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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Iniziative per la sicurezza dei cittadini, in collaborazione con le autonomie locali, e per il coordinamento delle forze dell'ordine e della polizia locale - n. 3-00760)
PRESIDENTE. Il deputato Giacomelli ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-00760 (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 12).
ANTONELLO GIACOMELLI. Signor Presidente, signor ministro con questa interrogazione, ancora una volta, ci facciamo interpreti di una diffusa esigenza di sicurezza e di legalità che emerge in modo ampio dalle nostre comunità civili. L'Ulivo ritiene che questa esigenza di sicurezza sia una richiesta di tutti cui dare risposta, e non un tema per strumentali esercitazioni di parte, né un'occasione per offrire un comizio a qualche politico in difficoltà.
Il programma di Governo, in questo senso, conteneva, tra l'altro, un richiamo particolarmente condivisibile per noi: la collaborazione con le autonomie locali, il rafforzamento del coordinamento con le autorità locali tra le forze di pubblica sicurezza.
A nome de L'Ulivo, le chiedo quali iniziative il Governo abbia assunto per concretizzare queste indicazioni e quali ulteriori passi intenda compiere in questa direzione.
PRESIDENTE. Il ministro dell'interno, Giuliano Amato, ha facoltà di rispondere.
GIULIANO AMATO, Ministro dell'interno. Signor Presidente, ringrazio anzitutto l'onorevole Giacomelli per l'attenzione che rivolge al tema della sicurezza che, secondo me - lo dico con tutta sincerità -, ancorché presente in programmi e discorsi, deve essere più presente tra le priorità di azione pubblica, alle quali colleghiamo la serenità della nostra vita civile e le stesse ragioni del nostro sviluppo. Chiunque conosca parti del Mezzogiorno, se non il Mezzogiorno nella sua interezza, perché questo sarebbe ingiusto, sa perfettamente quanto la sicurezza incida positivamente quando c'è e negativamente quando non c'è, ai fini dell'insediamento industriale e dell'effettivo funzionamento dell'attività di impresa laddove si è insediata.
Per realizzare le condizioni di sicurezza, serve la collaborazione tra le istituzioni di governo nazionali, regionali e locali. Di questo sono assolutamente certo, perché sono convinto, così come lo sono tutti, che le condizioni di sicurezza sono dovute ad un insieme di fattori, alcuni dei quali stanno nella responsabilità degli organi di Governo, in primo luogo, del Ministero degli interni, della pubblica sicurezza, delle forze dell'ordine, ma dipendono, altresì, anche da fattori che riguardano le condizioni di disagio sociale, il livello di legalità, l'abitabilità, la trasparenza della vita individuale e collettiva, i traffici più o meno legali, che largamente si collegano all'esercizio di responsabilità locali.
Di qui, il senso dei patti per la sicurezza, che stiamo impostando ora in chiave generale e che ci siamo impegnati a tradurre già in undici patti specifici per le undici città metropolitane nell'arco dei prossimi sessanta giorni e, poi, degli accordi con le regioni. Proprio ieri ne ho firmato uno molto positivo con la regione Friuli Venezia-Giulia.
C'è, però, un problema che dovrò porre al Parlamento e, probabilmente, lo farò presso la Commissione affari costituzionali, che è il mio naturale «dirimpettaio», Pag. 69ovvero quello delle risorse umane e finanziarie disponibili, perché tutto questo possa accadere.
PRESIDENTE. Deve concludere, signor ministro.
GIULIANO AMATO, Ministro dell'interno. Il Governo si sta giustamente impegnando in piani di riorganizzazione delle proprie strutture per ricavare il massimo di succo possibile da ciò che ha, ma, una volta eliminati sprechi e scoordinamenti, temo che la sicurezza risulti ugualmente sottodimensionata nelle dotazioni di cui ha bisogno e, per tale ragione, ringrazio il Parlamento per l'attenzione che le dedica.
PRESIDENTE. L'onorevole Giacomelli ha facoltà di replicare.
ANTONELLO GIACOMELLI. Apprezzo il senso della risposta del ministro, ma devo dire che non apprezziamo chi ha responsabilità di Governo, anche di una città e, anziché misurarsi con le difficoltà di una domanda che sale dai cittadini, enfatizza la stessa domanda con manifestazioni di piazza.
Siamo invece vicini a quei sindaci di centrosinistra che oggi sono riuniti a Brescia per lavorare su idee e proposte concrete da condividere, nello spirito cui accennava il ministro, con il Governo per una risposta vera problemi dei cittadini. Il ministro Amato ha ragione, quando dice che questo tema è legato alle ragioni stesse del nostro sviluppo, e noi aggiungiamo anche alle ragioni della coesione sociale e della serenità delle nostre città.
È bene, dunque, che si parta con i patti con le città metropolitane e che si abbia poi la determinazione di procedere anche con tante altre realtà. Penso a città come la mia, Prato, dove i temi della sicurezza si declinano, non soltanto in modo tradizionale, ma anche con i temi della legalità finanziaria e di un nuovo modello di sviluppo.
Quindi, avanti con i patti sociali e con l'impegno del Parlamento a dare risposta alla questione in esame, anche in termini di risorse e di coordinamento! Quello della legalità e della sicurezza nelle nostre città è un tema vero del vivere civile e delle garanzie di tutti i cittadini: non è e non può essere tema di parte, ma è fattore vero di civiltà nelle nostre comunità (Applausi dei deputati del gruppo L'Ulivo).