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Discussione del disegno di legge S. 1332 - Delega legislativa per il recepimento delle direttive 2002/15/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 marzo 2002, 2004/25/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 aprile 2004 e 2004/39/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 aprile 2004, nonché per l'adozione delle disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 191, di attuazione della direttiva 2002/98/CE (Approvato dal Senato) (A.C. 2600).
(Repliche del relatore e del Governo - A.C. 2600)
PRESIDENTE. Ha facoltà di replicare il relatore, presidente della Commissione Finanze, deputato Del Mese.
PAOLO DEL MESE, Relatore. Signor Presidente rimando brevemente alle dichiarazioni già espresse nel corso del mio intervento. Vorrei solo augurarmi che domani, quando si riunirà il Comitato dei nove per l'esame degli emendamenti, possa essere raggiunto un accordo di massima per ciò che concerne l'approvazione di un ordine del giorno che recepisca, almeno in parte, le valutazioni dei gruppi di opposizione accettate dal Governo.
PRESIDENTE. Ha facoltà di replicare il rappresentante del Governo.
MASSIMO TONONI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Signor Presidente, naturalmente anche io spero che domani un ordine del giorno possa avere l'accordo anche del Governo. Credo che avremo una riunione in vista di ciò e certamente ci muoveremo in tale direzione.
A costo di essere ripetitivo, vorrei richiamare soprattutto un punto emerso dagli interventi, che peraltro ho personalmente apprezzato, perché ha testimoniato la profondità dell'analisi del dibattito svoltosi in Commissione. Parlo del fatto che l'impegno che abbiamo assunto a venire in Commissione prima della presentazione degli schemi di decreto delegato in Consiglio dei ministri, in particolare per quanto riguarda la direttiva OPA, è un impegno serio, nel senso che auspico che in tale occasione ci possa essere un confronto approfondito e che ciascuno possa esprimere, come è doveroso, i propri orientamenti, come faremo noi, come Governo. È chiaro che i suggerimenti, le opinioni e le contestazioni che riceveremo in quella sede le prenderemo in considerazione e, anche se non posso certo garantire che le faremo tutte nostre, certamente tutte verranno valutate ed è possibile che molte possano essere pienamente recepite.
Sui tempi della direttiva OPA, vorrei anche chiarire un punto. Indubbiamente il Governo poteva essere più celere sul tema in questione, però, come è stato anche da più parti sottolineato, l'argomento è estremamente complesso. È a voi perfettamente noto che ciascun Paese ha assunto iniziative e preso strade molto specifiche sul tema. Poco fa l'onorevole Germontani ha fatto riferimento, se non erro, alla normativa francese sui Breton bons piuttosto che a quella tedesca o spagnola od olandese. È più facile parlare di quella inglese perché nel Regno Unito non esistono impedimenti di sorta.
È evidente, però, che l'analisi che stiamo conducendo in queste settimane e che non abbiamo ancora ultimato (ed è per questo motivo che, pur nelle more della nostra disamina, abbiamo chiesto alla Commissione di procedere speditamente all'approvazione del provvedimento in esame, il che ci ha, peraltro, condotto a quell'impegno che ho richiamato in precedenza) è un'analisi molto seria, in cui anche il tema della reciprocità viene esaminato in tutti i suoi aspetti. La reciprocità, in astratto, è un'ipotesi molto convincente, ma la traduzione concreta in una normativa che vada a toccare le prese di posizione di ciascun Paese, appartenente o meno all'Unione europea, è abbastanza complesso. Da ciò derivano gli approfondimenti che stiamo svolgendo e di cui vi riferiremo nelle prossime settimane.
PRESIDENTE. Il seguito del dibattito è rinviato ad altra seduta.
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