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Si riprende la discussione.
GIOVANNI FAVA (LNP). Ascrive alla maggioranza la responsabilità del ritardo nei tempi di esame del provvedimento d'urgenza.
PAOLO UGGÈ (FI). Richiama le finalità dell'emendamento La Loggia 10.206.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti La Loggia 10.206 e Giudice 10.207, nonché gli identici La Loggia 10.169, Fava 10.172 e Greco 10.232.
MASSIMO GARAVAGLIA (LNP). Richiama le finalità dell'emendamento Fava 10.180.
CESARE CAMPA (FI). Esprime perplessità sulla riformulazione proposta dal relatore dell'emendamento Uggè 10.181, che dichiara di voler sottoscrivere.
ANTONIO ATTILI (Ulivo). Accetta la riformulazione proposta del suo emendamento 10.182.
Intervengono per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati PAOLO UGGÈ (FI) e GIOVANNI FAVA (LNP), che non Pag. Xaccettano le riformulazioni proposte dei rispettivi emendamenti 10.181 e 10.180.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli identici emendamenti Fava 10.180 e Uggè 10.181 ed approva l'emendamento Attili 10.182, nel testo riformulato.
ANNA TERESA FORMISANO (UDC). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento La Loggia 10.208.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva gli identici emendamenti Velo 10.184 e La Loggia 10.208.
MARIA IDA GERMONTANI (AN). Illustra le finalità del suo emendamento 10.233, soppressivo del comma 9 dell'articolo 10.
PAOLO UGGÈ (FI). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Santelli 10.188.
Interviene per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato JOLE SANTELLI (FI).
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Santelli 10.188 e Germontani 10.233.
LUIGI LAZZARI (FI). Accetta la riformulazione proposta del suo emendamento 11.201.
STEFANO SAGLIA (AN) e ANNA TERESA FORMISANO (UDC). Dichiarano di voler sottoscrivere l'emendamento Lazzari 11.201, nel testo riformulato.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento Lazzari 11.201, nel testo riformulato.
LUIGI LAZZARI (FI). Ritira il suo emendamento 11.200.
ANDREA LULLI (Ulivo), Relatore. Propone di passare all'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 13 del decreto-legge e chiede una breve sospensione della seduta per consentire la riunione del Comitato dei nove.
PRESIDENTE. Accedendo alla richiesta del relatore, sospende la seduta.
La seduta, sospesa alle 16,35, è ripresa alle 17,20.
PRESIDENTE. Avverte che la Commissione ha presentato gli ulteriori emendamenti 13.300 e 13-bis.300, in relazione ai quali i gruppi parlamentari hanno rinunziato alla fissazione di un termine per la presentazione di eventuali subemendamenti.
ANDREA LULLI (Ulivo), Relatore. Raccomanda l'approvazione degli emendamenti 13.300 e 13-bis.300 e, modificando il precedente avviso, esprime parere favorevole sugli emendamenti Aprea 13.232 e 13.235 e Bono 13.206 e 13.256, nonché sull'emendamento Bono 13.219, purché riformulato; invita quindi al ritiro dell'emendamento Bono 13.218 e ribadisce il parere già espresso sui restanti emendamenti.
MARIANGELA BASTICO, Viceministro della pubblica istruzione. Concorda.
VALENTINA APREA (FI). Lamentata l'assenza del ministro della pubblica istruzione, ritiene metodologicamente inaccettabile il tentativo del Governo di modificare la cosiddetta riforma Moratti attraverso l'inserimento nel testo del provvedimento d'urgenza delle disposizioni recate dall'articolo 13, peraltro non condivisibili nel merito e delle quali auspica pertanto la soppressione.
NICOLA BONO (AN). Giudica inopportuno introdurre disposizioni in materia di istruzione in un provvedimento d'urgenza in materia di liberalizzazioni.
Pag. XIPRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIORGIA MELONI
NICOLA BONO (AN). Lamenta quindi il fatto che la Commissione cultura abbia potuto esprimere un mero parere su disposizioni che modificano sostanzialmente la riforma scolastica varata nella precedente legislatura.
