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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Iniziative per la riforma della legislazione in materia di case da gioco - n. 3-00759)
PRESIDENTE. Il deputato Rao ha facoltà di illustrare l'interrogazione Oliva n. 3-00759 (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 9), di cui è cofirmatario.
PIETRO RAO. Signor Presidente, signor ministro, il motivo della nostra interrogazione va nella direzione di una liberalizzazione, che dovrebbe essere quella che ha ispirato questo Governo e che noi, per un certo periodo, non abbiamo condiviso, perché riteniamo che si tratti di una falsa liberalizzazione. Il caso specifico riguarda le case da gioco.
Il regio decreto del 1927, in seguito convertito in legge, ed altri provvedimenti del 1933, del 1934 e del 1971 hanno dato la possibilità ai comuni di San Remo...
PRESIDENTE. Deputato Rao...
PIETRO RAO. ... di Campione d'Italia, di Saint Vincent e di Venezia di aprire i casinò.
PRESIDENTE. Deve concludere.
Pag. 64PIETRO RAO. Questa richiesta è stata già avanzata anche dalla regione Sicilia per l'istituzione e l'apertura, anzi la riapertura, perché, per un periodo, è stata aperta...
PRESIDENTE. Grazie, deputato Rao. Il tempo è finito!
PIETRO RAO. Per favore, Presidente, lei lo fa regolarmente, quando intervengo! Mi faccia intervenire...
PRESIDENTE. No, ogni deputato ha a disposizione un minuto di tempo per l'illustrazione! Le tolgo la parola, perché ha superato il suo tempo.
PIETRO RAO. Desideriamo conoscere...
PRESIDENTE. Il ministro dell'interno, Giuliano Amato, ha facoltà di rispondere.
GIULIANO AMATO, Ministro dell'interno. Signor Presidente, ho letto l'interrogazione che si concludeva con le parole che il collega non ha avuto modo di pronunciare. Al termine dell'interrogazione si chiede al Governo se intenda adottare iniziative, anche legislative, volte alla riapertura del casinò di Taormina.
La mia risposta, con tutta sincerità, è la seguente: no.
Il collega ha perfettamente ragione, quando sottolinea che, in Italia, vi sono quattro casinò e che quello di Taormina è rimasto chiuso in un stato di «non riautorizzazione», mentre i casinò di Saint Vincent, di Sanremo, di Venezia e di Campione d'Italia sono riusciti a sottrarsi, attraverso deroghe, ad una legislazione che, nell'insieme, è contraria. Infatti, la norma del codice penale punisce il codice d'azzardo, salvo situazioni di deroga.
Sono perfettamente consapevole che il turismo può trarre beneficio dall'esistenza di case da gioco. Tuttavia, il collega permetterà di prendere atto che le case da gioco sono foriere di fenomeni anche diversi dal turismo e che per il Ministero dell'interno rappresentano una fonte di particolare preoccupazione, in particolare in una regione nella quale esiste una organizzazione criminale di antica data che è alla continua ricerca di canali migliori e più adeguati per il riciclaggio di danaro sporco. Dai casinò, questa è una prestazione che, in più casi, è possibile ottenere.
Mi permetto di dire, per quel po' di Sicilia che ho dentro, dato che provengo da una famiglia siciliana, che voglio che la Sicilia abbia più turismo, ma vorrei che riuscisse ad ottenerlo grazie alle sue meravigliose bellezze naturali, alla sua storia. Taormina è già stupenda e bellissima. Diamo più acqua ai siciliani; forse, più che i casinò, potrebbe essere utile avere strutture alberghiere migliori, campi da golf che anche in Sicilia si possono creare, perché l'acqua c'è, ma qualcuno la nasconde.
PRESIDENTE. Deve concludere, ministro...
GIULIANO AMATO, Ministro dell'interno. Rinunciamo al casinò che, in fondo, è riuscito ad ottenere le deroghe grazie alle difficoltà delle finanze locali che di questa risorsa un po' anomala si sono avvalse per sistemare i loro conti.
PRESIDENTE. Il deputato Rao ha facoltà di replicare.
PIETRO RAO. Signor Ministro, francamente, mi aspettavo un'apertura diversa da parte del Governo. Ci rendiamo conto sempre di più che la Sicilia, forse, non è considerata una ragione appartenente all'Italia. Infatti, quando si parla di Sicilia, tutto viene negato: il ponte sullo stretto, il casinò, nonché le opportunità di sviluppo. D'altro canto, non ci vengono negati i rifiuti, il pet-coke usato a Gela e tutto ciò che vi è di negativo!
Al Nord si parla di criminalità organizzata, mentre al Sud si parla solo ed esclusivamente di mafia che rappresenta un interesse e va contro lo sviluppo della Sicilia. Riteniamo sia insostenibile continuare a pensare in questo modo, in un mondo globalizzato in cui il gioco d'azzardo Pag. 65arriva dentro le case attraverso i computer e lo Stato stesso promuove il gioco d'azzardo attraverso il Bingo ed altre forme di gioco autorizzate.
Se dobbiamo cercare altre forme di sviluppo, ritengo che quanto previsto nell'interrogazione possa essere un aiuto, altrimenti dobbiamo chiudere le case da gioco di Campione, di Venezia e di altre regioni; così mettiamo tutti alla pari, perché non vogliamo essere considerati sempre il sud del sud!