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Svolgimento di interpellanze urgenti (ore 15,07).
(Tempi di adozione del regolamento per la determinazione della tariffa relativa alla gestione dei rifiuti urbani - n. 2-00355)
PRESIDENTE. L'onorevole Picano ha facoltà di illustrare la sua interpellanza n. 2-00355 (vedi l'allegato A - Interpellanze urgenti sezione 8).
ANGELO PICANO. Signor Presidente, signor sottosegretario, la nostra interpellanza tende a sollecitare il Governo affinché dia attuazione al comma 6 dell'articolo 238 del decreto legislativo che reca la disciplina della tariffa per la gestione dei rifiuti urbani. Tale disposizione, infatti, prevede che i criteri generali, sulla base dei quali vengono definite le componenti dei costi e viene determinata la tariffa, siano disciplinati con regolamento (da emanarsi entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della parte quarta del codice) del ministro interpellato, di concerto con il ministro delle attività produttive, sentiti la Conferenza Stato-regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, le rappresentanze qualificate degli interessi economici e sociali presenti nel Consiglio economico e sociale per le politiche ambientali (il cosiddetto CESPA) e i soggetti interessati. Tale regolamento non risulta ancora emanato. Infatti, in base al successivo comma 7, la tariffa viene determinata, entro tre mesi dalla data di entrata in vigore del decreto di cui al comma 6, dalle autorità d'ambito. Ciò posto, si segnala che il comune di Cassino nel mese di gennaio 2007 ha disposto il raddoppio della tariffa per la gestione dei rifiuti urbani, prevedendone, inoltre, la retroattività al 1o gennaio 2006. Contro tale provvedimento si sono svolte diverse manifestazioni popolari ed esiste una certa preoccupazione per l'ordine pubblico. Tali manifestazioni finora sono state guidate da organizzazioni sindacali di categoria, ma esse potrebbero anche sfuggire di mano a chi sino ad ora le ha controllate e quindi vi potrebbero essere proteste culminanti in azioni clamorose tali da preoccupare per la tenuta dell'ordine pubblico. La stessa aula consiliare del comune è stata occupata dall'opposizione, contraria al rincaro della tassa sui rifiuti.
Tale situazione è tanto più critica in quanto nei comuni vicini l'entità della tariffa è di gran lunga inferiore. Infatti, a Cassino tale tariffa è di 3,16 euro al metro quadrato per abitante, a Sora è al 2,31 euro e nel comune capoluogo di provincia, Frosinone, a 1,90 euro. Negli altri comuni della provincia, inoltre, esistono tariffe ancora più basse. Pertanto, la popolazione si chiede le ragioni di costi così elevati.
Il sindaco si è giustificato affermando di aver dato applicazione al decreto Ronchi che prevedeva la copertura al 100 per cento dei costi. Tuttavia, se tutti smaltiscono nell'impianto di Col Felice, l'unica differenza rispetto agli altri comuni sarebbero i costi della raccolta. Riflettendo sul fatto che la gara per la raccolta dei rifiuti è stata annullata a causa di evidenti errori procedurali, chiediamo dove sia la strozzatura che porta così in alto i costi per la città di Cassino, tenendo presente che il comma 5 dell'articolo 238 prevede che entro quattro anni vi debba essere l'integrale copertura dei costi.
Quindi, alla luce della situazione critica indicata, chiediamo di sapere dal ministro se non ritenga necessario accelerare l'iterPag. 69di predisposizione del decreto, di cui al comma 6 dell'articolo 238 del codice ambientale, tenendo conto, peraltro, del fatto che il termine per la sua emanazione è scaduto e prevedendo forme di compensazione o agevolazione per chi - fino alla sua entrata in vigore - ha contribuito in misura maggiore.
PRESIDENTE. Il sottosegretario di Stato per ambiente e la tutela del territorio e del mare, Laura Marchetti, ha facoltà di rispondere.
LAURA MARCHETTI, Sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare. Signor Presidente, in merito all'interpellanza urgente proposta dagli onorevoli Picano e Fabris, si rappresenta quanto segue.