MAURO DEL BUE (DC-PS). Sottolinea l'estraneità delle disposizioni recate dall'articolo 13 alla materia del provvedimento d'urgenza in esame.
CARLO GIOVANARDI (UDC). Ritiene che l'inserimento di disposizioni - peraltro sbagliate nel merito - relative alla scuola nel testo del provvedimento d'urgenza in materia di liberalizzazioni abbia esautorato il Parlamento, privandolo della possibilità di discutere in maniera approfondita del tema della formazione tecnico-professionale.
Interviene per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato FABIO GARAGNANI (FI).
PAOLA GOISIS (LNP). Lamentato il disinteresse della maggioranza nei confronti del settore dell'istruzione, giudica lesivo delle competenze della VII Commissione l'inserimento nel testo del provvedimento d'urgenza delle disposizioni recate dall'articolo 13, del quale auspica la soppressione, dichiarando di voler sottoscrivere l'emendamento Aprea 13.1.
Intervengono per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati SIMONE BALDELLI (FI), ANTONIO PALMIERI (FI) e ANNA TERESA FORMISANO (UDC).
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Aprea 13.1, Bono 13.200 e Barbieri 13.244.
VALENTINA APREA (FI). Auspica la soppressione del comma 1 dell'articolo 13, che reintroduce un'inopportuna gerarchizzazione dei percorsi scolastici e statalizza nuovamente gli istituti professionali che, in coerenza con il titolo V della Costituzione, nell'ambito della riforma Moratti erano stati trasferiti alle regioni.
NICOLA BONO (AN). Ritiene che le disposizioni recate dall'articolo 13 del decreto-legge avrebbero dovuto più opportunamente essere inserite in un autonomo provvedimento legislativo, su cui svolgere un più ampio confronto parlamentare; auspica quindi la soppressione del comma 1, come proposto nel suo emendamento 13.201.
LUISA CAPITANIO SANTOLINI (UDC). Lamenta il metodo confuso con il quale il Governo modifica la riforma scolastica varata nella scorsa legislatura, ingenerando un senso di disorientamento negli studenti e nelle loro famiglie.
Interviene per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato PAOLA FRASSINETTI (AN).
MAURO DEL BUE (DC-PS). Sottolineata l'eterogeneità delle materie oggetto del decreto-legge in esame, manifesta perplessità sulla prospettata riforma dell'istruzione secondaria superiore prevista dall'articolo 13.
Intervengono per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati SIMONE BALDELLI (FI), DOMENICO BENEDETTI VALENTINI (AN), FABIO GARAGNANI (FI) e GIUSEPPE CONSOLO (AN).
ALBA SASSO (Ulivo). Ricorda che l'esigenza di introdurre disposizioni concernenti l'istruzione in un provvedimento d'urgenza in materia di liberalizzazioni è dovuta alla necessità di intervenire nel settore dell'istruzione tecnica.
Intervengono quindi per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati FRANCESCO BOSI (UDC), ANTONIO PALMIERI (FI) e LUIGI FEDELE (FI).
Pag. XIIPAOLA GOISIS (LNP). Osservato che le disposizioni recate dall'articolo 13 del decreto-legge in esame appaiono in contrasto con la riforma del Titolo V della Parte II della Costituzione, ne auspica la soppressione.
Intervengono ulteriormente per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati ALESSANDRO FORLANI (UDC), LUCA VOLONTÈ (UDC) e TEODORO BUONTEMPO (AN).
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli identici emendamenti Bono 13.201 e Fava 13.157, nonché l'emendamento Fava 13.240.
VALENTINA APREA (FI). Ritira il suo emendamento 13.158, del quale richiama le finalità.
ANTONIO SATTA (Pop-Udeur). Chiede che il Governo fornisca chiarimenti sugli sviluppi della vicenda di un imprenditore sardo vittima di un sequestro di persona.
