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Discussione del disegno di legge: Modernizzazione, efficienza delle Amministrazioni pubbliche e riduzione degli oneri burocratici per i cittadini e per le imprese (A.C. 2161-A); e delle abbinate proposte di legge: Pedica ed altri; Nicola Rossi ed altri; La Loggia e Ferrigno (1505-1588-1688) (ore 11,40).
(Repliche del relatore e del Governo - A.C. 2161-A)
PRESIDENTE. Ha facoltà di replicare il relatore, onorevole Giovanelli.
ORIANO GIOVANELLI, Relatore. Signor Presidente, ringraziando tutti i colleghi e le colleghe che sono intervenuti nel dibattito, vorrei porre in rilievo molto sinteticamente soltanto due aspetti in merito agli interventi svolti.
In primo luogo, non credo sia corretto concentrare tutta l'attenzione sullo stralcio dell'articolo 11, avvenuto in Commissione nell'ultima seduta di giovedì scorso, perché il provvedimento originario del Governo non prevedeva quella norma. Pertanto, il provvedimento ha valore, sostanza ed efficacia - come è stato ricordato anche dall'ultimo intervento - per il complesso delle norme che prevede.
Detto questo, nel dibattito in merito all'articolo 11, ho rilevato che persistono elementi di confusione relativamente al vero contenuto che il predetto articolo, predisposto dal relatore durante l'esame in Commissione, aveva assunto; a mio avviso, significava un punto di mediazione molto avanzato, che vedeva uno spostamento forte dei contenuti previsti all'inizio dalla proposta di legge Turci, verso una visione del ruolo di quella commissione non in funzione del controllo e della verifica del lavoro dei dipendenti, ma sulla valutazione dell'output della pubblica amministrazione. Ritengo, peraltro, sbagliato spostare in questa sede il dibattito sul pubblico impiego.
Credo che ripartire dal chiarimento di tale punto significhi sgombrare il campo dai dubbi relativi alle legittime competenze del rapporto tra Governo e sindacati, e ridare, invece, al Parlamento uno spazio di azione legislativa che, fatte le dovute chiarezze e i dovuti approfondimenti, possa essere utilmente ripreso.
PRESIDENTE. Ha facoltà di replicare il rappresentante del Governo.
LUIGI NICOLAIS, Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione. Signor Presidente, rinunzio alla replica.
PRESIDENTE. Il seguito del dibattito è rinviato ad altra seduta.
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