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Svolgimento di interpellanze urgenti (ore 15,11).
(Intendimenti del Ministero della salute in relazione al risarcimento dei danni a favore di coloro che hanno contratto l'epatite C a seguito di trasfusioni praticate negli ospedali pubblici - n. 2-00586)
PRESIDENTE. L'onorevole Rositani ha facoltà di illustrare la sua interpellanza n. 2-00586 (Vedi l'allegato A - Interpellanze urgenti sezione 2).
GUGLIELMO ROSITANI. Onorevole Presidente, onorevole sottosegretario, la vicenda oggetto dell'interpellanza - riguardante coloro che hanno contratto il virus HCV, che ha cagionato a molti cittadini italiani la grave patologia dell'epatite C - sta vivendo momenti di incertezza e drammaticità; lo Stato e, per esso, il Governo e i Governi non sono stati in grado fino ad oggi, malgrado leggi, circolari e pronunce della magistratura sia di merito sia di legittimità, di risolvere il problema di tutti i cittadini italiani che, per responsabilità degli ospedali italiani, hanno contratto, ahimè, per effetto di errori - ovvero a seguito di trasfusione di sangue infetto -, questa terribile malattia.
Il problema che si pone, signor Presidente, è il seguente; nonostante le previsioni di cui alla legge n. 141 del 2003, lo Stato - e per esso, ripeto, i Governi - non ha ritenuto, accertata l'esistenza di almeno 14 mila cittadini italiani infetti, di intervenire, per usare un termine comprensibile, erga omnes ed ha così costretto i cittadini interessati a rivolgersi individualmente alla magistratura.
Pertanto, essendo stata data soddisfazione soltanto a quanti avevano già ottenuto giustizia tramite le sentenze, oggi, per la stragrande maggioranza degli italiani interessati, sono ancora in corso i procedimenti giudiziari e, quindi, non sono ancora state pronunciate le sentenze definitive. Quindi, signor Presidente, tra costoro vi sono cittadini sul letto di morte che stanno ancora aspettando una risposta.
Pertanto, chiediamo al Governo se intenda dare una soluzione definitiva a questa triste e drammatica vicenda affrontando la questione sottesa ai procedimenti giudiziari ancora pendenti e risolvendo il problema una volta per tutte.
PRESIDENTE. Il sottosegretario di Stato per la salute, Antonio Gaglione, ha facoltà di rispondere.
ANTONIO GAGLIONE, Sottosegretario di Stato per la salute. Signor Presidente, onorevole Rositani, va precisato preliminarmente che il Ministero della salute ha da sempre seguito con attenzione e concreta partecipazione le problematiche relative ai danni alla salute dei cittadini, derivanti da trasfusioni di sangue e-o da emoderivati infetti.
In quest'ultimo periodo, in particolare, tale attenzione e partecipazione si stanno concretizzando in una serie di incontri con le associazioni rappresentative dei danneggiati.
Sono stati istituiti cinque tavoli tecnici, distinti per le cinque categorie di soggetti danneggiati, portatori di differenti richieste (emofilici, talassemici, danneggiati da vaccini, trapiantati e dializzati, trasfusi occasionali).
Nel corso delle riunioni svoltesi nel mese di maggio sono state individuate le questioni di rilevanza fondamentale per la possibile modifica della legge 25 febbraioPag. 441992, n. 210, ossia la rivalutazione dell'importo dell'indennizzo, la riapertura dei termini per la presentazione delle domande e l'erogazione dei risarcimenti a tutte le categorie di danneggiati.
Si precisa che, al fine di garantire una adeguata e corretta informazione ai cittadini, sul sito istituzionale del Ministero è stato dedicato un apposito spazio nel quale viene data notizia dell'attività svolta dai citati tavoli tecnici. Sono, inoltre, previste la pubblicazione dei documenti presentati dalle associazioni e la possibile partecipazione ad un forum di posta elettronica.
Nel corso del mese di giugno, è iniziata una nuova serie di incontri, durante i quali si cercherà di individuare gli strumenti idonei alla risoluzione delle problematiche suddette, unitamente alla quantificazione delle risorse finanziarie necessarie per una proposta risolutiva, da presentare nell'ambito dell'ormai prossimo Documento di programmazione economico-finanziaria per gli anni 2008-2010 e della legge finanziaria per l'anno 2008.
PRESIDENTE. L'onorevole Rositani ha facoltà di replicare.
GUGLIELMO ROSITANI. Signor Presidente, non posso dichiararmi soddisfatto, perché il sottosegretario non mi ha fornito certezze. Che fossero in corso riunioni e incontri con le associazioni interessate, era noto. Non mi ha dato risposta sulla domanda specifica, che poi è la sostanza dell'interpellanza: la posizione che intende mantenere il Governo rispetto a tutti coloro - e sono la maggioranza - che hanno procedimenti giudiziari pendenti. Infatti, se aspettate che questi procedimenti giudiziari si concludano, la maggioranza dei cittadini italiani muore, nell'attesa!
Pertanto, il problema che emerge è che non avete dato risposta a quella che era - ripeto - l'unica domanda posta con l'interpellanza in esame. Cosa stiamo aspettando? Dobbiamo aspettare il DPEF, per capire cosa? La rivalutazione dell'indennizzo? È questione importante, ma il Governo, in merito alla situazione di quanti hanno procedimenti giudiziari pendenti al fine di ottenere il risarcimento, che cosa intende fare? Non è stata fornita alcuna risposta al riguardo.
Mi dispiace moltissimo, evidentemente non si vuole affrontare il problema seriamente e si pensa di continuare a «ciurlare nel manico» come si è fatto da sempre, almeno dal 1992 ad oggi. Mi dispiace di non potermi dichiarare soddisfatto.
PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, in attesa che giunga in aula il rappresentante del Governo competente a rispondere al successivo atto di sindacato ispettivo, mi corre l'obbligo di sospendere brevemente la seduta.
La seduta, sospesa alle 15,25 è ripresa alle 15,30.
PRESIDENTE. Prendiamo atto dell'arrivo, con consistente ritardo, del sottosegretario incaricato della risposta, il cui comportamento, da parte della Presidenza e della Camera, intendo stigmatizzare.