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Si riprende la discussione.
ANTONIO BORGHESI (IdV). Parlando sull'ordine dei lavori, ritiene che il riferimento ad un reato non possa essere considerato come espressione di un'opinione politica.
ENRICO LA LOGGIA (FI). Sollecita il Governo ad esplicitare il suo orientamento in relazione al comma 7-ter dell'articolo 6, che giudica in contrasto con le disposizioni del cosiddetto decreto Bersani e con la normativa europea.
GUIDO CROSETTO (FI). Sottolinea che la disposizione di cui al comma 7-ter dell'articolo 6 costituisce un incomprensibile regalo alle province autonome di Trento e Bolzano.
MAURIZIO FUGATTI (LNP). Dichiara voto contrario sugli identici emendamenti in esame.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Saglia 6.1, Misiti 6.2 e Biancofiore 6.4.
DOMENICO BENEDETTI VALENTINI (AN). Richiama le finalità dell'emendamento Saglia 6.5, del quale raccomanda l'approvazione.
GUIDO CROSETTO (FI). Giudica inconcepibile l'intendimento di elargire un cospicuo regalo alla province autonome di Trento e Bolzano, attraverso una disposizione Pag. XIIIche si configura come un esproprio nei confronti dei legittimi concessionari.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Saglia 6.5.
DOMENICO BENEDETTI VALENTINI (AN). Illustra le finalità del suo emendamento 6.31.
SIMONE BALDELLI (FI). Nell'associarsi alle considerazioni svolte dal deputato Benedetti Valentini, richiama le ragioni che lo hanno indotto a presentare un emendamento soppressivo del comma 8-sexies dell'articolo 6 del decreto-legge.
ROBERTO COTA (LNP). Richiama le finalità del suo emendamento 6.11, soppressivo del comma 8-sexies dell'articolo 6.
DONATO BRUNO (FI) e PAOLA PELINO (FI). Dichiarano di voler sottoscrivere l'emendamento Baldelli 6.12.
GUIDO CROSETTO (FI). Giudica inaccettabile la disposizione di cui al comma 8-sexies dell'articolo 6, che consente agli enti che non hanno rispettato il patto di stabilità di procedere a nuove assunzioni di personale.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli identici emendamenti Cota 6.11, Baldelli 6.12, Benedetti Valentini 6.31 e Ronconi 6.33, gli emendamenti Giovanardi 6.50, Di Virgilio 6.34 e 6.15, Boscetto 6.35 e 6.36, gli identici Boscetto 6.16 e Benedetti Valentini 6.32, nonché l'emendamento Boscetto 6.17.
ROBERTO COTA (LNP). Illustra le finalità del suo emendamento 6-bis.1.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Cota 6-bis.1.
GABRIELE BOSCETTO (FI). Richiama le finalità dell'emendamento Di Virgilio 6-quater.1.
FRANCO RUSSO (RC-SE). Chiede se l'eventuale reiezione degli identici emendamenti in esame determinerebbe effetti preclusivi sull'ordine del giorno Ferrari n. 4.
PRESIDENTE. Precisa che l'ordine del giorno Ferrari n. 4 non risulterebbe precluso a seguito dell'eventuale reiezione degli identici emendamenti Di Virgilio 6-quater.1 e Benedetti Valentini 6-quater.30.
DOMENICO BENEDETTI VALENTINI (AN). Rileva che l'articolo 6-quater del decreto-legge in esame non prevede alcuna proroga di termini, ma reca una disposizione che giudica grave e non riconducibile ad alcuna forma di federalismo solidale; insiste, pertanto, per la votazione del suo emendamento 6-quater.30, soppressivo del predetto articolo.
GIACOMO STUCCHI (LNP). Giudica opportuna la soppressione dell'articolo 6-quater del decreto-legge in esame.
SIMONE BALDELLI (FI) e GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO (FI). Dichiarano di voler sottoscrivere l'emendamento Di Virgilio 6-quater.1.
JOLE SANTELLI (FI). Sottolinea la contraddittorietà delle posizioni sostenute dalla maggioranza in tema di partecipazione al costo delle prestazioni sanitarie.
MASSIMO GARAVAGLIA (LNP). Giudica poco serio l'atteggiamento assunto dal Governo in materia sanitaria.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli identici emendamenti Di Virgilio 6-quater.1 e Benedetti Valentini 6-quater.30, nonché gli emendamenti Cota 6-quater.2, nella parte ammissibile, Boscetto Dis. 1.1 e Dis. 1.2 e Santelli Dis. 1.12; respinge altresì gli identici Bertolini Dis. 1.3, Cota Dis. 1.4 e Volontè Dis. 1.11, nonché gli emendamenti Santelli Dis. 1.13 e Dis. 1.14.
Pag. XIVPRESIDENTE. Passa alla trattazione degli ordini del giorno presentati, avvertendo che l'ordine del giorno Zaccaria n. 5 è stato ritirato e che la Presidenza non ritiene ammissibile l'ordine del giorno Cota n. 1.
GIAMPAOLO VITTORIO D'ANDREA, Sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. Accetta gli ordini del giorno Franco Russo n. 3, Ferrari n. 4, Zucchi n. 11, Franci n. 12, Santelli n. 18 e Armosino n. 20, nonché il dispositivo degli ordini del giorno Di Gioia n. 2, Gianfranco Conte n. 15 e Rusconi n. 17; accetta altresì, purché riformulati, gli ordini del giorno Licastro Scardino n. 8, Crisci n. 14 e Baldelli n. 19; invita inoltre al ritiro dell'ordine del giorno Iannarilli n. 9, che risulterebbe peraltro assorbito dall'ordine del giorno Licastro Scardino n. 8, nel testo riformulato; accoglie come raccomandazione l'ordine del giorno Minardo n. 7; non accetta infine i restanti documenti di indirizzo.
PRESIDENTE. Prende atto che i presentatori degli ordini del giorno Licastro Scardino n. 8, Crisci n. 14 e Baldelli n. 19 accettano le riformulazioni dei rispettivi documenti di indirizzo proposte dal rappresentante del Governo.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli ordini del giorno Misuraca n. 6, Giuseppe Fini n. 10 e Di Virgilio n. 13.
PRESIDENTE. Secondo gli accordi intercorsi in sede di Conferenza dei presidenti di gruppo, rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.