PRESIDENTE. Rileva che l'intervento del deputato Satta avrebbe dovuto essere svolto al termine della seduta.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli identici emendamenti Aprea 13.6 e Bono 13.202, nonché l'emendamento Bono 13.203.
VALENTINA APREA (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 13.233.
TEODORO BUONTEMPO (AN). Sottolinea i profili di illegittimità costituzionale dell'articolo 13 del decreto-legge, auspicando, al riguardo, un autorevole intervento del Presidente della Repubblica, al quale chiede che sia trasmesso il verbale della seduta odierna.
Intervengono per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati PAOLA FRASSINETTI (AN) e SIMONE BALDELLI (FI).
GERARDO BIANCO (Ulivo). Giudica inopportuno il coinvolgimento del Capo dello Stato nella polemica politica.
Intervengono per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati ENZO RAISI (AN), MAURIZIO LEO (AN) e ANTONIO PEPE (AN).
PAOLA GOISIS (LNP). Dichiara di condividere l'emendamento Aprea 13.233, volto a mantenere l'attuale configurazione dei licei tecnologici ed economici.
Interviene, altresì, per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato SILVANO MOFFA (AN).
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Aprea 13.233.
DOMENICO BENEDETTI VALENTINI (AN). Ritiene opportuno sottoporre alla valutazione del Presidente della Repubblica i gravissimi profili di illegittimità costituzionale del provvedimento d'urgenza in esame.
Interviene per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato TEODORO BUONTEMPO (AN).
PRESIDENTE. Osserva che le valutazioni del Capo dello Stato non sono oggetto di sindacato nella discussione parlamentare.
FABIO GARAGNANI (FI). Dichiara di condividere le finalità dell'emendamento Bono 13.204.
Intervengono per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati GIUSEPPE CONSOLO (AN) e ENZO RAISI (AN).
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Bono 13.204.
TEODORO BUONTEMPO (AN). Sottolinea la necessità di espungere l'articolo 13 Pag. XIIIdal testo del decreto-legge in esame, il cui inserimento costituisce una violazione costituzionale che dovrebbe essere sottoposta all'attenzione del Presidente della Repubblica.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE CARLO LEONI
GERARDO BIANCO (Ulivo). Giudica scorretto coinvolgere il Presidente della Repubblica nelle polemiche parlamentari e si appella alla Presidenza affinché vengano contenuti i richiami alla massima carica dello Stato.
Interviene per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato MARCO ZACCHERA (AN).
FABIO GARAGNANI (FI). Sollecita il Governo a rispondere ai numerosi rilievi sollevati dalla sua parte politica sul provvedimento d'urgenza in esame.
Interviene infine per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato DOMENICO BENEDETTI VALENTINI (AN).
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Bono 13.205.
MASSIMO GARAVAGLIA (LNP). Insiste per la votazione dell'emendamento Fava 13.150, sottolineando l'approccio di tipo classista della maggioranza rispetto al tema della formazione professionale.
MARIO LANDOLFI (AN). Evidenzia il carattere assolutamente eterogeneo delle disposizioni recate dal provvedimento d'urgenza in esame.
Interviene per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato TEODORO BUONTEMPO (AN).
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Fava 13.150.
VALENTINA APREA (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 13.232.
TEODORO BUONTEMPO (AN). Dichiara l'astensione sull'emendamento Aprea 13.232.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento Aprea 13.232.
VALENTINA APREA (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 13.160.
MAURIZIO FUGATTI (LNP). Dichiara di condividere le finalità dell'emendamento Aprea 13.160.
Intervengono per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati CESARE CAMPA (FI) e GIOVANNI FAVA (LNP).
TEODORO BUONTEMPO (AN). Ritiene che il provvedimento d'urgenza in esame non preveda una adeguata copertura finanziaria degli oneri da esso recati.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge l'emendamento Aprea 13.160 ed approva l'emendamento Bono 13.206.
MASSIMO GARAVAGLIA (LNP). Richiama le finalità dell'emendamento Fava 13.156.
CESARE CAMPA (FI). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Fava 13.156.
