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Seguito della discussione del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 4 del 2007: Proroga della partecipazione italiana a missioni umanitarie e internazionali (A.C. 2193-A).
PRESIDENTE. Passa alle dichiarazioni di voto finale.
GIOVANNI CREMA (RosanelPugno). Espressa solidarietà ai familiari ed ai colleghi dell'inviato in Afghanistan del quotidiano la Repubblica, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione del provvedimento d'urgenza in esame, osservando che l'Italia partecipa a missioni militari internazionali sotto l'egida delle Nazioni Unite e nel pieno rispetto dei principi costituzionali e dei trattati internazionali stipulati dal nostro Paese. Ritiene altresì che il contingente militare italiano debba continuare a svolgere l'importante azione di sostegno alle istituzioni ed alla popolazione afghana.
SANDRA CIOFFI (Pop-Udeur). Ritiene che la conversione in legge del provvedimento d'urgenza in discussione sia un atto dovuto ed assuma un particolare significato alla luce del rapimento del giornalista Daniele Mastrogiacomo.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PIERLUIGI CASTAGNETTI
SANDRA CIOFFI (Pop-Udeur). Rilevato, inoltre, che il multilateralismo rappresenta il condivisibile approccio ispiratore delle missioni internazionali in atto in aree connotate da particolare instabilità e conflittualità, manifesta condivisione per l'intendimento di rafforzare le iniziative di Pag. VInatura politica, civile ed umanitaria. Dichiara, infine, il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame.
MAURO DEL BUE (DC-PS). A nome del suo gruppo, esprime preliminarmente solidarietà ai militari ed ai civili italiani impegnati in missioni internazionali di pace; osservato quindi che la rapida escalation di violenza in Afghanistan esige un atteggiamento responsabile da parte di tutte le forze politiche, ritiene che i militari italiani debbano essere messi in condizione di contrastare l'offensiva dei talebani, anche in considerazione del fatto che l'auspicata organizzazione di una Conferenza di pace, l'intensificazione della lotta alla droga ed il più convinto sostegno alla cooperazione civile rischiano di rimanere mere dichiarazioni di principio. Dichiara infine il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame.
PIETRO RAO (Misto-MpA). Giudicate deplorevoli le divergenze esistenti all'interno della maggioranza in tema di politica estera, sottolinea la necessità di garantire adeguati strumenti di difesa ai militari italiani impegnati all'estero; nel ritenere, inoltre, che la prospettata Conferenza di pace per l'Afghanistan non rappresenti una soluzione realmente praticabile, dichiara il voto favorevole della sua componente politica sul disegno di legge di conversione in esame.
GIORGIO LA MALFA (Misto). Rilevata la necessità di contrastare il terrorismo internazionale in modo netto e deciso, osserva che la maggioranza non riesce ad esprimere una posizione unitaria sui principali temi di politica estera; invita quindi l'opposizione a valutare l'opportunità di far emergere, nel corso dell'iter al Senato, le contraddizioni interne alla maggioranza. Dichiara infine il suo voto favorevole sul disegno di legge di conversione in esame.
GRAZIA FRANCESCATO (Verdi). Sottolineata la drammaticità dei recenti sviluppi del conflitto afghano, ove a suo avviso si rende necessaria una soluzione politica, manifesta apprezzamento, in particolare, per l'approccio multilaterale che ispira il provvedimento d'urgenza in discussione; giudicata, inoltre, condivisibile la proposta di acquistare l'oppio coltivato in Afghanistan per la produzione di farmaci utilizzabili nelle terapie antidolorifiche, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame.
SALVATORE CANNAVÒ (RC-SE). Dichiara preliminarmente che non voterà il disegno di legge di conversione in esame, ribadendo netta contrarietà a qualsiasi guerra, anche se condotta sotto l'egida delle istituzioni internazionali, che peraltro appaiono assecondare la strategia politico-militare degli Stati Uniti, volta ad affermare la contrapposizione tra civiltà occidentale e mondo arabo. Rileva inoltre che l'ampio consenso che il provvedimento d'urgenza registrerà in sede parlamentare conferma l'incapacità della politica di dare ascolto alle istanze provenienti da vasti settori della società civile.
SEVERINO GALANTE (Com.It). Nel dichiarare il convinto voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione del provvedimento d'urgenza in esame, volto a rifinanziare la partecipazione italiana a missioni internazionali di indiscutibile carattere pacifico ed umanitario, esprime preoccupazione per gli effetti delle stragi recentemente compiute da militari statunitensi in Afghanistan, ove la presenza di forze armate alleate è, a suo avviso, tollerabile esclusivamente in quanto funzionale all'individuazione di una soluzione politica della crisi.
FEDERICO BRICOLO (LNP). Rilevato che la presenza di missioni internazionali ha favorito l'avvio di positivi processi di democratizzazione in Afghanistan, ritiene necessario svolgere attività di cooperazione per lo sviluppo dell'economia locale e di contrasto al terrorismo talebano. Lamentata inoltre la reiezione di significative Pag. VIIproposte emendative presentate dalla sua parte politica, segnatamente in tema di organizzazioni non governative, osserva che le scelte di politica estera compiute dal Governo Prodi contraddicono gli ideali pacifisti tradizionalmente perseguiti dalla sinistra.
FABIO EVANGELISTI (IdV). Richiamate le deleterie conseguenze derivanti dall'unilateralismo che ha ispirato l'azione degli Stati Uniti, condivide l'approccio multilaterale che connota le scelte compiute dal Governo in tema di politica estera, manifestando particolare apprezzamento per la prospettata Conferenza internazionale di pace per l'Afghanistan; nel ritenere altresì opportuno lo svolgimento di un'attenta riflessione circa le cause della grave crisi esistente nel predetto paese, nonché sui risultati prodotti dagli interventi di carattere civile ed umanitario promossi nell'ambito della missione internazionale in atto, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame.
LUCA VOLONTÈ (UDC). Dichiara che i deputati del suo gruppo esprimeranno con convinzione e senza riserve voto favorevole sul disegno di legge di conversione in esame, rilevando che la proroga della partecipazione italiana a missioni internazionali risponde ad una logica di continuità con le scelte operate dal precedente Governo di centrodestra.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE CARLO LEONI
LUCA VOLONTÈ (UDC). Sottolineato altresì che all'interno dell'attuale maggioranza coesistono posizioni contraddittorie in tema di politica estera, ritiene che i militari italiani impegnati in missioni internazionali adempiano al fondamentale ruolo di operatori di pace.
RAMON MANTOVANI (RC-SE). Osserva che le linee di politica estera seguite dalla sua parte politica sono quelle contenute in un atto di indirizzo approvato dalla Camera qualche mese fa e non quelle riportate da fuorvianti ed errate notizie di stampa; rileva inoltre che la discontinuità della politica estera del Paese è sufficiente ad indurre il suo gruppo a votare a favore della conversione in legge di un provvedimento d'urgenza che proroga la partecipazione italiana a missioni militari che impongono comunque ulteriori riflessioni.