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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Procedimenti di condono per interventi edilizi abusivi realizzati nella provincia di Napoli - n. 3-00624)
PRESIDENTE. L'onorevole Pisacane ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-00624 (vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 4).
MICHELE PISACANE. Signor Presidente, signor ministro, onorevoli colleghi, l'interrogazione che mi accingo a sottoporre al ministro riguarda la tematica del condono edilizio ed in particolare il condono edilizio nelle aree sottoposte a vincolo paesaggistico ed ambientale. Premetto che, nonostante siano stati sottoscritti i protocolli di intesa tra la regione Campania e le sovrintendenze ai beni ambientali e architettonici finalizzati al coordinamento e allo snellimento delle procedure per il rilascio della prescritta autorizzazione paesaggistica, ad oggi - a distanza di venti anni dalla legge n. 47 del 1985 e di tredici anni dalla legge n. 724 del 1994 - migliaia e migliaia di pratiche di condono edilizio risultano inevase da parte dei comuni per il lezioso e lento - anzi, lentissimo - esame da parte delle sovrintendenze. Purtroppo, la mancata risoluzione di queste istanze di condono edilizio, comporta...
PRESIDENTE. Onorevole Pisacane, la invito a concludere.
MICHELE PISACANE. Signor Presidente è vero che non mi chiamo Boato né Rutelli, però.... Chiedo al signor ministro se intenda intervenire con un provvedimento Pag. 48ad hoc finalizzato a snellire l'azione delle competenze delle sovrintendenze e altresì se voglia predisporre un apposito decreto affinché i sovrintendenti possano delegare a propri funzionari il rilascio dei nulla osta ambientali presso i comuni, partecipando così all'esame delle pratiche edilizie in sanatoria presentate per effetto delle citate leggi n. 47 del 1985 e n. 724 del 1994.
PRESIDENTE. Il Vicepresidente del Consiglio dei ministri, Francesco Rutelli, ha facoltà di rispondere.
FRANCESCO RUTELLI, Vicepresidente del Consiglio dei ministri. Signor Presidente, il collega interrogante sa bene che il Governo deve gestire - e così gli enti locali, gli enti territoriali - la pesante eredità dei condoni sugli abusi edilizi, disposti dal precedente Governo. Onorevole Pisacane, come lei giustamente sottolinea, la situazione nella regione Campania e in particolare nella provincia di Napoli - ma non solo - assume connotati di emergenza e costringe le amministrazioni interessate, tra cui le sovrintendenze del Ministero per i beni e le attività culturali, a compiere valutazioni di estrema delicatezza. Le dico però con grande franchezza, onorevole Pisacane, che procedure amministrative di accelerazione dei procedimenti non possono andare a discapito della serietà della valutazione sugli interventi abusivi che siano stati realizzati in aree soggette a vincolo paesistico-ambientale.
In questi anni, da quanto ci hanno riferito le strutture amministrative del ministero, sono state intraprese iniziative importanti e concrete - alcune da lei citate nell'interrogazione - per il coordinamento delle funzioni tra i diversi soggetti che ne hanno la responsabilità - regione, comuni sovrintendenze - per valutare l'esercizio delle istanze di sanatoria.
Potrei citarle la mia personale, precedente esperienza di sindaco della città di Roma, che ha conosciuto diversi casi - ha creato un'unità speciale, ha gestito diverse di queste situazioni con pragmatismo -, pur di fronte all'invalicabilità delle situazioni in cui i vincoli non possono essere superati.
Per non superare a mia volta il tempo che mi è assegnato, trasmetto all'onorevole Pisacane il testo scritto di una risposta preparata dai miei uffici, che contiene indicazioni più precise riguardanti i cosiddetti piani di dettaglio previsti dai piani territoriali paesaggistici sia nei comuni vesuviani sia nell'isola di Ischia, nonché le altre misure che si intende adottare per accelerare le procedure, ma restando rigorosamente dentro la certezza del diritto e dei metodi di governo del territorio.
PRESIDENTE. L'onorevole Pisacane ha facoltà di replicare.
MICHELE PISACANE. Prendo atto della risposta del Governo e del signor ministro. Ringrazio il ministro per la risposta. Resta, tuttavia, in me un dubbio, signor ministro, mi consenta di dirlo da uomo del territorio e sindaco di un comune della provincia di Napoli. Ho chiesto se si potesse intervenire con un atto teso a snellire la burocrazia. Fermi restando le illegittimità e gli abusi, non è possibile che, in un comune dove giacciono diecimila pratiche di condoni edilizi, si debba aspettare cent'anni. Auguro ai cittadini di vivere così lungo tempo, però trovo sia proprio indecoroso.
Le dico di più, signor ministro: la gente vuole una risposta concreta dal Governo e dalle istituzioni e ha necessità di vivere con più serenità. È ovvio che esistono abusi ed espropriazioni, ma è pur vero che vi sono casi veramente bisognosi di vivere con dignità.
Lei, signor ministro, con un po' di attenzione in più, può emanare un provvedimento che faccia sì che gli autorevoli rappresentanti delle sovrintendenze possano integrare le commissioni dei beni ambientali presso i comuni e far sì che le pratiche vengano esaminate con più celerità, onde evitare farraginosi intrighi burocratici ed inutili attese per i cittadini.
Tutto ciò va discapito di questi ultimi, i quali non vedono l'esaurirsi delle proprie Pag. 49istanze e, soprattutto, va a discapito delle casse del comune, dove non entrano fondi che possono essere investiti per lo sviluppo sociale ed economico dell'intera comunità.