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Svolgimento di interpellanze urgenti (ore 15,05).
(Piano di riorganizzazione dei servizi ispettivi e di controllo della pubblica amministrazione - n. 2-00393)
PRESIDENTE. L'onorevole Barani ha facoltà di illustrare la sua interpellanza n. 2-00393 (Vedi l'allegato A - Interpellanze urgenti sezione 10).
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LUCIO BARANI. Signor Presidente, il titolo dell'interpellanza è chiaro. La legge finanziaria per il 2007, all'articolo 1, comma 404, lettera d), ha sancito l'esigenza di riorganizzare gli uffici con funzioni ispettive e di controllo della pubblica amministrazione in tutti i comparti, sia quello della pubblica amministrazione, sia quello della sanità. Sono, inoltre, sotto gli occhi di tutti gli errori che stanno avvenendo in molte regioni, in particolare in Toscana, nell'amministrazione della giustizia, dove occorrerebbe un ispettore di sostegno per ogni tribunale.
Ma, nella fattispecie, stiamo parlando del Ministero dell'economia e delle finanze. Anche qui ci sono una miriade di uffici periferici.
Nelle more di quanto sopra, il servizio ispettivo, allocato logisticamente presso la direzione centrale degli uffici locali e dei servizi del Tesoro, dipartimento dell'amministrazione generale e del personale, svolge attualmente funzioni ispettive e di controllo sugli uffici periferici del Ministero dell'economia e delle finanze, nella fattispecie sulle direzioni provinciali e dei servizi vari.
In esso operano al momento 12 unità, dirigenti di II fascia con funzioni ispettive, i quali, in ottemperanza alla missione ed ai compiti direzionali assegnati alla direzione centrale, di cui preme sottolineare il punto 8), che riguarda il coordinamento del servizio ispettivo di cui trattasi, sono sottoposti a livello gerarchico e funzionale al direttore generale, che ne deve valutare l'operato in modo esclusivo.
Di fatto, in seno al servizio ispettivo, si è da tempo consolidata una prassi anomala - che non ha corrispondenza in nessun dettato legislativo - sul piano strettamente operativo, concernente il conferimento di un incarico da parte del direttore generale ad una figura cosiddetta di «coordinatore del servizio ispettivo», che sembra debba avere per prassi consolidata la tessera della CGIL in tasca. Questi riveste il medesimo grado dei dirigenti ispettori, non distinguendosi che per l'attribuzione di una fascia economica superiore, che in alcuni casi è derivata anche dal cumulo di altri precedenti incarichi, nonché dall'aver ricoperto, fino al giorno prima, quasi senza soluzione di continuità, l'incarico di direttore di una delle sedi provinciali, verso cui, di conseguenza, non risulta opportuno, almeno per un congruo periodo di tempo, predisporre le normali attività ispettive, al fine di evitare indebita commistione di ruoli. Quindi, sia la fascia economica, sia il diventare controllore di se stesso sono situazioni che veramente gridano allo scandalo.
In alcuni documentabili casi, tale figura di «coordinatore» ha esulato dalla mera ricognizione tecnico-organizzativa di predisposizione degli atti necessari al concreto svolgimento della funzione ispettiva, per ingerirsi nella fase direzionale spettante, come già evidenziato, solo al direttore generale, e qui ci sono i dettati legislativi.
Si chiede allora se, nell'ambito della riorganizzazione dei servizi ispettivi e di controllo sopra rammentata, si intenda procedere al più presto anche nei confronti del succitato servizio ispettivo della direzione centrale degli uffici locali del Ministero dell'economia e delle finanze, con il preciso intento di eliminare la frapposta anomalia che limita, in tutta certezza, la piena autonomia del dirigente di II fascia, sia nel raggiungimento degli obiettivi, sia nei rapporti con lo stesso dirigente generale, a onor del vero già di per sé circoscritti alla sola firma della lettera di incarico ispettivo da parte di quest'ultimo. È questo che chiedo al Ministero dell'economia e delle finanze ed è questo il senso della mia interpellanza urgente. Grazie.
