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Si riprende la discussione.
GIANCARLO GIORGETTI (LNP). Parlando per un richiamo all'articolo 86 del regolamento, rilevato che un utilizzo abnorme della facoltà emendativa da parte della Commissione e del Governo determina una grave limitazione delle prerogative dei singoli deputati, chiede che la Giunta per il regolamento sia investita della questione al fine di ricondurre a specifiche fattispecie la possibilità per la Commissione ed il Governo di presentare subemendamenti.
Pag. VIPRESIDENTE. Precisato che il regolamento non contiene alcuna disposizione che limita la possibilità per la Commissione e il Governo di presentare subemendamenti, ai quali peraltro non è consentito presentare ulteriori subemendamenti, condivide l'opportunità che la questione posta dal deputato Giancarlo Giorgetti sia sottoposta all'esame della Giunta per il regolamento.
LUCIO BARANI (DC-PS). Fa presente, anche a nome del suo gruppo, quale cofirmatario del subemendamento Brigandì 0.1.503.2 di non aver ritirato tale proposta emendativa.
PRESIDENTE. Osserva che il ritiro della firma da parte dei deputati del gruppo della Lega Nord Padania ha comportato che le rimanenti sottoscrizioni non fossero sufficienti al mantenimento della richiamata proposta emendativa.
TEODORO BUONTEMPO (AN). Nel rilevare come non sia possibile ritirare una proposta emendativa una volta avviata la fase delle dichiarazioni di voto al solo fine di tutelare la maggioranza, ritiene che la Presidenza debba trovare una soluzione regolamentare per consentire la presentazione di una proposta emendativa di analogo contenuto al subemendamento Brigandì 0.1.503.2.
PRESIDENTE. Nel ribadire che esistono numerosi precedenti di accantonamento delle proposte emendative durante la fase delle dichiarazioni di voto, che è peraltro l'unica nella quale possano maturare le condizioni per assumere tale tipo di decisione, fa presente che in sede di Comitato dei nove il rappresentante del gruppo della Lega Nord Padania ha ritirato la propria firma dal subemendamento Brigandì 0.1.503.2, in tal modo determinando le condizioni per il venir meno di tale proposta emendativa, priva a quel punto del numero minimo di sottoscrizioni previsto dal regolamento.
ROBERTO GIACHETTI (Ulivo). Nel ritenere che la procedura seguita sia pienamente conforme al disposto regolamentare ed alla prassi applicativa, concorda peraltro con la richiesta del deputato Giancarlo Giorgetti di sottoporre la questione al vaglio della Giunta per il regolamento per gli opportuni approfondimenti.
MATTEO BRIGANDÌ (LNP). Paventa il rischio che il modo in cui si è pervenuti alla presentazione del subemendamento 0.1.503.3 della Commissione possa costituire un pericoloso precedente nel senso della lesione delle prerogative dei parlamentari.
PRESIDENTE. Ritiene che le considerazioni svolte dal deputato Brigandì confermino l'opportunità di sottoporre la questione evocata al vaglio della Giunta per il regolamento.
ROBERTO COTA (LNP). Ritiene che la proposta di modifica presentata dalla Commissione dovrebbe più opportunamente qualificarsi come emendamento, con la conseguente possibilità di presentare eventuali subemendamenti.
PRESIDENTE. Rileva che la scelta di qualificare una proposta emendativa quale subemendamento è interamente riconducibile al presentatore.
LUCA VOLONTÈ (UDC). Giudica opportuno un chiarimento delle posizioni assunte dalle forze politiche sul subemendamento ritirato.
DOMENICO BENEDETTI VALENTINI (AN). Nel ritenere che la procedura seguita, sebbene formalmente corretta, sia politicamente molto grave, condivide la proposta formulata dal deputato Cota.
LUCIANO VIOLANTE (Ulivo), Presidente della I Commissione. Rileva chePag. VIIall'interno del Comitato dei nove i rappresentanti dei gruppi parlamentari hanno unanimemente concordato sul merito del subemendamento 0.1.503.3 della Commissione, con il quale sono state recepite, peraltro, le istanze rappresentate nel corso del dibattito.