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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Iniziative per garantire maggiori controlli sui conducenti di mezzi di trasporto a noleggio e di linea con riguardo all'assunzione di sostanze stupefacenti - n. 3-00888)
PRESIDENTE. L'onorevole Buontempo ha facoltà di illustrare l'interrogazione La Russa n. 3-00888 (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 6), di cui è cofirmatario.
TEODORO BUONTEMPO. Signor Presidente, in data 9 maggio 2007 si è verificato un grave incidente nel vercellese, che ha coinvolto un pullman privato con a bordo 41 bambini delle scuole elementari: due bambini, come è noto, hanno perso la vita. Vogliamo esprimere tutta la nostra partecipazione alle famiglie, al loro dolore, alla loro disperazione, compresa quella dell'autista, che porterà sulla sua coscienza il peso delle conseguenze della sua inettitudine.
Il caso però è emblematico, perché mostra come una persona che per professione assume la responsabilità della vita di altre, che guida un mezzo pesante, che porta dei bambini in gita possa considerare normale drogarsi, «farsi una canna», assumere stupefacenti, sostanze che alterano le funzioni del cervello e l'equilibrio psicofisico, e di cui non sono noti gli effetti a lungo e medio termine.
PRESIDENTE. Il Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali, Vannino Chiti, ha facoltà di rispondere.
VANNINO CHITI, Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. Signor Presidente, il dolore per i due bimbi deceduti è certamente comune a tutti noi e ribadisco, a nome di tutto il nostro Paese, la partecipazione al cordoglio delle famiglie.
Tuttavia, per noi che abbiamo la responsabilità di governare e di fare le leggi, ciò deve servire da ulteriore impulso per realizzare gli interventi che possono migliorare la prevenzione e la sicurezza nei suoi diversi aspetti. Sull'autista, sulla situazione reale sta indagando la magistratura e non credo sia giusto pronunciarci in questa sede. Sul resto, ribadisco la volontà e l'impegno del Governo in materia di accertamento preventivo e degli accertamenti periodici per escludere lo stato di tossicodipendenza, ai quali devono essere sottoposti i lavoratori destinati a mansioni che comportano rischi per la sicurezza, l'incolumità e la salute dei terzi.
Stiamo dando vita a un confronto, come richiesto dalle regioni, per giungere rapidamente a un'intesa che introduca test periodici e obbligatori per verificare l'eventuale assunzione di sostanze stupefacenti, fra le quali anche l'alcool e i farmaci, che possono compromettere la capacità di guida per i conducenti di servizi pubblici e privati. Tale intesa è necessaria per superare alcuni problemi Pag. 49applicativi emersi nel rapporto tra Stato e regioni, anche sulla base delle competenze attribuite dalla Costituzione. Comunque il Governo garantirà, nel pieno rispetto delle autonomia regionali, la piena incisività delle misure di lotta agli incidenti stradali causati da assunzione di qualsivoglia tipo di droga.
Gli incidenti stradali causano nel nostro Paese troppi morti - in buona parte si tratta di giovani - e invalidità che pesano poi sulla vita delle persone. Da tempo i Ministeri che sono interessati alla sicurezza stradale stanno collaborando per dare vita a misure di intervento efficaci. Tra le iniziative in corso la più importante è l'avvio della riforma del codice della strada, con la presentazione di un disegno di legge di delega già in Parlamento.
Ricorderò anche gli stanziamenti previsti dalla legge finanziaria per il triennio 2007-2009: 159 milioni di euro per il Piano nazionale della sicurezza stradale, 45 per azioni che informino i cittadini sulla sicurezza stradale e per più efficaci controlli sulle strade (dato che senza controlli le leggi non funzionano), 15 milioni per ispezioni e verifiche sul parco auto circolante e potrei ancora ricordare gli incentivi per aiutare a rinnovare le auto in dotazione alle persone.
Il disegno di legge recante «Disposizioni in materia di autotrasporto merci e di circolazione stradale», attualmente in Parlamento e che mi auguro sia rapidamente esaminato e approvato, contiene anche misure per contrastare comportamenti di guida non corretta o in stato di stanchezza. Nel disegno di legge sono previste norme severe per contrastare la guida negli stati di ebbrezza alcolica e per l'assunzione di sostanze proibite. Vi è un'inasprimento delle sanzioni amministrative pecuniarie, arrivando fino, come lei sa, alla revoca della patente di guida o alla confisca del veicolo. Su questo il Governo spera in un confronto positivo anche con l'opposizione ed è intenzionato ad andare avanti.
PRESIDENTE. L'onorevole Buontempo ha facoltà di replicare.
TEODORO BUONTEMPO. Signor Presidente, con tutto il rispetto per la persona del Ministro, la risposta che è stata fornita innanzitutto non tiene in alcun conto la grave lacuna di cui soffriamo: il decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309, sugli stupefacenti impedisce di svolgere test antidroga sui lavoratori che svolgono mansioni pericolose per i terzi, come ad esempio i guidatori di autobus. Onorevole Ministro, credo che il Governo debba emanare il decreto attuativo, che si aspetta da 17 anni.
Qual è la morale di questa vicenda? Inasprire le pene è giusto, ma il problema è come prevenire la morte di persone in conseguenza del fatto che l'autista si droga. Qualcuno, a sinistra, ha equiparato la droga al bicchiere di vino o all'alcol. Può accadere che si beva un bicchiere di vino anche durante i pasti e, se si esagera, ci si ubriaca e si diventa pericolosi.
Chi invece assume droga, compie una scelta i cui effetti a medio e lungo termine sul cervello ancora non conosciamo. Vi è dunque un Governo che non emana il decreto attuativo che consentirebbe di effettuare il test per piloti ed autisti; e vi è inoltre un Ministro che afferma di voler aumentare la dose personale di spinelli, laddove assistiamo a casi drammatici quali quello che ho descritto.
L'inasprimento della pena, dunque, è utile; ma il semplice fatto che la multa venga innalzata da 3 mila a 12 mila euro non risolve certo il problema. Chi svolge mansioni tali per cui la vita di altre persone dipende dal suo equilibrio deve poter essere controllato prima di salire su un pullman o su un aereo, o prima di mettergli tra le mani un mezzo pesante, affinché si possa fare la prevenzione. Voi volete cancellare la legge Bossi-Fini, che invece prevede il ritiro della patente.
Al momento, dunque, la sua risposta, oltre il buonsenso di una persona equilibrata, non è la risposta di un Governo che intende combattere la droga ed impedire che si possano verificare tragedie come queste.