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Sull'ordine dei lavori.
ROBERTO COTA (LNP). Chiede, a nome del suo gruppo, che il Presidente del Consiglio riferisca con sollecitudine alla Camera sulle circostanze che hanno determinato il rinvio dell'insediamento del nuovo Comandante generale della Guardia di finanza.
MAURIZIO GASPARRI (AN). A nome del suo gruppo, sottolineata la gravità della situazione determinatasi ai vertici della Guardia di finanza, si associa alla richiesta formulata dal deputato Cota.
MARIO TASSONE (UDC). Si associa, a nome del suo gruppo, alla richiesta formulata dal deputato Cota.
ANTONIO LEONE (FI). Nell'associarsi anch'egli alla richiesta precedentemente formulata, stigmatizza l'atteggiamento assunto dal Governo nel rapporto con l'istituzione parlamentare.
GIANCLAUDIO BRESSA (Ulivo). Rileva che la situazione determinatasi è riconducibile esclusivamente ad una mera richiesta di chiarimenti da parte della Corte dei conti e non assume alcuna valenza politica.
Pag. VIIIROBERTO VILLETTI (RosanelPugno). Giudica corretto il comportamento del Governo alla luce della cessazione del rapporto fiduciario con il Comandante pro tempore della Guardia di finanza.
SERGIO D'ELIA (RosanelPugno). Chiede alla Presidenza di attenersi alla circolare in base alla quale gli interventi sull'ordine dei lavori sono svolti al termine della seduta.
PRESIDENTE. Rilevato che gli interventi sull'ordine dei lavori sono svolti di norma al termine della seduta, ricorda che è prerogativa del Presidente della Camera, in riferimento a questioni di particolare rilevanza, consentirne lo svolgimento anche a conclusione della trattazione di un argomento all'ordine del giorno.
Assicura comunque che interesserà il Governo relativamente all'informativa richiesta.