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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Iniziative per una Conferenza dei servizi sulla riconversione a carbone della centrale termoelettrica di Torre Valdaliga nord (Civitavecchia) - n. 3-00892)
PRESIDENTE. L'onorevole Trepiccione ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-00892 (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 10).
Pag. 54GIUSEPPE TREPICCIONE. Signor Ministro, come lei sa, l'Unione europea ha chiesto all'Italia di ridurre le quote di CO2, quindi di gas serra, di ben 14 milioni di tonnellate. La lotta ai cambiamenti climatici deve essere una priorità nell'azione del Governo, se vogliamo tutelare la salute dei cittadini ed assicurare un futuro alle nuove generazioni. Il carbone è il combustibile fossile con le più alte emissioni di gas serra responsabili del cambiamento climatico. Il Ministro dell'ambiente in data 23 aprile ha chiesto di riaprire la Conferenza dei servizi sulla riconversione a carbone della centrale di Civitavecchia che, se fosse ultimata, immetterebbe nell'atmosfera 10 milioni di tonnellate di CO2. Cosa intende fare il suo Ministero, che è titolare della decisione?
PRESIDENTE. Il Ministro dello sviluppo economico, Pier Luigi Bersani, ha facoltà di rispondere.
PIER LUIGI BERSANI, Ministro dello sviluppo economico. Signor Presidente, che in Italia il mix energetico sia squilibrato è noto a tutti. Voglio precisare, ancora una volta, che non chiediamo e non chiederemo per quanto riguarda il carbone un riequilibrio di questo mix, ma solo di far parte di esso, con ciò che questo può significare anche in termini di nuovi investimenti.
Pertanto, non verrà spostato un punto di equilibrio che vede l'Italia, rispetto ad altri paesi, in una situazione assolutamente diversa. In Europa, mediamente, il carbone vale il 30 per cento del mix energetico e noi siamo attorno al 10 per cento. Ulteriori valutazioni, a proposito dell'impiego del carbone, possono quindi essere condotte esclusivamente in una sede europea.
Preciso inoltre, sottolineando l'assoluta priorità dei temi del cambiamento climatico rispetto ai quali dobbiamo avere un intervento incisivo e ben bilanciato, che il peso che il carbone avrà nel breve termine sul nostro scenario energetico è compatibile con la decisione della Commissione europea, scontando anche i tagli che l'Italia dovrà affrontare.
Venendo a Torvaldaliga, senza fare l'elenco di tutte le procedure, voglio ricordare che siamo in presenza di un'autorizzazione che risale al 24 dicembre 2003 e, quindi, alla precedente gestione. Siamo, inoltre, in presenza di una procedura compiuta nelle sue diverse fasi e nei pronunciamenti dei ministeri interessati, compreso il decreto di valutazione dell'impatto ambientale. La legittimità di questo decreto di attuazione è stata inoltre confermata dall'autorità giudiziaria nei vari gradi di giudizio.
L'opera di cui si discute ha inoltre già raggiunto più del 70 per cento della fase operativa e, quindi, di fronte a tutto ciò, non esistono con tutta evidenza quei margini di discrezionalità in capo al Ministro o al Ministero da più parti invocati.
Tuttavia, viene richiesto un ulteriore approfondimento tecnico sulle procedure, che sarà eseguito e del quale saranno resi noti gli esiti alle amministrazioni in piena trasparenza.
Quanto alle segnalazioni di eventuali problemi sanitari e ambientali nell'area industriale, vorrei confermare che, da parte del Governo e del mio Ministero, l'attenzione verso questi problemi è somma. Ricordo che nel decreto è prevista l'istituzione di un osservatorio ambientale e che le nostre norme prevedono la revisione periodica delle prescrizioni di natura ambientale al fine di garantire l'allineamento dell'autorizzazione all'evoluzione di standard normativi ambientali.
Le problematiche relative alla salute nell'area di Civitavecchia sono anch'esse esaminate in un apposito tavolo tecnico presso il Ministero della salute insieme con tutte le istituzioni necessarie.
PRESIDENTE. Ministro Bersani, la prego di concludere.
PIER LUIGI BERSANI, Ministro dello sviluppo economico. Vi sono dunque sedi autorevoli deputate a far emergere eventuali problemi e ad affrontarli in piena trasparenza e con il massimo di tutela delle popolazioni.
Pag. 55PRESIDENTE. L'onorevole Bonelli, cofirmatario dell'interrogazione, ha facoltà di replicare.
ANGELO BONELLI. Signor Ministro, voglio dirle con franchezza che, per quanto riguarda la prima parte del suo intervento, noi riteniamo che in questo Paese, se si vuole fare un'adeguata e seria politica di lotta ai cambiamenti climatici, non può esserci spazio per il carbone. La possibilità di avere nuovi impianti di carbone non può esserci, anche nell'ambito della riduzione di 14 milioni di tonnellate di CO2. Lei sa bene che, per ogni 1.000 megawatt di carbone bruciato, vengono emessi 5 milioni di tonnellate di CO2. Penso che, da questo punto di vista, sia giunto il momento di aprire una verifica sulle questioni della politica energetica, anche all'interno della stessa maggioranza.
La questione della lotta ai cambiamenti climatici deve essere ovviamente una priorità dell'azione del Governo. Per quanto riguarda, invece, la questione della centrale a carbone di Civitavecchia, attendiamo l'esito della valutazione tecnica che il suo Ministero sta compiendo in relazione alla lettera del Ministero dell'ambiente, che le è stata inviata.
Voglio, però, ricordare che nessuno chiede discrezionalità, perché ovviamente siamo tutti dalla parte del rispetto delle procedure amministrative, del diritto e della certezza del diritto. Ricordiamo, tuttavia, che le indagini epidemiologiche in quell'area indicano un aumento della morbosità tumorale senza precedenti.
Facciamo anche riferimento alla procedura della valutazione di impatto ambientale, che è incompleta. Sempre dal punto di vista procedurale, la realizzazione delle varianti sostanziali dell'area debbono essere anch'esse sottoposte a valutazione di impatto ambientale.
Concludo, signor Ministro, ricordando la possibilità di utilizzare un altro combustibile: lo stesso studio preliminare di valutazione ambientale afferma che la struttura in realizzazione, dal punto di vista tecnico, è confacente, coerente e compatibile per accogliere un combustibile come il gas.