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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Emergenza rifiuti in Campania - n. 3-00068)
PRESIDENTE. L'onorevole Nespoli, al quale ricordo che ha un minuto a disposizione, ha facoltà di illustrare l'interrogazione La Russa n. 3-00068 (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 1), di cui è cofirmatario.
VINCENZO NESPOLI. Signor Presidente, signor ministro, è l'ennesima volta che interveniamo sull'endemica emergenza rifiuti in Campania. È di questi giorni la drammaticità della situazione che si sta sviluppando in Campania, ma anche le assunzioni di responsabilità da parte degli enti interessati, anche del ministro presente, che, pur contraddicendo alcuni richiami fatti dal Capo dello Stato sulla necessità che si costruiscano i termovalorizzatori, ha pubblicamente sostenuto che intende rimanere sulla posizione che, in verità, ha sempre coerentemente affermato negli anni, ossia che non si dovrebbero costruire i termovalorizzatori.
L'emergenza di questi giorni che ha fatto riaprire una serie di siti di stoccaggio, nonché alcune discariche abbandonate da anni, come quella di Santa Maria La Bruna, a Torre del Greco, e che non vede da parte della regione avviare un programma di bonifica di numerosissimi siti utilizzati per il passato, fa sì che noi chiediamo al Governo di sapere in che modo intenda questa volta risolvere il problema dell'emergenza rifiuti in Campania e se intenda o meno prorogare i poteri commissariali.
PRESIDENTE. Il ministro dell'ambiente e della tutela del territorio, Alfonso Pecoraro Scanio, al quale ricordo che ha tre minuti a disposizione, ha facoltà di rispondere.
ALFONSO PECORARO SCANIO, Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio. Signor Presidente, rispondo agli onorevoli interroganti dicendo che è evidente che la situazione dei rifiuti in Campania ha una difficoltà non di oggi, visto che sono più di dieci anni che esiste un commissariamento.
Rispetto alle richieste avanzate dagli interroganti vi è in gran parte una condivisione, nel senso che il Governo ritiene che ci sia bisogno di un rilancio forte soprattutto nella raccolta differenziata, che non si è realizzata. Il Ministero dell'ambiente ha, quindi, chiesto al Dipartimento della protezione civile, che deve emanare l'ordinanza per i rifiuti, che vi sia come condizione importante innanzitutto una riscrittura del piano regionale dei rifiuti, che nell'ultima stesura, alla pagina 18, dedicava solo due righe alla raccolta differenziata. È evidente che, se non si raggiunge anche in Campania quel 35 per cento di raccolta differenziata, se non si raggiunge una raccolta dell'umido, cioè dell'organico, che nel resto d'Italia ha una media di 40 chili ad abitante ed in Campania è sotto i 20 chili ad abitante, vi saranno grandi difficoltà.
Per quanto riguarda la vicenda dei termovalorizzatori, è evidente che anche nelle ipotesi, previste dal piano dei rifiuti, di alcuni impianti di termovalorizzazione, se non c'è la raccolta differenziata, quelle ipotesi sono assolutamente insufficienti. Le mie posizioni personali sono sempre state, come lei ha ricordato, di contrarietà all'uso dei termovalorizzatori, anche perché, se vogliamo rispettare il Protocollo di Kyoto, dobbiamo comunque ridurre le emissioni di CO2 in atmosfera. Quindi, offrirò alla regione Campania tutti gli strumenti e le conoscenze tecnologiche per usare metodologie di smaltimento dei rifiuti non innovative rispetto ai termovalorizzatori e agli inceneritori. Ovviamente, èPag. 46competenza della regione Campania definire, d'intesa con il commissariato, il piano regionale dei rifiuti, ma deve essere un piano di tipo europeo. I piani europei prevedono che si investa sulla riduzione dei rifiuti, sulla raccolta differenziata, e che l'ipotesi di termovalorizzazione sia un elemento residuale solo in presenza di un vero combustibile da rifiuti.