È utile premettere che il comune di Cassino ha confermato di aver provveduto nel senso riferito dagli onorevoli interroganti e che, di fronte alle tensioni sociali registrate sull'intero territorio, ha comunque avviato un tavolo di concertazione con le delegazioni sindacali. Al fine di chiarire il quadro normativo attualmente vigente, deve anzitutto precisarsi che l'articolo 238 del codice ambientale ha previsto espressamente la immediata soppressione della tariffa di cui all'articolo 49 del decreto legislativo n. 22 del 1997 (decreto Ronchi), a decorrere dall'entrata in vigore del codice ambientale. Il medesimo articolo, al comma 11, ha tuttavia previsto in via transitoria che, sino al compimento degli adempimenti previsti dal regolamento ministeriale da emanarsi per attuare la nuova tariffa, continuino ad applicarsi le discipline regolamentari vigenti, ossia il decreto del Presidente della Repubblica n. 158 del 27 aprile 1999 ed i regolamenti comunali eventualmente già adottati a livello sperimentale per introdurre la tariffa Ronchi che siano ancora vigenti al momento dell'entrata in vigore del codice ambientale.
Secondo le stime effettuate a livello statistico con riferimento all'anno 2005, circa 750 comuni hanno già introdotto il regime tariffario a livello sperimentale ed a titolo volontario con norme regolamentari, in applicazione dei commi 1-bis e 16 dell'articolo 49 del decreto Ronchi, prima che lo stesso fosse abrogato, ed a quanto risulta anche il comune di Cassino ha legittimamente fatto altrettanto. Desta in ogni caso perplessità la scelta del comune in questione di modificare il piano tariffario in sede di approvazione del bilancio di previsione, con portata retroattiva al 1o gennaio 2006, posto che la legge n. 296 del 27 dicembre 2006 (legge finanziaria 2007) ha previsto espressamente, all'articolo 1, comma 169, che gli enti locali possano, sì, deliberare - entro il 31 marzo 2007 - le tariffe e le aliquote relative ai tributi di loro competenza, contestualmente all'approvazione del bilancio di previsione, ma con effetto dal 1o gennaio 2007 preso come «anno di riferimento». Ciò detto, per quanto di competenza del Ministero che rappresento, evidenzio che si sta già ponendo in essere ogni utile adempimento finalizzato all'emanazione del decreto ministeriale necessario a dare piena attuazione all'articolo 238, comma 6, del codice ambientale. Si cercherà ad ogni buon conto di accelerare il relativo iter, sulla scorta delle problematiche rappresentate da questa interpellanza, compatibilmente con le pressanti esigenze connesse all'emanazione dei numerosi altri decreti ministeriali che sono parimenti in fase di predisposizione in questo momento. È opportuno in conclusione precisare che nel citato decreto ministeriale attuativo dell'articolo 238 non potranno in ogni caso essere previste «forme di compensazione o agevolazione per chi - fino alla sua entrata in vigore - ha contribuito in misura maggiore», essendo i casi di agevolazione tassativamente enunciati dal comma 7 del citato articolo 238.
PRESIDENTE. L'onorevole Picano ha facoltà di replicare.
ANGELO PICANO. Signor Presidente, sono sostanzialmente soddisfatto perché la rappresentante del Governo ha detto che il ministro sta ponendo in essere tutte le procedure per accelerare l'emanazione degliPag. 70atti che portino finalmente alla fissazione di una tariffa che possa essere di riferimento per i comuni. Infatti, i costi così diversificati tra un comune e un altro non riescono a convincere l'opinione pubblica dei motivi di certe scelte, visto che - come accennavo nell'introduzione - il comune di Cassino smaltisce i rifiuti e, quindi, utilizza anche i mezzi di trasporto così come altri comuni.
Quindi, la differenza enorme che c'è nella raccolta dei rifiuti non si giustifica da nessun punto di vista. Anch'io auspicherei che il Ministero, che certamente non ha poteri ispettivi, possa tuttavia sollecitare l'Authority per i lavori pubblici o i NAS a controllare se le procedure adottate siano state veramente corrette. Ciò allo scopo di dare il messaggio all'opinione pubblica che si è agito con la massima responsabilità, benché l'annullamento della gara ha certamente lasciato qualche perplessità.
Perciò, mi auguro che si proceda all'emanazione degli atti conseguenti all'applicazione del codice ambientale per rassicurare e tranquillizzare l'opinione pubblica la quale, vedendosi raddoppiata la tassa di smaltimento dei rifiuti, certamente non trova soddisfazione, ma anzi è preoccupata. Soprattutto le famiglie monoreddito, infatti, certamente non hanno piacere di vedersi raddoppiate le tasse da momento all'altro.