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Sull'ordine dei lavori (ore 17,20).
MARCO ZACCHERA. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
MARCO ZACCHERA. Signor Presidente, vorrei richiamare il Governo sul problema delle risposte alle interrogazioni e alle interpellanze. Sono contrario alla presentazione di un numero esagerato di tali strumenti al Governo, altrimenti non è serio pretendere le risposte. Se, però, ne viene presentato un numero equo e su problemi obiettivi (non come fotocopia l'uno dell'altro), sarebbe corretto che il Governo rispondesse. In Assemblea ho già richiamato per tre volte una risposta del Governo ad alcune interrogazioni: dopo oltre un anno di legislatura, su circa cento interrogazioni che ho presentato ho ottenuto meno di venticinque risposte!
Non è corretto che vi sia, da parte del Governo, tale disinteresse, soprattutto sulle questioni più spinose: ho sollecitato più volte, ad esempio, la risposta a due interpellanze scritte su un problema relativo a un comune delle mie parti, Vogogna.
Più in generale, però, segnalo che vi è un disinteresse totale: è una brutta abitudine di tutti i governi, di qualsiasi colore politico. La prego, quindi, signor Presidente, di richiamare l'attenzione sulla necessità di un maggior numero di risposte agli atti di sindacato ispettivo presentati.Pag. 71
Le chiedo, in conclusione, di avere una statistica delle interrogazioni presentate da tutti i colleghi e delle risposte suddivise per Ministero, anche perché vi sono differenze nel numero delle risposte.
PRESIDENTE. Deputato Zacchera, la Presidenza provvederà a sollecitare il Governo nella direzione da lei indicata.
LUCA VOLONTÈ. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
LUCA VOLONTÈ. Signor Presidente, utilizzo anch'io questo metodo, senza problemi, come nella mia prima legislatura: la invito, pertanto, a sollecitare il Governo in tale direzione. Mentre il collega che ha parlato in precedenza ha ricevuto almeno venticinque risposte, io non ne ho avuta nemmeno una, se non, la settimana scorsa, quella riferita ad un atto di sindacato ispettivo che aveva una sua urgenza ma che si è risolto otto mesi fa.
Signor sottosegretario, la responsabilità non è sua, ma la prego di far presente al Governo che uno degli strumenti fondamentali a disposizione dell'opposizione è il sindacato ispettivo: lo si può anche abolire per decreto, ma non penso che ciò vada incontro alle intenzioni del Governo e dell'attuale Parlamento.
DARIO RIVOLTA. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
DARIO RIVOLTA. Signor Presidente, lei ha ricevuto già molto tempo fa una mia lettera in cui le chiedevo formalmente di sollecitare la risposta del Governo alle interrogazioni da me presentate. Sono sicuro che lei ha provveduto a sollecitare il Governo, ma volevo informarla che non è ancora pervenuta alcuna risposta alle interrogazioni richiamate.
In particolare, vi è un'interrogazione rivolta al Ministro dei trasporti, sottoscritta da cento deputati, appartenenti a tutti i gruppi parlamentari - o, quanto meno, alla maggior parte di essi - alla quale, pur essendo a risposta scritta (secondo i termini del Regolamento, dovrebbe ricevere una risposta in un tempo prefissato), non è stata ancora fornita alcuna risposta.
Le segnalo ciò e le chiedo di valorizzare l'autorevolezza e l'autorità che derivano dal suo ruolo di Presidente.
PRESIDENTE. La ringrazio, anche per la cortesia che ha espresso.
Mi adopererò presso il Governo affinché tali norme, che mi sembra appartengano alla deontologia dei rapporti, vengano accolte con le vostre sollecitazioni.