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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Iniziative a favore dei cittadini italiani residenti all'estero con riguardo alle procedure di aggiornamento catastale - n. 3-00917)
PRESIDENTE. Il deputato Narducci ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-00917 (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 10) per un minuto.
FRANCO NARDUCCI. Signor Presidente, premetto che concordo sulla necessità della norma adottata nella legge finanziaria e con il provvedimento dell'Agenzia del territorio.
L'accertamento catastale dei fabbricati non dichiarati e di quelli non più riconosciuti come rurali è una necessità, perché uno Stato moderno ed efficace deve avere il controllo del proprio territorio, non solo per finalità fiscali, ma anche per controllare e prevenire dissesti geologici.
L'elemento portante della mia interrogazione è costituito dalla posizione dei cittadini residenti all'estero, proprietari di immobili in Italia o di fabbricati in passato destinati all'attività agricola e, pertanto, interessati alla regolarizzazione perseguita dal provvedimento. Tali cittadini non hanno facilità di accesso all'informazione, né mi risulta che la rete diplomatico-consolare sia stata sollecitata per diffondere l'informazione sulle scadenze e la portata del provvedimento, al pari, ad esempio, di quanto hanno fatto i comuni italiani. Essi rischiano di essere penalizzati dal provvedimento e di subire sanzioni ingiuste, che il Governo sicuramente vorrà valutare nelle forme più opportune.
PRESIDENTE. Il Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali, Vannino Chiti, ha facoltà di rispondere.
VANNINO CHITI, Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. Signor Presidente, gli interroganti pongono tre questioni. In primo luogo, una scarsa informazione in merito all'attuazione degli adempimenti previsti dalla normativa che riguarda le modalità tecniche e operative per l'accertamento del catasto edilizio urbano dei fabbricati per i quali sono venuti meno i requisiti per il riconoscimento della ruralità a fini fiscali, o quelli che non risultano, in tutto o in parte, dichiarati al catasto. In secondo luogo, il problema degli orientamenti da assumere in vista della scadenza del 30 giugno, perché l'inosservanza di questo termine determina un intervento d'ufficio da parte dell'Agenzia del territorio e l'applicazione delle relative sanzioni. Infine, il problema particolare dei cittadini italiani residenti all'estero, per i quali l'iter procedurale si presenta particolarmente complesso. Al riguardo vorrei precisare che sia l'Agenzia delle entrate che l'Agenzia del territorio stanno ponendo in essere tutti gli adempimenti volti ad ottenere la più ampia diffusione della normativa, in modo da agevolare i cittadini nell'assolvimento degli adempimenti tributari. Inoltre, mi farò carico di verificare che venga attuato quanto da voi auspicato sul ruolo dei consolati, qualora non sia già stato fatto.
Il Governo è disponibile a considerare con attenzione il problema che è stato evidenziato nell'interrogazione. In effetti, occorre evitare che i cittadini siano penalizzati in conseguenza del mancato rispetto della scadenza per la presentazione della domanda. A tal proposito, faccio presente che in sede di esame del disegno di legge n. 1485, recante norme fiscali per l'ammortamento degli immobili e in materia di rimborsi IVA per le automobili, presentato al Senato, il relatore ha proposto un emendamento che, pur confermando la scadenza del 30 giugno, consente di utilizzare l'istituto tecnico del «ravvedimento operoso». In poche parole, si tratta di un ulteriore periodo di tempo, fino al 30 novembre 2007, per adeguare i valori delle rendite catastali, e ciò - questo è l'aspetto importante, perché non è previsto in quello strumento tecnico - senza applicazione né di sanzioni né di interessi. Il Governo ha già dichiarato, con il sottosegretario Grandi, il suo assenso, ed è dunque favorevole all'approvazione diPag. 17questo emendamento, che ritengo possa venire incontro alle esigenze dei cittadini, in particolare di quelli residenti all'estero, come da lei sottolineato.
PRESIDENTE. Il deputato Narducci ha facoltà di replicare.
FRANCO NARDUCCI. Signor Presidente, ringrazio il Ministro Chiti, in quanto il meccanismo individuato nel provvedimento in esame al Senato consente, effettivamente, agli italiani residenti all'estero di recuperare tempo e di mettersi quindi in linea con quanto previsto dall'Agenzia del territorio e dall'Agenzia delle entrate. Ciò rappresenta un segnale positivo e ringrazio il Governo per tale indicazione.
Inoltre, approfitto del tempo ancora a mia disposizione per sollecitare, anche per il futuro, un'attenzione particolare verso questi problemi, in quanto, soprattutto nel Meridione, vi sono situazioni a livello di catasto e di successioni che hanno dell'incredibile e che sono fortemente legate con la storia della nostra emigrazione nel mondo. Probabilmente bisogna studiare un provvedimento per superare cessioni di proprietà avvenute mediante decine di migliaia di scritture private, che oggi non possiedono alcun valore legale rispetto a quanto previsto dalla legislazione. Pertanto, ringrazio il Governo, e mi orienterò nel migliore dei modi sull'emendamento proposto e, soprattutto, sull'informazione che si vorrà fornire per i nostri concittadini residenti all'estero (Applausi dei deputati del gruppo L'Ulivo).