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Sul processo verbale (ore 11,03).
LUCIANO D'ULIZIA. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
LUCIANO D'ULIZIA. Signor Presidente, faccio presente che nella seduta a cui si è fatto riferimento avevo chiesto la parola in ordine alla questione dei disordini che si erano verificati in quest'aula. Il Presidente mi aveva detto che sarei potuto intervenire al termine della seduta. Sono rimasto tranquillo nel mio scranno per tutta la seduta, al termine della quale però il Presidente non mi ha dato la possibilità di intervenire.
Intervengo ora intanto per rettificare quanto contenuto nel processo verbale, visto che esso non tiene conto della mia richiesta e della volontà di parlare, pure al termine della seduta. Quindi il processo verbale va rettificato.
Le chiedo poi quando potrò intervenire in relazione ai fatti gravi che si sono verificati in quest'aula e che sono del tutto riprovevoli, poiché hanno contribuito a creare un alone negativo nei confronti del Parlamento, la più alta istituzione del nostro paese. Le chiedo quindi quando potrò svolgere il mio intervento.
PRESIDENTE. Onorevole D'Ulizia, si è verificato purtroppo uno spiacevole inconveniente. È vero che il Presidente l'aveva invitata a prendere la parola a fine seduta, ma al termine della stessa il Presidente Bertinotti non ha rammentato questo impegno e quindi il processo verbale riproduce esattamente quanto è accaduto. Le assicuro che al termine della seduta odierna, che presiederò io stesso, le darò la possibilità di intervenire sulle vicende cui lei ha fatto riferimento.
Se non vi sono ulteriori osservazioni, il processo verbale si intende approvato.
(È approvato).