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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Tempi per l'introduzione di condizioni fiscali di vantaggio a favore delle imprese del Mezzogiorno - n. 3-00946)
PRESIDENTE. Il deputato Reina ha facoltà di illustrare l'interrogazione Oliva n. 3-00946 (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 11), di cui è cofirmatario.
GIUSEPPE MARIA REINA. Ancora una volta noi parlamentari del Movimento per l'Autonomia abbiamo ritenuto opportuno - anzi sottolineo necessario - riproporre il tema di una diversa fiscalità per le nuove imprese che intendono agire nel Mezzogiorno d'Italia, e stavolta - malgrado da un anno a questa parte non siamo stati per nulla ascoltati dal Governo e poco sentiti anche dallo stesso Parlamento - lo facciamo con dati di fatto.
Il rapporto annuale dell'Istat per il 2006 testimonia, con indicatori precisi, incontrovertibili, una condizione di collasso - addirittura di collasso! - del Mezzogiorno e del meridione. Se non interveniamo subito, a fronte di interventi di natura infrastrutturale, il rischio che il Paese, drammaticamente, rimanga diviso, è inevitabile.
PRESIDENTE. La invito a concludere.
GIUSEPPE MARIA REINA. Concludo subito. Pertanto chiediamo al Governo di conoscere quali orientamenti manifesta in tale direzione.
PRESIDENTE. Il Ministro per l'attuazione del programma di Governo, Giulio Santagata, ha facoltà di rispondere.
GIULIO SANTAGATA, Ministro per l'attuazione del programma di Governo. Signor Presidente, l'interrogazione prende giustamente spunto dalla perdurante difficoltà economica e sociale del Mezzogiorno: è sotto gli occhi di tutti.
All'interno del perimetro tracciato dalle esistenti regole comunitarie - che consentono solo a condizioni ben determinate il ricorso agli aiuti di Stato a favore delle imprese - il Governo condivide pienamente la necessità di un sostegno alle aziende che operano nelle aree di particolare disagio del sud. Ricordo agli onorevoli colleghi, che nella legge finanziaria per il 2007 è prevista la riduzione del costo del lavoro a favore delle imprese, con una forte accentuazione delle agevolazioni per le aziende operanti nel Mezzogiorno. Il decreto-legge adottato dal Governo il 23 maggio scorso consente di dare un'applicazione immediata, già con il prossimo acconto fiscale, ad un provvedimento che, a regime, garantirà per le imprese del sud una deduzione sull'imponibile IRAP, in media, di 10 mila euro per ogni lavoratore occupato a tempo indeterminato.
La medesima legge finanziaria prevede la reintroduzione del credito di imposta per i nuovi investimenti in beni strumentali al sud. Il provvedimento, a fronte del quale è previsto un cospicuo stanziamento, e che interessa il periodo 2007-2013, è già pienamente operativo.Pag. 59
La legge finanziaria per il 2007 prevede ancora la creazione di zone franche urbane, al fine di favorire lo sviluppo economico e sociale - anche tramite interventi di recupero urbano - di aree e quartieri degradati nelle città del Mezzogiorno. A tali scopi si prevede la creazione di un apposito fondo, con una dotazione di cento milioni di euro, per il biennio 2008-2009. Il Governo ha da tempo avviato le necessarie iniziative, al fine della definizione e dell'individuazione delle zone franche urbane e dei relativi meccanismi di agevolazione per le imprese. La rilevanza della materia è stata ritenuta tale da renderla oggetto di discussione tra il Governo e le parti sociali, all'interno di uno specifico tavolo di concertazione dedicato ai problemi del Mezzogiorno. Nel corso delle prossime settimane e comunque entro giugno, saranno definiti i dettagli necessari per avviare la fase di attuazione concreta del provvedimento.
Infine, nel quadro dei provvedimenti adottati e delle risorse stanziate a favore della crescita economica del sud, devo sottolineare la decisione - assunta con la legge finanziaria per il 2007 - di garantire al Fondo per le aree sottoutilizzate una copertura finanziaria di durata settennale. Ciò consente di indirizzare verso tale fondo le risorse messe a disposizione delle aree svantaggiate dal nuovo quadro strategico nazionale per gli anni 2007-2016, pari complessivamente a circa 120 miliardi di euro.
PRESIDENTE. Il deputato Reina ha facoltà di replicare.
GIUSEPPE MARIA REINA. Signor Ministro, prendo atto delle dichiarazioni che lei ha reso in questa Assemblea e dei dati che ha fornito. Tuttavia desidero precisare che l'intervento predisposto dal Governo è solo parziale e non adeguatamente sufficiente ad affrontare la condizione complessiva, che è realmente drammatica e difficile da superare.
Desidero ricordare in questa sede solo alcuni dati, che probabilmente susciteranno impressione se se ne comprende esattamente la condizione che esprimono. Ben sette su dieci famiglie dichiarate povere in Italia vivono nel Mezzogiorno, e segnatamente nelle regioni più a sud, in particolare in Sicilia.
In alcune occasioni queste famiglie non hanno avuto i soldi necessari per comprare da mangiare e il 5 per cento delle persone di cui ho parlato non può permettersi un'alimentazione adeguata. Non è più tempo di misure di rafforzamento è tempo di misure drastiche, per questo ci siamo riferiti al rapporto Hokmark della Commissione europea. Perché siamo convinti che bisogna attuare anche qui, come è stato attuato in Irlanda, un programma di fiscalità, di vantaggi - noi riteniamo necessario delle misure di fiscalità compensative per le condizioni infrastrutturali in cui si trova tutto il sud Italia - che permetta, come ha permesso in Irlanda, alle popolazioni meridionali una condizione di sviluppo diversa. Tutto ciò dovrebbe essere attuato con misure urgenti sin da ora, da subito e soprattutto con la prossima legge finanziaria rispetto alla quale ci misureremo al più presto (Applausi dei deputati del gruppo Misto-Movimento per l'Autonomia).