuire specifici riconoscimenti di natura economica agli enti locali virtuosi, anche agendo sulla TARSU». Non possiamo infatti disporre, attraverso un ordine del giorno, un intervento diretto di riduzione della TARSU.
Il Governo accetta l'ordine del giorno Dussin n. 9/1922/5 ma con una piccola riformulazione, consistente nell'eliminazione dei riferimenti alle norme in base alle quali sono state nominate le gestioni commissariali. Pertanto, il dispositivo dovrebbe recitare così: «a promuovere ogni possibile iniziativa affinché, alla scadenza del periodo di emergenza, la responsabilità dello svolgimento del servizio della raccolta» - altra aggiunta - «e dello smaltimento dei rifiuti possa essere ripristinata in capo agli enti locali competenti.». Si tratta, praticamente, della stessa cosa, salvo il riferimento intermedio.
Pag. 68
Riguardo l'ordine del giorno Foti n. 9/1922/6, credo manchi qualcosa nel testo che mi è pervenuto; infatti, non riesco a comprendere una parte del dispositivo. Probabilmente si tratta di un errore materiale, quindi il Governo rinvia l'espressione del parere nell'attesa che ci venga fornito un testo più completo.
Il Governo accetta l'ordine del giorno Cosenza n. 9/1922/7, a condizione che l'ultima parte del dispostivo sia riformulata in questi termini: «ad adottare le opportune iniziative di coordinamento delle diverse forme di raccolta differenziata dei rifiuti nella regione Campania».
Anche l'ordine del giorno Pini n. 9/1922/8 è accettato dal Governo, se riformulato nel senso di aggiungere, dopo la parola: «vengano» la seguente: «prioritariamente» e di sopprimere le parole: «evitando il trasferimento, anche in forme modificate, in altre regioni italiane». Queste ultime, infatti, contrasterebbero con quanto disposto dal testo del provvedimento. Quindi, per questa parte l'ordine del giorno potrebbe risultare inammissibile.
Il Governo invita il presentatore a riformulare l'ordine del giorno Paolo Russo n. 9/1922/9, riportandolo, per quanto possibile, vicino alla formulazione dell'emendamento Paolo Russo 5.28, che sembrava articolato in maniera migliore. Quindi, proporrei la seguente riformulazione, accettando conseguentemente l'ordine del giorno. La parte dispositiva dovrebbe essere modificata come segue: «impegna il Governo ad assumere le opportune iniziative finalizzate a rafforzare gli strumenti e le strutture di contrasto del traffico illecito di rifiuti, di concerto con i Comitati per l'ordine e la sicurezza delle cinque province campane e di intesa» - così come era scritto - «anche con i comandi di polizia municipale e provinciale». Invece, consiglierei di evitare il riferimento al comandante regionale dell'esercito. Infatti, facendo egli capo al comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, ritengo più equilibrato modificare il testo nel senso indicato. Ripeto quindi che il Governo accetta l'ordine del giorno Paolo Russo n. 9/1922/9 se riformulato secondo quanto suggerito, oppure con formule similari che lo stesso presentatore potrà proporre.
Il Governo accoglie come raccomandazione l'ordine del giorno Bodega n. 9/1922/10. Per quanto riguarda l'ordine del giorno Grimoldi n. 9/1922/11, esso appare persino superfluo. Il Governo lo accetta se riformulato nella parte dispositiva sostituendo alle parole «delle convenzioni» le seguenti: «di intesa». Infatti, il decreto-legge che ci accingiamo a licenziare parla di intesa con le regioni interessate allo smaltimento dei rifiuti fuori regione. Quindi, tale circostanza è già prevista nel testo del decreto-legge.
Gli ordini del giorno Cota n. 9/1922/12 e Fava n. 9/1922/13 fanno riferimento alle procedure di svolgimento degli affidamenti diretti. È noto che la materia su cui abbiamo a lungo discusso è regolata dall'articolo 3 del decreto-legge, in cui si disciplinano le modalità attraverso le quali si dovrà pervenire allo svolgimento della gara di affidamento del servizio. Inoltre, esso al comma 2 dispone affidamenti diretti, nel caso in cui sia necessario procedere ad altri interventi di questo tipo in attesa dello svolgimento delle gare. Se tramite gli ordini del giorno in questione si stabilisce di provvedere a tali affidamenti diretti con procedure farraginose o lunghe di cui al comma al comma 1, è inutile prevedere l'affidamento transitorio.
