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Si riprende la discussione del disegno di legge A.C. 2272-bis-A.
(Esame dell'articolo aggiuntivo riferito all'articolo 5 - A.C. 2272-bis-A)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo aggiuntivo Uggè 5.01, unica proposta emendativa riferita all'articolo 5 a seguito dell'approvazione dell'emendamento interamente soppressivo dell'articolo 5. Passiamo alla votazione.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Uggè. Ne ha facoltà
PAOLO UGGÈ. Signor Presidente, ho presentato questo articolo aggiuntivo proprio per dare una risposta concreta allo spirito di liberalizzazione che sembrava permeare la «lenzuolata» del Ministro Bersani, che sicuramente conosce, anche in modo approfondito, le tematiche dei trasporti per esserne stato ministro. Uno dei temi maggiormente sollevati è stato quello di estendere la possibilità di effettuare le revisioni mediante un provvedimento del ministro, elevando quella prevista per i veicoli a motore capaci di contenere oltre sedici persone ovvero una massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate.
Ritengo che questa costituisca una risposta concreta, che si muove nella direzione della liberalizzazione. Non ne ritengo comprensibile una eventuale bocciatura perché, ovviamente, rimane l'intervento da parte della motorizzazione, chePag. 68verifica se le realtà private possano intervenire garantendo la sicurezza e tutti i parametri legati a quest'ultima. Nel contempo, l'articolo aggiuntivo in discussione può comportare un effetto estremamente positivo, cioè liberare forze costituite da dipendenti, funzionari e dirigenti del Ministero dei trasporti, assegnandoli alla funzione di controllo. Si libererebbero in tal modo esperti ingegneri, funzionari e dirigenti da dedicare ai controlli nei confronti di coloro che effettuano le revisioni.
Sollecito un responso positivo da parte dei colleghi ed una riflessione anche da parte del Governo. Non rappresenta qualcosa di nuovo; se ne è già discusso e non si riesce a comprendere il parere contrario sull'articolo aggiuntivo in discussione proprio nel momento in cui si vuole liberalizzare aprendosi al mercato. Pertanto, ne raccomando la condivisione.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Campa. Ne ha facoltà.
CESARE CAMPA. Signor Presidente, intervengo per sottoscrivere questo articolo aggiuntivo che, a mio avviso, è da approvare. In tema di liberalizzazioni, quanto proposto dal collega Uggè rappresenta un'effettiva liberalizzazione, che libera la struttura pubblica da energie utili per effettuare controlli.
Peraltro, ciò non avviene in modo automatico, ma è il Ministro dei trasporti che può individuare, con proprio decreto, le risorse per le singole province. Noi, che siamo all'opposizione, ci fidiamo anche del Ministro dei trasporti. Pertanto, se conferiamo a qualcuno la possibilità di affidare la concessione quinquennale per la revisione ad alcuni soggetti, la vorremmo porre in capo al ministro, e non farlo in maniera automatica.
PRESIDENTE. La invito a concludere.
CESARE CAMPA. Ritengo sia veramente opportuno essere coerenti con il tema conduttore di questo provvedimento, che parla di liberalizzazione e di controlli da parte della pubblica amministrazione. Pertanto, non solo sottoscrivo questa proposta emendativa ma, veramente a cuore aperto, ne chiedo l'approvazione.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Tassone. Ne ha facoltà.
MARIO TASSONE. Signor Presidente, prendo la parola per sottoscrivere questo articolo aggiuntivo dell'onorevole Uggè. Stiamo legiferando in maniera anomala, perché nel provvedimento in esame ci sono molti argomenti che avrebbero dovuto essere esaminati dalla Commissione trasporti; avevamo anche chiesto l'estrapolazione di una serie di articoli, ma non è stato possibile.