Intervengono per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati FABIO GARAGNANI (FI) e RENZO TONDO (FI).
MARCO ZACCHERA (AN). Richiama i rilievi critici formulati dal Comitato per la legislazione sull'articolo 13 del provvedimento d'urgenza in esame.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Fava 13.156 e Bono 13.207.
Pag. XIVFABIO GARAGNANI (FI). Sottolinea gli aspetti innovativi contenuti nell'emendamento Fava 13.155.
Interviene per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato CESARE CAMPA (FI).
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Fava 13.155.
NICOLA BONO (AN). Richiama le ragioni che lo inducono a proporre, con il suo emendamento 13.208, la soppressione del comma 1-ter dell'articolo 13.
VALENTINA APREA (FI). Evidenzia le ragioni per le quali giudica opportuna la soppressione del comma 1-ter dell'articolo 13.
Interviene per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato TEODORO BUONTEMPO (AN).
EMERENZIO BARBIERI (UDC). Stigmatizza il fatto che il Governo ha inserito nel provvedimento d'urgenza in esame disposizioni disorganiche concernenti la delicata materia dell'istruzione.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli identici emendamenti Garagnani 13.168 e Bono 13.208, nonché gli emendamenti Bono 13.209 e 13.254, Aprea 13.234 e Bono 13.210.
VALENTINA APREA (FI). Ritiene che il comma 1-quater dell'articolo 13 penalizzi ulteriormente gli studenti che scelgono percorsi di istruzione e formazione professionale.
TEODORO BUONTEMPO (AN). Ribadisce l'opportunità di espungere l'articolo 13 dal testo del decreto-legge in esame.
PIETRO FOLENA (RC-SE). Nel giudicare improprie le osservazioni formulate dal deputato Buontempo relativamente alle competenze del Presidente della Repubblica, ritiene che una serie di disposizioni relative alla scuola recate dal decreto-legge in esame potranno essere più organicamente approfondite in un disegno di legge governativo.
FULVIO TESSITORE (Ulivo). Ricordato che la riforma della scuola varata dal precedente Governo fu approvata con i voti della sola maggioranza e senza recepire le proposte emendative presentate dall'opposizione, sottolinea che l'assoluta urgenza di intervenire nel settore dell'istruzione tecnico-professionale giustifica l'introduzione delle disposizioni in esame nel provvedimento d'urgenza in materia di liberalizzazioni.
Intervengono per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati ANTONIO RUSCONI (Ulivo) e CESARE CAMPA (FI).
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE FAUSTO BERTINOTTI
LUCIANO D'ULIZIA (IdV). Sottolinea la necessità di riqualificare l'istruzione e la formazione professionale, a suo avviso, fortemente penalizzata dalla cosiddetta riforma Moratti. Ritiene, altresì, che l'articolo 13 del decreto-legge risponda alle esigenze provenienti dal mondo del lavoro.
ROBERTO VILLETTI (RosanelPugno). Ritiene che qualsiasi riforma della scuola necessiti di un ampio e concertato consenso politico a tutela degli interessi delle giovani generazioni.
EMERENZIO BARBIERI (UDC). Ritiene che il deputato Villetti dovrebbe esprimere un voto coerente con le considerazioni svolte nel suo precedente intervento. Giudica altresì poco trasparenti le considerazioni svolte dal deputato Folena in merito alle disposizioni in materia di istruzione secondaria recate dal provvedimento d'urgenza in esame.
Intervengono altresì per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati NICOLA BONO (AN) e LAURA FRONER (Ulivo).
Pag. XVMASSIMO GARAVAGLIA (LNP). Auspica che l'articolo 13-bis venga espunto dal testo del provvedimento d'urgenza in esame.
VALENTINA APREA (FI). Preannunzia la disponibilità a ritirare tutti gli emendamenti da lei sottoscritti, ove fosse accolto l'emendamento 13-bis.300 della Commissione.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento 13.300 della Commissione.
PRESIDENTE. Secondo le intese intercorse in sede di Conferenza dei presidenti di gruppo, rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.