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Seguito della discussione del disegno di legge: S. 1179 - Ratifica ed esecuzione della Convenzione sulla protezione e la promozione delle diversità delle espressioni culturali, fatta a Parigi il 20 ottobre 2005 (Approvato dal Senato) (A.C. 2081) (ore 19,20).
(Esame degli ordini del giorno - A.C. 2081)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame degli ordini del giorno presentati (vedi l'allegato A - A.C. 2081 sezione 5).
Qual è il parere del Governo sui due ordini del giorno presentati?
VITTORIO CRAXI, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Signor Presidente, il Governo accetta l'ordine del giorno Marinello n. 9/2081/1.
Per quanto riguarda l'ordine del giorno Bono n. 9/2081/2, il Governo potrebbe accettarlo, se si riformulasse il dispositivo come segue: «a procedere, quanto prima, alla ratifica», certo comunque di interpretare lo spirito dei proponenti.
PRESIDENTE. Chiedo all'onorevole Bono se accetti la riformulazione proposta dal Governo del suo ordine del giorno n. 9/2081/2.
NICOLA BONO. Signor Presidente, in linea di principio non potrei non essere d'accordo. Tuttavia, rimane il fatto - vorrei ricordarlo al Governo - che la data indicata nel mio ordine del giorno (non oltre il mese di aprile) era motivata dal fatto che, a maggio, si terrà, a Pechino, la Conferenza conclusiva per la definizione degli elementi che sono alla base dell'iscrizione nella lista del patrimonio intangibile.
Se l'Italia non dovesse ratificare la Convenzione UNESCO, non potrebbe partecipare a quella Conferenza a pieno titolo, vale a dire facendosi carico di tutte le proposte e le iniziative che solo un membro effettivo dell'Assemblea è titolato a portare.
L'impegno contenuto nell'ordine del giorno non era volto a costringere il Governo entro tempi stabiliti con un atteggiamento di prepotenza, ma era necessitato dall'esigenza di porre l'Italia, entro maggio, nelle condizioni di avere pieno titolo a partecipare.
Pertanto, se il Governo, alla luce di questi chiarimenti, volesse mantenere il dispositivo nella sua versione originale, credo che andremmo nella direzione di rendere un servizio al paese. Qualora non dovesse farlo, accetto la riformulazione.
PRESIDENTE. C'è un ripensamento da parte del Governo sulla base degli argomenti dell'onorevole Bono?
VITTORIO CRAXI, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Onorevole Bono, il Governo ha già predisposto il disegno di legge e attende soltanto il parere delle amministrazioni competenti per iscriverlo all'ordine del giorno del Consiglio dei ministri, per quanto concerne la ratifica.
Questa è la ragione per cui ho proposto una formulazione «temporanea» del suo ordine del giorno, che la prego di accogliere.
PRESIDENTE. Prendo quindi atto che i presentatori accolgono la riformulazione dell'ordine del giorno Bono n. 2, che è quindi accettato.
È così esaurito l'esame degli ordini del giorno presentati.