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Svolgimento di interrogazioni (ore 11,05).
(Gestione commissariale della società cooperativa «Progresso sociale» di Boville Ernica (Frosinone) - n. 3-00506)
PRESIDENTE. Il sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico, AlfonsoPag. 6Gianni, ha facoltà di rispondere all'interrogazione Lumia n. 3-00506 (Vedi l'allegato A - Interrogazioni sezione 3).
ALFONSO GIANNI, Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico. Signor Presidente, in relazione all'interrogazione in esame, in via preliminare occorre precisare che, essendo intervenuta la scadenza della gestione commissariale della cooperativa Progresso Sociale, con decreto ministeriale del 10 maggio 2007 è stato disposto quanto segue: in primo luogo, la proroga della gestione commissariale per un ulteriore periodo di otto mesi a decorrere dalla scadenza precedente, che terminava il 24 marzo 2007; in secondo luogo, la sostituzione del commissario governativo con un altro professionista.
I motivi di tale decisione sono fondati, da un lato, sull'esigenza di proseguimento della gestione commissariale, non essendo ancora maturi i tempi per un ritorno alla gestione ordinaria; dall'altro, sull'esigenza di incaricare della cura della gestione un commissario che sia più vicino territorialmente alla sede della cooperativa, stante la particolare situazione dell'ente, e al fine di un'incisiva e tempestiva azione dell'organo commissariale, tesa al salvataggio della cooperativa.
Premesso questo, in relazione all'operato del commissario governativo pro tempore, dott. Carmelo Verdiglione, si fa presente che lo stesso, a seguito di apposita richiesta avanzata dai competenti uffici del Ministero dello sviluppo economico, con nota del 25 gennaio 2007, ha relazionato sugli sviluppi della gestione comunicando, in particolare, i seguenti punti: in primo luogo, in data 3 gennaio 2007, al sodalizio in argomento è stato notificato atto di precetto, basato sul decreto ingiuntivo emesso dal tribunale di Perugia e già notificato in data 12 settembre 2006 contro il quale era già stata proposta opposizione e attualmente vi è il giudizio pendente, promosso dalla Ravanelli Spa, con il quale si intima la restituzione di alcuni beni di fondamentale importanza per l'attività della cooperativa; in secondo luogo, il comune di Boville Ernica, secondo quanto riferito anche al Ministero dello sviluppo economico dallo stesso sindaco, è interessato all'acquisto di parte dell'immobile di proprietà della citata cooperativa, che, comunque, verrebbe lasciato nella disponibilità della stessa a titolo di comodato gratuito.
Inoltre, in merito alla situazione debitoria della cooperativa in argomento, il predetto commissario ha precisato che il risanamento è necessario per ripristinare il regolare funzionamento dell'ente ed ha illustrato l'attività svolta a tale fine (trattative con i creditori per raggiungere accordi, ottenere riduzioni o dilazione dei debiti), allo scopo di riconsegnare il sodalizio suddetto ai regolari organi sociali da nominare con assemblea. Lo stesso commissario ha chiarito, altresì, che anche la citata operazione di cessione di parte dell'immobile al comune di Boville Ernica si inserisce nel quadro di contenimento dell'esposizione debitoria.
Per quanto concerne, poi, la richiesta dei soci di avere copia del libro soci, occorre precisare che - ferma restando l'inapplicabilità dell'articolo 2545-bis del codice civile e degli articoli 2421 e 2422, atteso che la cooperativa è posta in gestione commissariale e non in gestione ordinaria - le richiamate disposizioni si riferiscono ad una facoltà di ispezione e non già all'obbligo di consegnare copia del libro soci. Tuttavia, per l'ipotesi che siano o vengano accertate specifiche responsabilità, questo Ministero non mancherà di prendere tutte le iniziative congrue all'evidenziarsi di una simile situazione.
Sulla base, per ora, delle considerazioni esposte, si conferma che nella fattispecie trovano applicazione le disposizioni della legge 7 agosto 1990, n. 241, in tema di diritto d'accesso ai documenti amministrativi. In tale senso, il Ministero dello sviluppo economico impartirà una specifica direttiva al nuovo commissario governativo.
