Menu di navigazione principale
Vai al menu di sezioneInizio contenuto
Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Mobilità interna del personale dell'amministrazione giudiziaria - n. 3-01062)
PRESIDENTE. Il deputato Buemi ha facoltà di illustrare per un minuto la sua interrogazione n. 3-01062, concernente la mobilità interna del personale dell'amministrazione giudiziaria (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 1).
ENRICO BUEMI. Signor Presidente, signor Ministro, da una recente indagine condotta dalle camere penali di Roma emerge che buona parte della disfunzione del nostro sistema giudiziario deriva da una non efficiente organizzazione del sistema stesso.
In particolare, le carenze di tipo organizzativo e amministrativo sono alla base dei notevolissimi ritardi che vengono prodotti.
Di fronte a questa situazione, rilevo e segnalo che da ben sei anni vi è il blocco della mobilità interna del personale del Ministero della giustizia, in particolare di quello destinato all'organizzazione giudiziaria, e che non è stato possibile procedere alla riqualificazione del personale perché i criteri adottati a suo tempo sono poi stati riconosciuti illegittimi.
PRESIDENTE. La invito a concludere.
ENRICO BUEMI. Pertanto, le chiedo cosa si intenda fare per risolvere tali problemi, con particolare riferimento al tribunale di Civitavecchia.
PRESIDENTE. Il Ministro della giustizia, Clemente Mastella, ha facoltà di rispondere.
CLEMENTE MASTELLA, Ministro della giustizia. Signor Presidente, in ordine alla vicenda del tribunale di Civitavecchia, debbo rilevare che all'epoca a cui si è fatto riferimento l'organico di cancelliere era di nove posti ed era interamente coperto. Il 1o settembre 2006 è stato pubblicato un interpello straordinario nel quale sono stati inclusi tutti i posti di cancelliere - posizione economica C1 - allora vacanti. Le due vacanze verificatesi successivamente, una a seguito del trasferimento di un dipendente e l'altra per la cessazione dal servizio di un funzionario, sono state, da questo punto di vista, coperte.
Non scendo nel dettaglio per quanto riguarda il tribunale di Civitavecchia, ma, poiché ella ha fatto riferimento alla difficoltà della riqualificazione del personale, evidenzio che, come ella sa, con un provvedimento del Governo, che riguarda il disegno di legge sull'ufficio del processo, sono state previste ben 2.800 unità di personale, che dovrebbero essere sostitutive e aggiuntive, determinando quella riqualificazione del personale cui ella ha fatto riferimento e per la quale il mio Ministero rimane fortemente ingessato al momento.
Auspico che le forze politiche e parlamentari - anche lei, che è autorevole esponente della Commissione giustizia - manifestino un impegno per supplire a questa carenza di organico, che al tempo stesso appare una forma di scarsa dinamicità dell'organizzazione del mondo della giustizia nelle pieghe e nella declinazionePag. 27del personale. Se le forze parlamentari, infatti, consentissero ad un esame del disegno di legge in Commissione in sede deliberante sia alla Camera sia al Senato, entro la fine del prossimo anno riusciremmo a coprire questi posti in organico.
Ogni volta che giro per l'Italia ne ho un riscontro; in questo caso, anche di natura parlamentare. Come ella sa, purtroppo la carenza, assai spesso più «ostinata», è più quella del personale amministrativo che non quella degli stessi magistrati.
Quindi, mi auguro - e il Governo è intervenuto in tal senso per quanto di sua competenza - di ottemperare a questa sua richiesta, ma anche io, come vede, «lubrifico» questo rapporto costruttivo tra Governo e Parlamento e chiedo anche a lei, e a quanti sono qui in aula, di impegnarsi perché al più presto si possa esaminare, finalmente, il disegno di legge che riqualifica il personale.
Concludo osservando che la riqualificazione del personale non è stata realizzata solo per il mio Ministero, mentre tutti gli altri Ministeri l'hanno compiuta, prima della sentenza della Corte costituzionale, con norme ad hoc del Ministro e del Ministero.
PRESIDENTE. La invito concludere.
CLEMENTE MASTELLA, Ministro della giustizia. Questo, dopo le recenti sentenze della Corte costituzionale, non è più possibile e, quindi, occorre che il Parlamento approvi un disegno di legge. Se lei vorrà portare il suo contributo, le sarò grato.
PRESIDENTE. Il deputato Buemi ha facoltà di replicare.
ENRICO BUEMI. Signor Ministro, le posso dire che non appena lei avrà presentato il disegno di legge, si darà certamente quella risposta rapida e necessaria che lei richiede.
Pur dichiarandomi soddisfatto delle sue intenzioni, vorrei ricordare, però, che la crisi del nostro sistema giudiziario non passa principalmente attraverso le normative, che certamente devono essere adeguate - in particolare quelle riferite all'ordinamento giudiziario, e via dicendo -, ma attraverso l'inefficienza dell'organizzazione.
Si producono ritardi, sovrapposizioni e situazioni incomprensibili da parte dei cittadini, ma spesso anche da parte degli operatori della giustizia - avvocati, magistrati - perché manca il personale minimo per fare qualcosa che abbia senso.
Pertanto un'attenzione particolare e la capacità tempestiva del Ministero di fornire risposte con le risorse disponibili (spostamenti, riconoscimenti di qualificazione) sono elementi indispensabili. Se non viene fatto ciò, anche le risorse che abbiamo a disposizione vengono sottratte a un impegno serio quotidiano.
In tutta Italia, ovunque si vada - e lei, signor Ministro, sicuramente avrà incontrato presidenti di tribunale, capi di procure, dirigenti dell'organizzazione periferica della giustizia - la segnalazione è sempre la stessa, e cioè la carenza di personale, anche del livello più umile, meno qualificato, ma in particolare nell'ambito dei cancellieri e degli ufficiali giudiziari.
In questo senso, signor Ministro, la sollecito a presentare rapidamente il provvedimento e può essere certo che non mancherà il contributo del gruppo della Rosa nel Pugno, ma credo anche di tutte le forze presenti in questo Parlamento, che hanno a cuore una giustizia giusta e pertanto tempestiva.