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Sul processo verbale (ore 10,15)
TEODORO BUONTEMPO. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
TEODORO BUONTEMPO. Signor Presidente, vorrei fare due osservazioni sul processo verbale. Ad un certo punto, si dice che avrei contestato le votazioni precedenti. Le votazioni da me contestate sono la n. 49, la n. 50 e la n. 53. Vorrei quindi che ciò fosse corretto nel verbale. Ho segnalato per iscritto alla Presidenza alcune irregolarità di voto che si erano verificate.
Nel processo verbale, poi, non c'è traccia delle grida che si sono levate in aula; perciò, a prescindere dalla bravura dei nostri stenografi (che sono stati puntuali e precisi), mi pare che manchi la parte relativa alle grida che provenivano dai banchi della Camera. Grazie.
FRANCO RUSSO. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
FRANCO RUSSO. Presidente, la ringrazio. A me pare che il nostro processo verbale sia ben redatto, come sempre, ed elenchi i fatti salienti che si sono svolti nel corso della giornata di ieri. Anch'io, signor Presidente, formulo due quesiti. Nel resoconto stenografico leggo, a pagina 124, che il deputato Emanuele Fiano, venendo verso i banchi della Presidenza, ha detto: «Ha fatto il saluto romano!». Non capisco, signor Presidente, perché dei fatti della serata di ieri, il gesto dell'onorevole Buontempo, che è un fatto e che quindi deve risultare dal processo verbale, non sia stato indicato. Se questo fatto non viene riportato, molti altri accadimenti, non particolarmente esaltanti, lo ammetto, non sono comprensibili.
TEODORO BUONTEMPO. Lo dice lei!
FRANCO RUSSO. Signor Presidente, vorrei inoltre che lei mi chiarisse, se ho inteso bene dal processo verbale, che la Presidenza prenderà visione di tutti i fotogrammi e dei filmati registrati dalle telecamere e, quindi, provvederà. Oltre a sottolineare la necessità che nel processo verbale venga riportato non solo il diverbio tra gli onorevoli Quartiani e Buontempo, ma anche il saluto romano dell'onorevole Buontempo, vorrei inoltre chiedere quali passi la Presidenza intenda intraprendere perché siano presi dei provvedimenti, visto che è stato compiuto un atto così grave all'interno della Camera dei deputati.
TEODORO BUONTEMPO. Non è sul processo verbale! È un dibattito; se volete, possiamo farlo!
FRANCO RUSSO. Sono rimasto stupito del fatto che i colleghi del centrodestra non abbiano denunciato questo fatto. Possiamo dividerci sulle strategie politiche, ma penso che il centrodestra e il centrosinistra debbano essere uniti nella difesa Pag. 2della Carta repubblicana. Grazie, Presidente (Applausi dei deputati dei gruppi di Rifondazione Comunista e l'Ulivo).
PRESIDENTE. Su quanto detto dall'onorevole Buontempo circa le votazioni citate e da lui non sottoscritte, non c'è alcun ostacolo a prenderne atto ai fini del processo verbale.
Onorevole Buontempo, quanto alla sua seconda osservazione, nel processo verbale si parla di «Vive, reiterate proteste».
In relazione alle osservazioni dell'onorevole Franco Russo, anche in riferimento ad uno specifico fatto, ricordo che il processo verbale deve riportare soltanto le deliberazioni e gli atti della Camera, secondo il nostro regolamento. Il resoconto stenografico riproduce quanto visto ed accertato dagli stenografi. È chiaro che l'Ufficio di Presidenza - abbiamo informato il Presidente della Camera - come sempre accade di fronte ad episodi spiacevoli come questo, sarà chiamato a procedere ad un compiuto accertamento di quanto avvenuto la notte scorsa.
FABIO EVANGELISTI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
FABIO EVANGELISTI. Vorrei soltanto far presente che nel resoconto stenografico della seduta di ieri si legge: «TEODORO BUONTEMPO. Presidente, l'onorevole Evangelisti vota per due. Il Presidente invita a...».
PRESIDENTE. Lei sta citando il resoconto stenografico, non il processo verbale.