PRESIDENTE. Il deputato Lumia ha facoltà di replicare.
GIUSEPPE LUMIA. Signor Presidente, mi dichiaro parzialmente soddisfatto dellaPag. 7risposta data dal rappresentante del Governo.
Sono soddisfatto perché abbiamo finalmente un nuovo commissario: in data 10 maggio 2007 il Governo ha preso questa importante decisione.
Sono altresì soddisfatto perché il sottosegretario Gianni ha manifestato la disponibilità del Ministero a verificare realmente quello che è avvenuto.
Mi dichiaro peraltro parzialmente soddisfatto perché si fa ancora riferimento alla proroga del commissariamento, adducendo che non sono ancora maturi i tempi per un ripristino delle condizioni di autonomia della cooperativa. Sarebbe forse stato meglio dire che dal commissario precedente sono stati sprecati due anni; conseguentemente, si è dovuto fare ricorso ad un altro periodo di commissariamento, ad un altro commissario non solo più vicino al territorio ma forse anche più adatto, più competente a gestire questa nuova fase.
Ricordo al sottosegretario Gianni, affinché possa riferire agli uffici del suo Ministero, che la cooperativa Progresso sociale è nata nel 1975 mettendo insieme diversi produttori agricoli allo scopo di compiere un salto di qualità sia nella produzione, sia nella commercializzazione dei prodotti agricoli. La cooperativa si era dotata di mezzi tecnici adeguati per compiere tale salto di qualità e soprattutto era riuscita a fare un passo in avanti notevolissimo nel campo della commercializzazione, creando dei marchi quali «Olio dell'Angelo» e «Vino dell'Angelo», ottenendo per essi anche l'indicazione geografica tipica (IGT). Successivamente, sono stati realizzati degli impianti moderni e, infine, c'è stata una valorizzazione del prodotto attraverso il conferimento dei soci, facendo registrare un prezzo quadruplicato rispetto all'offerta di mercato. Ci sono state anche grandi sponsorizzazioni da parte di artisti famosi e lo stesso mondo religioso ha apprezzato l'identificazione con quei marchi; insomma, era stato fatto un vero e proprio salto in avanti. Poi, come un fulmine a ciel sereno, è arrivato il commissariamento; il sottosegretario Galati - di origine calabrese - con un decreto a sua firma e non con uno a firma dirigenziale, ha nominato un commissario lontano, guarda caso, di provenienza calabrese, di Gioiosa Jonica. Niente di male - potremmo dire - ma i fatti hanno poi fatto sì che su tale decisione si esprimesse un giudizio estremamente negativo.
I danni causati dal commissario Carmelo Verdiglione hanno riguardato sia lo sviluppo della cooperativa, sia anche i requisiti di legalità necessari a portare avanti il processo di valorizzazione della qualità dei prodotti agricoli e la partecipazione dei produttori. La cooperativa ha subito danni e sono stati creati grossi disagi ai produttori locali. Ad esempio, non è stata più effettuata una moderna raccolta né dell'uva, né dell'olio, e gli stessi impianti moderni non sono stati utilizzati nel pieno delle proprie potenzialità e il fatturato ha registrato il minimo storico.
In ordine al ripristino delle condizioni di governo sociale della cooperativa, si fa riferimento alla richiesta, fatta da diversi soci della cooperativa, di ottenere copia del libro dei soci.
PRESIDENTE. La invito a concludere.
GIUSEPPE LUMIA. Il riferimento a tale richiesta può anche apparire sul piano formale ineccepibile, ma sul piano sostanziale quella richiesta di accesso agli atti amministrativi, che gli stessi dirigenti del Ministero ritengono legittima, la dice lunga sull'incapacità del commissario di ricreare un rapporto di fiducia, di partecipazione, di controllo democratico intorno alla sua gestione. Si fa, infine, rilevare che il commissario straordinario non ha ottemperato ad almeno due delle prescrizioni contenute nel decreto di nomina: la regolarizzazione della situazione sociale e il ripristino dell'organi sociali.
C'è ancora spazio e tempo per un'ulteriore attività di controllo da parte del Ministero per fare in modo che si faccia finalmente giustizia su una gestione che ha causato solo danni alla legalità e allo sviluppo della cooperativa.