GIOVANNI FAVA. Sono gare pubbliche!
GIAMPAOLO VITTORIO D'ANDREA, Sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. Quindi, in questo caso il Governo non può accettare gli ordini del giorno così come formulati. Pertanto, invito i firmatari al ritiro oppure a proporre una riformulazione in cui si affermi che ci si impegna il più possibile a tenere conto delle regole dell'evidenza pubblica, in modo tale che l'affidamento diretto possa essere fatto anche attraverso forme di maggiore pubblicità della gara, con un numero di inviti pari all'evidenza pubblica.Pag. 69
L'ordine del giorno Lussana n. 9/1922/14, come qualcun altro ordine del giorno successivo, invita ad allargare le competenze della Consulta fino a ricomprendere le materie relative allo stoccaggio dei rifiuti o alla localizzazione degli impianti e così via. È evidente tuttavia che la Consulta non può esprimere parere decisionale. Il testo dell'ordine del giorno recita nella parte dispositiva: «impegna il Governo ad adoperarsi, in sede di attuazione dell'articolo 2, comma 1-bis, capoverso 4, affinché la Consulta risolva anche la situazione problematica dello stoccaggio provvisorio dei rifiuti nella regione Campania». Il Governo propone una riformulazione nel senso che la Consulta sia «sentita per risolvere». Se la presentatrice accetta tale riformulazione, il Governo può prevedere di sentire la Consulta anche nei passaggi relativi allo stoccaggio dei rifiuti. A questo ordine del giorno ne seguirà a breve un altro quasi simile.
Il Governo accetta l'ordine del giorno Filippi n. 9/1922/15, anche perché di contenuto molto simile ad un precedente ordine del giorno già accettato.
Il Governo accoglie come raccomandazione l'ordine del giorno Brigandì n. 9/1922/16; il contenuto di questa prescrizione di carattere puramente ambientale è parso, infatti, corrispondere anche alle nostre intenzioni.
Il Governo accetta l'ordine del giorno Goisis n. 9/1922/17, trattandosi, se sussistenti, di riduzioni di trasferimenti erariali già disposti e che peraltro mettono capo alla responsabilità del Governo precedente; quindi, verificati gli atti relativi, riferiremo al Parlamento sulla materia.
Il Governo accetta, altresì, l'ordine del giorno Fugatti n. 9/1922/18, per il quale non si pongono problemi perché nel testo stesso del decreto-legge queste spese si compensano. Quindi, noi siamo favorevoli anche per il futuro a mantenere questo tipo di modello.
Il Governo accetta, inoltre, l'ordine del giorno Garavaglia n. 9/1922/19, in quanto di contenuto analogo ad altro ordine del giorno sul quale il Governo ha già espresso la propria posizione poc'anzi.
Il Governo accetta gli ordini del giorno Montani n. 9/1922/20 e Pottino n. 9/1922/21 a condizione che - analogamente a quanto già segnalato con riferimento all'ordine del giorno Lussana n. 9/1922/14 - si accetti la riformulazione nel senso di impegnare il Governo a sentire il parere della Consulta o a proporre alla Consulta le materie oggetto di questi ordini del giorno.
Il Governo accetta, infine, l'ordine del giorno Foti n. 9/1922/6.
PRESIDENTE. Procediamo con ordine...
Prendo atto che il presentatore dell'ordine del giorno Turco n. 9/1922/1, accettato dal Governo, non insiste per la votazione. Prendo, altresì, atto che i presentatori degli ordini del giorno Margiotta n. 9/1922/2 e Caruso n. 9/1922/3
(Nuova formulazione), accettati dal Governo, non insistono per la votazione.
Constato l'assenza dell'onorevole Stucchi: s'intende che non insista per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/1922/4.
Onorevole Dussin, accetta la riformulazione proposta dal Governo del suo ordine del giorno n. 9/1922/5?
GUIDO DUSSIN. Sì, signor Presidente, e non insisto per la votazione.
PRESIDENTE. Sta bene.
Prendo atto che il presentatore dell'ordine del giorno Foti n. 9/1922/6, accettato dal Governo, non insiste per la votazione.
Chiedo ai presentatori se accettino la riformulazione proposta dal Governo dell'ordine del giorno Cosenza n. 9/1922/7
(Nuova formulazione).
