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Annunzio di petizioni.
PRESIDENTE. Invito l'onorevole segretario a dare lettura del sunto delle petizioni pervenute alla Presidenza, che saranno trasmesse alle sottoindicate Commissioni.
RINO PISCITELLO, Segretario, legge:
LUIGI RE, da Roma, chiede provvedimenti per disciplinare l'uso dell'appellativo «onorevole» (1) - alla I Commissione (Affari costituzionali);
ANTONIO ROSSI, da Avellino, chiede ulteriori norme in materia di giusto processo, con particolare riferimento al contraddittorio e all'esercizio del diritto di difesa (2) - alla II Commissione (Giustizia);
MARCELLO STANCA, da Firenze, e altri cittadini, chiedono ulteriori interventi in materia di indennizzo a favore dei soggetti danneggiati da trasfusioni (3) - alla XII Commissione (Affari sociali);
ALBERTO DONATI, da Trevi (Perugia), chiede che si preveda l'obbligo per le università di provvedere alla pubblicazione dei risultati delle ricerche svolte dai docenti (4) - alla VII Commissione (Cultura);
GABRIELLA CUCCHIARA, da Roma, chiede nuove norme in materia di rinnovo della patente di guida (5) - alla IX Commissione (Trasporti);
EROS CORRADETTI, da Osimo (Ancona), e numerosi altri cittadini, chiedono una riforma della Costituzione al fine di prevedere che il Presidente della Repubblica sia eletto a suffragio universale e diretto (6) - alla I Commissione (Affari costituzionali);
LANFRANCO PEDERSOLI, da Roma, chiede una nuova normativa in materia di utilizzo del trattamento di fine rapporto e di previdenza complementare (7) - alla XI Commissione (Lavoro);
PIETRO MUSILLI, da Roma, chiede un provvedimento legislativo per la correttezza delle informazioni fornite dai mezzi di comunicazione in materia di previsioni astrologiche e simili (8) - alla VII Commissione (Cultura);
FRANCESCO FELICE PREVITE, da Castiglione di Sicilia (Catania), e numerosi altri cittadini, chiedono la riforma dell'assistenza Pag. 2psichiatrica, con particolare riferimento alle misure di sostegno alle famiglie (9) - alla XII Commissione (Affari sociali);
RODOLFO ROMANO, da Napoli, chiede la concessione di un assegno vitalizio ai militari ed a coloro che hanno partecipato alla guerra di liberazione negli anni 1943-1945 (10) - alla IV Commissione (Difesa).
GERARDO BIANCO. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
GERARDO BIANCO. Presidente, credo che la prima petizione di cui è stata data lettura abbia una sua ragionevolezza. Prendo la parola perché personalmente ho già sollevato il problema in quest'aula e mi richiamo al regolamento per preannunziare una proposta che intendo avanzare, in quanto, essendo praticamente il decano di questa Assemblea, alle cui sedute partecipo ormai da trent'anni, conosco bene il regolamento, sia quello della prima Repubblica sia quello della cosiddetta seconda Repubblica.
Detto questo, mi permetto di rilevare che la questione da me sollevata è volta a sottolineare la piccola rivoluzione linguistica operata dal Presidente, che ha introdotto una cultura di tipo giacobino. Intendo sottolineare questo aspetto e non certo manifestare attaccamento al termine «onorevole».
La mia richiesta è che si utilizzi un termine in uso nel Parlamento europeo, di cui tra l'altro ho fatto parte, quello cioè di «signore». Allo stesso tempo, chiedo che la petizione sopra richiamata non venga sostanzialmente archiviata, ma sia subito trasmessa alla Commissione competente affinché sia esaminata nelle forme dovute, magari anche con procedura d'urgenza.
PRESIDENTE. Riferirò senz'altro le sue osservazioni al Presidente della Camera. L'Ufficio di Presidenza ne potrà discutere; comunque, come è stato annunciato poco fa, la petizione da lei richiamata è già stata assegnata alla Commissione competente, che la esaminerà nei modi più opportuni.