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Discussione del disegno di legge: Deleghe al Governo in materia fiscale (A.C. 1762-A).
PRESIDENTE. Avverte che lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al calendario dei lavori dell'Assemblea.
Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stata chiesto l'ampliamento.
DONATELLA MUNGO (RC-SE), Relatore. Rileva che il disegno di legge in discussione, del quale richiama gli aspetti salienti, è stato oggetto di un complesso ed approfondito dibattito in sede referente, che ha consentito di apportare al testo originario significative modificazioni migliorative, tra l'altro coerenti con le indicazioni fornite dal Comitato per la legislazione. Esprime quindi rammarico per la mancata espressione del prescritto parere della V Commissione, del quale si impegna a tenere conto nel prosieguo del dibattito, peraltro dovuta al fatto che il Governo non ha ancora fornito i chiarimenti richiesti. Sottolinea infine l'importanza, in particolare, delle disposizioni concernenti la tassazione degli immobili adibiti ad abitazione principale, sottolineando la volontà del Governo, espressa anche in occasione della predisposizione del DPEF, di reperire le risorse necessarie al finanziamento di sgravi fiscali anche in favore dei conduttori delle predette abitazioni.
ALFIERO GRANDI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Nel rivolgere preliminarmente un ringraziamento alla Commissione per il proficuo lavoro svolto, manifesta la ferma volontà del Governo di sostenere il disegno di legge in discussione; osservato inoltre che il Governo potrà esercitare le deleghe in esso previste allorché saranno reperite, con successive leggi di spesa, le necessarie risorse finanziarie, assicura che l'Esecutivo trasmetterà con sollecitudine la relazione tecnica richiesta dalla V Commissione. Rilevato quindi che la Corte dei conti ha recentemente registrato il decreto concernente il decentramento delle funzioni relative alla gestione del catasto, sottolinea che la riforma degli estimi, prevista dall'articolo 5 del disegno di legge, nel testo della Commissione, persegue esclusivamente finalità perequative e di razionalizzazione, senza comportare alcuna forma di inasprimento della pressione fiscale. Assicura infine la disponibilità del Governo a valutare con attenzione le propostePag. IVemendative che saranno presentate, purché non siano dirette a stravolgere l'impianto del provvedimento.
GIOACCHINO ALFANO (FI). Nel rilevare che le considerazioni svolte dal relatore e dal rappresentante del Governo hanno apportato al dibattito ulteriori elementi di riflessione, ritiene che i progressi conseguiti nel lungo iter che ha caratterizzato l'esame in sede referente del provvedimento non consentano di manifestare ottimismo, osservando che le disposizioni da esso recate non forniscono comunque risposta alle esigenze rappresentate dalle categorie interessate nel corso delle audizioni. In particolare, espresse forti perplessità sul prospettato intento di mantenere l'invarianza della pressione fiscale, riterrebbe opportuno un ulteriore approfondimento della materia, il cui esame dovrebbe essere affrontato in occasione della discussione della prossima manovra economico-finanziaria.
PRESIDENTE. Secondo le intese intercorse anche alla luce di quanto riferito dal relatore e dal Governo circa i profli che dovranno essere chiariti attraverso l'espressione del parere della V Commissione, previa presentazione della relazione tecnica da parte dell'Esecutivo, rinvia il seguito della discussione sulle linee generali ad altra seduta.