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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Misure per il sostegno del reddito dei lavoratori dipendenti e dei pensionati e per assicurare una stabile occupazione - n. 3-00997)
PRESIDENTE. Il deputato Nardi ha facoltà di illustrare, per un minuto, la sua interrogazione n. 3-00997 (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 1).
MASSIMO NARDI. Signor Presidente, signor Presidente del Consiglio dei ministri, mi rivolgo a lei per farle notare che i pensionati nei Paesi ricchi come il nostro, ma meglio governati, hanno la possibilità, una volta che rimangono soli, di essere accolti in case di riposo mantenendosi autonomamente. Sempre nei Paesi ricchi come il nostro, ma forse un po' meglio governati, i lavoratori dipendenti non percepiscono un reddito che si trova al dodicesimo posto della classifica europea. Inoltre, signor Presidente del Consiglio dei ministri, nei Paesi ricchi, ma meglio governati, la possibilità occupazionale per i lavoratori nazionali non è del 12 per cento inferiore rispetto quella dei lavoratori stranieri.
Signor Presidente del Consiglio dei ministri, mi rivolgo a lei per chiederle che cosa pensa di fare per tranquillizzare gli anziani, per migliorare il loro reddito e per rendere paritetica la possibilità occupazionale dei nostri lavoratori.
PRESIDENTE. Il Presidente del Consiglio dei Ministri, Romano Prodi, ha facoltà, per tre minuti, di rispondere.
ROMANO PRODI, Presidente del Consiglio dei ministri. Signor Presidente, con riferimento all'interrogazione a risposta immediata dell'onorevole Nardi, desidero far presente che l'afflusso dei lavoratori extracomunitari è regolato da quote annualmente fissate dal Governo. Le attività lavorative svolte dai lavoratori extracomunitari sono generalmente, nella media statistica, attività di basso livello di remunerazione e non particolarmente appetite dai lavoratori italiani. Non vi è, quindi, una concorrenza sul lavoro tra italiani e stranieri; ne costituisce una prova il fatto che le richieste di lavoro extracomunitario da parte delle imprese italiane sono superiori di molto alle quote fissate.
Premesso ciò, vado ai dettagli. Per quanto riguarda il miglioramento del redditoPag. 24dei dipendenti del settore pubblico, ricordo che il Governo ha rinnovato un contratto che prevede un aumento medio di 101 euro, mentre nel settore privato il relativo aumento salariale non può che scaturire dalla contrattazione collettiva. Il Governo, in questo caso, non può far altro che spingere a garantire un miglioramento, attraverso misure di sostegno della produttività. Noi, in particolare, ci spingiamo a sostenere le forme contrattuali di secondo livello, sia aziendali sia territoriali, in modo da conseguire aumenti di produttività e, quindi, la possibilità di aumenti di retribuzione.
Per quanto riguarda il profilo pensionistico, e quello che da esso deriva, la proposta governativa si articola in più direzioni. In primo luogo, siamo impegnati ad utilizzare più della metà delle risorse al miglioramento delle pensioni più basse: in tal modo, due milioni di anziani avranno un miglioramento della pensione. Inoltre, vogliamo perseguire misure che ottengano una diminuzione del precariato. Vogliamo utilizzare, a tale scopo, risorse derivanti anche dalla liberalizzazione del sistema, a partire dalla razionalizzazione degli enti previdenziali. In questo modo si può venire incontro, almeno parzialmente, alle differenze di trattamento che l'onorevole interrogante ha segnalato nella sua interrogazione.
PRESIDENTE. Il deputato Nardi ha facoltà di replicare per due minuti.
MASSIMO NARDI. Signor Presidente, signor Presidente del Consiglio dei ministri, le confesso che non mi sento affatto soddisfatto della sua risposta. Intanto perché l'aumento di 101 euro, cui lei ha fatto cenno per il pubblico impiego può sembrare una cifra importante e significativa, ma il vero problema è da dove si parte. È evidente che se ho un reddito di 2 mila euro ed ottengo un incremento di 100 euro, quello ottenuto è un aumento reale; ma se ho un reddito di 500 euro ed ottengo un incremento di 100 euro, questo incremento significa povertà.
Quando si fanno determinati ragionamenti bisogna anche prendere in considerazione qual è il punto di partenza.
Rispetto al problema dei pensionati, so bene che il Governo si sta interrogando sulla possibilità di incrementare di 40-50 euro il reddito di ogni singolo pensionato, ma non era questo il quesito che avevo posto con la mia interrogazione a risposta immediata. Il quesito era un altro: cosa pensa di fare l'attuale Governo rispetto a quegli anziani che rimangono soli, senza assistenza e, spesso, anche senza famiglia? Trovare una soluzione a tale problema mi sembra, quanto meno, doveroso.
Signor Presidente del Consiglio dei ministri, non so cosa farà il Governo, però posso dirle cosa potrebbe fare la nostra parte politica, quello della Democrazia Cristiana per le Autonomie-Partito Socialista-Nuovo PSI. Se mai dovessimo andare al Governo, uno dei nostri impegni sarà proprio quello di riuscire a trovare una soluzione per questi anziani.
Abbiamo ereditato dal passato un'Italia che stava molto peggio, dal punto di vista economico, rispetto a quella attuale; la Democrazia Cristiana per le Autonomie-Partito Socialista-Nuovo PSI ha la presunzione di ritenere che sarebbe in grado di risolvere anche questo problema.