GIULIA COSENZA. Sì, signor Presidente, e non insisto per la votazione.
PRESIDENTE. Sta bene.Pag. 70
Prendo atto che i presentatori dell'ordine del giorno Pini n. 9/1922/8 accettano la riformulazione proposta e non insistono per la votazione. Prendo, altresì, atto che il presentatore dell'ordine del giorno Paolo Russo n. 9/1922/9 accetta la riformulazione proposta e non insiste per la votazione.
Prendo atto che il presentatore dell'ordine del giorno Bodega n. 9/1922/10, accolto dal Governo come raccomandazione, non insiste per la votazione.
Prendo atto che il presentatore dell'ordine del giorno Grimoldi n. 9/1922/11 accetta la riformulazione proposta e non insiste per la votazione.
Prendo atto che il presentatore dell'ordine del giorno Cota n. 9/1922/12 non accetta la riformulazione proposta ed insiste per la votazione.
Passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Cota n. 9/1922/12, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 459
Maggioranza 230
Hanno votato sì 211
Hanno votato no 248).
Prendo atto che il presentatore non accetta la riformulazione proposta e insiste per la votazione dell'ordine del giorno Fava n. 9/1922/13.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Fava n. 9/1922/13, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 464
Maggioranza 233
Hanno votato sì 215
Hanno votato no 249).
Prendo atto che il presentatore accetta la riformulazione proposta e non insiste per la votazione dell'ordine del giorno Lussana n. 9/1922/14.
Prendo atto, altresì, che il presentatore non insiste per la votazione dell'ordine del giorno Filippi n. 9/1922/15.
Chiedo al presentatore se insista per la votazione dell'ordine del giorno Brigandì n. 9/1922/16, accolto come raccomandazione dal Governo.
MATTEO BRIGANDÌ. Signor Presidente, insisto per la votazione di questo ordine del giorno, proprio perché non è stato accettato. Il Governo ha ritenuto di non accettarlo inserendo nel suo ragionamento un anacoluto. Infatti, da una parte lo accoglie come raccomandazione, ritenendolo, dunque, un ordine del giorno giusto, dall'altra non lo accetta.
A me sembra che l'ordine del giorno chieda cose sacrosante. Vorrei leggerlo, affinché l'Assemblea ne possa avere contezza e possa votarlo. L'ordine del giorno impegna il Governo «a garantire che la scelta dei siti per la localizzazione delle discariche della regione Campania tenga conto della composizione geologica e stratigrafica del terreno, della profondità della falda idrica e, qualora si tratti di impianto di combustione, della qualità dell'aria della zona e del regime dei venti, piuttosto che della distanza da altri impianti autorizzati o realizzati».
Mi pare che più tranquillo e più ecologico di così non si possa pensare! Fate quello che volete, come disse Galerio.
GIAMPAOLO VITTORIO D'ANDREA, Sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. Chiedo di parlare.
Pag. 71PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
GIAMPAOLO VITTORIO D'ANDREA, Sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. Signor Presidente, modificando il precedente avviso, il Governo può accettare integralmente l'ordine del giorno dell'onorevole Brigandì; non c'è problema.
MATTEO BRIGANDÌ. Si voti, Presidente!
PRESIDENTE. Ma il Governo ha accettato l'ordine del giorno. Gli altri ordini del giorno accettati dal Governo non sono stati posti in votazione!
MATTEO BRIGANDÌ. Vorrei che fosse posto in votazione!
PRESIDENTE. Sta bene. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Brigandì n. 9/1922/16, accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni - Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord Padania).
(Presenti 474
Votanti 461
Astenuti 13
Maggioranza 231
Hanno votato sì 314
Hanno votato no 147).
Prendo atto che i presentatori non insistono per la votazione degli ordini del giorno Goisis n. 9/1922/17, Fugatti n. 9/1922/18 e Garavaglia n. 9/1922/19, accettati dal Governo.
Prendo atto, altresì, che il presentatore accetta la riformulazione proposta e non insiste per la votazione dell'ordine del giorno Montani n. 9/1922/20.
Infine, prendo atto che il deputato Pottino non insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/1922/21, accettato dal Governo.
È così esaurito l'esame degli ordini del giorno presentati.
Il seguito del dibattito è rinviato ad altra seduta.
Avverto che, secondo le intese intercorse tra i gruppi, anche la trattazione dei successivi punti all'ordine del giorno è rinviata ad altra seduta.