Ritengo sia chiaro che si tratta di un dato meramente formale ed apparente e che quando, ad esempio, su tale tema, si parla di revisione, di controllo ci si riferisce anche ad una valutazione sul piano tecnico. Si tratta di dati, di aspetti che attengono anche alla sicurezza e certamente non sono disciplinati in modo pieno e completo, ma si prevede un'ipotesi di liberalizzazione, con grande sacrificio delle strutture pubbliche che dovrebbero operare in termini di revisione. Ciò vale non soltanto per tale materia, ma investe tutta una problematica su cui i colleghi si sono confrontati attraverso un'attività emendativa che ritengo insufficiente. Sul tema esiste, infatti, una grande preoccupazione, ma si affronta tutta la problematica del trasporto - anche del combinato, dell'intermodale - in termini approssimativi, occupandosi semplicemente di un aspetto, senza avere una visione completa degli interessi complessivi del cittadino e degli interessi economici del nostro Paese.
Voterò, perciò, favorevolmente all'articolo aggiuntivo in esame e voterò a favore anche di altre proposte emendative che evidenzino alcuni problemi, alcuni temi. Su una proposta emendativa precedente l'onorevole Attili aveva esposto la sua valutazione, ma anche tale problematica è sfuggita a tutti i componenti dell'Assemblea.Pag. 69Una valutazione seria, forte avrebbe portato a disciplinare la sicurezza nel trasporto da un punto di vista tecnico, mentre, con una valutazione molto generica e approssimativa, essa è stata lasciata semplicemente al mercato.
Mi rifaccio a tali valutazioni di carattere generale, ma soprattutto, nello specifico, sottoscrivo l'articolo aggiuntivo Uggè 5.01.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Uggè 5.01, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 437
Votanti 426
Astenuti 11
Maggioranza 214
Hanno votato sì 183
Hanno votato no 243).
Prendo atto che il deputato Vacca non è riuscito a votare e avrebbe voluto esprimere voto contrario.
IGNAZIO LA RUSSA. Chiedo di parlare sull'ordine dei lavori.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
IGNAZIO LA RUSSA. Signor Presidente, onorevoli colleghi, prima di passare all'esame dell'articolo 11, vorrei segnalarvi che domani, 31 maggio, è previsto uno sciopero dei taxi collegato al provvedimento in esame, in particolare all'articolo che stiamo per esaminare. Ho chiesto di parlare prima che affrontassimo l'esame dell'articolo, e me ne scuso, perché non voglio entrare nel merito, anche se si potrebbe: Alleanza Nazionale ha presentato un emendamento soppressivo in proposito.
Vorrei proporre, però, al Presidente ed all'Assemblea di valutare l'ipotesi di accantonare l'articolo 11 e rinviare, quindi, la relativa discussione, dopo l'esame degli altri articoli, peraltro numerosi. Ciò anche per rispetto dei lavoratori per i quali uno dei motivi dello sciopero di domani è che venga presa in considerazione la loro volontà di discutere sul provvedimento in esame. L'accantonamento dell'articolo 11 non farebbe perdere tempo all'Assemblea, non sarebbe d'intralcio. Successivamente potremmo mettere a confronto le nostre rispettive opinioni; Alleanza Nazionale, se necessario, è pronta a discutere sull'articolo, alcuni parlamentari del suo gruppo sono già pronti a prendere la parola in merito.
Credo, invece, che accantonarlo possa essere, in questo momento, non solo un atto di saggezza, ma anche un atto di rispetto per le argomentazioni e le richieste di un gruppo di lavoratori, che credo abbiano i medesimi diritti di altre categorie, che tante volte abbiamo ascoltato e tenuto nella debita considerazione.
In sostanza, signor Presidente, le chiedo di valutare la richiesta formale di accantonamento di questo articolo.
PRESIDENTE. La Presidenza chiede l'opinione del relatore al riguardo.
ANDREA LULLI, Relatore. Signor Presidente, il relatore può anche accogliere tale richiesta. Voglio solo osservare che ritengo che gli argomenti affrontati nell'articolo 11 non riguardino le questioni delle licenze dei taxi e degli altri conducenti a noleggio, ma altri temi, perché viene data ai comuni la potestà di prevedere determinati servizi di trasporto innovativo. Naturalmente, il rispetto è dovuto a tutti quelli che esprimono opinioni, i lavoratori e le lavoratrici in primo luogo. Pertanto, ritengo di poter accedere all'invito.
PRESIDENTE. Avverto che non essendovi obiezioni, l'esame dell'articolo 11 e delle proposte emendative ad esso presentate deve intendersi accantonato.
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