PRESIDENTE. Il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze, Massimo Tononi, ha facoltà di rispondere.
MASSIMO TONONI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Grazie, Presidente. Occorre innanzitutto sottolineare che nell'ambito della direzione centrale degli uffici locali e dei servizi del Tesoro, la figura del coordinatore del servizio ispettivo è espressamente prevista Pag. 96dal decreto del ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica dell'8 giugno 1999, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 152 del 1o luglio al 1999, recante il riassetto organizzativo dei dipartimenti del Dicastero stesso.
Il citato decreto prevede espressamente, nell'ambito del servizio ispettivo, una funzione dirigenziale di coordinamento e 12 funzioni dirigenziali ispettive. Si precisa, comunque, che il servizio in questione, al pari di altri uffici, sarà oggetto di revisione normativa nell'ambito del processo di riordino delle strutture, anche centrali, del Ministero, previsto dal comma 404 dell'articolo 1 della legge finanziaria per il 2007. Grazie.
PRESIDENTE. L'onorevole Barani ha facoltà di replicare.
LUCIO BARANI. Signor Presidente, la mia replica è ovvia ed il sottosegretario Tononi non può non aspettarsela! Negli uffici periferici del Ministero del tesoro si svolgono attività che hanno dell'incredibile! In tali strutture vi sono commissione mediche, e vi si dovrebbero svolgere quotidianamente le ispezioni, mentre vengono perpetrate le più grandi ingiustizie ai danni dei nostri cittadini (chiunque ha avuto bisogno di questi uffici se ne rende conto)! Qualsiasi cittadino sa che ho ragione!
La figura di coordinatore del servizio ispettivo non ha alcun riferimento normativo valido; è, quindi, una situazione contro legge e, pertanto, bisognerebbe avviare la procedura penale.
Il direttore generale, per legge, dovrebbe avere la prerogativa di coordinare, mentre la delega viene attribuita all'amico dell'amico, a colui che, fino a ieri, magari, si trovava a Napoli per effettuare l'ispezione e viene nominato coordinatore per tenere nel sommerso tutte le magagne poste in essere! Non mi sembra né giusto né corretto! Come è possibile? È una vergogna!
Non è possibile bypassare tutte le normative e dare agli amici degli amici posti che non meritano e che non sono previsti, con ingenti stipendi. Non ne sono sicuro, ma mi hanno detto che si tratta di oltre 400 mila euro all'anno e per giunta previsti in una legge finanziaria redatta in una situazione di ristrettezze! Devo, tuttavia, verificare questa cifra, perché, a causa della privacy, non sono riuscito ad ottenere tutte le informazioni al riguardo.
Inoltre, tali soggetti sono scelti in base ad una tessera sindacale ben precisa (non conosco quella politica), quella della CGIL. La CGIL ha partecipato alla predisposizione della legge finanziaria e, quindi, è giusto che questi alti funzionari, scelti in base a questa tessera, vadano a coprire le magagne prodotte dalle storture periferiche, con persone politicizzate, spesso ammalate, trasferite da una parte all'altra; come con le matrioske, si cerca, con vasi comunicanti, di calmierare e nascondere il malfunzionamento delle strutture periferiche che sono note ovviamente a tutti.
Viene spontaneo fare il paragone con quanto è avvenuto - il paragone è forte - negli Stati Uniti d'America: mi riferisco alla denuncia di parroci, preti, pedofili che, invece di essere cacciati, sono stati trasferiti in altre zone, mettendo a repentaglio altre persone ed altre strutture!
È un po' la stessa cosa! Tra queste 12 unità, vi sono professionalità dirigenziali dello Stato che risultano mortificate e sottoposte a coordinatori anomali, «impiegatucci» periferici, assegnati ad un ruolo superiore per banali logiche clientelari.
Pertanto, non si tratta di essere insoddisfatti. La risposta è una sola: vergogna, vergogna, vergogna!