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Si riprende la discussione del disegno di legge A.C. 2272-bis-A (ore 17,10)
(Esame dell'articolo 18 - A.C. 2272-bis-A)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 18 e dell'unica proposta emendativa ad esso presentata (Vedi l'allegato A - A.C.2272-bis sezione 16).
Nessuno chiedendo di parlare, invito il relatore ad esprimere il parere della Commissione.
ANDREA LULLI, Relatore. La Commissione esprime parere favorevole sull'emendamento Borghesi 18.200.
PRESIDENTE. Il Governo?
FILIPPO BUBBICO, Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico. Il parere del Governo è conforme a quello espresso dal relatore.
PRESIDENTE. Poiché è stato presentato un unico emendamento interamente soppressivo dell'articolo 18, sarà posto in votazione il mantenimento di tale articolo.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Borghesi. Ne ha facoltà.
ANTONIO BORGHESI. Signor Presidente, intervengo solo per spiegare, assai brevemente, le motivazioni del mio emendamento, che serve a sopprimere una modifica all'articolo 3 del testo unico n. 380 del 2001 e che, al di là della volontà di chi aveva pensato di introdurre detta modifica, potrebbe di fatto comportare alcune gravi conseguenze sulle strutture ricettive all'aria aperta, che potrebbero essere trasformate, in via surrettizia, in residence fissi.
Per tale motivo, propongo la soppressione dell'articolo 18 che credo rivesta, dal punto di vista ambientale, interesse soprattutto in rapporto alle nostre coste, ai nostri mari ed ai nostri fiumi.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Saglia. Ne ha facoltà.
STEFANO SAGLIA. Signor Presidente, credo a lei non sfugga l'importanza della soppressione dell'articolo 18, perché siamo di fronte ad un tentativo di sanatoria di «immobili» e, in ogni caso, di costruzioni realizzate all'interno dei campeggi e che potrebbero essere trasformate in abitazioni.
Siamo di fronte ad uno scempio urbanistico e, quindi, credo sia giusto che l'Assemblea rifletta sull'argomento e lo stesso dovrebbe fare anche la maggioranza, considerato che spesso siamo stati accusati, come Casa delle libertà, di assumere iniziative del genere, mentre oggi è proprio la sinistra che propone questa misura per sanare una situazione veramente vergognosa.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Bosi. Ne ha facoltà.
FRANCESCO BOSI. Signor Presidente, anche io desidero richiamare l'attenzione del relatore, dei colleghi e del Governo sulla singolarità della norma al nostro esame. In effetti, se noi - e lo dico anche per esperienza personale - dovessimo procedere nel senso previsto da questa formulazione con riferimento a tutti i luoghi, soprattutto quelli di villeggiatura, dove più intenso è il fenomeno delle strutture mobili che tendono a diventare poi permanenti, davvero rischieremmo di creare baraccopoli ovunque, in spregio anche dei richiami che giustamente ci vengono rivolti al rispetto dell'ambiente.Pag. 68
È vero che si parla di collegamenti con le fognature, ma quando si collegano con le fognature queste abitazioni mobili, di fatto esse diventano stabili ancorché appoggiate su ruote o non stabilmente infisse nel suolo.
Come è stato giustamente osservato, ci troviamo di fronte ad una specie di sanatoria che rende ingovernabile il territorio e l'ambiente. Vorrei ascoltare, sotto questo aspetto, anche il parere di qualche ambientalista, poiché le zone di maggior pregio dell'Italia sono proprio quelle soggette a tale fenomeno, con le difficoltà che gli amministratori pubblici incontrano per rimuovere situazioni di tal genere.
Si creano delle specie di diritti acquisiti che, poi, costituiscono un precedente e un fatto di degrado ambientale che, con questa norma, verrebbe «battezzato».
Quindi, esprimo un caldo invito alla riconsiderazione più totale di questa norma.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto la deputata Provera. Ne ha facoltà.
MARILDE PROVERA. Inviterei ad un momento di riflessione un po' più pacata perché, in realtà, questo articolo definisce come abitazione l'installazione dei manufatti anche prefabbricati e la esclude nella parte finale, cioè per quei manufatti che non possiedono collegamento permanente al territorio, con reti tecnologiche che siano connesse agli impianti di rete e di fognatura o depuratore, e non alterino lo stato dei luoghi e l'indice di edificabilità, ed altro. Quindi, siamo semplicemente di fronte all'esclusione di roulotte o similari che nei campeggi, invece di essere in movimento, hanno una stabilità leggermente maggiore, ma non sono stabili in modo permanente.
A mio avviso, questo articolo deve essere approvato, perché specifica tutti quei mezzi che invece devono essere considerati come stabili; inoltre, non stabilisce una «moratoria» rispetto a questi ultimi, che continuano a rimanere rotabili a tutti gli effetti, ma include invece tutti gli altri che per qualsiasi motivo erano collegati e hanno quindi funzione di abitazione a tutti gli effetti.
Si tratta dell'esatto opposto di quanto finora abbiamo ascoltato.
PRESIDENTE. Ricordo che sarà posto in votazione il mantenimento dell'articolo e che il parere della Commissione e del Governo è favorevole alla sua soppressione.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul mantenimento dell'articolo 18.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 424
Votanti 419
Astenuti 5
Maggioranza 210
Hanno votato sì 40
Hanno votato no 379).
Prendo atto che la deputata Suppa non è riuscita a votare e che il deputato Cassola avrebbe voluto esprimere voto contrario.