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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Applicazione della cassa integrazione straordinaria ai lavoratori della Pastificio Ambra di Puglia Spa - n. 3-00698)
PRESIDENTE. L'onorevole Rocco Pignataro ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-00698 (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 4), per un minuto.
ROCCO PIGNATARO. Signor Presidente, signor ministro, in data 1o febbraio 2007, la Pastificio Ambra di Puglia Spa, ha avviato la procedura di mobilità, per cessazione dell'attività, di tutto il proprio organico, corrispondente a ben cinquantotto unità di personale, ai sensi degli articoli 4 e 24 della legge n. 223 del 1991.
Premesso che i soggetti coinvolti dalla citata situazione, d'intesa con il servizio politiche del lavoro, sezione vertenze collettive dell'amministrazione provinciale di Bari, hanno individuato un percorso diverso ed alternativo alla messa in mobilità, facendo preventivo ricorso alla cassa integrazione guadagni straordinaria, così come disciplinata, per il caso di cessazione dell'attività, dall'articolo 2, lettera a), del decreto ministeriale 18 dicembre 2002; premesso, inoltre, che la problematica riguarda ben cinquantotto lavoratori che operano presso la Pastificio Ambra di Puglia Spa da oltre trenta anni e che, nella maggior parte dei casi, sono componenti di famiglie monoreddito; chiediamo quali iniziative il ministro interrogato intenda assumere affinché l'INPS eroghi tempestivamente la cassa integrazione guadagni straordinaria nei confronti dei predetti lavoratori.
PRESIDENTE. Il ministro del lavoro e della previdenza sociale, Cesare Damiano, ha facoltà di rispondere.
CESARE DAMIANO, Ministro del lavoro e della previdenza sociale. Grazie, signor Presidente.
Onorevole Pignataro, con riferimento all'interrogazione in trattazione, riferita ad una specifica situazione aziendale e relativa alla procedura di mobilità, ex articoli 4 e 24 della legge n. 223 del 1991, avviata dal Pastificio Ambra di Puglia Spa, come lei ha ricordato, per cessazione dell'attività, faccio presente - ma, del resto, lei lo ha già rilevato - che presso la provincia di Bari, in data 1o marzo del corrente anno, vi è stato un incontro tra la medesima società e le parti sociali per trovare una soluzione alternativa alla collocazione in mobilità di tutte le maestranze dell'azienda.
È stato concordato in tale sede che il pastificio Ambra di Puglia presenterà la richiesta di cassa integrazione speciale per crisi e per cessazione relativa a cinquantotto unità, per un periodo di dodici mesi a decorrere dal 5 marzo 2007. Pertanto, sarà richiesto il pagamento diretto da parte dell'INPS del suddetto trattamento.
Non appena la società presenterà la richiesta di concessione del trattamento di cassa integrazione speciale, il ministero, coerentemente con l'azione di tutela della posizione dei lavoratori sinora sempre svolta in tutte le situazioni, si adopererà per attivare tutte le iniziative necessarie per l'emanazione del decreto di concessione del trattamento e per la conseguente erogazione del trattamento stesso da parte dell'INPS nel più breve tempo possibile.
PRESIDENTE. L'onorevole Rocco Pignataro ha facoltà di replicare.
ROCCO PIGNATARO. Grazie, Presidente.
Signor ministro, mi dichiaro molto soddisfatto della sua risposta perché sono convinto che alle dichiarazioni seguiranno i fatti. È molto importante, signor ministro, che l'INPS eroghi tempestivamente la CIGS nei confronti dei suddetti lavoratori, in quanto nella maggior parte dei casi si tratta di famiglie monoreddito. Questi soggetti costituiscono l'unica fonte di reddito Pag. 49per i propri familiari. Per questi casi si comprende bene che ciò che per tanti possono apparire fatti quotidiani, come il pagamento di una bolletta telefonica, della luce e del gas, per tali lavoratori addirittura qualche volta può essere un ostacolo insormontabile che si ripercuote sulla stabilità e sulla serenità delle famiglie.
Pertanto, signor ministro, credo che con un'azione tempestiva possiamo dimostrare che le istituzioni, in generale, e questo Governo, in particolare, non sono oppressivi controllori dei doveri, ma coraggiosi garanti dei diritti dei cittadini.