È evidente che, al di là dei miei convincimenti personali, la gestione del piano generale deve coinvolgere la regione Campania, ma quello che è certo è che il ministro dell'ambiente deve far rispettare le regole europee, come quella relativa alla riduzione e alla raccolta differenziata tesa al recupero dei materiali. Nel caso di una scelta regionale nel senso della termovalorizzazione, saremo molto rigorosi sulla valutazione di impatto ambientale e sui luoghi dove possono essere collocati gli impianti. Soprattutto, visto che siamo ormai nel 2006, se ci sono tecnologie più moderne e più avanzate rispetto al bruciare anche la parte residuale dei rifiuti, ci permetteremo di farle rilevare anche alla regione Campania, in modo da ragionare insieme.
Ovviamente, agiremo nel rispetto delle competenze e delle autonomie regionali; tra l'altro - e concludo il mio intervento -, ci adopereremo per superare le gestioni commissariali, tornare al regime ordinario e quindi coinvolgere da subito i comuni, le province e le regioni.
PRESIDENTE. Onorevole ministro...
ALFONSO PECORARO SCANIO, Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio. Infatti, sono necessari la partecipazione ed il coinvolgimento dei cittadini in quanto le opere non vanno realizzate contro la loro volontà.
PRESIDENTE. L'onorevole Nespoli ha facoltà di replicare, per due minuti.
VINCENZO NESPOLI. Siamo del tutto insoddisfatti della risposta del ministro, dalla quale cogliamo un dato politico importante; evidentemente, infatti, il ministro ha sfiduciato Bassolino, il governatore della regione Campania, dal momento che gli rimprovera la mancata applicazione della normativa legislativa attuale sulla percentuale della raccolta differenziata. Si tratta di una questione rispetto alla quale Bassolino, in passato, è stato più volte richiamato dal ministro dell'ambiente e per la cui soluzione la regione Campania ha ricevuto notevoli risorse finanziarie dal Governo precedente. Ricordo, al riguardo, lo scandalo dei 3 mila lavoratori socialmente utili assunti a tal fine, i quali restano inoperosi in quanto poi i bacini d'ambito assegnano alle società private la raccolta differenziata, che non viene attuata.
Il ministro conferma peraltro la sua posizione avversa al termovalorizzatore; infatti, quando parla della necessità di un nuovo piano di rifiuti regionale, è evidente che vorrebbe un disegno completamente diverso da quello che da anni è stato approntato dalla regione Campania. Quest'ultimo prevedeva, come ha ricordato, la raccolta differenziata a valle e, man mano, gli impianti di compostaggio, gli impianti del CDR e, in ultimo, il termovalorizzatore.
Mi sembra che in Campania - e il ministro è campano -, tra la regione, gli enti locali interessati ed il ministero, manchi una voce univoca sul modo in cui bisogna affrontare questa emergenza. Mentre prima il centrosinistra si è nascosto dietro l'alibi di indicare nel Governo nazionale qualche responsabilità, finalmente, ora, tutto è chiaro. Tutta l'emergenza rifiuti che viviamo in Campania ha un solo responsabile: è la classe dirigente del centrosinistra, a livello locale e a livello nazionale, che non sa in che modo uscire dall'emergenza, nonostante i provvedimenti straordinari di questi anni, nonostante i commissariati, nonostante le migliaia di miliardi delle vecchie lire spesi in questa direzione. Noi aspettiamo di verificare in che modo saranno riconfermati i commissariati.
PRESIDENTE. Onorevole...
Pag. 47VINCENZO NESPOLI. Infatti, riteniamo che anche su tale versante la nostra attenzione e la nostra politica saranno di difesa dei cittadini campani che in questo momento, attraverso la voce del ministro, hanno potuto individuare di chi siano le responsabilità dell'emergenza attuale (Applausi dei deputati del gruppo di Alleanza Nazionale).