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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Misure a favore del settore dell'ortofrutta trasformata, anche con riferimento a recenti iniziative in sede comunitaria - n. 3-00662)
PRESIDENTE. L'onorevole Sperandio ha facoltà di illustrare l'interrogazione Lombardi n. 3-00662 (vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 8), di cui è cofirmatario.
GINO SPERANDIO. Signor ministro, oggi intendiamo dare visibilità in Parlamento a quei lavoratori che hanno iniziato uno sciopero della fame per denunciare la situazione dell'ortofrutta in serra e che ci chiedono di intervenire in difesa di questo settore.
Nel silenzio della grande stampa, questi lavoratori si fanno carico di una vicenda importante e noi abbiamo posto in evidenza quali sono gli elementi che conducono il settore su un crinale assai rischioso: la commercializzazione, i fenomeni di dumping collegati a frodi alimentari e la questione dell'OCM ortofrutta.
La lotta siciliana ci parla dell'attuazione del programma dell'Unione che prevede l'implementazione del ciclo corto, la sicurezza alimentare, la tracciabilità del prodotto. Occorre evidenziare anche le questioni dei diritti dei lavoratori del settore e della battaglia al lavoro nero in agricoltura.
La nostra politica agroalimentare non può assecondare le grandi industrie agroalimentari o, addirittura, le multinazionali legate alla produzione di OCM. Per questo chiediamo al Governo...
PRESIDENTE. Grazie, onorevole Sperandio.
Il ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, Paolo De Castro, ha facoltà di rispondere.
PAOLO DE CASTRO, Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali. Signor Presidente, con riferimento a quanto rappresentato, non si possono non condividere le preoccupazioni espresse sullo stato di forte difficoltà in cui versa l'ortofrutta italiana, in particolare quella siciliana.
Come ho già avuto modo di dire in precedenza, l'attuale Organizzazione comune di mercato dell'ortofrutta mette a disposizione una serie di strumenti che, qualora pienamente utilizzati, dovrebbero assicurare un effettivo beneficio al comparto. Tuttavia, tali strumenti dell'OCM non sempre sono utilizzati a pieno come sarebbe auspicabile, con la conseguenza di ricorrenti situazioni di crisi del comparto, di carattere sia strutturale sia congiunturale.
Quanto alla proposta di riforma dell'OCM, nel condividere le preoccupazioni rappresentate in merito al disaccoppiamento totale degli aiuti, si assicura che l'amministrazione si adopererà in tutte le sedi comunitarie per ottenere - in particolare per il settore della frutta trasformata e del pomodoro - un periodo di transizione tra il sistema vigente e quello proposto dalla Commissione, attraverso un regime di disaccoppiamento parziale.
Nel contempo, l'azione dell'amministrazione a favore della tutela del comparto esplica un'attività di controllo esercitata dall'ispettorato centrale per il controllo della qualità dei prodotti agroalimentari. Tale attività ha avuto un importante risultato proprio in questi ultimi mesi e viene espletata soprattutto attraverso i mercati ortofrutticoli all'ingrosso, la grande distribuzione organizzata e gli esercizi commerciali al dettaglio. Essa è stata orientata in particolare alla verifica dell'etichettatura dei prodotti, la quale - lo ricordo - obbliga già all'indicazione dell'origine dei prodotti ortofrutticoli freschi e segnatamente alla corretta indicazione dell'origine della categoria e delle varietà.
Con particolare riferimento alla regione siciliana, l'ispettorato ha assicurato controlli sull'intero territorio regionale attraverso Pag. 71gli uffici periferici di zona e i laboratori di analisi di Catania. Solo negli ultimi nove mesi, complessivamente si sono effettuati sopralluoghi in 591 aziende, con 488 dirette controllate, 781 tipologie di prodotti che hanno portato a denunciare 25 casi di irregolarità e 15 aziende sono state sottoposte a sequestro. Anche nell'area del pomodoro pachino si è potuto attivare un'azione di controllo che sta dimostrando la sua efficacia.
PRESIDENTE. L'onorevole Lombardi ha facoltà di replicare.
ANGELA LOMBARDI. Grazie, signor Presidente. Lo sciopero della fame praticato dai contadini siciliani e le mobilitazioni annunciate nei prossimi giorni dalle organizzazioni sindacali narrano di una crisi che riguarda l'ortofrutta, con pesanti ricadute sociali ed economiche per il nostro paese, in particolare per le aree del Mezzogiorno. Tali iniziative parlano di una crisi profonda che viene anche da quel mondo che ci chiede di rovesciare il modello agricolo del WTO, l'organizzazione mondiale del commercio. Non si tratta di un Parlamento o di un Governo, ma tale organizzazione vuole imporre un modello a livello planetario. Quest'ultimo è un modello fondato su una furia produttiva che produce insicurezza alimentare, fame nel sud del mondo, desertificazione e impoverimento dei territori. Allora, signor ministro, le lotte di questi giorni dei contadini - li voglio chiamare proprio così - ci chiedono con forza di ripensare all'agricoltura di qualità che abbia al centro la qualità del lavoro e del prodotto, quindi la sicurezza alimentare; ci chiedono di porre al centro la cura e la manutenzione del nostro territorio.
Per questo siamo convinti che gli aiuti disaccoppiati previsti per l'ortofrutta - come del resto anche lei ha voluto sostenere - sono profondamente sbagliati. Infatti, essi sono volti a favorire la rendita e non il lavoro, non il prodotto né la qualità del prodotto. E in Europa rischia di vincere chi è in grado di proporre il prezzo più basso a danno della qualità, del lavoro e del prodotto. Gli effetti conseguenti li stiamo vedendo per l'appunto nell'ortofrutta meridionale.
Per questo credo che il Governo, in difesa del made in Italy e della dieta mediterranea, quindi in difesa di una vera e propria cultura, dovrà impegnarsi per ottenere risultati che non debbono somigliare a quelli ottenuti dal già ministro Alemanno riguardo allo zucchero.
PRESIDENTE. La prego di concludere.
ANGELA LOMBARDI. Vorrei concludere rilevando che bisogna lavorare, come lei pure ha detto, signor sottosegretario, ad un modello che valorizzi il territorio.