FABIO EVANGELISTI. Ci tengo, perché non è riportata la mia precisazione cioè, che stavo votando per il collega Raiti il quale era accanto a me. Infatti, il Presidente ha invitato l'onorevole Raiti ad andare al suo posto, per evitare questo tipo di contestazioni. Ci tengo a sottolineare il fatto che non stavo votando per due; stavo semplicemente aiutando il collega che era in affanno. Grazie.
EMANUELE FIANO. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
EMANUELE FIANO. Grazie Presidente. Inviterei alla calma, anche per la giornata particolare (arrivano notizie drammatiche dall'Afghanistan). Vorrei esprimere la mia personale convinzione che in quest'aula bisognerebbe soltanto fare politica. Non è questo il luogo per dare sfogo alla propria attività fisica. Siccome questo aspetto mi coinvolge, posso credere che questo dovrebbe essere il comportamento di tutti.
Tuttavia, ringraziando coloro che hanno redatto il verbale del resoconto della seduta di ieri sera, siccome lei, Presidente, ha testé detto che la verbalizzazione riporta soltanto gli atti inerenti al lavoro dell'Assemblea, ma nel corsivo c'è una elencazione di fatti successi, vorrei riportare quanto scritto tra la fine di pagina 123 e l'inizio di pagina 124, che riguarda atti non proprio inerenti al funzionamento della Camera. Siccome c'è scritto che il deputato Fiano si dirige verso il banco della Presidenza, fermato dal deputato Giachetti - che mi dispiace si sia anche fatto male -, e soltanto dopo è scritto che Emanuele Fiano dice: «Ha fatto il saluto romano!», vorrei segnalare che il sottoscritto - comportamento che potrà anche essere criticabile - si dirigeva verso i banchi della Presidenza perché il saluto romano era stato fatto prima. C'è una sottile differenza in questo modo di stendere il verbale. Volevo soltanto sottolineare questo aspetto (Applausi dei deputati del gruppo dell'Ulivo).
PRESIDENTE. Le ribadisco, onorevole Fiano, che quanto ho affermato circa il disposto regolamentare è riferito al processo verbale e non al resoconto stenografico della seduta. Nel processo verbale si riportano soltanto gli atti e le deliberazioni della Camera.
LUCIANO D'ULIZIA. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
Pag. 3LUCIANO D'ULIZIA. Signor Presidente, onorevoli colleghi, anche se siamo in fase di approvazione del processo verbale della seduta precedente, mi permetto, per una questione che sento profondamente, di natura morale, di sottolineare un aspetto. Possiamo accettare tutte le invettive, tutti i saluti romani, ma credo che...
PRESIDENTE. Mi dispiace doverla interrompere, onorevole D'Ulizia. Non abbiamo aperto una discussione su quanto accaduto ieri. I deputati stanno intervenendo per proporre correzioni o precisazioni al processo verbale. Non intendo quindi aprire una discussione su altri fatti.
LUCIANO D'ULIZIA. Quando posso intervenire per una questione personale?
PRESIDENTE. A fine seduta.
TEODORO BUONTEMPO. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
TEODORO BUONTEMPO. Attenendomi strettamente al processo verbale, perché il dibattito politico secondo gli intendimenti della Presidenza si può fare quando si vuole - e comunque, come risulta dal resoconto stenografico di ieri, io stesso ho chiesto che l'Ufficio di Presidenza si riunisca - siccome esiste una contestazione dello scrutatore d'Assemblea, che non firma i verbali di votazione, volevo precisare meglio i numeri delle votazioni: si tratta delle votazioni nn. 47, 48, 49 e 53.
Per alcune di queste, il Presidente ha ricevuto una segnalazione dallo scrutatore e per un'altra la segnalazione è stata fatta verbalmente alla stessa Presidenza.
PRESIDENTE. La ringrazio, onorevole Buontempo. Ribadisco che il Presidente stanotte ha comunque asseverato la regolarità delle votazioni.
ELIO VITO. Da dove? Da quale città?
PRESIDENTE. In aula!
Con le osservazioni svolte dai deputati intervenuti, il processo verbale si intende approvato.
(È approvato).